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Sviluppo rullini 35mm B&W


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avatarsenior
inviato il 05 Dicembre 2015 ore 10:00

La spirale rischia di conservare qualche goccia d'acqua negli angoli anche il giorno dopo, quindi scuotila bene quando la riponi e se sviluppi a distanza ravvicinata puoi dargli un colpo di phon. L'acqua impedisce lo scorrimento della pellicola nella spirale e al buio diventa un vero problema perché non c'è niente da fare, la pellicola non cammina e rischia di piegarsi con le ovvie conseguenze, devi riporla nella tank, chiudere il tappo, accendere la luce e asciugare la spirale.

avatarsenior
inviato il 05 Dicembre 2015 ore 10:07

Buona sera a tutti, mi sto cimentando nella fotografia analogica e ho iniziato a scattare qualche rullino con ILFORD FP4 ed ho comprato soluzione di sviluppo ILFORD ID-11 e soluzione di fissaggio ILFORD RAPID FIXER.

Quindi vi disturbo per questo:
1-Che Tank di sviluppo mi consigliereste? Considerando che svilupperei un rullino per volta e credo che rimarrò ancora per molto fermo al formato 135mm
2-Le soluzioni di sviluppo come le conservate?
3-Le soluzioni di sviluppo e fissaggio sono riutilizzabili?
4-Come è opportuno procedere per lo smaltimento delle soluzioni?

Grazie, anticipatamente a tutti.

Buona serata.


1) Una tank qualunque va bene. Io mi trovo molto bene con una paterson che uso per C41 e dia b/n ed una AP che uso per il b/n classico. Entrambe sono le versioni da due spirali, che consentono lo sviluppo di due pellicole 135 o una 120 contemporaneamente. Personalmente te le consiglio, se ti sta molto a cuore il risparmio di chimici, la paterson è la più "parca" delle due, anche se, come vedrai, la differenza economica è ridicola. Entrambe le porti a casa, nuove, con 20-25€ e le due spirali incluse.
Sviluppando un solo rullo 135, devi usare entrambe le spirali: sotto quella con la pellicola, sopra quella vuota che impedisce a quella sotto di andare su e giù.

2) Io le conservo in bottiglie di coca cola da 1 litro (hanno il tappo con guarnizione che "chiude bene" ) e lo spazio che inevitabilmente rimane lo riempio con una spruzzata di gas da accendini per eliminare l'aria (specie l'ossigeno, è lui che fa ossidare e degrada i chimici). Evita le bottiglie a soffietto. Belle e care... ma quando le devi lavare diventi matto e comunque ti sfido a lavare a fondo tutti gli interstizi.
In generale, non tutti gli sviluppi sono riutilizzabili. Ad esempio il rodinal è one shot: diluisci, usi, butti. ID11, almeno nella soluzione stock, è riutilizzabile secondo le istruzioni del bugiardino (con relativo aumento dei tempi per compensare l'esaurimento). Se invece lo diluisci ulteriormente (1+1 o 1+3), quelle soluzioni sono usa e getta.

3) Si, certamente. La validità del fissaggio la vedi sulla confezione... ma non tirarlo "al limite". Se ben conservato io consiglio di rifarlo fresco quando hai raggiunto la metà della resa indicata. Idem se lo conservi diluito per lungo tempo... non userei mai un fissaggio che è rimasto lì per più di tre mesi. Butta e rifai. Non credere ai falsi risparmi: una chimica fresca e affidabile è fondamentale per ottenere risultati buoni e ripetibili.
Riguardo l'arresto (fondamentale, NON saltarlo per nessuna ragione e ignora chi ti dice che è facoltativo) in teoria se hai un ph-metro basterebbe quello... in pratica esistono arresti come il fomacitro che hanno un indicatore integrato: finchè il colore è arancio, allora è buono.
Oppure puoi prendere dell'acido citrico o acetico "puri" e diluirli... e per il prezzo della soluzione risultante, puoi permetterti di buttarla via a fine sessione.

4) Mi sono informato... qua in italia per fare le cose come si deve c'è da diventare matti e spendere parecchi soldi. Lavandino e via. Se proprio hai scrupoli, ho letto di persone che mettono i chimici in una tanica aperta in soffitta o fuori in giardino e lasciano evaporare l'acqua così, tenendosi la maggioranza dei chimici sul fondo di suddetta tanica.

In ultimo, l'imbibente è fondamentale (una boccetta costa 3-4 euro e dura una vita, NON usare saponi da casa e schifezze varie)... e ci sono diverse scuole di pensiero sul come usarlo.
Io evito di metterlo nella tank, perchè una volta, per mia leggerezza, mi ha ×: qualche residuo ha fatto bolle, che si sono attaccate alla pellicola in sviluppo e hanno impedito al chimico di arrivare all'emulsione: il risultato è stato uno strato di "cerchietti poco sviluppati" sulla parte superiore della pellicola stessa, in ogni singolo fotogramma.

Da quel giorno, io appeno la pellicola subito dopo il lavaggio e con uno spruzzatore da vetril (debitamente lavato) ci spruzzo sopra una soluzione di imbibente diluito in acqua demineralizzata da osmosi inversa*. Pellicole perfette e nessuna rogna in tank.

* alla unes la vendono in contenitori da 5 litri di colore verde ad un prezzo ridicolo. Gli ioni disciolti sono in quantità trascurabili (ho testato la conducibilità ed è prossima allo zero) e non ci sono additivi strani (ho chiesto direttamente al produttore).

avatarsenior
inviato il 05 Dicembre 2015 ore 10:10

La spirale rischia di conservare qualche goccia d'acqua negli angoli anche il giorno dopo, quindi scuotila bene quando la riponi e se sviluppi a distanza ravvicinata puoi dargli un colpo di phon. L'acqua impedisce lo scorrimento della pellicola nella spirale e al buio diventa un vero problema perché non c'è niente da fare, la pellicola non cammina e rischia di piegarsi con le ovvie conseguenze, devi riporla nella tank, chiudere il tappo, accendere la luce e asciugare la spirale.


Concordo, le spirali devono essere perfettamente asciutte prima di caricare la pellicola, altrimenti si blocca perchè l'emulsione diventa appiccicosa.
In alternativa, per quanto possa sembra assurdo, anche una spirale molto bagnata si carica con facilità, perchè l'acqua fa da lubrificante.
È la via di mezzo che, in questo caso, è problematica. Una goccia d'acqua in una spirale perfettamente asciutta e addio...

avatarsupporter
inviato il 05 Dicembre 2015 ore 11:26

Roby se sviluppi spesso la rigenerazione del fix e' utile (uso l'agefix ma molti altri fix rapidi permettono questo processo). Devi usarlo almeno una volta settimana piu' o meno e vai avanti per 3 mesi dalla data di primo utilizzo. Poi butti tutto e ricominci.

Io finite le sessioni di sviluppo o di stampa butto tutti i chimici. Lo stoccaggio e' come detto da Roby un falso risparmio e gli effetti nocivi di un vecchio fix si possono vedere dopo anni e i negativi sono rovinati per sempre.
Lo stop e' molto piu' durevole ma costa talmente poco che non ne vale proprio la pena.

L'importanza dell'imbibente e la concentrazione dipendono dalla durezza dell'acqua. Una volta usato pero' anche l'acqua demineralizzata e' abbastanza ininfluente. Con una bottiglia di imbibente ci vai avanti per anni.

Per lo sviluppo in genere uso l'HC 110. E' molto versatile, economico, e' usa e getta e da concentrato e' praticamente eterno anche da aperto.
E' interessante anche perche' e' energico ad alte concentrazioni e compensatore se si scende sotto i 6 ml per rullo. Insomma e' molto versatile. Ci sono tante alternative sul mercato chiaramente.

avatarjunior
inviato il 05 Dicembre 2015 ore 11:36

se te la cavi con l'inglese esiste un canale su YouTube che si chiama the art of photography... tra i vari video (alcuni veramente molto belli) esiste anche una serie dedicata allo sviluppo dei rulli bw e a colori... avere un supporto visivo alle volte è utile :)

avatarsenior
inviato il 05 Dicembre 2015 ore 11:47

Roby se sviluppi spesso la rigenerazione del fix e' utile (uso l'agefix ma molti altri fix rapidi permettono questo processo). Devi usarlo almeno una volta settimana piu' o meno e vai avanti per 3 mesi dalla data di primo utilizzo. Poi butti tutto e ricominci.


Vero ma... per i volumi fatti da un amatore medio attualmente, difficilmente vale la pena rigenerare. Almeno, per quello che faccio io mi sono fatto quattro conti e per la rigenerazione sarebbe più la spesa che la resa, inoltre non mi piace avere soluzioni che "stanno lì" a lungo, anche se rigenerate comunque la ""base"" è vecchia. Preferisco rifarle fresche e buonanotte.

Certo, se sviluppassi così tanto da portare la soluzione ad esaurimento a fine giornata... allora sì che valuterei la rigenerazione.

Per il fix-ag, comunque, sulla confezione leggo di 15-30 pellicole per litro di soluzione. Io butto tutto quando arrivo a 10 pellicole oppure quando la soluzione raggiunge un mese di età a prescindere da quante pellicole ha fissato.


Io finite le sessioni di sviluppo o di stampa butto tutti i chimici. Lo stoccaggio e' come detto da Roby un falso risparmio e gli effetti nocivi di un vecchio fix si possono vedere dopo anni e i negativi sono rovinati per sempre.
Lo stop e' molto piu' durevole ma costa talmente poco che non ne vale proprio la pena.

L'importanza dell'imbibente e la concentrazione dipendono dalla durezza dell'acqua. Una volta usato pero' anche l'acqua demineralizzata e' abbastanza ininfluente. Con una bottiglia di imbibente ci vai avanti per anni.

Per lo sviluppo in genere uso l'HC 110. E' molto versatile, economico, e' usa e getta e da concentrato e' praticamente eterno anche da aperto.
E' interessante anche perche' e' energico ad alte concentrazioni e compensatore se si scende sotto i 6 ml per rullo. Insomma e' molto versatile. Ci sono tante alternative sul mercato chiaramente.


Anche io uso HC110 MrGreen .
In generale i polveroni non mi piacciono (ho provato D76/ID11 e microhpen: li devi diluire, conservare la soluzione stock, se li usi non diluiti tenere conto dell'esaurimento... no no no, troppo casino. Meglio un concentrato durevole come HC110 o rodinal: quando serve diluisci, sviluppi e poi getti tutto. Il concentrato dura anni, basta tenere la scatola chiusa e eliminare l'aria, quindi la conservazione è un non-problema.

avatarsenior
inviato il 05 Dicembre 2015 ore 19:17

www.pensando.it/wp/2009/10/fotografia/sviluppare-un-rullino-in-bianco-

www.pensando.it/wp/2010/06/fotografia/video-tutorial-come-sviluppare-u

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