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Il linguaggio ritrattistico sfruttando l'angolo di ripresa


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avatarsenior
inviato il 13 Novembre 2015 ore 18:56

come sta emergendo sempre più in questo ultimo periodo, si è visto che al di là della tradizione, ultimamente molti usano focali che esulano dalle classiche ottiche per ritratto.
Il ritratto come è noto ha significati ampi.
Spesso si usa stereotiparlo, in campo fotografico, e restringerlo ad alcuni concetti.
Ritratto non è solo riprendere l'umano, ma ritrarre, quindi anche cose, oggetti.
Parlando della ripresa di esseri viventi, ritratto è anche quello fatto ad un cane o ad un cavallo.
Stringendo la cerchia al solo umano, il ritratto prevede molti tagli, dal primissimo piano alla figura intera, e può essere ambientato oppure no.
La vecchia scuola, tradizionale, restringe le ottiche da ritratto tra il 50mm, dedicato soprattutto alla figura intera, al 135mm, più sul versante primo e primissimo piano.

Oggi si è usciti dagli schemi.

Non prevale più il canone classico, ma prevale l'espressione del fotografo.

Ecco quindi che si usano focali oltre i 400mm anche nella ritrattistica, e si scende ben al di sotto del 50mm. Chi grida alla deformazione prospettica, chi dice che è più rilevante l'espressione.
Non è un discorso dedicato alla modella che richiede la sua bella fotografia, che spesso sarà equivalente al canone tradizionale, è un discorso più evoluto, per chi ha più interesse all'espressione del ritratto piuttosto che alla bella figura classica o neoclassica.

Cosa è successo? Siamo forse tutti impazziti?

Non credo. Abbiamo scoperto/stiamo scoprendo, che oltre al canone classico in ritrattistica esiste anche l'espressione di chi fotografa, il suo linguaggio.

- Ma come approcciarsi allora al ritratto, volendo comunicare un certo modo?
- Quali sono le difficoltà operative che si incontrano allargando o stringendo, non tanto sul soggetto ma sull'angolo di campo?
- Ci troviamo di fronte ad una moda che vuole travalicare le ottiche storiche o siamo di fronte ad una sorta di rivoluzione culturale nel modo di comunicare attraverso le immagini?

Non è una guerra santa questa. Si tratta di un campo tanto interessante, perchè spesso il soggetto è l'uomo, quanto controverso e sempre più soggetto alla volontà di esprimersi piuttosto che preoccuparsi del compiacimento di chi vuole lo standard conosciuto.

Non ha molto senso parlare di eresia per chi adopera un 400mm per un mezzobusto, nè per chi per lo stesso taglio usa un 24mm. Si tratta di capire e rispettare, alcune motivazioni, specie se queste non sono casuali.

E le vostre motivazioni quali sono?

user46920
avatar
inviato il 14 Novembre 2015 ore 7:12

Ogni fotografia è un ritratto.

Ogni ottica può fare ritratti.

Inquadrare un determinato soggetto o parte di esso, condiziona la ripresa e quindi l'angolo di campo in base alla distanza (focale, maf e pdc).

La scelta è molto spesso libera e a volte è quasi obbligata.


... che cosa intendi per motivazioni ??

avatarsenior
inviato il 14 Novembre 2015 ore 8:05

... che cosa intendi per motivazioni ??

te lo spiego con un esempio.
- devi titrarre una modella, piano americano.
- hai a disposizione tutto il parco ottiche FF possibile.
- non hai alcun limite di spazio.

. per quale motivo userai una focale piuttosto che un'altra?
. usando quella focale, che coscienza hai che stai ottenendo un certo modo?
. avresti usato un'altra focale, cambiando così angolo di ripresa per mettere lo stesso taglio? se si, sperando di ottenere cos'altro?

user46920
avatar
inviato il 14 Novembre 2015 ore 8:37

. per quale motivo userai una focale piuttosto che un'altra?

per tante ragioni ... quindi i motivi possono essere "infiniti", come le focali scelte: dalla comodità, al procurare una determinata espressione...

. usando quella focale, che coscienza hai che stai ottenendo un certo modo?

le scelte si fanno poi in base alle conoscenze, alle esperienze, alla cultura, ad una coscienza... (o incoscienza)

. avresti usato un'altra focale, cambiando così angolo di ripresa per mettere lo stesso taglio? se si, sperando di ottenere cos'altro?

certo, in base a ciò che si vuole ottenere, si può e/o si deve cambiare la focale. Ma cambiare o fare diverso da quello che si sa ottenere, è soltanto fare una prova e finché non si vede il risultato (sempre se si ha il coraggio, la voglia, il tempo di cambiare e di provare), non è possibile sperare di ottenere qualcos'altro di certo ... è solo una prova!

avatarsenior
inviato il 14 Novembre 2015 ore 8:51

non è possibile sperare di ottenere qualcos'altro di certo ... è solo una prova!

ecco, è qui che io ho forti dubbi.
per me la prova vale sempre, daccordo, non si nasce imparati.
In diversi anni di scatti però, dovresti sapere cosa puoi ottenere da differenti angoli di campo per avere lo stesso taglio.
Dovresti quindi prevedere, cosa puoi aspettarti nella gamma di focali che hai utilizzato finora. Nel mio caso, dovrei sapere che aspettarmi nelle focali comprese tra il 17 e il 500.
Allora, posso decidere di fare tutti scatti dello stesso taglio e nella stessa posa (stesso diaframma se vuoi), cosciente d'avere differenti mood, differenti impatti nell'osservatore dell'immagine.

Posso scegliere un angolo più ampio sullo stesso tagio, quindi una focale + corta, se voglio dare una sesazione più carnale, più intima.
Viceversa posso scegliere un angolo più stretto sullo stesso taglio, con una lunga focale, per avere un disegno più voyeuristico, inarrivabile.
La consapevolezza che differenti angoli di ripresa sullo stesso taglio esprimono mood differenti.
questo è un linguaggio.

user46920
avatar
inviato il 14 Novembre 2015 ore 9:05

In diversi anni di scatti però, dovresti sapere cosa puoi ottenere da differenti angoli di campo per avere lo stesso taglio.

o non ho capito la domanda o non capisco la tua "risposta"!

... o non hai capito la mai risposta ;-)

le cose che dici sono corrette, ma sottointese (se parli con me), quindi forse non è stata scritta in modo chiaro la domanda.

Il taglio e l'inquadratura sono due termini differenti e l'angolo di ripresa cambia con la distanza (mantenendo la stessa inquadratura).

a volte non capisco cosa intendi dire Confuso ... e/o dove vuoi arrivare.

avatarsenior
inviato il 14 Novembre 2015 ore 9:20

Il taglio e l'inquadratura sono due termini differenti e l'angolo di ripresa cambia con la distanza (mantenendo la stessa inquadratura).


questo voglio dire:
stessa modella, stesso piano americano, comincia dalle ginocchia e finisce un palmo sopra la testa in uno scatto verticale, sempre quel taglio, sempre la stessa inquadratura della modella quindi.

Angolo di campo differente però, cambiando la focale. è + chiaro?

user46920
avatar
inviato il 14 Novembre 2015 ore 9:41

infatti, stessa inquadratura, cambiando la focale cambia angolo e distanza.

ma non capisco la domanda

avatarsenior
inviato il 14 Novembre 2015 ore 9:52

La domanda è:
Perchè, quando, come tu motivi, in quale caso lo fai, che risultati vuoi ottenere, ti capita spesso di farlo, ecc.. ecc..., una focale di un tipo e una di un'altro per ottenere la stessa inquadratura?

Sai che non cambia solo la distanza ma cambia anche la persona ritratta, anche se lo sfondo fosse artificiale e sempre identico.

Quindi che vocale scegli per ottenere cosa? La tua differente volontà d'esprimere una cosa piuttosto che un'altra, ti porta a cambiare angolo di ripresa? Che aspettative hai dai differenti angoli di ripresa in cui ipotericamente hai sempre lo stesso sfondo artificiale e la stessa modella nella stessa posa con la stessa inquadratura?

avatarjunior
inviato il 14 Novembre 2015 ore 9:58

Non di meno si sceglie il tipo di focale anche in relazione al tipo di soggetto che ci troviamo davanti, alcuni soggetti esteticamente ti permettono di usare focali corte per ottenere immagini intime, altre volte non avendo un soggetto esteticamente adatto si deve rinunciare magari alle immagini "intime" e predilire una focale lunga che non ne amplifichi eventuali difetti, non sempre la scelta e' prettamente personale ma si rifa' alle circostanze che ci ritroviamo davanti.

avatarsenior
inviato il 14 Novembre 2015 ore 10:03

Sileno79, quindi in sintesi mi pare che dici:

ok, una certa focale può esprimere un certo mood, ma attenzione, un certo soggetto può anche avere una certa attitudine ad una certa focale.

giusto?

se è così devo valutare sia il mood che voglio conferire io, sia il tipo di soggetto che sto ritraendo, che risponde differentemente al cambio di focale, rispetto ad un altro soggetto.

avatarsenior
inviato il 14 Novembre 2015 ore 10:12

Be ovviamente.
Non tutti sono adatti a tutti gli scatti.
Per una certa foto bisogna scegliere soggetto adatto

avatarsenior
inviato il 14 Novembre 2015 ore 10:22

daccordo. io intendo fare tutti fotografabiliSorriso. non ho un clichè impostomi.
però se voglio un certo mood su un solo soggetto in quella determinata posa sei daccordo che il cambiare angolo faccia la differenza, mi pare.

Quindi si può dire che un fotografo consapevole cambi focale nella ritrattistica secondo quello che vuole esprimere sapendo che il soggetto apparirà differente.
Si può altresì dire che questa è proprietà di linguaggio fotografico.

user46920
avatar
inviato il 14 Novembre 2015 ore 10:28

non riesco a leggere la domanda Confuso
Perchè, quando, come tu motivi, in quale caso lo fai, che risultati vuoi ottenere, ti capita spesso di farlo, ecc.. ecc..., una focale di un tipo e una di un'altro per ottenere la stessa inquadratura?

sono mille domande in una ???

- Perché, una focale di un tipo e una di un'altro per ottenere la stessa inquadratura?
- quando, una focale di un tipo e una di un'altro per ottenere la stessa inquadratura?
- come tu motivi, una focale di un tipo e una di un'altro per ottenere la stessa inquadratura?
- in quale caso lo fai, una focale di un tipo e una di un'altro per ottenere la stessa inquadratura?
... ecc, ecc

è questo che mi stai chiedendo ??? ... mille domande in una ???

come faccio a risponderti??
- Perché, serve !!
- quando serve !!
- la motivo perché serve !!
- nei casi che serve !!
- ecc, ecc ...

va bene come risposta ??? ... quando serve: la focale è uno strumento della fotografia e uno strumento fa un servizio.


Quindi che vocale scegli per ottenere cosa?

dipende, si possono usare schemi diversi per rappresentare: non sempre un'ottica corta serve per fare una caricatura o viceversa; come non sempre una focale lunga serve per fare un bel/buon ritratto di primo piano...

La tua differente volontà d'esprimere una cosa piuttosto che un'altra, ti porta a cambiare angolo di ripresa?

si, ma anche no, dipende: dipende da cosa devo esprimere, da cosa voglio che venga inteso, da cosa voglio fare indipendentemente da ciò che verrà inteso, ecc..

Che aspettative hai dai differenti angoli di ripresa in cui ipotericamente hai sempre lo stesso sfondo artificiale e la stessa modella nella stessa posa con la stessa inquadratura?

in linea generale schiacciare i piani ti allontana dal soggetto, quindi potrebbe essere un modo per rendere il soggetto intoccabile, inarrivabile, lontano, desiderabile, o altro ... magari abbruttirlo, deformarlo, schiacciarlo, allontanarlo, ecc ...
Allungare i piani ti avvicina, quindi si ritrova l'intimità, si può rendere il soggetto vicino, intimo, amabile, disponibile ... si può renderlo imponente o insignificante .... ecc ...

ma che domande fai ??? Confuso

avatarsenior
inviato il 14 Novembre 2015 ore 10:38

in linea generale schiacciare i piani ti allontana dal soggetto, quindi potrebbe essere un modo per rendere il soggetto intoccabile, inarrivabile, lontano, desiderabile, o altro ... magari abbruttirlo, deformarlo, schiacciarlo, allontanarlo, ecc ...
Allungare i piani ti avvicina, quindi si ritrova l'intimità, si può rendere il soggetto vicino, intimo, amabile, disponibile ... si può renderlo imponente o insignificante .... ecc ...


diciamo che questa è la risposta alle mie (evidentementeMrGreen) un po' contorte domande. Ma ci siamo arrivati. hai detto la tua.
e gli altri, sono daccordo?
fruttate la differenza tra una focale e l'altra per questo linguaggio?

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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