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Guy Louis Bourdin







user39791
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inviato il 30 Gennaio 2016 ore 15:18

Guy Louis Bourdin, nato Guy Louis Banarès (Parigi, 2 dicembre 1928 - Parigi, 29 marzo 1991)

L'unico ricordo che Guy Bourdin aveva di sua madre era di una donna pesantemente truccata, con i capelli rossi e la pelle molto pallida. Il fotografo francese fu abbandonato da lei quando era molto piccolo e non la perdonò mai. È indubbio però che Bourdin proprio alla madre deve il suo successo, dato che nei suoi scatti non si è mai allontanato da quell'idea di donna. Modelle dai capelli rossi, isolate in paesaggi deserti e inquietanti, in stanze d'albergo o squallidi corridoi, in situazioni violente e sadiche. Donne invisibili, di cui restano solo le gambe e le scarpe col tacco, in sfondi senza vita. L'intensa carriera artistica di Bourdin è connotata dall'ossessione per il femminile. Nasce così il suo stile inconfondibile: gli elementi essenziali della moda vengono negati, scomposti e ricomposti al fine di creare qualcosa di unico, frutto di un'immaginazione perversa, in cui gli sguardi perdono la vita e la finzione è portata alle sue estreme conseguenze oniriche. Follia e genio. Che hanno lasciato tracce indelebili nella storia della cultura di massa. Negli anni Cinquanta Bourdin è stato infatti il primo fotografo di moda a dare più importanza all'immagine che al prodotto. Come dire: "Le scarpe possono essere nella foto ma la foto non è una foto delle scarpe". Una rivoluzione che ha cambiato la maniera di intendere la pubblicità, su cui ha costruito il suo successo il mensile Vogue, che a Bourdin diede spesso carta bianca. Indimenticabile una delle sue prime foto pubblicate, nella quale una modella posa in haute couture sotto numerose teste di vacche macellate. Guy Bourdin ha dimostrato al mondo che la moda non è solo consumo ma soprattutto arte. Inspirato da grandi maestri come Man Ray, Edward Weston, Magritte e Balthus, Bourdin ha cancellato la serietà classica della bellezza femminile, per farne un gioco tetro. La perfezione del corpo femminile è costantemente messa in discussione e i colori diventano tratti essenziali di una narrazione grottesca e immaginifica, fatta di aspetti inusuali, provocatori, surreali. La vita di Bourdin è turbolenta e inquietante proprio come le sue foto. Il suo atteggiamento verso amiche, mogli, modelle era crudele e sprezzante. A lavoro l'atteggiamento non cambiava e a volte durante gli shooting esclamava: «Sarebbe bello fotografare modelle morte a letto!». Un visionario controcorrente: Bourdin ha sempre rifiutato di esporre le sue fotografie, di editare libri, di ricevere premi. Solo dopo un decennio dalla sua morte, avvenuta nel 1991, il suo lavoro è stato pubblicato in un libro e solo dopo due decenni è stata organizzata una mostra delle sue fotografie.
www.huffingtonpost.it/2015/01/26/guy-bourdin-londra_n_6545880.html

www.spreafotografia.it/avatars/14498316571235.jpg
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www.organiconcrete.com/wp-content/uploads/2014/02/guybourdin_umbrella.
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polkadotpattern.files.wordpress.com/2012/04/guy-bourdin-iii.jpg
www.yatzer.com/sites/default/files/media/slideshow/big2_guybourdin2.jp
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www.louise-alexander.com/wp-content/uploads/guy-bourdin-amfy-french-vo
ernsthansen.files.wordpress.com/2012/11/kjole.jpg
barbarainwonderlart.com/wp-content/uploads/2015/04/1.Miles-Aldridge-Vo
www.sergru.it/wp-content/uploads/2015/01/Guy-Bourdin44.jpg
www.estilovoila.com.br/wp-content/uploads/2013/02/photo-guy-bourdin-ch
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user39791
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inviato il 30 Gennaio 2016 ore 15:40




avatarsenior
inviato il 30 Gennaio 2016 ore 15:54

Guarda i casi, ho visitato ieri la sua mostra al Fotografiska di Stoccolma..
Devo dire che mi ha colpito molto, anzi direi moltissimo..
Il modo con il quale ha affrontato la fotografia è stato davvero rivoluzionario ed originale.
Tra l'altro, erano presenti un sacco di provini dei suoi primi lavori ante-1950, in bianco e nero. Devo dire che sul colore ci ha costruito tutto ma i suoi lavori in b/n erano fenomenali.
Oltre a tutto questo c'erano anche molti suoi schizzi a matita che a volte preparava come progetto di quella che sarebbe poi stata la foto.. Una mostra bellissima per un autore che merita davvero approfondimento, mai banale e a tratti al limite della genialità.

avatarjunior
inviato il 30 Gennaio 2016 ore 16:14

Decisamente abile. Mi ha colpito molto l'attenzione ai colori, mai casuali...tuttavia dalle sue foto emerge una personalità che io definirei "disturbata" e poi ne ho avuto conferma leggendone la biografia.
Guardando le sue foto provo lo stesso disagio che mi trasmettono quelle di Toscani...interessante ma non mi piace! Triste

user39791
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inviato il 30 Gennaio 2016 ore 16:35

Bourdin è stato un allievo di Man Ray e un grande ammiratore di Magritte, e queste influenze si vedono tutte. La sua grandezza credo che sia legata al fatto che rimane incredibilmente attuale. Anche le fotografie dei più grandi artisti suoi contemporanei pagano più o meno dazio al tempo che passa. Le sue foto no, sono foto che escono da riviste pubblicate negli anni 70/80 ma sembrano scattate due giorni fa. Perchè ha innovato e riscritto la foto di moda. Uso di colori primari molto forti, foto che raccontano storie, modelle che spesso diventano elementi marginali e che perdono il loro stato di "inarrivabilità". Il surrealista più reale della storia dell'arte (fotografica).

avatarsenior
inviato il 31 Gennaio 2016 ore 22:36

uno dei più grandi fotografi francesi,ricordo molti articoli sulla rivista photo italia.

avatarsenior
inviato il 01 Febbraio 2016 ore 7:56

Anche io conoscevo Bourdin grazie a Photo, di cui conservo ancora molti fascicoli divisi per annate. Senza dubbio un grandissimo autore (ben più di Toscani, a mio avviso), di straordinaria personalità (contorta o no, se ha dato tali e tanti frutti.....).
Fabio

avatarsenior
inviato il 04 Febbraio 2016 ore 12:58

Bourdin mi piace moltissimo, ha avuto grandissime idee riuscendo a associare scatti provocatori e a volte surreali alla moda, ha fatto foto che mi piacciono molto riuscendo a imporsi e a diventare un riferimento nella fotografia di moda
Aggiungo una delle mie foto preferite:

www.lungarnofirenze.it/wp-content/uploads/2013/01/guy-bourdin-pentax-c

Ma sono tantissime quelle davvero belle:

www.youcrea.it/wp-content/uploads/2013/02/GUY-BOURDIN4.jpg

www.lulue.eu/wp-content/uploads/2014/06/GUY-BOURDIN-PHOTOGRAPHE-BLOG-L

armandorampas.files.wordpress.com/2010/10/guy-bourdin-3.jpg

avatarsenior
inviato il 04 Febbraio 2016 ore 13:02

wunderbuzz.co.uk/wp-content/uploads/GuyBourdin_21_905-e1367428671658.j

ivetaratarova.files.wordpress.com/2014/12/img_4178.jpg

pleasurephoto.files.wordpress.com/2012/10/guy-bourdin-e2809ctribute-to


user39791
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inviato il 04 Febbraio 2016 ore 13:51

Bellissime!!!

avatarjunior
inviato il 04 Febbraio 2016 ore 15:44

Continuo a seguire sempre più entusiasta questa "serie", grazie Filiberto!
Riguardo a Bourdin l'aggettivo che mi salta subito in testa è "disturbato", vuoi per l'infanzia difficile, vuoi per il suo essere genio e creativo per natura, ma sono foto molto forti e originali, non facili da immaginare, da produrre e soprattutto da presentare se pensiamo al periodo.
Un altro grande da cui trarre ispirazione, anche se qua siamo nel campo della tecnica al servizio dell'estro puro.

user39791
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inviato il 04 Febbraio 2016 ore 16:05

;-)

avatarjunior
inviato il 08 Febbraio 2016 ore 13:53

Sicuramente uno disturbato MrGreen, ma di sicuro impatto visivo...

avatarsenior
inviato il 08 Febbraio 2016 ore 14:19

Mi è sempre sembrato, fin dai tempi di Photo, un fotografo geniale. Le sue immagini mi sembrano ancora attuali.
Un plauso a Filiberto
Andrea


user39791
avatar
inviato il 08 Febbraio 2016 ore 14:27

;-)

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