| inviato il 18 Marzo 2016 ore 14:02
I conflitti purtroppo sono e saranno sempre il tema del momento... da qualche parte c'è sempre una guerra e le foto in contesti del genere sono macigni nello stomaco... La seconda non mi fa pensare alla guerra ma piuttosto alla malattia ... grazie per l'info... utile in un forum per riportare l'attenzione sui contenuti e non sulle menate tecniche o tecnologiche ... Vediamo se avrà almeno 1/10 delle visite dell'ultima diatriba fra FF e ML g. |
| inviato il 18 Marzo 2016 ore 20:20
Grazie per il commento Giuliano. Più che altro ho paura che questo tipo di atteggiamento, a lungo andare, ci porterà ad una assuefazione. Sono curioso di vedere la galleria dei finalisti in quella categoria e anche nella principale "Happiness", per contare la percentuale di scatti a tema "sofferenze varie" e farmi così un'idea più precisa. |
| inviato il 18 Marzo 2016 ore 20:45
Devo aver frainteso il senso del tuo post, e non ho colto il parallelo con quello di Max e le "tendenze" fotografiche... In questo caso credo che si possano fare parecchi distinguo, a cominciare dal fatto che chi ha il coraggio di documentare un conflitto e di trovarsi in posti parecchio pericolosi non fa esattamente la gita da "Grandi viaggi fotografici" magari all inclusive... Assuefazione da tempi moderni da surplus di immagini, da social? Può essere... Ma non per colpa di fotoreporter alla Alex Majoli sant'Iddio no eh |
| inviato il 18 Marzo 2016 ore 21:06
a questo giro ragazzi invece che fare la solita battutina snobbando il tema di turno proposto decido di fare come ooo ed immergermi nella materia della discussione servendo onestamente il mio pensiero. quello che trovo sterile in tutte queste discussioni non è la discussione in sè ma l'intento ed il punto di vista che la promuove. come sappiamo una delle prerogative umane è credere che ciò che pensiamo e percepiamo sia reale e ce ne fidiamo come realtà di analisi e purtroppo si dimentica che la realtà è soggettiva a seconda del grado di coscienza ed analisi dell'osservatore. questo non solo lo dice la spiritualità la religione e zentropa ma anche la scienza (che qui su juza va tanto di moda ). mi riferisco agli studi quantistici che con diversi studi applicati hanno dimostrato "che è l'osservatore a determinare ciò che si verificherà e sperimenterà nella sua vita sulla base del suo punto di osservazione". (fate una googlata per ulteriori approfondimenti). perchè questo incipit? semplicemente per dire che nella prima foto vedo tutto tranne che dolore malattia povertà morte ecc ecc ma soprattutto strumentalizzazione di tutto ciò. vedo speranza, amore e specialmente profonda simbologia sul tema del concorso cioè 'padre e figlio'. la terza che tanto piace a djansia (ma d jansia o dj ansia?) trovo che sia quella più devastante in termini di dramma umano. bellissima ma di certo non 'leggera'. senza sprecare lunghe critiche estetiche e di significato, traspare in tutta la sua narrativa il profondo conflitto esistenziale tra spirito e materia, esilio e appartenenza, dio e uomo. in tema sicuramente col concorso ma meno che la prima immagine, perlomeno da un punto di vista 'popolare'. questa immagine strumentalizza il punto di vista dell'osservatore? a mio avviso esattamente come la prima. per le altre non proseguo perchè è superfluo al fine del punto a cui voglio arrivare. bene. dove sta la verità? nella mia percezione o in quella di djansia? vedete, ed è qui il focus del mio intervento , non è questo l'importante. non è ASSOLUTAMENTE importante dove sta la verità o la chiara visione, perchè per ognuno la verità è perfettamente sincronizzata col suo bisogno di trascendenza verso la sua ulteriore comprensione di verità. detto questo, che è fondamentale , benvengano i post di discussione e confronto (come gli ottimi spunti di jeronim ecc) ma non sono benvenuti (nel senso che a me creano ben poco interesse ed ecco perchè faccio la battutina e niente più) queste tipologie di post. e NON perchè non sia interessante il tema proposto ma perchè è l'intento che lo suscita a non essere interessante e specialmente a non essere disinteressato. si tratta solo del bisogno della personalità dell'autore a ricevere attenzione conferma e controllo su una propria mancanza e insicurezza (ovviamente inconsce). ora so bene che questo mio intervento è poco premuroso ma io non sono una persona premurosa, non con chi non conosco e non con chi non ha dato prova di impegno verso l'utilizzo delle proprie energie verso qualcosa di costruttivo e apersonale. per cui caro djansia, senza nessun giudizio personale, e spero che di questo tu possa fidarti, trovo il tuo post mosso da intenti poco sani e sinceri, traditi appunto da una presunzione maldestra e purtroppo (in parte) inconsapevole. e dico questo perchè il tuo punto di vista è sacrosanto ma il tuo pregiudizio (giudizio a priori su cosa significa una cosa rispetto ad un'altra) non solo non è sacrosanto ma è pure di più quanto poco interessante possa esserci. per cui cari ragazzi quando in un post vedete la battutina di zentropa buttata lì e la scambiate per un goffo tentativo di presunzione e mania di protagonismo tornate con la mente a queste parole e valutate che zentropa non è insolente per dispetto ma per divertimento, per stemperare un pò questo bisogno mostruoso che ha di base l'essere umano di darsi importanza (che non ci sarebbe nulla di male se non ci fosse il bisogno di imporre questa importanza a ciò che è fuori dalla propria sfera). per cui ragazzi coltivate pure le vostre idee e fatene ciò che volete ma non convincetevi che siano quelle giuste perchè vi garantisco che di giusto e corretto a questo mondo c'è ben poco ma SOPRATTUTTO non imponente e neppure proponete agli altri ciò che secondo voi è giusto e/o la vostra percezione delle cose. chissà, sono stato chiaro a sto giro? ma soprattutto, sono stato intellettualmente sincero? |
| inviato il 18 Marzo 2016 ore 21:11
ooo voglio un tuo parere in proposito ! |
| inviato il 18 Marzo 2016 ore 21:16
Giuliano, io volevo fermarmi a un'analisi del risultato di un contest dove, in un tema ben preciso "Padre e figlio", si è deciso di premiare su 5 immagini 4 che riportano genericamente il dolore, la morte, la guerra e via discorrendo. Perché questa scelta? Perché in un contest che portava oltretutto come titolo trainante "La felicità"? Ecco, credo si sia ceduto a quello che al momento premia di più a quanto pare sotto il profilo della "tiratura". |
| inviato il 18 Marzo 2016 ore 23:39
Zen ! Intellettualmente sincero di sicuro (finalmente vien da dire ma in realtà non saprei ...) un po di didattica del comportamento umano che ben conosci, intuizioni brillanti, che poi non sono intuizioni ma derivano certamente dallo studio e dalla ricerca, una conclusione che condivido solo a metà però : imporre la proprio visione delle cose no... ma proporne una perché no (?) Il problema è il sistema: social, blog, forum sono zeppi di "scemi del villaggio" (per citare Eco non mi riferisco al djansia) che si sentono portatori di verità assolute e che nascosti dietro un tablet trovano (o provano) l'autorevolezza di un premio Nobel ... come chi scrive queste righe. Nel merito delle foto : rientrano nel genere reportage tutte tranne la terza, quella che piace a djansia non a caso, quella più "neutra". Ma non è che Robert Capa non abbia avuto dei discepoli e meno male direi Le buone notizie non fanno notizia ... la prima foto fa spavento tanto è bella: ci vedo un padre e la sua consapevole tristezza e un figlio e la sua incosciente felicità... è appunto ciò che ci vedo io. |
| inviato il 18 Marzo 2016 ore 23:53
“ ooo voglio un tuo parere in proposito ! „ il mio parere e che quando ti togli di dosso quelle 10 contraddizioni e lasci solo la base zen c'è da resare a bocca aperta per la profondità. io non sono intervenuto, non mi andava, e un po' me ne vergogno perchè non avrei saputo dire quello che hai detto a Djansia, che è tanto duro quanto fraterno. il commento di zen va letto lentamente, per 3 volte. |
| inviato il 19 Marzo 2016 ore 0:04
mi piace il tuo intervento giuli e condivido sul piacere della prima fotografia, che è di una potenza intensa. |
| inviato il 19 Marzo 2016 ore 0:14
Scusate, ma cosa mi sarebbe stato detto? Lo chiedo perché ho appunto anche riletto e non l'ho capito. Non ho fatto osservazioni in merito alle immagini, ma solo osservato la "particolare" selezione di 4 immagini su 5 in un contest con un tema e chiesto perché. Il risultato, non il contenuto delle immagini. A parte una immagine (ma fuori contesto, a fine tema) non ho commentato le altre. Capisco ora le perplessità iniziali di Giuliano, perché sono andato a leggerlo, ma non è un "parallelo" di quel thread. |
| inviato il 19 Marzo 2016 ore 0:26
ahahah ooo dai non esagerare eheh. sostanzialmente (ammetto sospinto dalla spontaneità dei tuoi ultimi interventi) ho scritto che evito certi post che non attirano il mio interesse spiegandone le motivazioni. p.s. spero inoltre che sia chiaro che non sono contrario al tema del post, ma a come lo si affronta e ci si pone. non è nel mio stile, tutto qua. |
| inviato il 19 Marzo 2016 ore 0:27
io come ho detto non saprei meglio dire. forse alcune parole chiave di zen sono queste: “ quello che trovo sterile in tutte queste discussioni non è la discussione in sè ma l'intento ed il punto di vista che la promuove. „ “ la realtà è soggettiva a seconda del grado di coscienza ed analisi dell'osservatore. „ “ nella prima foto vedo tutto tranne che dolore malattia povertà morte ecc ecc ma soprattutto strumentalizzazione di tutto ciò „ “ non è ASSOLUTAMENTE importante dove sta la verità o la chiara visione, perchè per ognuno la verità è perfettamente sincronizzata col suo bisogno di trascendenza verso la sua ulteriore comprensione di verità. „ “ è l'intento che lo suscita a non essere interessante e specialmente a non essere disinteressato. „ “ chissà, sono stato chiaro a sto giro? ma soprattutto, sono stato intellettualmente sincero? „ è quest'ultima sottintende quanto sia l'umano ad essere fallace, nel proporre in modo intellettualmente sincero una qualsiasi cosa. comunque zen è pazzo |
| inviato il 19 Marzo 2016 ore 0:36
ammetto di essere intervenuto nel tuo thread per chiarire una sorta di 'manifesto' del mio esprimermi sul forum. è un caso niente più, spero non faccia morire il tuo thread, se mai fosse mi spiace ma dai, ne aprirai altri ti spiego, stavo per scrivere la solita battuta provocatoria/riflessiva che mi parte quando trovo inefficace e fazioso il sottofondo intenzionale di un intervento quando ad un tratto ho detto, no ! questa volta voglio parlar di me e confidare (nel senso di fidarmi con) con l'autore del post e gli altri utenti, i miei pensieri. per cui scusa se ho usato questo thread (uno fra i tanti) per spiegare un atteggiamento e i suoi motivi. ovviamente non ho nulla da ribattere rimproverare o discutere. ho espresso un chiarimento che tenevo a fare per il piacere (che ho di rado) della condivisione. |
| inviato il 19 Marzo 2016 ore 0:44
“ questa volta voglio parlar di me e confidare (nel senso di fidarmi con) con l'autore del post e gli altri utenti, i miei pensieri. „ “ quello che hai detto a Djansia, che è tanto duro quanto fraterno. „ |
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