| inviato il 16 Ottobre 2015 ore 10:05
Giusto Cedicocinovo!
L_perro, è sicuramente la parte più difficile in una elaborazione b/n... |
| inviato il 23 Ottobre 2015 ore 23:36
Mah...
io difficilmente penso alla foto in bn prima di scattarla (a differenza di quello che si faceva con l'analogico dove, grazie a filtri di colore differente, si ottenevano effetti differenti che andavano "progettati" prima).
Con il digitale, al momento dello scatto, mi preoccupo soprattutto di avere una buona esposizione, una buona composizione e la corretta profondità di campo.
In pp mentre elaboro il file vedo subito se ha l'attitudine a divenire un bn o una foto a colori, anzi se devo dire la verità, nel momento in cui apro il raw in lightroom mi è già chiaro il destino della foto, perché solo se il colore ha una forza descrittiva lo conservo, altrimenti mi concentro sui contrasti, le luci e le ombre per dare volume alle forme del bn.
Comunque essendo un processo creativo è assolutamente normale e sacrosanto che ogni fotografo abbia un approccio e una metodologia differente che si adatta alla propria personale sensibilità.
Ad esempio io sin da bambino sono sempre stato piuttosto bravo a fare schizzi a matita e carboncino, mentre ero (e sono) assolutamente negato a dipingere a tempera o ad olio, dove occorre avere la "consapevolezza" del colore, saperlo vedere per saperlo riprodurre. Ho sempre dato più importanza alla forma che al colore e mi capita di prediligere il bn probabilmente per questa mia predisposizione personale. |
| inviato il 24 Ottobre 2015 ore 2:31
Se il colore ha un senso comunicativo, anche la sua assenza lo avrà, no? Quindi convertire in b/w una foto che a colori non comunica nulla, secondo me non rende giustizia alla tecnica.
Mi trovo invece molto d'accordo con chi dice che la foto va già pensata in bianco e nero, e non nel senso di vederla senza colori, ma di pensare con lo stile, la tipicità, lo stampo della fotografia in bianco e nero che è diverso da quella a colori. Io non penso riuscirò mai a fare buoni scatti in b/n, ma sto provando ad apprezzare gli scatti dei grandi autori e mi sono accorto di quanto sia molto di più di una semplice assenza cromatica negli scatti. |
| inviato il 24 Ottobre 2015 ore 7:19
“ Quindi convertire in b/w una foto che a colori non comunica nulla, secondo me non rende giustizia alla tecnica.
„
Concordo, anche perché non ho mai,detto che considero il bn un modo per "salvare" una foto che a colori non comunica nulla (se non comunica a colori non comunicherà nemmeno in bn nel 99% dei casi). Ho scritto che, se il colore non è un elemento comunicativo, preferisco eliminarlo perché altrimenti distrae da ciò che si vuole comunicare con la fotografia.
Semplicemente, rispetto a quello che ho scritto, mi piacerebbe capire in cosa si differenzia tecnicamente una foto pensata direttamente per il bn rispetto alla stessa foto scattata senza pensare alla conversione finale in bn o colori: ovviamente parliamo di digitale, dove in pp possiamo fare quello che ci pare con luci, ombre, contrasto, chiarezza etf...
Cioè chi scatta pensando la foto già in bn, tecnicamente cosa fa di diverso rispetto alla stessa foto se la volesse a colori?
Lo chiedo perché quelle poche volte che scatto una foto sapendo già che poi la svilupperò in bn, come già riportato sopra, ce rco di ottenere una foto tecnicamente buona, ma il raw è identico al raw che otterrei se la volessi fare a colori. Per di più dirò che, pur avendo la possibilità di vedere in anteprima il risultato finale settando l'evf in bn, non trovo utile farlo.
Tutto ciò senza alcuna vena polemica, ma per semplice curiosità di capire il modus operandi di altri. |
| inviato il 24 Ottobre 2015 ore 10:38
Seguo con molto interesse, anche se il mio bianconero è in larga misura analogico. Con la pellicola i ripensamenti sono impossibili ...
Ritengo, e mi trovo in perfetto accordo, che la scelta andrebbe fatta a priori, ossia prima della sessione di lavoro. Per quanto mi riguarda, mi trovo assai a disagio ad operare in b/n ed a colori in contemporanea. Sarà un mio limite che deriva dalle esperienze pregresse, ma mi permetto di dubitare che coloro che agiscono diversamente, abbiano ben chiaro l'obiettivo da raggiungere.
Saluti a tutti. Stefano |
| inviato il 24 Ottobre 2015 ore 10:47
Ciao Stefano, ho avuto modo di apprezzare i bn analogici delle tue gallerie e ti faccio i miei complimenti perché sono molto belli e perché conosco le "difficoltà" dell'analogico.
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| inviato il 24 Ottobre 2015 ore 10:58
Molto gentile, mi pareva di aver notato qualche tuo passaggio e ti ringrazio. Ciao |
| inviato il 24 Ottobre 2015 ore 17:32
guardando ai miei negativi pellicola ho + b/n che colore.
Quando mettevo una pellicola b/n ero ovviamente con la testa in b/n.
Chi sostiene di farlo in digitale dovrebbe impostare la fotocamera in modo irreversibile b/n, magari in jpeg, drammaticamente vincolato.
Oggi parto sempre dal colore, anche se prima di scattare può balenarmi l'idea "questa sarà un b/n".
il rumore in b/n si esprime differentemente, il contrasto anche.
il fumo in b/n spesso è + interessante che nel colore.
Sono cose di cui sono consapevole, ma lo scatto oggi lo concentro sull'immagine nel mirino, e su tutte le info che il mio cervello riceve in quell'istante, tra cui, inevitabilmente, il colore.
oggi la scelta del b/n per me avviene (quasi) sempre dopo lo stress dello scatto,
in pp.
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| inviato il 24 Ottobre 2015 ore 19:20
Condivido quanto scritto da Ooo.
L'analogico è l'analogico (ed ha un fascino unico), il digitale è un'altra cosa (ma rende possibili cose impensabili fino a pochi anni fa).
Vorrei veramente capire cosa cambia tecnicamente da una foto digitale scattata per essere sviluppata in bn alla stessa pensata per il colore: cioè pensiamo ai due raw così ottenuti, che differenze avranno?
Nel mio procedimento operativo...nessuna, ma sono qui per imparare |
| inviato il 24 Ottobre 2015 ore 20:55
Quito Cryber, sarebbe interessante parlare del come nasce uno scatto in bianco e nero.
Per quello che mi riguarda è uno stato d'animo, vedo immagini di cui mi interessa la forma, i contrasti...e immagino già come vorrò portarla in bianco e nero. Praticamente non cambio molto, tendo a dare risalto alle forme che mi colpiscono di piu |
user46130 | inviato il 24 Ottobre 2015 ore 22:11
Io infatti ho preso l'abitudine a impostare il jpeg in bn quando voglio ottenere una foto in bn, viceversa imposto il jpeg a colori quando voglio scattare a colori. Il perché è presto detto, mi trovo meglio durante lo scatto e riesco a vedere subito come esporre in base al risultato che voglio ottenere (dopo il "classico" scatto do prova) |
user46130 | inviato il 24 Ottobre 2015 ore 22:50
Preciso che scatto in raw + jpeg
Quando importo le foto con lightroom lavoro il raw fino ad ottenere un risultato simile (o per me migliore) del jpeg in bn |
| inviato il 24 Ottobre 2015 ore 23:15
Siete tutti tifosi juventini :) Anche io amo la fotografia monocromatica il bianco e nero è stupendo e la foto da altra sensazione nei confronti del colore. Lo prediligo nei ritratti in studio e nella streetphotography. |
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