| inviato il 17 Novembre 2015 ore 17:12
Ciao ragazzi a breve partirò per lavorare in montagna sulle piste. Volevo sapere se avete qualche consiglio per fotografare persone adulti e bambini sulla neve dal momento non avrò tempo per la post produzione e dovrò avere risultati immediati! L'esposizione come la gestisco? Grazie |
| inviato il 17 Novembre 2015 ore 17:57
Se esponi in modalità media o media pesata al centro devi compensare sovraesponendo fino a 1 diaframma e mezzo. Se esponi in spot basta che misuri una parte rappresentativa e sei a posto. La modalità matrix o valutativa probabilmente va bene così come è oppure è necessaria una sovraesposizione più modesta, 1/2 diaframma o 1 diaframma. Questo perché la neve è un soggetto molto più riflettente della media (90%): se la macchina lo prende per normale (18%) ti sottoesporrà fino a 2 stop. |
| inviato il 17 Novembre 2015 ore 18:17
Auguri Senza nessuna posto produzione rischi o persone scure e neve corretta o neve bruciata e persone correttamente esposte...... ti consiglio di fare tante prove prima di iniziare seriamente il lavoro per evitare problemi poi..... Con l'esposizione spot sei sicura che almeno il viso te lo espone bene ! Potresti anche pensare ad usare un flash molto potente per schiarire i visi usando l'esposizione ponderata e sottoesponendo di uno stop e mezzo ! |
| inviato il 17 Novembre 2015 ore 19:00
Come ti è stato detto avrai bisogno di una sovraesposizione, di quanto non te lo so dire e non sarà uguale per tutte le foto....ad esempio quando fai un primo piano avrai poca neve nell'inquadratura. Lavorare con lo spot ti rallenta. Meglio la media pesata al centro. Con il matrix probabilmente sovraesponi meno perché ti legge bene anche il cielo quindi ti sovraespone un po' la neve, ma attenzione ai controluce. Con la pellicola sovraesponevo di un diaframma ed andava sempre bene, ma con il digitale può essere un poco diverso. Ma vedrai che dopo le prime sessioni sul campo lo capisci subito. |
| inviato il 17 Novembre 2015 ore 22:55
Anche per me se vuoi tutto a posto subito devi usare il flash in riempimento... Gianguido. |
| inviato il 17 Novembre 2015 ore 23:51
senza flash evita il controluce.....ma in digitale vedi subito il risulatto e così ti regoli di conseguenza.... |
| inviato il 17 Novembre 2015 ore 23:53
La neve si comporta come un pannello riflettente di enormi dimensioni ed efficacia: se c'è un posto in cui non si sente l'esigenza del flash di fill-in - perché il contrasto di illuminazione è relativamente basso anche con il sole - è sulla neve, ancor più che sulla sabbia al mare. Se poi è coperto, il contrasto diventa anche troppo basso. Anche il controluce va compensato meno che nelle altre situazioni. Chi scia può dirti che quando il cielo è coperto completamente a volte si ha addirittura disagio nel fare le curve perché, mancando completamente le ombre che permettono di distinguere la superficie della pista, è difficile individuarla con precisione nel biancore: invece che vederla con gli occhi la si deve... sentire con le gambe, per propriocezione. Un caso di contrasto di illuminazione anormalmente basso. Il flash può essere utile se, sulla neve, sei in ombra scoperta in giornate serene: utile per tentare di controllare la dominante blu. Per esempio se, in una giornata con il sole e cielo terso, sei nell'ombra di una parete nord. |
user46920 | inviato il 18 Novembre 2015 ore 4:23
Senza post conviene cercare il WB corretto manualmente, almeno riguardo il soggetto. Se il soggetto è tutta l'inquadratura, è meglio fare alcune prove prima, per trovare un compromesso accettabile in ogni situazione. Se hai qualche filtro UV potresti usarlo. Il flash è sempre utile (se serve) ed in base alle differenti situazioni, è meglio averlo ed utilizzarlo. Le foto sottoesposte presentano i colori saturi e non sono male esteticamente, ma l'esposizione corretta sul soggetto, è più o meno sempre fondamentale. Settare la resa della fotocamera, per ciò che interessa, in questo caso è una delle cose principali: se non conosci la tua macchina, sarà molto più faticoso risolvere le situazioni = leggi bene il manuale e fai molte prove prima. |
| inviato il 18 Novembre 2015 ore 10:15
Se deve lavorare sulle piste, che poi non saranno solo le piste ma tutto il contesto montano e turistico, magari farà 1000 scatti al giorno e se deve regolare tutte le volte il BW e altri parametri non gli passa più. Vai di ABW, priorità di tempo così in base al movimento del soggetto regoli il tempo e il flash lo puoi usare come no. Io direi di no per avere una foto più naturale ma deve essere ben esposta, ma vedrai che è facile. Da considerare che le giacche sportive a volte hanno colori fluorescenti o bordi a limite della catarifrangenza che colpiti dal flash sono anti estetici, addirittura rischiano di far sottoesporre la foto. A volte sulla neve è interessante l'uso del flash in Fill-in con esposizione sul cielo terso, lontano dal sole, normalmente il risultato è una foto satura con neve bianca e flash che schiarisce il soggetto, che non deve essere distante. Si può anche sottoesporre il flash di 1 o 2 stop, in questo modo è meno evidente sul soggetto e ha una gettata più lunga. Con il sole a favore è interessante l'esposizione sul cielo terso anche senza flash. E se ti tieni il sole a 45° come si fa con le lampade in studio dai anche una tridimensionalità maggiore sui soggetti. |
user46920 | inviato il 18 Novembre 2015 ore 11:55
Sbagliato !!! il WB manuale vale per molte ore della giornata. E' sufficiente impostarlo due o tre volte tra il mattino e la sera e trovato il compromesso migliore tra ombre blu e luce bianco-giallo, lo si mantiene con risultati totalmente differenti dal usare l'Auto WB ... poi se parliamo di cankony, siamo certi che la schifezza è assicurata |
| inviato il 18 Novembre 2015 ore 12:19
Sarà vero Occhiodelcigno non ho tutta questa esperienza con il WB perché lo tengo su AWB e non ho mai avuto problemi, o forse facendo più bianco e nero non ho un occhio così sottile per il colore. D'accordo la luce cambia ogni due ore circa nell'arco della giornata, ovviamente a parte le due estremità della giornata che allora è più repentina. In ogni caso penso che se in qualche scatto avrà una variazione nel WB sarà più drastica con il WB manuale piuttosto che con il AWB. Ma non gli resta che fare delle prove in quelle circostanze e decidere qual'è il compromesso migliore per scattare velocemente senza pensare troppo ai tecnicismi ma concentrandosi di più sulle pose e naturalezza dei bambini per esempio. Questo mestiere l'ho fatto, me era l'epoca della pellicola e poi a cavallo con l'epoca del digitale, quindi quest'ultimo ancora poco considerato. Ma una cosa va considerata invece; adesso hanno tutti il digitale e fanno ottime foto, migliori per luminosità e colori rispetto a quelle che facevano con la pellicola. Quindi bisogna avere un buon motivo per comprare una fotografia tendenzialmente costosa fatta dal fotografo delle piste. Il motivo è uno scatto ben composto, nitido e brillante e con una buona espressione del soggetto, insomma qualcosa in più di quello che riescono a fare loro. Allora uno è ancora disposto ad investire 5 euro per un 15x22. Sicuramente è più facile vendere una foto di una gara di sci perché a quel punto solo tu puoi stare davanti alla porta del concorrente. In ogni caso si fanno i conti in termini di percentuale di vendita, che ovviamente con l'era del digitale è calata. Ma fai presto a scoprire il tuo potenziale e quando capisci che è il 10/15% saprai che alla fine della settimana bianca se hai fatto 1000 foto ne avrai venduto 150. Ma se fai 10.000 scatti ne venderai 1500. Scatta scatta A patto che tu venga pagato a percentuale, altrimenti se sei stipendiato i giorni di brutto tempo puoi passarli nel rifugio al calduccio ...guarda che si vendono le foto anche con il brutto tempo, anche se c'è bufera e sono coperti da testa a piedi e hanno gli occhiali...tanto quelle in costume le comprano in estate al mare Se tu scatti sempre non ti sbagli mai, fidati! |
| inviato il 18 Novembre 2015 ore 16:11
aaaah... la stagione invernale; io ero al tonale quest'inverno e mi sto preparando per affrontare anche il prossimo, sempre al tonale, per 4 mesi. Nel nostro gruppo lavoriamo quasi tutti con 70-200 per fotografare in pista, spesso con previo appostamento tattico e successiva "smitragliata" di scatti ai gruppi collettivi (e non solo) che scendono dalle piste, rincorrere i maestri che scappano su e giù per gli impianti con scie di persone al seguito è la sfida all'ordine del giorno . La scelta ottimale, per quanto mi riguarda, è il 70-200 f4 data la leggerezza e la qualità complessiva della lente. Il formato Aps-c è più comodo, in pista, a mio avviso, se tieni conto del fattore moltiplicazione, io uso 70D e come secondo corpo 6D, utile per gli altri contesti (foto al chiuso, foto di gruppo, ritratti etc). Personalmente la difficoltà più ostica all'inizio era esporre correttamente con il soggetto in ombra e lo sfondo completamente soleggiato che in montagna vuol dire, monti bianchi super riflettenti: Cosa che, per esempio, al tonale, è caratteristica di inizio stagione al mattino. In quel caso o decidi di sacrificare lo sfondo sovraesponendo al limite della bruciatura (scelta migliore se non si ha molto tempo), quindi priorità d'apertura, iso 320/640 e via a srotellare per compensare l'esposimetro (in genere si sta a +2/3 - +1, a volte anche di più in situazioni più estreme), altrimenti utilizzando il flash (non durante le gare eh!) soprattutto se stai facendo ritratti con sfondo "cartolina", in queste situazioni, il flash è quasi d'obbligo per un risultato ottimale e per una foto vendibile. Controlla sempre l'istogramma per vedere se hai esposto correttamente, non ti fidare del display, anche perché in montagna si scatta con le lenti polarizzate e la visualizzazione dello schermo non è veritiera. L'istogramma sarà il tuo unico e fedele alleato. Il bilanciamento, data la mole di scatti quotidiana che presumo andrai a fare, lascialo automatico, non si sbaglia quasi mai ad eccezione delle foto in ombra, in quel caso anche tentando di bilanciare manualmente, gli scatti tenderanno al bluastro. Piccolo accorgimento, con lo sfondo completamente bianco (no cielo), l'esposizione cambia (di poco) in base al colore dei vestiti degli sciatori, esempio: Sei in priorità di diaframma, fai la prima foto sovraesponendo di uno stop a uno sciatore vestito di rosso che scende, la foto risulta esposta correttamente. Subito dopo, con le stesse impostazioni, ne scende un altro con un completo bianco, la foto risultante sarà leggermente sottoesposta, quindi dovrai sovraesporre di 1+1/3. Quindi se stai fotografando una "carovana" di sciatori uno dietro l'altro, il consiglio è di stare col pollice pronto per regolare la ghiera dell'esposimetro per compensare. Altra cosa fondamentale: la condensa. PRIMA di entrare al chiuso ricorda di mettere SEMPRE la macchina e tutto il resto nello zaino, altrimenti ti ritrovi senza accorgertene con 1 cm di condensa su corpo e obbiettivo. Le stagioni sono stressanti per certi versi, quella invernale poi... l'otturatore che non si ferma mai, le dita che si congelano, ma sono esperienze bellissime e soprattutto sono un'ottima palestra dove si apprende velocemente. Nasce un feeling particolare, sempre più "meccanico" con la propria attrezzatura e con il passare delle settimane si imparano a risolvere fotograficamente i problemi senza neanche pensarci. Buon lavoro!! |
| inviato il 18 Novembre 2015 ore 23:00
“ Ciao ragazzi a breve partirò per lavorare in montagna sulle piste „ se va avanti con queste temperature mi sa che rimarrai disoccupato ....oggi a 2800 metri sul Monte Rosa, temperatura settembrina e non un filo di neve |
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