| inviato il 09 Settembre 2015 ore 11:45
@Shambola Quoto anche gli spazi e la punteggiatura. |
| inviato il 09 Settembre 2015 ore 11:51
“ Il professionista non è quello che fa solo belle foto, ma è quello che se un cliente gliene chiede una uguale a quella gia fatta ha l'esperienza, le conoscienze e la tecnica per rifarla esattamente uguale. „
E il trio Medusa stamattina diceva a Cannavacciuolo che lo Chef è quello in grado di rifare SEMPRE e COMUNQUE lo stesso piatto, anche cambiando fuochi, cucina, padelle ecc.
Lo studio Harcourt a Parigi è in grado di fare la stessa foto dal 1934 a chiunque.
Può non piacere, ma se la vuoi così, e vuoi essere certo del risultato, lì devi andare...
www.studio-harcourt.eu/fr/ |
| inviato il 09 Settembre 2015 ore 12:14
Concordo con shambola. |
| inviato il 09 Settembre 2015 ore 12:37
Shambola posso quotare parola per parola il tuo intervento. Il distinguo tra chi si reputa FOTOGRAFO (e gli sono quindi richieste determinate competenze) e chi invece è semplicemente fotoamatore, e non ha alcuna pretesa, è doveroso.
In un forum di casalinghe che si confrontano sulle lasagne da dare al marito non ha senso pretendere che sappiano la storia di Gualtiero Marchesi, cosa che si può e deve pretendere da uno Chef.
Ma attenzione a non cadere nell'errore opposto, solo perchè la casalinga non conosce la crepes al radicchio con fonduta e petto d'oca croccante non vuol dire che non faccia delle ottime lasagne. |
| inviato il 09 Settembre 2015 ore 12:56
Firmo col sangue l'obiezione di Talisman.
Il concetto qui è proprio un "dipende dove ti poni" o chi dici di essere.
La fotografia non è soggetta ad esami, ordini professionali e titoli di studio. Io non mi farei mai operare a cuore aperto da qualcuno che ha visto un tutorial su youtube ovviamente.
Ben diverso è giustamente fare foto ad un matrimonio avendo comprato ieri una reflex. Non muore nessuno, tuttalpiù fai figuracce.
L'esempio è ovviamente estremizzato, ma credo sia chiaro. E' possibilissimo che il fotoamatore tiri fuori uno scatto ottimo durante il matrimonio. Io stesso ne ho fatto uno qualche anno fa (da partecipante, e con hardware entry level) che gli sposi hanno preteso venisse aggiunto all'album fatto dal professionista ingaggiato.
Ma non ho scritto PH in firma....quindi non dichiaro di essere un bel nessuno.
(Come mi è uscito però? Non fu solo Qlo. A differenza del professionista io conoscevo il luogo, le persone, le loro abitudini, le espressioni che fanno in una data circostanza. In qualche modo "sapevo", ed ero nel posto giusto prima che succedesse quel che io sapevo poteva succedere e lui no. )
Ciò detto resto dell'idea che se ad un certo livello (o anche solo dichiarando un certo livello) è un passo quasi obbligato la formazione e la cultura, a livello amatoriale sia una splendida occasione per migliorarsi e capire quel che si guarda e quel che si fa.
L'occhio allenato al "bello", lo vede, lo cerca, e lo trova più spesso di quello non allenato. |
| inviato il 09 Settembre 2015 ore 13:07
Ultima considerazione: spesso l'essere poco predisposti verso le altrui "lacune" è dato dall'abitudine all'ovvietà di ciò che facciamo.
Tantissimi anni fa andai a Smau con un amico che di tecnologia masticava meno che zero. Davanti a non so quale stand, c'era un notebook con su il software commercializzato dall'azienda di quello stand in demo.
Il mio amico ad un certo punto, provandolo, esulta a voce altissima (come un bambino che fa LA scoperta) ed io torno indietro a vedere, mentre anche le persone lì attorno si avvicinavano richiamati da questa esultazione...
Ebbene, la sopresa non era per il software, ma per il touchpad (che lui evidentemente non aveva mai visto nè provato).
Per me e per tutti i presenti era un'ovvietà, e vi lascio immaginare gli sguardi ed i pensieri che hanno ( ABBIAMO ) fatto tutti.
Poi c'è modo e modo per reagire, ma è la stessa roba di chi apre thread per chiedere "a che serve la M sulla rotella della mia nuova reflex?"... o di "Avedon chi?" |
| inviato il 09 Settembre 2015 ore 13:13
Avrà mica provato il touch di un macbook?
Ehehe |
| inviato il 09 Settembre 2015 ore 13:14
OT: no, lì ho esultato anch'io la prima volta.  |
| inviato il 09 Settembre 2015 ore 13:16
Ehehe |
user46920 | inviato il 09 Settembre 2015 ore 13:17
“ Occhio: Mi spieghi cosa c'è di interessante in una foto dove il punto di ripresa è uguale a quello di altre N foto... „
infatti io non ho parlato di foto interessanti , ma di foto che interessano l'autore e/o qualcun altro .. saranno cavolacci loro 
Molte tra quelle che alcuni ritengono fotografie, per me (e per la realtà in cui viviamo) sono soltanto immagini grafiche , che non hanno più nulla a che fare con la fotografia ... però Jeronim aveva aperto un topic per cercare di catalogare le varie fotografie, ma non è stato compilato a dovere e ci ritroviamo sempre qui a discuterne (come al solito) ... questa secondo me è ignoranza nel vero senso della parola: lo sforzarsi con tutte le forze per cercare di non capire le cose, cercare di evitare la comprensione, la cosapevolezza, restare con la sola idea personale ed evitare di accettare anche la realtà (e × a chi prova a dire che la realtà è relativa ... si, è relativa a sto × !!!).
“ Il concetto è chi fa questo, si definisce fotografo, nulla di male al diletto personale, ma se io disegno bozzetti di macchine per passare il tempo, non sono un car designer „
certo può fare sorridere e pure indignare o anche dar fastidio e magari molto, ma non stavo parlando dei fotografi che si sentono fotografi, stavo dicendo che non si può indicare alcune fotografie come di m...erda, solo perché ci stanno sulle balle i fotografi che le hanno fatte: a me non danno nessun fastidio e non dovrebbero darne nemmeno a te (o hai qualche interesse per il quale puoi aggravare la loro posizione, dando ragioni, spiegazioni e motivi validi ??). Il vero fastidio lo potrebbero dare e a volte lo danno, le immagini che non sono fotografie ma che vogliono essere fatte passare per fotografie (intese come documenti - non come foto d'autore) ... questo è molto grave e anche pericoloso.
“ Per la foto d'autore di "m***a" che hai citato, non so se tu ti riferisca a quella di McCurry o a quella di Erwitt. Entrambe andrebbero contestualizzate e analizzate come un tassello dell'opera di due grandissimi autori. „
Il primo che hai detto ... e c'è poco da contestualizzare  quella è una bruttissima foto, NON avrebbe MAI dovuto essere nemmeno scattata !!! punto. ... nemmeno inquadrata !!! ... anche perché è un falso, ma è un'impostazione forzata, una violenza infantile, è una foto di merda !!! |
| inviato il 09 Settembre 2015 ore 13:34
“ resto dell'idea che se ad un certo livello (o anche solo dichiarando un certo livello) è un passo quasi obbligato la formazione e la cultura, a livello amatoriale sia una splendida occasione per migliorarsi e capire quel che si guarda e quel che si fa. „
Sono d'accordo. Sottolineo che quando si comincia a vedere più lontano, professionisti o amatori che si possa essere, si scopre che ne vale davvero la pena.
Nella discussione odierna, e in quelle precedenti, spesso ci si é soffermati, giustamente, sull'importanza che ha il guardare l'opera dei grandi. Spesso si é caduti nell'equivoco ché ciò equivalesse ad emularli o a declinare verso essi la nostra ispirazione. Nulla di più sbagliato. Lo studio porta ad altro. Porta a vedere oltre.
Citare Bernardo di Chratres mi pare abbia luogo in tal senso: "noi siamo come nani sulle spalle di giganti, così che possiamo vedere più cose di loro e più lontane, non certo per l'acume della vista o l'altezza del nostro corpo, ma perché siamo sollevati e portati in alto dalla statura dei giganti" .
Un saluto. |
| inviato il 09 Settembre 2015 ore 13:34
Occhio, fattene una ragione...tutto é relativo. |
user46920 | inviato il 09 Settembre 2015 ore 13:47
PS: ottima stesura Shambola (leggo ora ) |
| inviato il 09 Settembre 2015 ore 14:55
A volte c'è un'unica immagine la cui struttura compositiva ha un tale vigore e una tale ricchezza e il cui contenuto irradia a tal punto al di fuori di essa che questa singola immagine è in sé un'intera narrazione.
Henri Cartier Bresson
Il punto fondamentale è scattare la foto in modo che poi non ci sia bisogno di spiegarla con le parole.
Elliott Erwitt
Un buon fotografo è una persona che comunica un fatto, tocca il cuore, fa diventare l'osservatore una persona diversa.
Irving Penn
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