| inviato il 15 Settembre 2017 ore 11:10
Comprendo, tra l'altro la versione debug si magna più RAM.
(comunque io il debug su gimp lo facevo dieci anni fa) |
| inviato il 15 Settembre 2017 ore 12:35
Sulla questione delle modifiche distruttive, ricordiamo che rawtherapee, Darktable, lightzone, ovvero gli strumenti più adatti allo sviluppo sono assolutamente non distruttivi. Gimp è uno strumento che nel workflow dovrebbe venire dopo e per il tipo di modifiche che fa ha meno priorità la non distruggibilità a mio avviso.
Per capirci io la curva, la temperatura, rumore e nitidezza non la toccherei se non per casi particolari con gimp anche se possibile. Non è il suo migliore scopo. |
| inviato il 15 Settembre 2017 ore 13:05
Proverò a darci un occhio (forse evevo guardato darktable, anni fa, sinceramente non ricordo a che stadio fosse). Sicuramente è un primo passo ma, in dipendenza dal workflow individuale, credo che le modifiche non distruttive possano avere la loro importanza anche dopo. |
| inviato il 15 Settembre 2017 ore 13:30
Nella roadmap di gimp l'editing non distruttivo è previsto per la versione 3.2 per cui c'è ancora molto da aspettare.
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| inviato il 15 Settembre 2017 ore 14:54
Sono d'accordo con Loiety, Gimp è come Photoshop, è stato pensato per fare Grafica, non Fotografia |
| inviato il 15 Settembre 2017 ore 22:15
A chi mi chiedeva di gimp, rumore e nitidezza, invio questo link
gmic.eu/gimp.shtml
Ammetto che è tutto tranne che veloce, responsivo e ordinato, anzi è anche un casino installarlo (ci sono molti video online), però fa il suo sporco lavoro e molte altre cose.
In questi giorni abbiamo finanziato con il lavoro il sw libero comperando un corso di formazione a chi lo sviluppa; abbiamo anche acquisito competenze e possiamo fare un numero infinito di installazioni, e sopratutto, di modifiche. |
| inviato il 17 Settembre 2017 ore 8:16
Comunque, il problema delle modifiche "distruttive" è parzialmente aggirabile in Gimp con la stessa modalità con cui opera Photoshop, ovvero lavorando su livelli separati per poi archiviare il file in formato proprietario (con tutti i livelli ancora presenti) o, come faccio io, salvando i singoli livelli (almeno quelli principali e più difficili da riprodurre) in formato TIF o PNG (è più "leggero" del TIF e ugualmente senza perdita di qualità) per poi ricomporli all'occorrenza; questo secondo metodo comporta in genere la necessità di un minor spazio d'archiviazione su disco rispetto al file proprietario completo, soprattutto salvando i livelli in PNG (che, oltre tutto, mantiene anche le eventuali trasparenze dovute all'applicazione di maschere).
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| inviato il 17 Settembre 2017 ore 8:29
Comunque è vero che sia Gimp che Photoshop sono programmi che soddisfano le esigenze dei grafici; in questo si spingono ben oltre quello che dovrebbe essere un utilizzo puramente fotografico; però è anche vero, almeno per chi come me proviene dalla vecchia "camera oscura", che alcuni interventi non sono riproducibili, se non in modo imperfetto, con software come Lr o Rawtherapee: ad esempio le mascherature.
Anche per quanto riguarda il rumore elettronico, che è cosa diversa e più fastidiosa della vecchia grana delle pellicole, ci sono valide ragioni per applicarne la riduzione in due (persino tre, se si va in stampa) momenti differenti del workflou, ma soprattutto, per risultare veramente ottimizzati questi interventi vanno applicati in modo differenziato su aree più o meno scure dell'immagine, quindi tramite le maschere di luminosità, impossibili da realizzare e applicare in software diversi da Photoshop o Gimp.
Stesso discorso per il miglioramento della nitidezza: i metodi più precisi e sofisticati, e che danno origine a meno artefatti, prevedono nuovamente l'utilizzo di maschere ottenute con i comandi tipo il "Trova bordi" di Photoshop |
user129358 | inviato il 17 Settembre 2017 ore 10:53
Se qualcuno mi dice come si eliminano gli hot/dead pixel con gimp (file Jpeg) avrà la mia riconoscenza a vita!!
Ho già installato il plugin g'mic e li c'è un'applicazione utile allo scopo (remove hot pixels)
ma non sempre funziona bene e non è selettiva sui singoli pixel ma deteriora tutta l'immagine |
| inviato il 17 Settembre 2017 ore 11:03
Se mi dai un vitalizio te lo dico |
| inviato il 17 Settembre 2017 ore 11:41
Se photoshop non è un programma per editing fotografico allora cos'è? E Illustrator allora cos'è?
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| inviato il 17 Settembre 2017 ore 11:59
Theborg, le potenzialità di Photoshop vanno ben oltre il semplice editing fotografico e potresti farci addirittura dei cartoni animati senza alcuna base fotografica (stesso discorso per Gimp); la differenza con Illustrator è che Photoshop lavora con immagini raster, mentre Illustrator elabora in formato vettoriale (pur consentendo l'importazione e un minimo di manipolazione anche per immagini raster) |
| inviato il 17 Settembre 2017 ore 12:01
Gimp è nato come GUI per l'utilizzo delle librerie Gtk, che disegnano linee e poligoni ad uso creazione GUI (se vi sembra ci sia un loop, è così ). Poi gli hanno aggiunto funzionalità a iosa, ma nasce come programma per fare Grafica.
Photoshop è nato prima dell'avvento della fotografia digitale, e come Gimp è un software per l'elaborazione grafica. Puoi elaborare graficamente anche le fotografie, infatti si usa per quello.
Illustrator è un software specializzato nella grafica. Poi se ci puoi gestire le curve di colore di una fotografia digitale non so, ma fa parte delle contaminazioni tra i generi.
LR et similia hanno delle limitazioni perché si fermano, generalmente, all'elaborazione fotografica. La distinzione non è casuale. |
user129358 | inviato il 17 Settembre 2017 ore 13:57
“ Se mi dai un vitalizio te lo dico „
Te intanto dimmelo poi dopo (se funziona) vediamo cosa si può fare  |
| inviato il 18 Settembre 2017 ore 12:14
Per la precisione i programmi tipo illustator e inkscape (io una volta usavo canvas e il mitico corel draw) vengono definiti che io sappia di grafica pittorica, e combinano elementi vettoriali, loro scopo principale, con elementi raster che però dovrebbero essere già cucinati a dovere.
Come linea di principio i programmi di software libero non dovrebbero mai essere dei pentoloni che fanno di tutto. L'idea è un programma per una cosa. Tanto, visto che è gratis (anche se non è per nulla l'elemento fondamentale, è solo una conseguenza del non avere licenze proprietarie), uoi installare un programma per funzione, al limite aggregandole per comodità. Ovviamente se uno prende una suite a pagamento, dentro ci vuole più cose possibili.
Riguardo alle maschere di gimp ... Io ho acquistato la nuova macchina foto, che ha dato il la ad un utilizzo più consapevole e avanzato, a febbraio, peraltro in un momento estremamente complicato della mia vita. Ad oggi ho imparato ad usare in maniera basica i programmi di sviluppo, per l'elaborazione grafica stile gimp in modo serio ecco, è nelle prossime cose che debbo imparare  . Per ora le poche prove che ho fatto sono concluse in dei disastri; può anche essere che la mia scarsa predisposizione artistica ponga dei limiti oltre ai quali non posso andare. |
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