| inviato il 22 Novembre 2015 ore 17:08
Ieri sono andato ai musei San Domenico a Forlì a vedere Steve McCurry. La foto della ragazza afgana è nell'ultima sala. Appena entrato ho pensato alla Gioconda. Ma a differenza del capolavoro di Leonardo che mi catturò lo sguardo e non me lo voleva restituire più, di fronte a questa foto ho dovuto abbassare la testa. Quelli occhi non mi davano scampo e non mi concedevano scuse. Non so se sia stata bravura o fortuna, o un mix delle due cose, ma ho capito cosa distingue un grande della fotografia dagli altri, perché quella è una grande fotografia. |
| inviato il 22 Novembre 2015 ore 18:25
io la mostra di Mc Curry l'ho visitata a Venezia l'altra settimana, la foto della ragazza afghana non c'era, ma ho potuto apprezzare forse ancor meglio le altre opere del fotografo..... posso solo concordare quanto tu scrivi sull'autore, per me un grande! poi su Sky l'altro giorno hanno trasmesso uno speciale su di lui....ne sono ancora più convinto! un saluto! ciauuuzz Mario |
| inviato il 23 Novembre 2015 ore 2:58
Io ci sono stato settimana scorsa e sono rimasto piuttosto deluso dall'organizzazione della mostra. Una marea di foto, tutte senza didascalia o dettagli (da una mostra fotografica mi aspettavo qualche informazione tecnica, ho tampinato una guida per tutta la durata della visita per sapere anche solo che macchina fotografica avesse usato negli scatti più famosi), sono indicati solo luogo e anno di realizzazione. Non dico i metadati, ma quasi, sarebbero stati graditi. La sala con la "voliera" di foto tutte disposte a cilindro e stampate piccole è troppo caotica e ha "sprecato" un sacco di scatti meravigliosi, meno famosi ma sicuramente molto più belli di altri più noti. Per non parlare poi dei visitatori, che senso ha fotografare stampe di foto reperibili in alta qualità su internet? Flash e code per tutto il tempo per fare una foto a una foto? No grazie. Per quanto riguarda il fotografo e gli scatti niente da dire, un maestro. Mi ha lasciato veramente senza fiato la foto della bimba con gli occhi truccati di nero
 , e in generale la capacità (e la fortuna) di cogliere momenti così unici. Perchè ci vuole una gran gran fortuna, mi ha fatto pensare molto lo scatto delle torri gemelle, quante possibilità c'erano che si trovasse in casa al momento del crollo, e che la sua finestra si affacciasse esattamente sul WTC, senza grattacieli in mezzo in una città come NY?? Per 10€ di biglietto vale sicuramente la pena, avrei solo sperato nei dati tecnici da fotografo amatoriale, anche solo per rendersi conto di cosa serve concretamente (a parte gli sponsor) per fare foto così. |
| inviato il 23 Novembre 2015 ore 7:27
C'era veramente un sacco di gente. Troppa per i miei gusti, ma è normale e lo avevo messo in conto. Sotto le foto c'era solo l'indicazione di luogo e anno. Questa era nella Galleria della Vergine, un corridoio con gli scatti più duri: stevemccurry.files.wordpress.com/2009/11/lebanon-10001children-in-war. È stata fatta a Beirut nel 1982. Io avevo 12 anni, più o meno l'età di questi bambini. Non ho pensato ai dati di scatto... . |
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