| inviato il 17 Settembre 2015 ore 23:34
Il fotografo (???) Furio Fusco è stato condannato ad 11 anni e mezzo di reclusione, 50mila euro di multa e risarcimento alle tre persone offese con una provvisionale di complessivi 9mila euro. Il professionista, titolare di un'agenzia per modelle, era stato arrestato nel luglio dello scorso anno per adescamento di minorenni, prostituzione minorile e possesso di materiale pornografico. La vera novità, almeno per l'Italia, e nell'ulteriori disposizioni che il giudice Monica Ciancio ha deciso: la distruzione di tutto il materiale fotografico, compreso quello nelle mani dei difensori.Non solo, ma le macchine fotografiche e le apparecchiature di cui si serviva Fusco per il suo lavoro saranno destinate alla quarta sezione del Nucleo investigativo dei carabinieri che hanno svolto le indagini. Naturalmente gli è stata revocata per sempre l'autorizzazione ad esercitare e gestire l'attività di fotografo....ma mi sa che gli è passata la voglia |
| inviato il 18 Settembre 2015 ore 10:52
Una bella legnata e meritatissima, sicuramente... sarebbe bello tuttavia se i tribunali avessero la mano altrettanto pesante con i vari delinquenti stradali pluriomicidi, rapinatori violenti e tutta la congerie di delinquenti efferati nativi o no del Belpaese.... non riesco a non cogliere la sproporzione di pena, ad esempio, con una madre omicida condannata in via definitiva per l'assassinio del proprio figlio a soli 16 anni di carcere, soli cinque in più del sedicente "fotografo " di cui sopra, per uno dei crimini più orrendi che si possano perpetrare; stesso discorso ovviamente per assassini di ogni risma tutti "a piede libero" dopo pochi anni di carcere. Mi si perdoni lo sfogo/commento ma la condizione della cosiddetta "giustizia italiana" credo sia allineata perfettamente a molti altri parametri del Paese: vicina allo zero, cioè. |
| inviato il 18 Settembre 2015 ore 11:42
Concordo in toto: assioma assoluto: l'Italia NON è uno stato di diritto! |
| inviato il 18 Settembre 2015 ore 12:01
I fotografi non siedono in parlamento ragazzi... |
| inviato il 18 Settembre 2015 ore 12:22
“ Concordo in toto: assioma assoluto: l'Italia NON è uno stato di diritto! „ “ I fotografi non siedono in parlamento ragazzi... „ Cioè fatemi capire ....... cosa dovevano fare dargli una pacca sulla spalla e dirgli fai il bravo e lascia perdere le ragazzine ??? Per quanto mi riguarda la pena è giusta anzi forse è anche leggera...... certo che certi commenti mi fanno pensare...... |
| inviato il 18 Settembre 2015 ore 12:27
Verissimo, Leo... neanche gli assassini e i pirati della strada però (almeno spero... perché sui ladri avrei qualche dubbio...) e tuttavia perché tutto questo "buonismo" che stranamente pare riservato solo ai colpevoli e non alle loro vittime? E potrei fare moltissimi esempi, anche recentissimi ma preferisco evitare. Certamente, sino a quando" lorsignori" preferiranno scannarsi in Parlamento sulle varie e presunte "riforme costituzionali", futuro assetto del Senato, leggi elettorali senza fine, cose cioè perlopiù lontanissime dagli interessi e dalle reali necessità degli italiani, tutto il resto può attendere... con buona pace della democrazia e dello stato delle cose... e tutto questo, si badi bene, proviene da un Governo illegittimo (il terzo!) cioè non scaturito da libere elezioni, cosa della quale a nessuno pare importare nulla e questo è gravissimo, un vero e proprio vulnus democratico e costituzionale che, a quanto mi consta , non ha precedenti. Come dire che la Costituzione, di cui molti uomini politici si fanno strenui difensori, viene chiamata in causa solo quando conviene! Chiedo ancora scusa anche per questa concione che, ovviamente, poco o nulla ha a che fare con la fotografia ma, trattandosi di "tema libero", forse ci sta. Un saluto a tutti! |
| inviato il 19 Settembre 2015 ore 10:52
Probabile che la reiterazione del reato in anni di "esercizio" abbia portato all'entità della pena. Bisognerebbe prima leggere le motivazioni della sentenza... |
| inviato il 19 Settembre 2015 ore 11:52
Quello che mi ha colpito della notizia non è tanto l'entità della pena (non ho le conoscenze giuridiche ne, tanto meno, a disposizione gli atti per discuterne) o il contesto politico-legislativo in cui la stessa é stata emanata, quanto le penne accessorie. A quanto pare è la prima volta in Italia che queste vengono somministrate in questi termini. - la distruzione del materiale fotografico, ANCHE quello In mano alla parte lesa. - la confisca dell'attrezzatura fotografica. Sono due misure che hanno risvolti morali forti e affermano in maniera decisa la "pericolosità" del mezzo fotografico. L'immagine diventa una testimonianza, una prova da far sparire, quasi come se la sua eliminazione potesse, in qualche modo, rendere meno spiacevole il ricordo di chi a vissuto l'esperienza. Si da quindi alla fotografia una valenza del tutto diversa da quanto finora fatto. L'attrezzatura diventa un bene a cui si riconosce la possibilità di essere destinato ad un servizio migliore, una seconda vita che sottintende grande rispetto per l'oggetto, ma anche, dandolo a disposizione delle forze dell'ordine, una sua intrinseca pericolosità. Al pari di un'arma, appunto. |
| inviato il 19 Settembre 2015 ore 14:45
“ - la distruzione del materiale fotografico, ANCHE quello In mano alla parte lesa. - la confisca dell'attrezzatura fotografica. „ anche quà non capisco......... mi sembra il minimo in questo caso e peccato che in futuro non potranno impedirgli di ricomprarsi l'attrezzatura....... |
| inviato il 19 Settembre 2015 ore 15:58
@rednaxela1978 mi ripeto: non ne faccio un giudizio sulla "quantità " della pena ma, piuttosto, sul "valore" della stessa. |
| inviato il 19 Settembre 2015 ore 18:18
“ @rednaxela1978 mi ripeto: non ne faccio un giudizio sulla "quantità " della pena ma, piuttosto, sul "valore" della stessa. „ Si ho capito cosa intendi..... ma non ho capito cosa contesti ??? Per me hanno fatto bene a processo terminato a cancellare tutto e a sequestrargli l'attrezzatura |
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