| inviato il 13 Marzo 2016 ore 20:40
Ho seguito con gran interesse le risposte che mi avete inoltrato in questi giorni, di risposta alla mia domanda. Ho potuto imparare e apprezzare le fantastiche immagini postate e anche un po' di storia dell' azienda Leica. Non ho potuto che notare anche lo scambio di opinioni (con attimi piuttosto accesi), riguardo l'articolo di Marco Cavina. In effetti, ho voglia di approfondire anche questo aspetto che non è, secondo me, da sottovalutare. Grazie a chi voglia dire ancora la sua. |
| inviato il 29 Marzo 2016 ore 23:27
Un obiettivo vintage famoso è senzadubbio il Leitz 180 3,4 Apo-telyt R. Ottica straordinaria con qualità eccellente già a tutta apertura. |
| inviato il 29 Marzo 2016 ore 23:48
 Qui il 200 telyt 4,0M F. 4,0 su 6D Obiettivo del 1960 |
| inviato il 30 Marzo 2016 ore 1:12
Straordinaria quest'ottica (1960 , l'ottica ha 55 anni oggi...) ma l'autore , ricordate bene, ci mette del suo (perche' e' molto bravo). Riguardo l'ApoTelyt 180mm (mai avuto purtroppo), e' un pezzo alieno . MTF ancor oggi paurosi, specie a TA dove semplicemente e' su un altro pianeta. Solo ottiche ben piu' moderne con profusione di lenti e superfici asferiche (come il bellissimo Canon 200 F/2 L) lo impensieriscono , e lo 'superano', anche, ma con l'uso di 15 lenti (non parliamo del peso, l'APoTelyt e' decisamente snello e maneggevole con le sue 7 lenti di diametro volutamente contenuto mentre i superluminosi, assai meno). Per mettere le cose nella giusta prospettiva, come ricordo sempre, ricordiamoci che l'ApoTelyt e' una soluzione assai economica (un migliaio di euro, usato) per entrare nel nirvana delle lenti impossibili, costruite con vetri esotici fusi in crogioli di platino o allumina, pochi chili o etti per volta, praticamente piu' frutto di una ultrasofisticata fucina alchimistica che di una fabbrica (visti anche i numeri in gioco, da affezionati). Per comprare l'esatto equivalente Elcan, a trovarlo, e usato magari male, si dovranno sborsare alcune diecine di volte questa somma. La maggioranza di noi non ne ha mai visto uno (me compreso) ma sapere che queste (e ben altre) ottiche impossibili esistono vi faranno rivalutare molto l'opera preziosa di Cavina che ne informa noi umani che compriamo le reflex giapponesi. |
| inviato il 03 Aprile 2016 ore 14:50
non sono riuscito a leggere tutti i precedenti post nell'altro 3d ma io posso testimoniare la bontà di una lente che non so se può però essere definita vintage, per la reperibilità di sicuro non è una lente da tutti i giorni, anzi... ma il 28 1.4 af-d sia utilizzandolo che vedendo delle prove è semplicemente da favola. |
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