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Per guardare il passato (Leica analogica)


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avatarsenior
inviato il 20 Febbraio 2016 ore 8:19

Comunque molto affidabile e preciso quello interno, una volta imparato ad usarlo. Fidati.

user86925
avatar
inviato il 20 Febbraio 2016 ore 14:50

felice per la taratura ottimale del corpo macchina...
l' esposimetro esterno usalo quando lasci a casa la M6 e metti alla prova la stima "occhiometrica" dell' esposizione MrGreen

avatarjunior
inviato il 21 Febbraio 2016 ore 9:41

Ieri pomeriggio sono uscito con M6 e pellicola per la prima volta.
Era una bella giornata e ho girovagato qua e là senza un scopo preciso. Principalmente mi interessava provare la macchina in varie situazioni e godermi il sole e l'aria fresca. Ho scattato 15 volte in tutto.

L'esperienza fotografica mi ha colpito per la sua intensità: non puoi rivedere lo scatto, devi mettere a fuoco correttamente spesso ricomponendo, misuri l'esposizione e imposti il tempo di scatto in base all'apertura, devi comporre le scena secondo il tuo gusto, se nella scena aspetti un soggetto (una persona, un animale) rimani fermo e il tempo sembra non passare mai.
La cosa che ho notato in me a livello interiore rispetto alla fotografia digitale è una sorta di immersione profonda. La stessa foto in digitale si risolve rapidamente: se tu sei una specie di sensore è come se ti impressionasse per un momento breve e poi ripartono il solito flusso di pensieri, i discorsi della gente. Ieri invece dovevo fare ricorso a tanta concentrazione e l'effetto collaterale è stato che dopo i primi due scatti sono piombato in una calma strana, attutita, come se fossi in fondo al mare. Ho smesso di pensare e ho camminato, ogni tanto fotografando qualcosa, come uno spettatore che si trova a camminare sul palco di un teatro in mezzo agli attori.

Mi rendo conto che sono considerazioni bizzarre, legate per lo più alla totale ignoranza del mezzo, ma per me l'esperienza che fai conta quanto la foto perché poi ce la ritrovi dentro ogni volta che la guardi.
Il rullino di ieri sarà una schifezza ma me lo ricorderò per le sensazioni che ho vissuto

user5164
avatar
inviato il 21 Febbraio 2016 ore 12:10

welcome!:-PMrGreenMrGreen

user86925
avatar
inviato il 21 Febbraio 2016 ore 12:11

niente di bizzarro, anzi condivido ogni singola parola impregnata di tanto entusiasmo...
vedrai che pian piano sarà come smettere di pedalare quando si acquisisce velocità, ci si lascia trasportare con totale inerzia gustando il piacere dell' aria che ci accarezza.

avatarjunior
inviato il 23 Maggio 2016 ore 10:49

Non so se ripasserete per questo post ma, se così fosse, desidero ringraziare quanti all'epoca si sono fermati per lasciarmi un consiglio. A distanza di qualche tempo, ho deciso di aggiungere questo ulteriore messaggio, a beneficio di chi stesse valutando scelte simili.

Da tre mesi la M6 è sempre con me, in borsa.
Ci ho montato un 35 mm, pellicola B&N ed un filtro arancio.
Sono a metà del quarto rullino (due li ho sviluppati).
Per oltre un mese è stato come se ogni fotografia la facessi alla cieca.
Sarà a fuoco?
E l'esposizione?
Avrò montato bene la pellicola?
Domande che però non mi condizionavano, semplicemente mi passavano così per la mente.

Ho scelto l'analogico perché cercavo una coerenza stilistica tra il mezzo e un tema che mi interessa sviluppare.
Avevo una motivazione precisa: non volevo che quelle fotografie avessero un look moderno, ipernitido o clinico.
Desideravo inoltre un'esperienza fotografica essenziale, che mi rallentasse.
Privo di esperienze precedenti con telemetro o pellicola, ho cominciato ad uscire così, senza fini espressivi particolari, cercando di capire il mezzo.
Un po' da subito (e non so ancora perché) ho cominciato a figurarmi il rullino non come 36 pose singolarmente disponibili, ma piuttosto come una specie di tutt'uno. Una catena di scatti leggibili sia individualmente che tutti assieme.
Altra associazione mentale: se il rullino è un flusso, ogni scatto lo deve assecondare senza arrestarlo.
Così si è formato un “modo” di scattare che mi è parso interessante per provare la M6.
Un soggetto = una fotografia.
Una sola possibile interpretazione, una sola composizione, una sola scelta esposimetrica.
Tra una foto e l'altra, una disposizione interiore a variare, osservando ora vicino, ora lontano, ora in alto, ora in basso.
Con questa forma mentale ho cominciato a girare il territorio.
Per quanto paradossale, ho “scattato” molto meno di un quanto faccio di solito con le digitali, ma ho sentito di “fotografare” di più.
Invece di accumulare più variazioni del soggetto, mi sono interrogato sulle sue qualità, su cosa mi comunicasse a seconda del punto di ripresa.
In pratica più che riguardare lo scatto, la ricerca si è orientata sul senso e sul valore.
Perché questo soggetto ha significato per me?
Si tratta di un significato estetico?
E' portatore di un simbolo?

La Leica M6.
Pensavo potesse rivelarsi una scelta azzardata, specie abbinata alla pellicola che non ti dà un riscontro immediato.
Invece con un obiettivo da 35 mm, fotografare è stato molto naturale.
Su 72 foto sviluppate, 2 sono fuori fuoco, 1 è sovraesposta e 2 sono palesemente sottoesposte.
Le altre 67 sono ragionevolmente decenti.
A seconda dei casi opto per una messa a fuoco accurata o una “rapida”, basata sulla profondità di campo.
Ogni tanto, per qualche soggetto, vorrei scambiare il 35 mm con un 90, o un 24 mm, ma al momento non li ho.
Non so se con una focale più lunga la messa a fuoco sarebbe altrettanto agevole.
Per ora il 35 mm è più che sufficiente per esprimermi.
Tutto per il meglio quindi?
Bè proprio tutto no ;-)
Col mio approccio “un soggetto = una fotografia” ho collezionato anche una buona quantità di orizzonti “pendenti”.
(La mia tecnica di scatto a mano libera fa abbastanza pena …)

Molti mi hanno suggerito di sviluppare da solo in casa.
Penso che abbiano ragione.
Io però non ho molto tempo, e quel poco che ho preferisco passarlo fuori.
Mi sono rivolto quindi ad un laboratorio, uno stampatore “fine art” che opera qui nelle vicinanze.
E' una scelta che costa di più, è innegabile, ma che ha avuto anche risvolti positivi, quanto inaspettati.
Il titolare del laboratorio è una persona squisita, ogni volta mi tiene da lui per ore a parlare di fotografia, di stampa, di pellicole, di obiettivi che non conosco neppure. Mi regala rullini e un sacco di consigli. Insomma c'è un vero rapporto umano. E non è cosa scontata.
Per ora mi sono organizzato con sviluppo, provinatura e lentino.
Pur non avendo controllo dello sviluppo, la qualità del risultato mi pare buona.
Per studiare le immagini con maggiore attenzione ho comprato uno scanner (Reflecta RPS 10M) che uso con Silverfast.
Rispetto al lentino è più facile analizzare eventuali errori commessi in fase di scatto.
Ed è anche comodo per selezionare quali negativi stampare e quali tenere semplicemente in archivio.

In conclusione la mia esperienza è sostanzialmente positiva.
Non sostituirò le Nikon digitali con la pellicola, ma trovo l'analogico perfetto per una fotografia discreta, essenziale, in particolare se sostanziato da scelte stilistiche precise. Una bella scoperta insomma, almeno per me che non l'ho mai praticato.

(Ancora grazie per i vs consigli)

user5164
avatar
inviato il 23 Maggio 2016 ore 17:17

ora non ti resta che provare le stesse sensazioni... unendole alla qualita' di una bella medio formato, un'accoppiata che lascia il segnoMrGreen

avatarjunior
inviato il 23 Maggio 2016 ore 18:06

Adrian, te possino ....MrGreenMrGreenMrGreen

Vuoi proprio attentare al mio conto in banca??
Già ci penso io a farmi del male sbirciando i prezzi di Hasselblad 500, Mamiya7, Rollei e co.
Adesso ti ci metti pure tu?? MrGreen

Comunque la 35 mm è super comoda, la porto veramente dappertutto.
Il medio formato però attrae, specie coi paesaggi...

"Dannato" analogico, se lo provi ti seduce come il lato oscuro ... MrGreenMrGreenMrGreen

avatarsenior
inviato il 23 Maggio 2016 ore 18:34

Mah...!!!

Ho iniziato oltre 50 anni fa a giocare con le fotocamere e il digitale era ancora "là da venì ...".

A 8 anni sviluppavo e stampavo in BN, 4 anni dopo a colori (ero figlio d'arte), ma ... oggi il digitale è altra cosa.

Ciò non toglie che, ogni tanto, qualche click in analogico lo faccia ancora, anche se non sviluppo e stampo più di sicuro (e chi lo trova il tempo ...) anche se ho ancora tutto per farlo.

Però questa del ritorno dell'analogico mi pare più una religione, che altro.

Anche io (che avrò ancora un dozzina di fotocamere analogiche in 35mm e medio formato) sto pensando di riprendere una M6 (avevo, tra le tante, anche una M3 50 anni fa), per usare le mie tante ottiche a lei dedicate che ora uso con le mie SONY ML FF, però è più uno spirito da collezionista, che altro.

La tecnologia va avanti e - debbo dire - che come una volta, da ragazzino, giravo sempre con al collo una M3 con un 35mm, oggi faccio lo stesso con una A7 II° con un 35 Contax G con modulo AF e - tra poco - una RX1R II°.
Sono alla fine, la stessa cosa, 50 anni dopo, ma con tanta, ma proprio tanta versatilità in più.

Però capisco la poesia di Nihilist, però solo di poesia si tratta, perché - oggi - il presente è digitale e la pellicola è il passato.

user5164
avatar
inviato il 23 Maggio 2016 ore 18:45

Vuoi proprio attentare al mio conto in banca??
Già ci penso io a farmi del male sbirciando i prezzi di Hasselblad 500, Mamiya7, Rollei e co.
Adesso ti ci metti pure tu?? MrGreen

non badare troppo ai prezzi folli che sparano alcuni, per una rollei o una hassy da uso c'e' da spendere molto meno di quello che hai speso per la m6 con lo zm;-)

avatarjunior
inviato il 23 Maggio 2016 ore 20:55

@Tonyrigo
La diffusione del digitale è al di là di qualsiasi discussione, non c'è neppure da parlarne. Rimane il fatto che tecnicamente le pellicole sono un mezzo diverso e offrono ancora interessanti possibilità espressive oltre che un flusso di lavoro del tutto differente.
In fondo più varietà c'è e più difendiamo cultura e spazio utile collettivo dall'omologazione: pensa solo a quello che accade nell'alimentazione, dove la tipologia delle specie vegetali che arriva nei nostri piatti è sempre più standardizzata. La varietà, quando non è fine a se stessa, è una ricchezza.

@Adrian
Sarà come dici, ma chissà come mai, ogni volta che trovo qualcosa che mi piace, spendo il doppio di quello che avevo in mente all'inizio Sorriso
Non sono molto bravo a contenermi MrGreen

user86925
avatar
inviato il 23 Maggio 2016 ore 22:16

ciao Nihilist, ben ritrovato :-P

avatarjunior
inviato il 24 Maggio 2016 ore 7:58

Ciao Nove, grazie. Ben ritrovato anche te!! Sorriso
Mi hai ben consigliato per il mirino da 0.72, mi ci trovo molto bene col 35 mm.
Tu hai esperienza diretta anche dei moltiplicatori 1.25 e 1.40?
Sono pratici, efficaci? O servono solo a ... rapinarti?MrGreen
Ho la sensazione che con il mirino da 0.72 la messa a fuoco con un 90mm possa essere un po' un terno al lotto...



user5164
avatar
inviato il 24 Maggio 2016 ore 9:24

piu' che la messa a fuoco e' l'inquadratura che e' un terno al lotto...

user86925
avatar
inviato il 24 Maggio 2016 ore 21:58

la messa a fuoco con un 90mm è la stessa, cambia la cornicetta che diventa più piccola e quindi inquadratura diventa meno precisa, ma dipende quante volte userai un 90mm perché personalmente ritengo una focale che si può gestire benissimo con il mirino 0.72 che possiedi, con un 135mm le cose cambiano, ma onestamente prima di pensare a questi aggiuntivi ottici dovresti almeno fare un paio di rulli con il 90mm e fare le proprie valutazioni.

comunque li ritengo validi ma non necessari e visto il prezzo ho sempre preferito lasciare perdere anche perché sporgono dall' oculare e ho sempre pensato che con un po di distrazione è possibile perderli.....ne ho provato uno 1.25 che mi portava il mirino 0.72 simile a quello 0.85 (0.9 esattamente), le cornicette del 35mm perdevano l' aria attorno e la base telemetria aumentando di dimensione mi disturbava la visione, di sicuro sono pensati più per i tele e con quelle focali non l' ho provato, ma ho provato un 90mm summicrom e non mi è mai sembrato difficoltoso usarlo, anzi più aria attorno c' è meglio mi trovo a comporre, tanto l' immagine è davanti i miei occhi, il sinistro resta aperto mentre il destro focheggia...
infatti il mio sogno sarebbe un mirino 0.58

esistono degli aggiuntivi cinesi niente male che costano molto meno degli originali e vanno bene, al massimo punterei quelli......prova a cercare Match Technical E-Clypse 1.25X Magnifier
poi altri ancora a meno:
www.cameraviewfinders.info/shop/magnifier-for-leica

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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