| inviato il 12 Dicembre 2015 ore 19:07
Viste le numerose testimonianze di dissavventure e dissapori in occasione di transazioni di materiale d'occasione - problemi, sia ben chiaro, sia sul fronte acquisto che sul fronte vendita - si propone qui di mettere in comune esperienze e competenze per concordare e diffondere, nel forum ma anche "urbi et orbi", una linea guida, una specie di vademecum che aiuti gli attori della transazione a porrre in essere i comportamenti essenziali per evitare di trattare materiali non conformi con persone non adeguate. Voglio chiarire che la non conformità o 'inadeguatezza non sono da intendersi in senso denigratorio e assoluto, ma strettamente relative alla transazione in essere. in altri termini, io posso essere la persona più onesta e trasparente del mondo, ma se domani mi metto a negoziare un corpo macchina Linhof da collezione degli anni '30 sono inadeguato, non so cos'è e quanto vale e non posso quindi sostenere una trattativa corretta con un interlocutore esperto e competente. Propongo di strutturare il lavoro come segue: 1) occuparsi in primis di obiettivi e corpi macchina, il resto del repertorio è marginale sia come quantitavtivi e frequenze, sia di solito come complessità. Traterei separatamente le due categorie perchè le logiche di indagine e valorizzazione sono diffferenti. 2) analizzare separatamente il come condurre la trattativa (identificazione e certificazione dell'oggetto e della lecita provenienza, valutazione dell'affidabilità della controparte su basi oggettive, gestione del rischio in base al valore dell'oggetto e alle moodalità di transazione) e il come valutare lo stato di efficienza dell'oggetto (elementi estetici e funzionali da controllare, test da condurre). Qualche opinione in merito all'incipit, poi cominciamo a fissare le idee. |
| inviato il 12 Dicembre 2015 ore 20:28
Sono d'accordo nel dividere le categorie. Dovremmo cercare di stilare un decalogo su come condurre una trattativa e su come realmente valutare lo stato dell'oggetto che vorremmo acquistare. Io proporrei, inizialmente, di avere concrete indicazioni sull'identità del venditore. Questo per evitare, per esempio, situazioni di "incauto acquisto". (è una fattispecie penalmente rilevante) Dopo essersi accertati dell'identità del venditore, chiedere ogni possibile informazione sull'oggetto che si intende acquistare. Data dell'acquisto dell'oggetto, presenza di garanzia residua efficace e facilmente riscontrabile. Giusto per iniziare... marco |
| inviato il 12 Dicembre 2015 ore 22:03
Focalizzando in primis sulla gestione della trattativa e sulla logistica, secondo me bisogna avere quattro obiettivi: accertarsi della lecita provenienza, quindi raccogliere tutte le informazioni ragionevoli sull'oggetto; farsi un'idea dell'onestà della controparte (vale anche per chi vende); stabilire un prezzo di riferimento per valutare la convenienza dell'affare, gestire la transazione garantendosi contro gli incidenti oltre che contro la malafede. Dei test tecnici e funzionali propongo di occuparci in seguito. Riassumo i miei criteri: 1) definire un limite di rischio al di sotto del quale si può azzardare una chiusura a distanza (es. fino a 200 euro di valore accetto foto, informazioni, pagamento anticipato e spedizione, se va male rischio poco. Al di sopra dei 200 euro scambio solo a mano o con persone che conosco direttamente). 2) definire un sistema di referenze (es. se tratto con una persona presente sul forum, che ha pubblicato e cura le gallerie, che ha già transato e può esibire referenze, alzo l'asticella del rischio. Se tratto con uno che ha un profilo vuoto ed è iscritto evidentemente solo per vendere, non mi fido. O scambio a mano, o mi indica persone note che possono garantire) 3) se l'oggetto è matricolato (i corpi e le lenti lo sono) voglio foto dei numeri di matricola per verificare che non siano denunciati. Magari non lo faccio, ma li voglio. 4) voglio la documentazione di acquisto, a prescindere dalle garanzie. Se non c'è valuto assieme agli altri elementi, ma è una nota a discapito. 5) definisco un prezzo di riferimento cercando in rete sui siti di due-tre negozi fisici di riferimento, poi cerco su Amazon e sui principali siti di ecommerce. Per una lente il valore giusto varia tra il 60 e il 75% del valore in negozio fisico, secondo età e commerciabilità del pezzo. Non accetto in ogni caso di pagare più dell'80% del miglior prezzo disponibile in rete. Per un corpo le cose sono più controverse, dipende dal fatto che sia ancora in produuzione, da quanto sia FP, quanti scatti ha, ecc. Cerco di farmi un'idea sul mercatino e su Kijiji dellle quotazioni medi richieste e ci tolgo un 10-15% di spazio negoziale. Poi, si sale o si scende secondo qualità dell'oggetto. 6) Se non transo a mano, accetto di pagare in anticipo ma pretendo o pagamento garantito paypal o contrassegno, se il bene vale più della soglia di rischio che mi sono fissato pretendo spedizione assicurata con corriere. 7) Se il bene ha valore rilevante, chiedo spedizione con fermo deposito, vado a ritirare con qualcuno che possa testimoniare, voglio vedere fisicamente il pacco anche senza aprirlo, faccio il ritiro con riseva di verifica, se c'è il contrassegno pago e apro il pacco alla presenza dell'addetto e con presente il mio testimone. Alcuni passaggio sono un po' macchinosi, ma sono l'unica maniera per tutelarsi contro i danni da trasporto: è un mondo che conosco per lavoro, se sei cliente fisso hai ragione anche quando hai torto, se sei destinatario senza essere cliente hai spesso torto anche quando hai ragione...La scelta del fermo deposito è semplicissima: se ti fai portare il collo a destino hai a che fare con un addetto che ha fretta e non gliene frega niente di te, non accetta riserve, non aspetta che tu apra il collo alla sua presenza e fa di tutto e di più per lavarsene le mani, salvo poi negare qualsiasi responsabilità e addebito. Il testimone risponde alle stesse logiche. |
user16612 | inviato il 13 Dicembre 2015 ore 19:55
Non so Andrea, un decalogo su questi temi è si appetibile ma temo, ahimè, anche utopistico. Almeno nelle linee guida che hai specificato. Questo perché, a mio avviso, la faccenda è troppo soggettiva: impossibile, per esempio, stabilire una percentuale minima di risparmio rispetto al nuovo. Anche perché: di quale nuovo? Preso dove? Come? Lo stesso per la soglia di rischio: per te puo' essere 200 ma per qualcuno anche 20 potrebbe essere inaccettabile. Per come la vedo io, almeno sul mercatino di Juza sarebbe utile mettere dei paletti al proliferare di annunci di gente "sconosciuta". Vedrei bene anche la compilazione di un "modulo" in cui specificare la residenza, le generalità, la presenza di documentazione fiscale, i motivi della vendita, una descrizione delle condizioni e le immagini del bene in questione. Modulo non obbligatorio (c'è la questione di possibili dati sensibili) ma facoltativo: comunque un modulo completo potrebbe dare più chance di affidabilità. |
| inviato il 13 Dicembre 2015 ore 21:18
Giusto Giuliano, ma l'obiettivo non deve per forza quello di dare dei valori. Nei casi che hai esemplificato, sarebbe già utile chiarire dei criteri (non credo che tutti razionalizzino il concetto di darsi una soglia di rischio) e ordinare tutte le esperienze in modo tale che chi si trova nella fattispecie riesca a fissare facilmente e rapidamente i punti essenziali. Che, nota bene, potrebbero variare di caso in caso. Magari non troveremo la soluizone perfetta, ma un buon risultato sarebbe già qualcosa... Poi c'è un aspetto che è bene chiarire: si insiste sempre sulla tutela della posizione dell'acquirente ed è giusto considerare che quella è la ffigura più esposta a rischi, ma anche chi vende dovrebbe avere qualche supporto. |
| inviato il 14 Dicembre 2015 ore 9:35
Concordo con tutti voi sia per ciò che concerne la difficoltà di porre dei limiti che spesso sono soggettivi, sia sul fatto che una certa trasparenza debba essere imprescindibile quando ognuno di noi decide di utilizzare il mercatino per vendere o comprare attrezzatura fotografica. questo tipico mercatino, spesso tratta oggetti con una certa rilevanza economica e, molti utenti, si affidano al mercatino per realizzare un giusto profitto da ciò che possiedono e di cui per diversi motivi decidono di cedere ed altri che cercano di avere attrezzatura risparmiando rispetto al negozio. Detto questo credo che, per cominciare, una dettagliata scheda di ciò che si vende sia imprescindibile: data di acquisto, presenza di documentazione fiscale, eventuale garanzia residua dimostrabile e stato quanto più vicino al reale, ovvero nessuna valutazione soggettiva tipo: "pari al nuovo", corredata da foto. L'identificazione di chi vende io la proporrei solo a seguito di contatto diretti. Il mio parere in merito, quindi, è che una scheda sul prodotto che si vuole vendere potrebbe essere di enorme valore aggiunto. Oltre a donare trasparenza alla transazione, permetterebbe di far perdere minor tempo sia a chi vende sia a chi acquista perchè farebbe incontrare l'offerta e la domanda in maniera efficiente. grazie, marco |
| inviato il 14 Dicembre 2015 ore 10:46
Siccome non si può pensare di pubblicare un tomo per ogni oggetto, come dovrebbe essere strutturata la scheda? Ricordiamoci che si deve parlare in termini distinti di obiettivi e corpi macchina, per quanto riguarrda la voce "altro" (treppiedi, luci e via andare) prevederei semplicemente uno spazio didascalico. Avanti con le proposte. Vediamo anche di condividere e concludere qualcosa in merito alle linee guida per impostare e condurre il negoziato. Ultima considerazione: è evidente che l'interesse pubbblico sull'argomento è molto esiguo. Sicuramente è molto più utile fare ciascuno per se (ovvio, vuoi che qualcuno abbia da insegnarci qualcosa?), salvo poi postare il millesimo thread sul millantatore disonesto di turno, che ha approfittato della buonafede pubblica (pubblica=propria personale del malcapitato di turno) per spillare quattrini in cambio di una ciofeca. Avanti di questo passo, propongo di dichiarare ufficialmente abortita l'iniziativa e tornare al ciascuno per se, salvo poi s× goliardicamente chi posterà il tread numero milleuno. |
| inviato il 14 Dicembre 2015 ore 11:25
Per corpi macchina: 1) anno di acquisto; 2) numero di serie; 3) numero di scatti; 4) numero precedenti possessori; 5) garanzia residua e tipo garanzia residua (g. Italia - g. Europa - g. venditore) 6)presenza documento di acquisto; 7) presenza di evidenti difetti estetici; 8) assenza di difetti noti; 9) foto corpo macchina (facoltativo o su specifica richiesta); 10) eventuali documenti di intervento in centro assistenza. Obiettivi: 1) anno di acquisto; 2) documento di acquisto; 3)garanzia residua (come per corpi macchina); 4) presenza di difetti estetici; 5) assenza di difetti noti; 6) foto (facoltative o su specifica richiesta); 7) eventuali documenti di intervento in centro assistenza; 8) numero precedenti possessori. Per i pagamenti: 1) ovviamente meglio se tracciabili - bonifico o paypal; 2) su scambio a mano una bella ricevuta scritta a mano non nuoce a nessuno. Il tutto seguito da stretta di mano e caffè offerto dal venditore Su altri consigli sui pagamenti, mi rifarei all'esperienza di Andrea. A trattativa avviata si consiglia caldamente di avere la certezza dell'identità del venditore/compratore. le caratteristiche si di macchina che obiettivi non mi sembrano impossibili da inserire in un annuncio e sono assolutamente più chiarificatrici di frasi tipo "tenuta da amatore", "pari al nuovo", etc, io sono stato il millesimo utente insoddisfatto di una transazione. Se ho deciso di dare pubblicità alla mia esperienza è anche perchè non voglio che altri subiscano le mie stesse delusioni. Dal confronto avuto con voi, ho imparato cose che mi saranno sicuramente utili in futuro. Se avesi letto un tread come questo, avrei concluso una transazione sicuramente più efficiente e senza rimorsi. grazie, marco |
| inviato il 14 Dicembre 2015 ore 16:36
Riassumo il quanto e cerco di dare una struttura che rispecchi la sequenza temporale. CONTATTO - richiedere nome, cognome, indirizzo e numero di telefono della controparte. In caso di diciture tipo "vendo per conto di un amico" chiedere di accertare l'identità dell'amico. Se si accetta di trattare con un inermediario senza sapere chi è realmente la parte cedente, ci si complica la vita in caso di complicazioni o controversie. - verificare la "consistenza" del contatto, ad esempio consultando il suo profilo Juza o Facebook, richiamando il numero di telefono passato, magari facendo richiamare una terza persona. VALUTAZIONE DELL'OGGETTO - accertare lo stato di conservazione e uso dell''oggetto, acquisendo per iscritto: per corpi macchina: * copia di documenti di acquisto e immatricolazione (si evincono tutti i dati utili) * foto della targhetta matricolare. * foto essenziali dell'aspetto esterno * in caso di interventi di manutenzone/ripristino dichiarati, relaltiva documentazione del centro assistenza * breve descrizione dello stato d'uso, scatti e segni visibili per obiettivi: * copia di documenti di acquisto e immatricolazione (si evincono tutti i dati utili) * foto della targhetta matricolare. * foto essenziali dell'aspetto esterno e delle lenti in trasparenza * in caso di interventi di manutenzone/ripristino dichiarati, relaltiva documentazione del centro assistenza * breve descrizione dello stato d'uso - accertare il prezzo di mercato corrente, sia in negozio fisico, sia on-line. - stabilire soggettivamente un intervallo di valore residuo accettabile, in funzione di età, stato d'uso e commerciabilità (es. 70-80% per un obiettivo recente e pari al nuovo, 25-30% del modello equivalente per un corpo macchina fuori produzione e prossimo alla cessazione dell'assistenza, ecc.). Verificare la correttezza dell'ipotesi cercando quotazioni di usato nel mercatino e in Kijiji. Tenere conto che si tratta di richieste, quindi il reale valore di transazione sarà negoziabile al ribasso. - valutare se la situazione di mercato ci fa ritenere conveniente l'acquisto di un usato. (es. l'acquisto di un corpo 6d a 1100 euro quando si trova nuovo in negozio fisico poco sopra i 1300 e in rete a meno di 1300 rende poco conveniente a priori l'operazione). GESTIONE DELLA TRANSAZIONE - stabilire la propria soglia di rischio per acquisti al buio, cioè la cifra limite al di sopra della quale si fanno solo transazioni a mano o con persone note e fidate. Se il valore è basso e inferiore a tale soglia, si può anche acquistare per corrispondenza, correndo un rischio che si ritiene marginale. - in caso di merce spedita, richiedere preferibilmente pagamenti COD accettando i pochi euro di aggravio, altrimenti PayPal. In caso di pagamento COD, pagare con carta di credito o bancomat: in caso di "disavventura" si può fare immediatamente denuncia all'autorità giudiziaria e bolccare il pagamento. - richiedere spedizione tracciabile e preferire il ritiro franco deposito: richiede un po' di tempo, ma ci permette di interagire con il corriere in modo meno affrettato e di operare con le garanzie del caso. - prima di firmare il ritiro, chiedere la visione del collo chiuso, se presenta segni di traumi, danni o manomissioni rifiutare il ritiro e avviare immediatamente procedura di reclamo presso il corriere. - recarsi a ritirare con una persona terza che possa fungere da testimone, accettare il collo con riserva e aprirlo alla presenza dell'addetto del corriere. Verificare immediatamente e in contraddittorio lo stato della spedizione. Per esempio, se ho trovato il marpione che mi spedisce un mattone forato, il fatto di verificarlo alla presenza di un testimone e di una controparte semplificherà moltissimo le operazioni di blocco del pagamento PayPal e le eventuali azioni penali e di rivalsa. CAUTELE Diffidare di: - prezzi esageratamente bassi (in tal caso pretendere scambio a mano, il vantaggio può valere anche una trasferta. Evitare appuntamenti in luoghi isolati e strani, presentarsi preferibilmente con qualcuno. Andare via sempre con l'oggetto in mano e non dentro a una confezione. Se del caso accampare scuse, tipo "lascio lente e corpo montati che mi faccio subito quattro foto". Presentarsi con la cifra contata.) - materiali privi di imballo e documentazione - venditori sconosciuti e non referenziabili - venditori che pretendono ricariche postepay o bonifici (un IBAN non è garanzia di esistenza di un CC, potrebbe essere anche una prepagata che viene immediatamente svuotata). - venditori che rifiutano scambi a mano. Se pensiamo di essere a posto con le procedure di transazione, vediamo cosa dobbiamo fare per verificare direttamente lo stato di salute di un oggetto. |
| inviato il 14 Dicembre 2015 ore 16:57
Direi che è un ottimo vademecum che, personalmente, seguirò alla lettera. Come già detto in altra sede, il non aver avuto certe accortezze mi ha creato dei problemi e delle delusioni. Vorrei solo dire che può capitare che, per vetustà del corpo macchina od obiettivo, taluni documenti siano andati persi. Ciò non vuol dire che il venditore ci stia nascondendo qualcosa, ma ci aiuterà a valutare se e come procedere nella trattativa. Mi secca tremendamente ammettere di aver fatto errori di valutazione e di essermi fidato del venditore che, caso vuole, avesse proprio un iban di una carta prepagata. meditate gente, meditate... Grazie Andrea per lo sforzo e per il tuo valore aggiunto. Sforziamoci anche noi, in caso di vendita di materiale, di mettere in "sicurezza" noi ed il potenziale acquirente. |
| inviato il 14 Dicembre 2015 ore 17:33
“ Mi secca tremendamente ammettere di aver fatto errori di valutazione e di essermi fidato del venditore che, caso vuole, avesse proprio un iban di una carta prepagata. „ Purtoppo sono sempre avanti e purtroppo un topic del genere, sebbene molto utile, è anche un'ottima test list per i loro sempre più nuovi fraudolenti metodi di tr*ffa. |
| inviato il 14 Dicembre 2015 ore 18:13
Vorrei chiarire che il problema non è solo il prevenire i raggiri e gli illeciti, ma anche quello di coondurre negoziati e trattative in modo da prevenire, per quanto possibile, problemi e fastidi a prescindere dalla malafede. Le ragioni di lamentela non sono solo i reati, ci sono un sacco di possibilli inconvenienti, incomprensioni, discrepanze che se si verificano diventano difficili da risolvere e ricomporre, mentre se vengono prevenuto mantengono le relazioni tra le persono nei binari della correttezza e della civiltà. Quante sono le persone che hanno, magaari involontariamente, innescato dei contenziosi in buona fede e hanno questioonato perchè la controparte, a sua volta in buona fede, ha omesso delle cautele e si è trovata formalmente in torto avendo ragione in principio? |
| inviato il 14 Dicembre 2015 ore 18:16
Vediamo un po'...una volta definito come comportarsi per mantenere delle ragionevoli garanzie durante tutta la trattativa, ci si ritrova davanti alla controparte, con i soldi in tasca e un obiettivo e/o un corpo macchina in mano. Cosa bisogna fare, a questo punto, per verificarne de visu lo stato di uso e salute? |
| inviato il 15 Dicembre 2015 ore 9:43
Qua entriamo nel tecnico, dove l'esperienza e la competenza la fanno da padroni. Io, da utente di macchine fotografiche dell'ultim'ora, guarderei se il corpo macchina presenta segni di danni esteriori compatibili con cadute o urti che ne possono compromettere il funzionamento. Al momento della consegna mi porto un obiettivo e provo a scattare alcune foto per verificare AF. Lo stesso per l'obiettivo, mi porto una macchina e ne testo la funzionalità essenziale. Attendo consigli ulteriori dettati dalla vostra datata esperienza. Sono qua per imparare a confrontarmi con voi su foto che faccio e che di voi vedo, ma anche per imparare a conoscere macchine fotografiche ed obiettivi. Non credo che questo topic sarà utili ad eventuali t*fatori per meglio parametrare la loro strategia nell'estorcerci denaro. Sono più in linea con il pensiero di Andrea. Sono consigli per evitare inutili discussioni facilmente evitabili con un po' di attenzione sia in che vende che in chi compra. |
| inviato il 15 Dicembre 2015 ore 10:59
Io ho riflettuto sulla cosa e ho elaborato quanto segue: Corpo macchina Bisogna farsi un'idea sul funzionamento di tutti i principali controlli, quindi: - presentarsi allo scambio con pc e un obiettivo di alta qualità , meglio se un fisso abbastanza luminoso e non cortissimo. - verifica otturatore/esposimetro : scattare una serie di foto alla stessa inquadratura, variando il diaframma di due stop per passo (es. f2-f4-f8, f2.8-5,6-11, evitare troppo aperto o troppo chiuso che dia diffrazione); verificare la corrispondenza dei tempi di esposizione e che le tre inquadrature abbiano sostanzialmente la stessa luce - verifica controllo sensibilità : ripetere la stessa operazione, mantenendo costante il diaframma e variando di due stop la sensibilità ISO (es 100-200-400); stessi riscontri - verifica funzionamento otturatore : trovare un'inquadratura che permettta tempi di 1/2000 o inferiori, scattare una breve raffica e verificre che il fotogramma non abbia strisce nere o bianche orizzontali (indice di cattivo funzonamento del meccanismo di apertura/chiusura delle tendine) - verifica sommaria della comunicazione corpo-obiettivo : scattare due-tre raffiche abbastanza lunghe e controllare che il sistema non dia segnali di errore - verifica sensore : scattare una foto a uno sfondo grigio chiaro, con il diaframma in sweet spot (apertura alla quale l'obiettivo è ottimizzato); controllare il fotogramma ad alto ingrandimento e contrasto accentuato, per evidenziare eventuali punti bruciati o righe/graffi (bisogna essere sicuri della pulizia della lente) Resta da verificare il funzionamento di porte e connettori . Obiettivo Bisogna verificare la qualità delle lenti e il funzionamento dei controlli, quindi: - presentarsi allo scambio con pc e un buon corpo macchina - ispezione esterna : non sono importanti le scoloriture o i segni di uso a carico della vernice o dei rivesttimenti, non inficiano la qualità dell'ottica. Si devono ricercare segni di urti, deformazioni, microrotture, crepe, scheggiature, scalfitture. I punti critici sono soprattutto bordi e flange. Tutti i segni indicatori di traumi. Se ci sono non è detto che l'ottica sia diferttosa, ma bisogna essere scrupolosi negli atri controlli - controllo meccanico : le ghiere (MAF, diaframmi se c'è, zoom) e gli interruttori devono scorre in modo fluido e omogeneo, non trolppo molli (usura), non duri (difetti funzionali) senza impuntature (sintomo di solito di urti e deformazioni); il riscontro critico è in primis il terzo, poi il secondo - controllo diaframma : stesso che per il corpo macchina - controllo AF : la verifica rigorosa del front-back focus è piuttosto complessa, come minimo bisogna trovare un'inquadratura con un piano di MAF ben evidenziabile, fare qualche foto in AF a distanza e diaframma diversi e verificare, ingrandendo sul PC, che la foto sia a fuoco - controllo lenti : secondo me ci vogliono almeno due test. 1) ispezione visiva in trasparenza e controluce, per vedere impurità o danni interni. 2) un paio di foto a un soggetto piano che occupi l'intero fotogramma (per avere tutto a fuoco simultaneamente) e poi ricerca di eventuali aree di sfocato, soprattutto ai bordi. Se ci sono, si deve sospettare un trauma che abbia disallineato le lenti. NB, bisogna saperle distinguere dalla morbidezza, che puuò essere connaturata all'ottica. Questa di solito è presento in modo uniforme, il disallineamento può produrre aree sfocate in un angolo solo o una zona limitata dei bordi (se è in mezzo, la cosa è conclamata) - controllo stabilizzatore : secondo me il meno rigoroso, verifica sommaria azionandolo con sistema in mano, si deve vedere l'effetto positivo nel mirino. Provare a tenere premuto a metà il tasto di scatto con macchina stabilmente appoggiata, non deve agire dopo l'impulso iniziale (da ragionare con elasticità...). Da prendere con le molle le prove sommarie, fatte confrontando le foto dello stesso soggetto con e senza stabilizatore - verifica sommaria della comunicazione corpo-obiettivo : la stessa del corpo macchina Una cosa: raccomando di fare prima, in proprio, i test sul componente che si intende portare (ottica se si compra un corpo e viceversa): sarebbe deleterio andare a fare una prova con un tester che genera lui il problema... Lo so, c'è un bel po' di lavoro da fare e parte un'ora buona, ma se stiamo comprando qualcosa di buon livello ci sono sotto anche tani soldi...e con la clausola del visto e piaciuto, se salta fuori il "cetriolo" restiamo li come l'Aretino Pietro...(per i non edotti, quello che, quando tutti andarono, rimase "con una mano davanti e l'altra dietro"...) Io userei questo vademecum anche per sondare la serietà e la correttezza della controparte: diciamo chiaramente prima quello che intendiamo fare, se il vis-a-vis si eclissa meglio così, se mugugna e si lamenta del tempo da perdere e della complessità della cosa sapremo che come minimo stiamo parlando con una persona superficiale. |
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