| inviato il 19 Gennaio 2016 ore 9:35
  Buongiorno.   Ho un dubbio che non so risolvere da solo, e mi è venuto quando ho visto fotografare un paesaggio con un 16 mm f/1.4 su formato DX.   Come tutti sappiamo, generalmente un ottica da il meglio di sé quando è chiusa di 2-3 stop rispetto alla massima apertura, oltre inizia a soffrire di diffrazione.   Ora mi chiedo, un ottica da paesaggio come quella citata sopra ha senso? Non è meglio avere ottiche meno spinte per queste tipologie di lenti/scopi?  |   
  | inviato il 19 Gennaio 2016 ore 18:57
  per "spinta" intendo di apertura ovviamente, non di lunghezza focale.  |   
  | inviato il 19 Gennaio 2016 ore 19:00
  La diffrazione non dipende dall'apertura massima della lente, ma dalla densità del sensore. Su uno specifico sensore, il valore "limite" del diaframma per la diffrazione è sempre lo stesso, qualsiasi lente si usi.  |   
  | inviato il 19 Gennaio 2016 ore 19:13
 
 “  Ora mi chiedo, un ottica da paesaggio come quella citata sopra ha senso? Non è meglio avere ottiche meno spinte per queste tipologie di lenti/scopi? „    aldila' del discorso diffrazione correttamente illustrato da federico, si, in paesaggistica una grande apertura e' solitamente non necessaria, a parte i casi in cui si vuole inserire anche il cielo stellato (senza scomodare l'astrofotografia), caso in cui i tempi di scatto vanno ridotti il piu possibile   |   
  | inviato il 19 Gennaio 2016 ore 19:17
  Come detto la diffrazione dipende solo dall'apertura specifica usata, non dall'apertura massima della lente.   Quindi uno può benissimo comprarsi un grandangolo luminoso per usarlo a tutta apertura in alcuni casi (cielo stellato, elementi in movimento all'interno della composizione...) o diaframmato in altri (paesaggio classico)  |   
  | inviato il 19 Gennaio 2016 ore 20:06
  Un 16 mm f/1.4 chiuso a f/11 sarà però meno incisivo di un 16 mm f/4 chiuso a f/11... in genere  |   
  | inviato il 19 Gennaio 2016 ore 20:16
 
 “    La diffrazione non dipende dall'apertura massima della lente, ma dalla densità del sensore. Su uno specifico sensore, il valore "limite" del diaframma per la diffrazione è sempre lo stesso, qualsiasi lente si usi      „      Non è esattamente così   La luce quando passa attraverso un foro provoca sempre diffrazione a prescindere dal diametro del foro   Però più il foro è stretto più la diffrazione aumenta, è più visibile diciamo   Sui sensori più densi la diffrazione è più evidente perchè a parirà di apertura riescono a registrare livelli di diffrazione più bassi     Il che vuol dire che non è la densità del sensore a generare diffrazione ma l'ottica   Ma quando il sensore non è troppo denso non riesce a registrarla quando è molto denso la registra.       |   
  | inviato il 19 Gennaio 2016 ore 20:19
  "Un 16 mm f/1.4 chiuso a f/11 sarà però meno incisivo di un 16 mm f/4 chiuso a f/11... in genere"     No, non ne vedo il perché.   |   
  | inviato il 19 Gennaio 2016 ore 20:22
  Già.   Perché?  |   
  | inviato il 19 Gennaio 2016 ore 20:23
 
     mmmmmmm........ non sono d'accordo .   Ma in generale, su senso della domanda, hai ragione.   Entra in gioco la moda (di possedere lenti ultra luminose), e la versatilità ( con un 50 f1.2 puoi chiudere a 2.8, con il 24-104 f4, .....no)      |   
 user36220  | inviato il 19 Gennaio 2016 ore 20:28
  Il Canon 35 1.4 lo uso tranquillamente per fare paesaggi, e fa il suo porco dovere.     |   
  | inviato il 19 Gennaio 2016 ore 20:35
  Per le premesse che ho fatto nel primo post, ovvero che ogni ottica da il meglio di sé 2-3 stop più chiuse rispetto alla max apertura, per poi perdere di incisione e aumentare la diffrazione sempre di più.   |   
 user36220  | inviato il 19 Gennaio 2016 ore 20:37
  Cazzata. Enorme cazzata. Non so dove lo hai letto, o chi te l'ha detto, ma sbagli, e di parecchio.  |   
 user60677  | inviato il 19 Gennaio 2016 ore 20:44
  Concordo con Mauro,forse 2-3 stop sono tanti,magari solo x certe ottiche,ma a chiudere di uno stop certamente le ottiche migliorano  |   
  | inviato il 19 Gennaio 2016 ore 20:46
 
 “  Per le premesse che ho fatto nel primo post, ovvero che ogni ottica da il meglio di sé 2-3 stop più chiuse rispetto alla max apertura, per poi perdere di incisione e aumentare la diffrazione sempre di più. „    Si sono d'accordo.. in genere le ottiche danno il meglio (nitidezza) entro i due stop più chiusi della loro massima apertura, magari non tutte ma in linea di massima è così.  |  
 
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