user6737 | inviato il 02 Febbraio 2017 ore 14:58
Riapro volentieri questo dibattito dicendo la mia, posseggo oramai da anni l'MPE65mm, ma solo nell'ultimo periodo lo sto conoscendo per la sua grande nitidezza, posso dire tranquillamente a chi inizia o chi vorrebbe iniziare a fare macro di non prenderlo, è troppo complesso. Ma soprattutto necessita di molte attrezzature...tra le quali una slitta micrometrica, scatto remoto, flash anulare o illuminazione continua...non è da sottovalutare la possibilità di trovare una slitta micrometrica motorizzata a distanza per evitare le varie vibrazioni che a 1x si notano poco ma a 5x equivale a un terremoto di magnitudo 7.0!!! E' un'ottica specifica per il focus stacking, tanti scatti per averne uno tutto a fuoco...non credete a chi vi dice di usarlo come una lente normale, perchè non lo è! Considerando che a 5x a 2.8 la parte messa a fuoco è pari a 0.04mm per un primo piano di una testa di un insetto si parla di 150/200 scatti se non di più per avere uno sfondo comunque omogeneo e bello sfocato come piace a me! Parlando poi della messa a fuoco, che bisogna focheggiare facendo avanti e indietro con la testa, non è proprio il massimo della comodità se non si ha una buona slitta. Anche solo il battito del cuore crea vibrazioni che arrivano alle mani. vi linko i miei scatti eseguiti con una slitta autocostruita, costituita da 3 linear stage che si muovono su gli assi X Y e Z, dove la Z è controllata da un motore passo passo comandato da arduino. (Chiaramente i soggetti sono morti...) www.juzaphoto.com/me.php?pg=190730&l=it |
| inviato il 02 Febbraio 2017 ore 15:29
È un obiettivo splendido ma che richiede dedizione e tanto tempo per esser adoperato...purtroppo ne ho sempre meno da dedicargli, ecco perché sto pensando di metterlo sul mercatino Complimenti Emanuele |
| inviato il 02 Febbraio 2017 ore 16:29
@Perbo “ il calcolo del diaframma lo fai così: fvero = fmacchina * (ingrandimento + 1) da questo deriva che (vale per l'mp-e ma immagino anche per gli altri macro) il diaframma effettivo è maggiore di quello che risulta alla macchina, in un tripudio di diffrazione: per farla breve, a 5x e a tutta apertura, dove hai mezzo capello di profondità di campo, in realtà lui è già a f16. Se chiudi a f16 (virtuali) il diaframma effettivo è f96, con buonissima pace per il dettaglio - io lo uso poco ma preferisco scattare a 3x e poi croppare, si hanno risultati migliori. „ Ma la diffrazione non dipende dal diaframma geometrico? Il fatto che chiudi a f16 significa f96 come luce trasmessa, ma il diametro del diaframma dovrebbe rimanere lo stesso... Mi sbaglio? |
user6737 | inviato il 02 Febbraio 2017 ore 17:00
“ " il calcolo del diaframma lo fai così: fvero = fmacchina * (ingrandimento + 1) da questo deriva che (vale per l'mp-e ma immagino anche per gli altri macro) il diaframma effettivo è maggiore di quello che risulta alla macchina, in un tripudio di diffrazione: per farla breve, a 5x e a tutta apertura, dove hai mezzo capello di profondità di campo, in realtà lui è già a f16. Se chiudi a f16 (virtuali) il diaframma effettivo è f96, con buonissima pace per il dettaglio - io lo uso poco ma preferisco scattare a 3x e poi croppare, si hanno risultati migliori. " „ Non capisco questo calcolo lo posso dire? |
| inviato il 02 Febbraio 2017 ore 17:34
“ Non capisco questo calcolo lo posso dire? „ Perché? È la formula del diaframma effettivo (dal punto di vista dell'esposizione) quando il tiraggio complessivo dell'obiettivo non può essere approssimato alla sua lunghezza focale (come accade per foto all'infinito). |
user6737 | inviato il 02 Febbraio 2017 ore 17:38
Perciò se sto scattando a 2.8 a 5x in realtà sto scattando a f96? |
| inviato il 02 Febbraio 2017 ore 17:48
Se scatti a f2.8 a 1:1 il diaframma ai fini dell'esposizione è 2.8 * (1+1) = 5.6 Se imposti f 16 a 5x il diaframma diviene 16 * (5 + 1) = 96. Hai letto male. Diceva se imposti diaframma 16... “ Se chiudi a f16 (virtuali) il diaframma effettivo è f96 „ |
| inviato il 02 Febbraio 2017 ore 18:26
“ Ma la diffrazione non dipende dal diaframma geometrico? Il fatto che chiudi a f16 significa f96 come luce trasmessa, ma il diametro del diaframma dovrebbe rimanere lo stesso... Mi sbaglio? „ se fai una foto a 5x e f96 (reali, anche se la macchina mostra f16) e guardi i risultati lo vedi con i tuoi occhi... con quei settaggi (ma non solo) hai una diffrazione mostruosa. |
user6737 | inviato il 02 Febbraio 2017 ore 18:31
Io a 5x non sono mai andato oltre i 3.5 di focale...e di solito lo uso per focus stacking e non per macro a singolo scatto! Per macro uso il 150 sigma che è migliore nel macro 1:1 |
| inviato il 03 Febbraio 2017 ore 12:15
“ se fai una foto a 5x e f96 (reali, anche se la macchina mostra f16) e guardi i risultati lo vedi con i tuoi occhi... con quei settaggi (ma non solo) hai una diffrazione mostruosa. „ Potremmo discutere solo il principio? Non ho un MP-E... Riassumendo, la domanda sarebbe questa: che tu sappia la diffrazione è in misura del numero f convenzionale per ottiche all'infinito (rapporto focale / diametro dell'apertura) oppure aumenta con il tiraggio, e quindi è funzione del numero f effettivo (tiraggio totale / diametro dell'apertura)? O qualcos'altro ancora? Grazie. |
| inviato il 03 Febbraio 2017 ore 17:15
L'apertura focale (che negli obiettivi è indicata per la distanza all'infinito) in realtà varia al cambiare della distanza di messa a fuoco. Normalmente non si tiene conto di questo, perché le differenze dovute alla variazione della distanza sono minime: la distanza tra la pupilla di entrata e il soggetto a fuoco è molto maggiore di quella tra la pupilla e il sensore e quindi si usa la formula semplificata apertura/lunghezza focale. Con le macro in 1:1 le cose già cambiano, e gli obiettivi tradizionali, che nominalmente sono 2.8 diventano dei 5.6 effettivi. Con le macro più spinte, ovviamente, le cose non possono che peggiorare. |
| inviato il 04 Febbraio 2017 ore 10:03
Questa parte del concetto mi era nota, grazie. Hai fatto bene a precisarla a beneficio di eventuali altri lettori. La mia curiosità era sulla diffrazione, in particolare se sai se c'è una relazione tra il diametro del disco di Airy e il rapporto tiraggio complessivo/diametro dell'apertura... |
| inviato il 04 Febbraio 2017 ore 10:24
Possiedo questo bellissimo obiettivo da molti anni. E' un'ottica unica, al momento. Esisteva solo un Minolta altrettanto bello, ma che arrivava fino a 3x. Non facile da usare, necessita di studio, applicazione e molte prove per arrivare a risultati accettabili. Lo usai per lavoro all'inizio, fine anni '90, su pellicola, poi di tanto in tanto. Fortunatamente ora col digitale è possibile fare tutte le prove che si vogliono a costo zero, ma con la pellicola le prove erano un bel dispendio. L'uso fattibile a mio avviso è con l'anulare, anche a mano libera. Mi è capitato di fare alcuni scatti poggiando il bordo del flash sul piano e ruotando l'obiettivo fino a centrare il soggetto, un acaro. Oppure di recente con focus stacking, ma solo qualche scatto di prova. Per chi ama la macro, è un'ottica che merita approfondimento. |
| inviato il 31 Dicembre 2020 ore 23:57
Per macro spinta fino a 20x uso canon M3 da 24Mp, Autobellow Canon FD con fd 50mm macro, 35mm e 20mm micro, arrivo a vedere nitidi i fori sulla parete cellulare delle cellule dello stelo d'erba., oppure le "spine" del polline di ibisco. |
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