| inviato il 23 Novembre 2015 ore 15:01
Ciao, vorrei un consiglio sull'eventuale tipo di stampa e supporto per stampare dei negativi scansionati.
Sto recuperando e scansionando un po' di vecchie foto e tolti un po' di graffietti dai negativi vorrei stamparle.
Acquisisco con un reflecta proscan 7200 a 3600 dpi
imposto il file in PS come dimensioni circa 24x36 cm @350 dpi, va bene o devo stare più contenuto ?
parlo di stampa in lab non a casa.
Mi piacerebbe una stampa il più possibile simile alla carta fotografica vera per queste foto.
grazie |
| inviato il 23 Novembre 2015 ore 15:17
PS. non ho trovato una sezione "stampa" ma solo questa di Stampa Fineart...se ho sbagliato sezione scusate |
user46920 | inviato il 24 Novembre 2015 ore 19:12
La scansione digitale è come fare una fotografia 1:1 con una fotocamera FF.
In base alla risoluzione, lo scanner crea una matrice di pixel proprio come un sensore e restituisce un file con una specifica superficie (16Mp, 24Mp, ecc).
E' preferibile conoscere ed utilizzare la reale densità del sensore di scansione (densità ottica nativa), rispetto a quella interpolata via software, che generalmente peggiora la resa.
Le impostazioni che fai su PS non hanno un senso pratico, in quanto la stampa verrà adattata alla carta, direttamente dalla stampante o dallo stampatore.
Se fai una RICERCA col tasto verde su questo argomento, puoi trovare molte risposte alle tue domende. |
| inviato il 24 Novembre 2015 ore 19:23
CIao. La mia domanda è in sostanza per un consiglio sul sul tipo di carta eventualmente più indicata.
La risoluzione dello scanner è ottica, non interpolata, ci mancherebbe...
Per il discorso PS idem.... davo un valore di riferimento perché ho letto, ma non ricordo dove, che con le scansioni è meglio essere conservativi sulle dimensioni di stampa e relativi dpi. |
user46920 | inviato il 24 Novembre 2015 ore 20:59
Se fai una RICERCA col tasto verde sul argomento carta, puoi trovare molte risposte alle tue domende. |
| inviato il 25 Novembre 2015 ore 0:05
io non ne avevo trovate anche se avevo fatto una"RICERCA col tasto verde"...
il quesito è questo e di risposte non ne vedo--
Mi piacerebbe una stampa il più possibile simile alla carta fotografica vera
comunque grazie, utilissimo
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| inviato il 25 Novembre 2015 ore 6:21
Per carta fotografica vera cosa intendi?! |
| inviato il 25 Novembre 2015 ore 8:19
quella fotosensibile. la carta fotografica politenata o baritata per le stampe da negativo.
dato che ce ne sono molti tipi per la stampa digitale e non li conosco, chiedevo se alcuni di questi si prestino meglio per la resa in stampa da scansioni di negativi.
In alcuni casi ho visto stampe in cui era evidente e orribile lo strato di inchiostro depositato sopra la carta per esempio.
Se qualcuno avesse esperienza in questo sistema ibrido da supporto analogico a stampa digitale sono a orecchie aperte (non parlo di preparazione del file su PS, salvo le dimensioni limite con i dati che indicavo sopra)
grazie
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user46920 | inviato il 25 Novembre 2015 ore 12:41
A parte che c'è una sezione per la fotografia analogica in cui si spiega la conversione da digitale a stampe fotografiche (con la carta fotosensibile), però mi pare di capire che stai facendo il giro dell'oca: ovvero, fotografi su pellicola, scansioni su digitale e poi vuoi stampare su carta fotosensibile 
mi spiego ??
Prova a guardare qui se c'è qualcosa che ti interessa.
su juza ci sono anche alcuni topic sulle stampe da digitale e sulle carte da usare (tra l'altro molto interessanti) ... forse non hai cercato con cura. |
| inviato il 25 Novembre 2015 ore 17:28
No, nessun giro dell'oca.
Come dicevo ho dei negativi vecchi a cui tengo che però hanno bisogno di qualche cura (graffi vari), quindi non li porto a stampare in Lab ormai.
Fotografo, Sviluppo e Stampo il b/n autonomamente, ma il colore no.
Dato che dalla scansione digitale dei negativi la grana si fa un po' più duretta, non vorrei che con la stampa digitale ciò si evidenzi in modo innaturale, e qui entrano ovviamente in gioco anche le dimensioni di stampa del file acquisito.
Sull'argomento non ho trovato, ora guardo il tuo link (conosco e sono iscritto :) ) ma non so se sia il posto giusto...solo a nominare il digitale eheheh |
| inviato il 25 Novembre 2015 ore 18:55
Carte baritate esistono anche per le stampanti ad inchiostro. Non è che siano vere o false, sono due approcci diametralmente opposti. Semmai può essere interpretato "vero" il processo di stampa dell'analogico in camera oscura rispetto a quello digitale, ma si tratta di sofismi. |
user46920 | inviato il 25 Novembre 2015 ore 19:20
La stampa ad inchiostri non ha praticamente più niente a che vedere con la stampa fotografica (quella fatta con la luce) ... l'inchiostro e la carta, il driver e la stampante, i profili della carta e degli inchiostri ... in pratica è tutto un'altro mondo.
Ed è molto più vicino alla pittura, alla tipografia, o alla grafica, che alla fotografia !!! Anzi, direi proprio che sia così.
Quello che valeva in camera oscura non vale più, ma vale solo quello che hai scannerizzato, come è venuto, quanta dinamica riesci a gestire, quanti colori riesci a stampare, ecc ... niente luce e niente chimica, ma solo software e pigmenti.
La carta è solo un altro mattoncino nel muro, ma la fotografia è quella che hai lasciato sulle pellicole e al massimo, quella che hai scannerizzato.
Tolti i graffi, il meglio che puoi fare non ha più bisogno né di chimici, né di luce. Buone stampe  |
| inviato il 25 Novembre 2015 ore 19:39
“ Carte baritate esistono anche per le stampanti ad inchiostro. Non è che siano vere o false, sono due approcci diametralmente opposti. Semmai può essere interpretato "vero" il processo di stampa dell'analogico in camera oscura rispetto a quello digitale, ma si tratta di sofismi. „
senza voler aprire un dibattito, però...no!!! :) non sono sofismi, è sostanza pura.
Un digitale fatto e finito in PS, LR o altro, lo stampi ed è quello (salvo cannate nelle tarature, profili ecc). Lo hai sviluppato ed è ripetibile all'infinito.
La stampa con carta fotografica "vera" (che reagisce alla luce), fatti tutti gli scalari, bruciature, mascherature, doppie esposizioni con i filtri di contrasto ecc, beh..ogni stampa rifai il lavoro e il fattote umano c'è sempre.
La baritata sarà pur carta in cotone, ma sempre ricoperta di un inchiostro XY.
Comunque forse mi sono posto un quesito, indotto da qualcosa che avevo letto, ma che quesito non è... : un sistema di stampa o supporto di stampa particolarmente "adatto" alla stampa di scansioni di pellicola non c'è, si va a sentimento suppongo :)
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| inviato il 25 Novembre 2015 ore 20:56
Qualsiasi cosa tu scelga non avrà mai quel "sapore" e la matericità che una carta baritata stampata in camera oscura può darti. Non che le stampanti ad inchiostro facciano brutte stampe, però sono per l'appunto stampe e non "fotografie"; come dicevo ti appoggio su questo aspetto, ma entriamo in un ambito abbastanza filosofico e che in questo ambiente rischia di attirare solo flame gratuito.
Per dirti, io in bianco e nero faccio stampare ad una persona di fiducia che prende il file digitale e in camera oscura lo proietta con l'ingranditore sulla baritata, così da stampare poi con processo chimico.
Nel tuo caso, io non mi farei troppi patemi, stampa con quello che ti è più congeniale. |
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