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Rodagon, anomalia diaframma?







avatarsenior
inviato il 04 Dicembre 2015 ore 7:57

Lieto che tu abbia risolto Sorriso .

Barilotto non suo? Può anche essere... magari da due lenti brutte molto simili ma non identiche se ne cava fuori una buona ;-) . Non sarebbe la prima volta.

Ora goditi le splendide stampe che ottiche di quella caratura possono dare Cool;-)

avatarjunior
inviato il 04 Dicembre 2015 ore 9:23

Grazie a tutti per i consigli. Buona giornata!

avatarjunior
inviato il 06 Dicembre 2015 ore 9:33

Ciao a tutti e buona Domenica, ora avendo aggiustato il diaframma procederó con le prime stampe.
Non avendo il timer automatico e nemmeno un interruttore alla presa di corrente posso usare il filtro rosso di sicurezza facendolo girare sotto e poi aprendolo per disporre i secondi necessari alla carta?

Naturalmente lascerei sempre accesa la lampada dell'ingranditore ed avrei le mani libere muovendo solo il filtro rosso sottostante.

Si può fare questa operazione? è corretto usare questo metodo?... Mi sembra più semplice e più veloce che ne attaccare e staccare la spina...

avatarsenior
inviato il 06 Dicembre 2015 ore 10:00

In realtà non è molto corretto. Il filtro rosso non è che sia tutta 'sta affidabilità, nel senso che rischi comunque di avere del velo. Anche la luce di sicurezza, non realtà non è totalmente sicura. O meglio, è sicura oltre una certa distanza dalla carta e al di sotto di un certo tempo di esposizione. Oltre, si ha comunque velatura.

Qui ne parla la Ilford:
www.ilfordphoto.com/Webfiles/2006130211253.pdf

E come sottolineano loro:

The word ?safe' in ?safelight' is relative as in
most cases a sensitised material will eventually be
affected by its safelight if it is exposed to it for an
extended time period. There are many photographic
materials that need handling in total darkness.


E ancora:

For ILFORD black and white papers the general
recommendation is to use either the SL1 or 902
safelight with a 15W bulb a distance not less than
1.2m (4ft). They should be safe for up to 4
minutes.




Inoltre non avresti affidabilità e ripetibilità dei tempi di esposizione, questione molto importante dato che la differenza tra, che so, 30 secondi e 32 secondi, è notevolissima (ma lo vedrai da te dai provini scalari) e con un metodo simile anticipare/tardare di un secondo l'accensione della lampada e fare altrettanto con lo spegnimento... è un attimo e difficilmente te ne rendi conto... ma lo noti alla fine sulla stampa, che noterai diversa dalla striscetta del provino scalare che avevi scelto inizialmente.

Meglio se ti comperi un timer da camera oscura o, alla peggio, perlomeno mettere un interruttore tra lampada dell'ingranditore e presa di corrente in modo da non rischiare di avere velo a causa del filtro rosso.
Se opti per l'ultima opzione (niente timer), ti consiglio di fare tempi di esposizione più lunghi possibili, in modo da ridurre la rilevanza di eventuali errori.

Ad esempio 1 secondo di errore su 20 secondi di esposizione ha conseguenze molto maggiori rispetto allo stesso secondo di errore ma su 60 secondi di posa. Più è breve il tempo di esposizione e peggio è da questo punto di vista... e se stampi piccolo (10x15, 13x18) i tempi brevi sono inevitabili.
Usa lampadine meno potenti possibile, chiudi parecchio il diaframma. Se ancora non basta metti uno o due fogli di carta forno tra la lampada e il condensatore (se possibile) in modo da ridurre ulteriormente la quantità di luce che arriva alla carta.

Comunque, ti consiglio vivamente un timer da camera oscura ;-) .

avatarjunior
inviato il 06 Dicembre 2015 ore 10:08

? Grazie Roby, infatti ci sto pensando a prendere un timer. Ieri sera ho fatto alcune prove con carta 10 × 15 l'esposizione era a cinque secondi (troppo scure)e a sette secondi per una stampa decente tutto a F11.
Sinceramente leggendo i forum pensavo 20 30 50 secondi e invece 5/7 secondi erano sufficienti....ne ho di strada da fare e da sperimentare...

avatarsenior
inviato il 06 Dicembre 2015 ore 10:47

Più che altro 10x15 è davvero piccola come carta... microscopica.

I tempi che vedi sui forum li hai su carte più grosse. Usando carte piccoline tutta la luce viene concentrata in un'area piccola... e quindi è intensa -> tempi brevi. Se aumenti la dimensione della carta, aumenti la dimensione della proiezione, luce meno concentrata, tempi più lunghi a parità di tutto il resto.

Inoltre per avere un controllo un minimo fine sulla stampa, con tempi nell'ordine dei 5-7 secondi, avresti bisogno almeno di "controllare" il mezzo secondo (5-5,5-6-6,5-7-... secondi) con precisione... ma senza timer è impossibile.

Viste le dimensioni della carta, chiudi il diaframma... finchè riesci, anche f/22 o f/32 (non so a quanto arriva il tuo rodagon) e non preoccuparti della diffrazione che su quelle dimensioni non vedresti nemmeno lontanamente.
Già un f/16 (che sicuramente hai) ti consentirebbe tempi nell'intorno di 10-12-14 secondi.

Già che ci siamo... un focometro ce l'hai? Se no, butta pure lui nel carrello.

l'esposizione era a cinque secondi (troppo scure)e a sette secondi per una stampa decente tutto a F11.


Aspetta... non mi torna.
Se l'immagine in stampa è troppo scura, significa che hai esposto per troppo tempo... a rigor di logica la stampa decente dovrebbe essere stata fatta con un tempo inferiore, non superiore, a parità di tutto i resto.

avatarjunior
inviato il 06 Dicembre 2015 ore 12:13

Infatti hai ragione, è l' inverso com'è stato in realtà. Sono abituato con la reflex...
La baulatura che fa la carta sul piano di stampa con cosa si toglie, c'è qualcosa che la tenga piatta?

avatarsenior
inviato il 06 Dicembre 2015 ore 12:30

Infatti hai ragione, è l' inverso com'è stato in realtà. Sono abituato con la reflex...


D'altronde entrambe (pellicola e carta) sono negative ;-)


baulatura? Eeeek!!!

Comunque per tenerla piatta solitamente si usa un marginatore, oppure un piano aspirante...
Io non ho nessuno di questi due e mi arrangio inumidendo leggermente il retro della carta (moooolto leggermente, eh) così fa effetto ventosa e si spiana per bene sul piano dell'ingranditore MrGreen . Ma non so quanto sia ortodosso come metodo..

avatarjunior
inviato il 06 Dicembre 2015 ore 12:54

Roby è una bella dritta! Ci provo...

avatarjunior
inviato il 18 Dicembre 2015 ore 17:44

Una curiosità: se togliessi il 50 mm e usassi un 80 mm (lasciando il condensatore del 24x36, ho solo quello) avrebbe senso per fare un "crop" e stampare una parte sola di fotogramma? La qualità aumenterebbe?

avatarsenior
inviato il 19 Dicembre 2015 ore 9:22

Mmhh... non so quanto senso possa avere, sinceramente. Inoltre avresti l'effetto contrario: con ottica più lunga devi tenere la testa più sollevata per avere la stessa dimensione di proiezione (spero di essermi spiegato).
Per dare due numeri che spiegano sempre meglio, se vuoi stampare 18x24, con un'ottica 50mm devi tenere la testa a, circa a caso, circa 30cm dal piano. Con un'ottica 80mm, per lo stesso scopo, dovesti tenere la testa a, cifra a caso, 50 cm dal piano.

Al contrario, per il tuo scopo, dovresti scegliere un'ottica dalla focale inferiore, per avere, a parità di altezza della testa, una proiezione più larga. Esistono ottiche adatte allo scopo (tipo i rodagon WA, ce ne è uno da 40mm), ma leggendo in giro non se ne parla poi così bene.

Se devi fare crop, devi ingrandire la dimensione della proiezione: con l'ottica 50mm hai ancora parecchio "terreno", con l'80mm invece potresti essere quasi al limite del tuo ingranditore: non ricordo quale hai, ma se nje hai uno che fa solo 35mm, solitamente quelli non hanno colonne lunghissime. Poi, tenendo la testa più alta, ci rimetti in solidità, nel senso che la testa è meno stabile, per ovvi motivi fisici. Questo succede con qualunque ingranditore, ma con ingranditori economici/di bassa gamma, il fenomeno è più accentuato.

Inoltre ho letto (ma mai verificato) che in qualche caso ottiche e condensatori sono progettati per lavorare all'unisono, nel senso che il condensatore/diffusore per il 35mm è progettato per performare bene con ottiche da 50mm, e viceversa. Montare ottiche da 80mm potrebbe dare risultati non soddisfacenti (vignettatura, illuminazione non costante, ecc ecc).


Riguardo il crop in generale:
Il 35mm non è che lo puoi croppare chissà quanto, conta che mediamente intorno al 24x30 / 30x40 (circa 10x di ingrandimento) mediamente inizia a mostrare qualche limite, e sinceramente non andrei oltre se non in casi eccezionali. Anche nei casi eccezionali di cui sopra, arriverei a non oltre il 15x, sinceramente, ma imho è già esagerato, la qualità dell'immagine ne risente. Per queste dimensioni di stampa, il medio formato la fa da padrone. Anche "solo" il 645 consente una qualità nettamente superiore, e si nota.
Ho voluto provare un crop da 35mm (tri-x @200iso in hc110): la proiezione "totale" era circa 50x60, ho usato un foglio 18x24 e ottica componon-S 50 f/2.8 a f/5.6: una ciofeca.
Per quanto riguarda la risoluzione pura in 35mm, il digitale ha abbondantemente superato la pellicola 35mm.

Inoltre le ottiche da proiezione sono ottimizzate per un certo range di ingrandimenti, ciioè quegli ingrandimenti utilizzati più comunemente, come puoi vedere da tabella:
www.prograf.ru/rodenstock/enlarging_en.html#table1

In conclusione, non quanto vuoi croppare di preciso... ma anche montando un 80mm nella migliore delle ipotesi non otterresti alcun miglioramento, anzi, avresti solo la scomodità di avere la testa più alta. Rimani con il tuo rodagon 50 f/4, che per il 35mm meglio di quello non c'è.
Inoltre dato che stampi 10x15, già con un'immagine proiettata di 24x30 o 30x40 (alla portata di qualunque ingranditore), avresti comunque un crop notevole.

P.S. prendi un po' di carta almeno 24x30 per le tue migliori foto... vedrai che spettacolo! Io ho iniziato stampando 13x18... ma è davvero troppo piccolo e frustrante come formato... l'ho relegato alle striscette per i provini scalari.

avatarjunior
inviato il 19 Dicembre 2015 ore 9:32

Ho letto tutto, grazie Roby...infatti le carte le ho già, bisogna solo che esperimenti il più possibile e poi toglierò i sigilli alla busta e alzerò la testa per illuminare il foglio grande!Sorriso

avatarsenior
inviato il 19 Dicembre 2015 ore 10:33

Ho letto tutto, grazie Roby...infatti le carte le ho già, bisogna solo che esperimenti il più possibile e poi toglierò i sigilli alla busta e alzerò la testa per illuminare il foglio grande!


Figurati ;-) .

Se le carte le hai... USALE!
Quando ti trovi tra le mani il negativo bello che si stampa anche bene... non avere timori, alza la testa e mettici sotto un 24x30 o 30x40!!

Il problema sarà che, poi, i formati inferiori non li considererai nemmeno MrGreen . Hai presente quando si dice "l'appetito vien mangiando?"... ecco.

Io per ora sono fermo al 24x30... Ma visto che ho parecchi negativi 6x7 con buone potenzialità, sto seriamente valutando un serio upgrade di formato, tipo 50x40 o addirittura 60x50 MrGreen MrGreen .
Il problema è trovare le tre vasche da bagno necessarie a sviluppo, arresto e fissaggio Eeeek!!! .

avatarjunior
inviato il 19 Dicembre 2015 ore 13:11

....Ilford, Foma, ecc. che carte prendere oltre 24x30? C'è qualche ditta in rapporto/qualità-prezzo specializzata nei fogli grandi? Finora ho provato solo Ilford da Fotomatica
Mi piacerebbe il 30x40)

avatarsenior
inviato il 19 Dicembre 2015 ore 13:27

Io vado di carta foma politenata a contrasto variabile, sia opaca che lucida (dipende da quello che voglio ottenere). La ragione è che è la carta più economica in circolazione e dato che sto studiando la stampa in generale, gli errori e le prove sono meno costosi. Poi a dirla tutta mi piace anche come carta...

Ho preso anche un po' di baritata 24x30 sempre a contrasto variabile, ma non l'ho ancora usata.

Riguardo i prezzi... il costo al metro quadrato della stessa tipologia di carta è molto simile in qualsiasi taglio, dal 10x15 al rullo da 10 metri, almeno dove ho controllato io, felice di essere smentito.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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