| inviato il 22 Febbraio 2016 ore 23:29
In questi giorni infuria la polemica sui mass media in riferimento all'ennesima trovata virale di Facebook "la sfida delle mamme". L'argomento pubblicazione foto dei propri figli ricorre saltuariamente ma inesorabilmente.. e ogni tanto rifletto.. Io la penso esattamente come se ne parla in questo articolo www.cosedamamme.it/2014/10/24/perche-metto-le-foto-dei-miei-figli-onli ma a volte mi chiedo se veramente faccio bene.. oppure se tutte queste polemiche erodono costantemente la nostra libertà. Voglio dire.. Non faccio del male a nessuno, pubblico praticamente solo ritratti, niente nudi o foto che potrebbero dare adito a pensieri equivoci, tra l'altro io più che della rete ho paura della vita "reale", i figli, piccoli, sono sempre sorvegliati, e i miei pensieri sono sul farli crescere sani, educati e cercare di fargli capire certi principi che a mia volta ho acquisito. C'è una specie di terrorismo mediatico, sfruttamento delle immagini, pedofili, schedature.. Boh, a volte questo cancan mi confonde.. Cosa ne pensate? Voi come vi comportate? |
| inviato il 23 Febbraio 2016 ore 0:40
non giudico assolutamente chi posta con orgoglio fotografie dei propri piccoli. Io ho figli ormai grandi e , forse, non subisco le spinte sentimentali di altri. Ma non riuscirei a postare foto di un mio piccolino; vorrei avere sempre il pieno controllo di quanto riguarda mio figlio e non potrei mai nemmeno lontanamente pensare che ci possa essere un utilizzo diverso di una sua foto per un qualunque fine ma comunque diverso dall'esibizione del semplice orgoglio di padre. Mi seccherebbe un possibile utilizzo da parte di terzi per piccoli fini commerciali o d'immagine o altro e contemporaneamente mi imbarazza lo sfruttamento (anche se bonario) dell'immagine di mio figlio per ottenere facilmente un commento positivo (che arriva inevitabilmente, anche in assenza di valore tecnico dello scatto ma in considerazione della tenerezza del soggetto) perchè mi darebbe l'impressione, in quest'ultimo caso, di essere io stesso a strumentalizzare mio figlio, a utilizzarlo. E tutto questo, unito a tanto pudore, non mi fa piacere, anzi mi mette a disagio. Ovviamente, posso parlare solo per me stesso. |
| inviato il 23 Febbraio 2016 ore 12:21
Io ho un bimbo di 5 mesi e la diatriba in casa è molto sentita. Sostanzialmente, non trovo corretto condividere con il mondo le foto di una persona che non è in grado di esprimersi con tutte le conseguenze del caso che potrebbero avvenire. Zii, nonni, parenti e amici a cui vogliamo mandare le foto, possono ricevere le foto tranquillamente anche senza che esse vengano condivise con il mondo. Perchè diciamoci la verità, qui non si parla di una foto artistica ritraente il bambino, ma di momenti di vita quotidiana ripresi alla carlona e messi in rete. Momenti e situazioni che una mamma o un papà solitamente mette a disposizione di tutti quasi inconsapevolmente pensando di mostrarla alle sole persone vicine. Ed invece non è così. |
| inviato il 23 Febbraio 2016 ore 22:32
Non lo so, sono un po' confuso. I vostri discorsi sono condivisibili.. da lì anche i miei pensieri, però mi sembra eccessivo tutto questo, mi sembra che ci stiamo rinchiudendo su noi stessi. Sinceramente penso che i nostri figli siano molto più in pericolo quando andiamo in giro in macchina che quando pubblichiamo le loro foto online. Pedofili? Si, purtroppo esistono, ma da quello che ho sentito finora si deve diffidare più del bidello, dello zio, del vicino o del genitore dell'amichetto che incontri ai giardinetti che dell'uomo nero che si innamora di uno dei miei figli e si fa km di strada per pedinarci. Il pericolo vero potrebbe affacciarsi quando i nostri figli cresceranno, quando il nostro controllo diventerà limitato. Attualmente il più grosso pericolo che i miei figli potrebbero correre dalle foto che pubblico potrebbe essere che uno di questi deviati possa masturbarsi in solitaria su una delle loro immagini? O che una società si appropri di una mia foto e la sfrutti per fini commerciali? A me sembra che queste campagne mediatiche siano create per far polemica, per fare terrorismo, per distrarre dai veri problemi, per suscitare interesse e creare delle ondate di twitt, post, ecc.. |
| inviato il 23 Febbraio 2016 ore 22:44
“ si deve diffidare più del bidello, dello zio, del vicino o del genitore dell'amichetto che incontri ai giardinetti che dell'uomo nero che si innamora di uno dei miei figli „ e non dimentichiamo i preti.... “ A me sembra che queste campagne mediatiche siano create per far polemica, per fare terrorismo, per distrarre dai veri problemi, „ io penso che siano create più che altro per dare una svegliata a chi magari inconsapevolmente mette la propria vita online |
| inviato il 23 Febbraio 2016 ore 22:53
“ " A me sembra che queste campagne mediatiche siano create per far polemica, per fare terrorismo, per distrarre dai veri problemi, " io penso che siano create più che altro per dare una svegliata a chi magari inconsapevolmente mette la propria vita online „ Beh, è chiaro, un livello di protezione "minimo" ci deve sempre essere, io pubblico normalmente ritratti, non mi sogno nemmeno di postare foto di bimbi nudi o seminudi, così com'è chiaro che se scrivi in anticipo su un social network che dal.. al.. te ne vai in vacanza mi sembra chiaro che la tua casa è vuota.. Ma queste mi sembrano regolette scontate che non valgono solo per la rete ma anche per la vita "vera"! |
| inviato il 23 Febbraio 2016 ore 22:58
Altro che internet i veri pericoli sono nella vita reale ...purtroppo |
| inviato il 23 Febbraio 2016 ore 23:01
Io ho un figlio di 6 anni, fotografo da 30 e mai mi sono sognato di postare una foto di mio figlio sia su FB che su siti di fotografia quale può essere questo. Non sono un moralista però sinceramente tutti questi papà e mamme che ad ogni alito, ogni scorreggia del figlio mettono la foto mi fanno ridere e poi incavolare. Le foto di "mio" figlio le invio ai miei parenti che abitano in Svizzera e in qualche modo lo vedono crescere, a mia zia anziana tramite la vecchia cara posta con le stampe etc. ma di fare vedere la mia famiglia a centinaia di perfetti sconosciuti proprio non lo capisco. Penso invece che l'ego dei genitori (non tutti chiariamolo) porta alla pubblicazione di foto che se ne potrebbero fare a meno. Poi come avete ben detto è meglio stare attenti iniziando da chi ci sta vicino. Ergo se queste catene attecchiscono e non poco a giudicare dai risultati, magari l'ego del "il mio bimbo e più bello figo, sa saltare più alto e calcia meglio il pallone" andrebbe messo in un bel cassetto e vissuto in maniere più idonee ai nostri cuccioli. |
| inviato il 23 Febbraio 2016 ore 23:02
penso che il pubblicare la foto di un bambino non sia il problema, penso che il problema possa sorgere nel momento in cui posti la foto di un bambino, dicendo che è tuo figlio, dicendo chi sei tu, dove abiti, cosa fai, quando lo porti a scuola, quando lo vai a prendere ecc ecc… Facebook da la possibilità di monitorare queste cose. A qualcuno non frega nulla, ad altri magari si. Magari a qualche malintenzionato. Personalmente penso che con quello che capita al giorno d'oggi tra (pedofilia e violenza sui minori), partecipare a min*hiate simili su Facebook significhi andarsela un pò a cercare. E' come quando vai a Venezia e ci sono i tizi che fanno il gioco con le tre carte o dei tre bicchieri… TUTTI sanno che ti fregano, eppure c'è sempre qualcuno che viene fregato… Facebook per me è come il bancone di un bar: racconta barzellette, parla di gnocca, di auto, di calcio, di Sanremo, dei politici… ma tieni i fatti tuoi per te. |
| inviato il 23 Febbraio 2016 ore 23:12
Per me i bambini non sono "oggetti" da esibire. Avranno diritto anche loro alla privacy o devono essere considerati alla stregua del gatto o del cane di casa? |
| inviato il 23 Febbraio 2016 ore 23:21
Io pur non avendo figli condivido l idea di tenersi il più dei momenti per sé o per la propria famiglia.. La condivisione a ruota libera di informazioni può essere una miniera d'oro per chi è male intenzionato. Per io resto qui ci si addentra in un campo che ha a che fare con la sensibilità e il senso di privacy di ognuno di noi Quindi è comprensibile ogni opinione sia quella di tenersi le foto per sé, sia quella di pubblicare spesso foto di famiglia o figli |
| inviato il 24 Febbraio 2016 ore 0:04
“ o devono essere considerati alla stregua del gatto o del cane di casa? „ cos'hai contro i gatti e contro i cani ?!?  |
| inviato il 24 Febbraio 2016 ore 8:18
Niente, li adoro |
| inviato il 24 Febbraio 2016 ore 8:34
“ e non dimentichiamo i preti.... „ non generalizziamo in modo così inopportuno |
| inviato il 24 Febbraio 2016 ore 9:27
ma quanta ansia... no, non mi riferisco al topic che alimenta un confronto pacato d'idee. Mi riferisco alla nostra società che, dando un valore presso che infinito alla vita, altera irreparabilmente la percezione dei pericoli. Pedofilia, terrorismo, incidenti aerei sembrano fatalità ineluttabili. Probabilità remote diventano realtà in grado di modificare il nostro stile di vita privandoci delle cose belle. Sicché andare a vedere il Colosseo diventa un'azione pericolosa. Entrare a piazza San Pietro è da coraggiosi. Prendere un volo per Londra o Parigi è da temerari. Eppure... eppure io non conosco direttamente nessuno che sia stato vittima di un attentato terroristico. Anzi, nessuno dei miei amici conosce nessuno. Eppure ho perso parenti ed amici in incidenti stradali, infarti, ictus... ma di queste cose non mi preoccupo. Sono pericoli troppo banali... Voi mi direte che l'immagine dei bambini è dappertutto. Sui social, in tv, su internet e, queste cose una volta non c'erano. Vero, verissimo. Ma dimentichiamo che l'immagine dei bambini è soprattutto in una sfera che trascuriamo di più ogni giorno che passa. Nella realtà!! I bambini giocano nei parchi. Vanno a scuola, vanno in palestra, in piscina... insomma, perché temiamo lo pseudopedofilovirtuale che s'innamora davanti ad un'esplosione di pixel piuttosto che il vicino di casa? Quanto ci vuole per rubare uno scatto dei nostri pargoli? E, a ben guardare le statistiche, i veri pericoli per i bambini non sono fuori dalle nostre case ma dentro... dobbiamo smettere di fidarci anche di noi stessi? Godiamoci quello che abbiamo, programmiamo ma senza preoccuparci perché, andando avanti così, abbiamo trasformato anche una bella giornata di sole in un senso di colpa. |
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