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Nuova fotocamera Leica.


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avatarsenior
inviato il 17 Gennaio 2016 ore 21:56

TristeTristeTriste

avatarsenior
inviato il 17 Gennaio 2016 ore 22:52

Sui tempi di riparazione purtroppo devo quotartvi, non si può certo dire che siano dei fulmini in Germania e questa, insieme ai costi degli stessi, è la pecca principale di Leica (imho) poiché se spendo 7000 euro per una fotocamera e questa ha un problema, non posso aspettare mesi per riaverla indietro.

avatarsenior
inviato il 17 Gennaio 2016 ore 22:59

Bah, io conosco altre storie dei tempi di Rappaini. Obiettivi difettati all'origine, elettronica mai affidabile, ricordo Vittorio del CFC che si a volte si metteva le mani nei capelli (che non avevaSorriso). 3 250/4 di fila che non andavano. Un 21M da un milione che non metteva a fuoco e quant'altro. Materiale bellissimo, ma spesso fragile e non affidabile, nemmeno nell'assistenza.
Nell'82 comprai per la modica cifra di 900.000 lire un Trinovid 10x40 gommato, bellissimo. Nel settembre del 92, esternamente non si vedeva nulla, aveva i due cannotti un po' sfasati. Lo mandai in assistenza tramite il mio fotonegoziante presso cui l'avevo comprato. Settembre '92. A natale chiesi lumi. Nessuna notizia. A pasqua, abbastanza scocciato, cominciai a far storie. Dopo molte rimostranze e telefonate cui assistevo lo riebbi a luglio, dovendo pure rimandare di due giorni la partenza per le ferie per averlo. 10 mesi, e 380.000 lire di riparazione, per qualcosa di interno. Lo diedi via e presi uno Svarowski. Dopo oltre 15 anni una parte della gommatura si era un po' staccata. Lo mandai in assistenza. Tornò dopo due settimane come nuovo, con gli oculari (che funzionavano benissimo) sostituiti con quelli di ultimo modello. Costo dell'intervento: 0€.
Per le foto che amavo fare al tempo del Trinovid il materiale Leica non era più assolutamente idoneo, ma se anche lo fosse stato mi sarei guardato bene dall'usare Leica e i suoi meravigliosi obiettivi se non per giocarci, come ho sempre fatto. Completezza di sistema, affidabilità, sono una strada ormai smarrita almeno dagli anni '80, per non parlare di prezzo/prestazioni.

avatarsenior
inviato il 17 Gennaio 2016 ore 23:19

Una rondine non fa primavera.
Il sottoscritto acquistò nel 1998 un M 135/4 ad Arezzo, durante una nota fiera che si teneva nella cittadina toscana.
Tornato a casa mi accorsi che le diapositive erano tutte sfocate.
Telefonai al venditore che si dimostrò persona seria e disponibile.
Egli telefonò a Romolo Rappaini e prese un appuntamento per la riparazione a sue spese della lente in questione.
Mi offrii di accompagnarlo (confesso di aver pensato male e sospettato, quindi accettai) ed insieme fummo accolti a colazioneda Romolo, dopo qualche giorno.
La lente era una prima versione con il paralice staccabile ed aveva le cammes starate.
Mi fu chiesto se avessi dei problemi ad aspettare 10/15 giorni per la riparazione e di fronte alla mia perplessità mi fu offerto in sostituzione una lente di pari focale ma di ultima versione (esteticamente identica all'Apo 135/3,4 con paraluce incorporato estraibile).
Accettai a condizione di provarla subito e verificare con le Dia (all'epoca si sviluppavano in meno di due ore).
In pratica l'ottica era perfetta ed il pomeriggio tornai a casa con uno splendido obiettivo in veste moderna, pagato come un vecchio usato e con il piacere di aver conosciuto una persona squisita (Romolo Rappaini) ed un bravo fotografo che passava di la, Vanni Calanca.

avatarsenior
inviato il 17 Gennaio 2016 ore 23:25

Una rondine non fa primavera
Appunto

avatarsenior
inviato il 17 Gennaio 2016 ore 23:28

Appunto, non sono i casi limite (entrambi), che fanno testo...

avatarsenior
inviato il 18 Gennaio 2016 ore 8:13

Non sono casi limite, sono due tipologie di casi, i più comuni, ossia quando la riparazione è banale e può farla un qualunque fotoriparatore, e quando non lo è, e devono spedire in Germania. Il caso estremo mi sembra il tuo, con l'obiettivo di cortesia e persino la colazione di Rappaini in persona per un obiettivo usato, invece dovere aspettare dei mesi per una riparazione in casa madre mi sembra la normalità, visto che ne ho sentito raccontare spesso.
Ma dai siamo seri, non si può mai parlare di Leitz serenamente, con pregi e difetti, senza poter evitare ogni volta di entrare nel mondo delle favole

avatarsenior
inviato il 18 Gennaio 2016 ore 10:20

Guarda Leone che io sono serissimo !
E il mondo delle favole l'ho abbandonato da tempo, visto che sono in possesso di corredi Canon, Fuji, Olympus, Panasonic, qualcosa di Pentax e di Russo, oltre che Leica M ed R. MrGreen

Sono il primo ad aver criticato Leica per alcune criticità (spesso la Leica di oggigiorno) ma non sopporto le prese di posizione da fan-boy al contrario.
Come quelle di chi possiede un Leica Summicron-R 35mm f/2 ed un Leica Vario-Elmarit-SL 24-90mm f/2.8-4 ASPH senza possedere una fotocamera Leica...Eeeek!!!

avatarsenior
inviato il 18 Gennaio 2016 ore 10:23

La mia personale sensazione, e correggetemi se sbaglio, è che la figura del fotoriparatore sia in via di estinzione. Con la diffusione degli obiettivi moderni, sempre più complicati sia dal punto di vista ottico che elettronico, il ricorso all'assistenza ufficiale è quasi d'obbligo. Questa tendenza ricalca un pò quello che succede nel mondo dell'automobile. Il meccanico sotto casa che riparava tutto lascia il posto ad officine specializzate dotate di tester costosissimi e strumentazioni all'avanguardia senza le quali diventa quasi impossibile individuare il guasto.

avatarsenior
inviato il 18 Gennaio 2016 ore 10:28

E' proprio come dici tu, Stefano.
A tale proposito mi si è rotta la frizione della Ford Focus (38.000 KM, quasi nuova) mentre ero in Alto Adige per i mercatini di Natale insieme alla famiglia
Il giorno 4 Gennaio ho dovuto farla riparare da un meccanico del posto per poter ritornare a Roma.
Morale: 900 Euro e la frizione non funziona bene, sono tornato nella capitale e dovrò portare comunque l'automobile in assistenza Ford perché con le frizioni idrauliche è un casino bestiale....Triste

Chi è che diceva <<si stava meglio quando si stava peggio>> ?

Beh, spesso è proprio così; con la frizione della mia vecchia Fiat Tipo che aveva lo stacco troppo basso, mi servirono circa 4/5 minuti per stringere un dado e regolare la frizione come volevo io. Cool

avatarsenior
inviato il 18 Gennaio 2016 ore 10:42

E il servosterzo? Adesso che è elettronico cambiano tutto un blocco che costa delle cifre irragionevoli. La Tipo tutto sommato andava bene, la mia però era un pò debole di cuscinetti e l'avviamento ad aria mi faceva penare.
Tornando alla fotografia ho avuto bisogno dell'assistenza solo una volta e per un mio capriccio, revisionare una FM2 che non aveva niente, andata e tornata da Torino mi pare in un mese.

avatarsenior
inviato il 18 Gennaio 2016 ore 11:41

Stefano pensa che si sono inventati: ho scoperto che l'olio dei freni e quello della pompa della frizione sono in comune e se c'è una perdita da qualche parte devono cambiare il tutto... pazzesco !!!

avatarsenior
inviato il 18 Gennaio 2016 ore 11:59

Sulle riparazioni del materiale di annata Leica é sicuramente una spanna sopra a molti altri marchi, ma a volte capita il pezzo che non é più riparabile o sostituibile.

A me é capitato con un Summicron 35 "otto lenti" che necessitava di una pulizia interna e probabilmente della sostituzione di un elemento interno che mostrava leggeri segni di inizio di scollatura.
Leica non avendo più a disposizione l'elemento in questione, si é rifiutata persino di aprire e pulire/lubrificare/regolare l'obbiettivo, in quanto non si voleva assumere il rischio di rompere qualcosa di non più sostituibile.

Stiamo parlando di un'ottica del '58, quindi capisco che sia accettabile che non sia più riparabile eh. Era giusto per riportare uno dei rari casi in cui l'assistenza Leica non mi ha saputo aiutare.


avatarsenior
inviato il 18 Gennaio 2016 ore 12:07

Come "Extrema ratio" vi è/era la possibilità di cannibalizzare il pezzo da una fotocamera o da una lente uguale ma non funzionante.
In questo alla SAM.CA erano dei maestri.
Ma se non si trova un pezzo degli anni '50, Amen. Triste

Tiamat, direi che l'assistenza Leica è stata onesta, certi altri avrebbero aperto l'ottica e constatata l'impossibilità della riparazione ti avrebbero fatto pagare comunque la mano d'opera (mi è capitata una cosa simile con una Nikon FM2, qui a Roma, una quindicina di anni fa).

avatarsenior
inviato il 18 Gennaio 2016 ore 12:36

La cosa grave non è rifiutarsi di aprire un obiettivo con più di mezzo secolo sul gobbone. La cosa grave è rifiutarsi di riparare ottiche recenti. Da quello che leggo sul forum sono cose che capitano, e non a Leica.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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