| inviato il 08 Settembre 2015 ore 10:39
Stavo cercando di tenermi lontano da quest'onda di thread post-benedusi perchè sono terreno minato.
Ma come giustamente ricorda Blackdiamond, questo è (anche) un luogo di confronto. Che può essere costruttivo così come perdita di tempo. E in quanto facente parte della "comunità", mi sembra giusto dire la mia.
Anzi, le mie. Già che ci sono le dico tutte.... 
- In primis il soggetto scatenante, il noto fotografo antipatico ai più. Secondo me di quest'antipatia ha fatto una sorta di cifra stilistica. Non amo le sue foto, non amo il suo modo di comunicare, non credo sia portatore di verità assolute da lui scoperte. Ma non per questo posso dargli solo torto.
Tante cose le condivido, anche se le avrei dette in modo diverso.Tante sue risposte non sono diverse da quelle che leggo sul forum... Anzi, ecco un bell'esempio tratto proprio da questo forum:
www.benedusi.it/blog/avedon-chi/
ciò detto, siamo d'accordo sull'effetto urticante di certe sue uscite.
- Serve conoscere la storia per capire una foto? Non sempre, ma di certo aiuta.
Questa foto assume tutto un'altro valore conoscendone la "storia":
Per non parlare delle foto che la storia la raccontano. Senza cavalcare l'onda della recente foto iconica del bambino a Bodrum, basti pensare alla bambina in Vietnam bruciata dal napalm. E' di certo più importante la foto che la vita di Kim Phúc....
O The Americans di Robert Frank.... Cambia qualcosa sapere che è forse la prima opera che documenta l'America in netta contrapposizione con il clima ideologico di quegli anni?
- La storia del fotografo....
Qui le cose cambiano. W.Eugene Smith era ossessionato. Il suo progetto su Pittsburgh doveva durare poche settimane e invece durò anni, 11mila scatti, l'allontanamento da Magnum e il tracollo finanziario. E il progetto non vide mai la luce.
Vivian Maier "tutta centrata non era"...
Cartier Bresson si avvicinò allo Zen. E' importante? C@##o se lo è! Le sue foto sono spesso criptiche come un Koan ed armoniche come un giardino.
Ferdinando Scianna è persona di cultura. Scrive e parla forse ancora meglio di come scatta. Le sue foto dopo averlo "conosciuto" (non intendo di persona) cambiano. In meglio.
O The americans di Robert Frank (di nuovo). Cambia qualcosa sapere che era Svizzero? Beh, negli USA di quegli anni sì. Specie sommando quest'informazione a quella di prima (la contrapposizione al clima ideologico). Arriva uno straniero e bello bello mette in mostra i panni sporchi....
La conoscenza FA. Per lo stesso motivo per cui un cannolo siciliano ad agosto non ha lo stesso sapore che a marzo.
Nota: E Avedon? (Chi??) può non piacere, può non essere il mio genere, tutto quel che vogliamo, ma è come Elvis. Prima quel genere non suonava così. Da lì in poi sì. La sua vita forse non è così importante, ma ignorarne l'esistenza è un pò come il maglioncino ceruleo....
“ Oh, ma certo, ho capito: tu pensi che questo non abbia nulla a che vedere con te. Tu apri il tuo armadio e scegli, non lo so, quel maglioncino azzurro infeltrito per esempio, perché vuoi gridare al mondo che ti prendi troppo sul serio per curarti di cosa ti metti addosso, ma quello che non sai è che quel maglioncino non è semplicemente azzurro, non è turchese, non è lapis, è effettivamente ceruleo, e sei anche allegramente inconsapevole del fatto che nel 2002 Oscar de la Renta ha realizzato una collezione di gonne cerulee e poi è stato Yves Saint Laurent se non sbaglio a proporre delle giacche militari color ceruleo. E poi il ceruleo è rapidamente comparso nelle collezioni di otto diversi stilisti. Dopodiché è arrivato a poco a poco nei grandi magazzini e alla fine si è infiltrato in qualche tragico angolo casual, dove tu evidentemente l'hai pescato nel cesto delle occasioni, tuttavia quell'azzurro rappresenta milioni di dollari e innumerevoli posti di lavoro, e siamo al limite del comico quando penso che tu sia convinta di aver fatto una scelta fuori delle proposte della moda quindi, in effetti, indossi un golfino che è stato selezionato per te dalle persone qui presenti... in mezzo a una pila di roba. „
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user3834 | inviato il 08 Settembre 2015 ore 10:43
Viper, personalmente avrò messo una ventina di mi piace megli ultimi anni qui su Juza, qualche complimento e una (una sola giuro) critica costruttiva.Le gallerie di Juza sono un social network e devono.continuare ad esserlo, d'altra parte c'è chi ci campa, ma il forum è libero sta a noi sfruttarlo in modo giusto. |
| inviato il 08 Settembre 2015 ore 10:45
No Black, i paesaggi di Franco Fontana parlano da soli, le Attese di Lucio Fontana no.
Perlomeno non a me, per capire cosa c'è dietro quel taglio ho bisogno di sapere chi è l'autore e qual è la sua intenzione nel praticare un taglio in una tela monocromatica ... che poi fosse matto ... può anche darsi 
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user3834 | inviato il 08 Settembre 2015 ore 10:53
Meghisti lasciando perdere la follia, una serie di tagli su una tela hanno la necessità di essere spiegati, un paesaggio no. Poi se ne vedo una solo o non capisco perché abbia fatto sti cavolo di paesaggi tutti saturi vado a cercare informazioni, chiedo,.mi confronto. |
user62173 | inviato il 08 Settembre 2015 ore 10:59
Mi pareva di ricordare...
che la prima cosa che mi è stata detta a riguardo della Fotografia,
è che se va spiegata allora qualcosa non va.
Adesso....
leggo che certe fotografie non solo andrebbero spiegate ma correlate al proprio autore,
quindi se non conosci il fotografo e non ci sono delle spiegazioni a corredo,
certe foto non arrivano.
Quale delle due ?!!! |
| inviato il 08 Settembre 2015 ore 11:01
Spesso i disguidi nascono perché le foto vengono analizzate decontestualizzandole dal proprio percorso, se il mio scopo professionale è vendere un album matrimoniale ad una famiglia devo usare il mio stile di linguaggio ma DEVE essere comprensibile alla famiglia e a chi ne fruisce. L'ignoranza nasce quando c'è una mancata comunicazione. Non è sempre causa del ricevente che non capisce, ma spesso del messaggio che è incomprensibile. Spesso si usano sistemi di comunicazione elitari e sofisticati, soprattutto per elevarsi dal ricevente medio.
Soprattuttonell'arte, ognuno possiede la propria genialità, "ma se si giudica un pesce sulla propria abilità di arrampicarsi sugli alberi, lui passerà tutta la vita a credersi stupido". Lasciate che la VOSTRA fotografia sia espressione di voi stessi, non una dottrina da evangelizzare. |
user46920 | inviato il 08 Settembre 2015 ore 11:04
Posso facilmente riportare questo principio nella musica:
è vero che non mi interessa sapere il nome del cantante che sta suonando e godere della sua musica indisturbato, posso pure dire che fa cagare o che mi piace da morire ... però se dovessi venire a sapere che la musica e il testo sono di un altro autore, l'informazione mi porterebbe in una posizione diversa.
Sicuramente avrei capito che il mio mi piace o meno, è totalmente slegato ad un discorso più ampio della critica consapevole ... ecc
PS: Celentano è famoso nel mondo anche e soprattutto per la canzone "Azzurro" ... chi è che non la conosce ??
Eppure non è sua, ma di Paolo Conte (...) |
| inviato il 08 Settembre 2015 ore 11:05
Ni, I-Felix...
La foto dello sbarco in Normandia di Capa non va spiegata. Certo, conoscendo un pò la vita e l'indole di Capa, conoscendo la storia della seconda guerra mondiale e avendo letto da qualche parte del tecnico di laboratorio, quella foto è più "completa" ecco.
Le foto che sono sbagliate perchè vanno spiegate sono quelle dei neofiti come me se rappresentano un lampione e hanno bisogno della didascalia per capire che quel lampione è in una data città e 50 anni prima ci hanno impiccato un uomo e la settimana scorsa ci ho limonato con la mia futura moglie. |
| inviato il 08 Settembre 2015 ore 11:05
Semplice: nella foto come nell'arte e nella musica ecc... ci sono molte correnti.
Molti che l'hanno vissuta in modi differenti, più personali, più tecnici, legati a riviste, pubblicazioni ecc..
Quindi diversi fotografi l'hanno interpretata a loro modo differente e l'hanno vissuta in modo differente.
Shambola non sono d'accordo.
Secondo me una foto come questa sicuramente di da qualcosa, ma credo che si debba conoscere un po' di cose per capire il perchè:
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| inviato il 08 Settembre 2015 ore 11:08
“ Davvero ti serve sapere la storia che c'è dietro a chi ha fatto la fotografia per capirle? tra queste tre forse l'unica che ha bisogno di una spiegazione è la prima, ma non su fotografo ma sul soggetto fotografato. „
Non serve sapere la storia che c'è dietro e chi le ha fatte se quello che ti interessa sono le emozioni che trasmettono e la qualità tecnica dell'immagine.
Se invece quello che ti interessa è capire a fondo la foto, l'opera, allora è necessario porla nel suo contesto conoscendo l'autore, il periodo storico, il progetto che stava sviluppando, la corrente artistica in cui si sviluppa.
Altrimenti Fontana è solo un quadro tagliato "lo sapevo fare anche io", Duchamp una ruota su uno sgabello, F. Fontana un bel paesaggio a colori "ma a me piace di più Jodice perchè preferisco il bianco e nero".
Insomma non è necessario conoscere l'autore dipende a che livello di lettura dell'immagine vuoi arrivare. |
| inviato il 08 Settembre 2015 ore 11:12
“ Shambola non sono d'accordo. „
In cosa non sei d'accordo? Io sono d'accordo con la tua affermazione:
“ Secondo me una foto come questa sicuramente di da qualcosa, ma credo che si debba conoscere un po' di cose per capire il perchè „
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| inviato il 08 Settembre 2015 ore 11:13
forse ho letto male scusa ho interpretato male questa frase:
“ Le foto che sono sbagliate perchè vanno spiegate sono quelle dei neofiti „
Cioè io l'ho letta come: se una foto va spiegata è perchè è di un neofita ed è errata.
Ma poi ho capito che l'ho letta mele |
| inviato il 08 Settembre 2015 ore 11:17
Labirint ..Witkin..aveva subito un trauma infantile..!Le sue foto che mostrano spesso cadaveri,ne fanno un cult..,una persona che non aveva paura della morte,anzi la mostrava con assoluta naturalezza. |
| inviato il 08 Settembre 2015 ore 11:17
“ Ho uno zio storico dell'arte. Quando andiamo ad una mostra io riesco ad intuire qualcosa, di un certo quadro, e posso dire se mi piace o meno. Lui ci può passare anche un ora sviscerarlo capirlo, capire l'autore ed esprimere un giudizio completo, e una volta che me lo ha spiegato il mio giudizio sull'opera magari può cambiare, ma non perchè me lo detto lui, ma perchè sono riuscito a capire cosa l'autore voleva dire. „
Due letture la prima intuitiva ed emozionale la seconda frutto di conoscenza e studio. Una perfetta spiegazione di cosa vuol dire guardare un'opera invece di capire un'opera |
| inviato il 08 Settembre 2015 ore 11:20
Ievenska75 lo so, ho messo quella foto appositamente e ho scelto quella in particolare, che è una vera testa ed è segata in 2, proprio per la natura del trauma legata all'incidente che portò una testa a rotolare ai suoi piedi |
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