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buon giorno a tutti. volevo porvi una domanda per quanto riguarda la riduzione del rumore nel cielo delle foto notturne.(gli esempi piu ecclatanti possono essere le strepitose foto di edoardo brotto o della foto della settimana "my galaxy").diaframmi aperti,iso alti e stelle immobili.
1) che tecnica usate con photoshop? prediliggete una riduzione singola molto marcata o una serie di riduzioni piu blande?!? 2) togliendo il rumore di crominanza non e' poi facile togliere il colore alle stelle?!?
mi piacerebbe sapere da qualcno di voi come riuscite ad ottenere certi risultati estremamente puliti in pp (sottointendendo uno scatto di partenza correttamente eseguito ,macchina ff,esposizione corretta ecc) grazie dei consigli!!
la riduzione del rumore, in fotografia astronomica è una questione davvero importante che si risolve tramite una procedura che inizia durante lo scatto e prosegue durante la post produzione:
-prima di tutto la macchina fotografica è collegata a una montatura motorizzata che segue il moto apparente delle stelle per avere il soggetto fermo nello stesso punto del fotogramma durante l'esposizione che può essere di decine di secondi o addirittura minuti.
-si eseguono più scatti, addirittura decine o centinaia a seconda di quanto uno sia malato :)
-si eseguono altrettanti "dark frame" ovvero foto fatte nelle stesse condizioni (temperatura esterna, iso, tempo di scatto) ma col tappo chiuso, in modo da avere una foto in cui non vi è segnale ma solo rumore, che viene generato dalla macchina in maniera simile a ogni scatto
-si eseguono anche i cosiddetti "bias frame" che sono di solito scatti al minimo tempo possibile (sempre col tappo sull'obiettivo) ma stessi iso. questi servono a determinare il rumore di base del sensore, di solito dato dalla struttura fisica dei circuiti dietro ai pixel.
-adesso comincia il lavoro di postproduzione: tutti i file vengono combinati in un programma dedicato (io uso deepskystacker ma ce ne sono molti) che fa un'operazione di allineamento ed estrapolazione di una mappa del rumore generato dal sensore (media dei biasframe) oppure quello da affaticamento e temperatura (media dei darkframe). alle fotografie con il segnale vero e proprio toglie tutto questo rumore ed ecco la foto più o meno pulita.
-poi si può andare avanti con l'elaborazione attraverso programmi di imaging vero e proprio come photoshop.
Mi aggiungo alla richiesta. Se io voglio eseguire uno startrail, quindi evidenziare il movimento delle stelle, costituito di più scatti (30 sec l'uno) anzichè di uno scatto unico, non potrò effettuare dei dark frame altrimenti le scie delle stelle non verrenno uniformi ma tratteggiate, sbaglio?? ho detto una c....a?!?!? In questi casi come si può ridurre il rumore digitale?? Posso usara sole le tecniche in postproduzione??
hai detto giusto, facendo i dark tra le foto vere e proprie avrai un'inesorabile interruzione. putroppo li bisogna usare tecniche più classiche di riduzione del rumore e una macchina con sensore buono aiuta molto.
Qualcuno può postare un esempio del risultato ottenuto con e senza l'utilizzo dei dark e dei bias? Io ad esempio ho effettuato questa foto: www.flickr.com/photos/pavanandrea/7401982912/in/photostream utilizzando un inseguitore stellare autocostruito e mosso a mano ogni 7,5 secondi. Ho effettuato un'esposizione di 5 minuti per il cielo a 640 iso il risultato mi soddisfa abbastanza, poi ho fatto uno scatto senza inseguimento per montagne e paesaggio. Ho però notato che nelle esposizioni così lunghe compare un rumore che non riesco a togliere con i normali metodi, puntini molto più sottili per fammi capire... quelli li eliminerei con i darkframe?
Avevo visto un tutorial online nel quale riuscivano facilmente ad eliminare le interruzioni nelle linee degli star trail, forse utilizzava un programma specifico.. Domanda: i dark frame devono essere proprio tanti quanti le foto? Se vanno eseguiti durante l'inseguimento è sconsigliabile montare il tappo sulla reflex che causerebbe vibrazioni?
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