| inviato il 21 Novembre 2015 ore 14:22
“ Ho sistemato ieri sera la pro 100 ad un amico.
Abbiam fatto un paio di profili e qualche stampa. „
Che attrezzatura usi per fare i profili?
Io ho la 3880 Epson a pigmenti e la 9000 pro MkII a dye, tutte e due migliorano con i profili ad hoc, ma in modo particolare quella a dye, trovo che i profili canned per quella a dye siano pessimi, con i profili personalizzati è una bomba. |
| inviato il 22 Novembre 2015 ore 13:12
Quindi se la metto in cornice...oppure la conservo nelle pagj e di un album il decadimento rallenta abbastanza. Ormai mi resta solo il dubbio tra le due macchine di cass canon... E prima di natale mi piacerebbe fosse in casa.
Stefano |
| inviato il 24 Novembre 2015 ore 10:07
“ Che attrezzatura usi per fare i profili? „
Usiamo il colormunki, niente di professionale, preso a suo tempo al corso di foto pagandolo in gruppo.
Basta stare attenti a non usare carte trattate con sbiancanti fluorescenti. Poi in rete ci sono un sacco di guode |
| inviato il 27 Dicembre 2015 ore 1:41
E' arrivato Babbo Natale
sotto l albero mi ha messo una
Stampante fotografica CANON PIXMA PRO-100S
adesso devo solo capire dove trovare gli inchiostri da spendere meno se in negozio oppure in rete
qualche consiglio ben accetto
grazie |
user46521 | inviato il 27 Dicembre 2015 ore 7:33
Io li prendo su amazon gli originali, il miglior prezzo che ho visto e sono sempre disponibili.
Consegna in un giorno se hai il contratto prime.
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| inviato il 27 Dicembre 2015 ore 9:18
Io li pago 15 euro l'uno in negozio. |
| inviato il 27 Dicembre 2015 ore 19:04
grazie per l aiuto do un okkiata su amazzon e altri siti poi vi faccio sapere
grazie stevia80 giuliano1955 |
| inviato il 29 Dicembre 2015 ore 12:16
Ragazzi, mio primo intervento da neo-iscritto.
cerco di non essere prolisso e....pedante.
Ho stampato per anni "Fine Art" in camera oscura.
Tralascio i paternalismi sul non "sottovalutare" l'ARTE del stampare Fine Art e del tempo, dell'esperienza e della dedizione che ci vogliono per raggiungere risultati. Così come in ogni cosa.
Comunque, in merito alla durata delle stampe, bisogna prendere in considerazione TUTTI i materiali.
E' importante una buona macchina da ripresa (buone ottiche, sensori, ecc)
E' importante la stampante, inclusa l'abilità di chi la usa e di chi ha preparato il file.
E' fondamentale la carta.
E' altresì importante la qualità dei materiali che "conterranno" la stampa stessa.
Provate a mettere una stampa in una cornice con pass-partout IKEA e lasciatecela qualche mese.
I cartoncini devono essere acid-free, possibilmente certificati.
Le buste e/o i raccoglitori anche (qualità archival come minimo).
I supporti idem (il fondo della cornice e via dicendo).
Non è una critica, ma non capirò mai chi spende migliaia di Euro per tutta la filiera "dei ninnoli" con l'ambizione di esporre od esibire o vendere le proprie foto nientepopodimeno che Fine Art e poi risparmia in quel che fa decisamente la differenza, sia in termini di conservazione che di "qualità del risultato finale".
per inciso, "Fine Art" sarebbe l'intero processo, incluso quel che si chiama(va) "finissage". Tanto per dire, un bravo stampatore Fine Art si compra i cartoncini e si fa il fondo e la finestra del pass-partout, unendoli con nastro certificato e fissando la stampa con supporti certificati (colla, angolini adesivi....). E se ci scrive qualcosa, lo fa con pennarelli acid free....
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| inviato il 29 Dicembre 2015 ore 13:26
Grazie luca per le precisione. Certi "dettagli" fanno la differenza...da prossimo acquirente di stampante è bene sapere certe cose.
Stefano |
| inviato il 29 Dicembre 2015 ore 13:41
Stefano,
diciamo che se vuoi stampe che durino 50 anni certi dettagli sono a dir poco fondamentali ed assolutamente imprescindibili. Anzi: talvolta il non applicarli è la maggiore causa del deterioramento e del conseguente non raggiungimento di una buona conservazione..... eh si: spesso (quasi sempre) è la cornice (o il pass, o il non usare vetri trattati) a rovinare tutto...!
Ha un costo e lo so fin troppo bene. Ma che costo ha rifare tutto ? O vendere una foto che tra qualche anno ti torna come un boomerang, con problematiche annesse e connesse ?!?!
Già ancor oggi, al contrario delle stampe "chimiche" argentiche, vi sono alcuni dubbi sulle "certificazioni" degli inchiostri e dei pigmenti delle stampanti (anche la Wolksvagen certificava i consumi delle sue auto  ), ottenute con test di invecchiamento "artificiale". Se poi ci metti pure agenti deterioranti contenuti in supporti, buste & C. stiamo freschi.... Se poi nemmeno le proteggi dagli agenti atmosferici e dai raggi UV......  bè.... a questo punto direi che una stampante vale l'altra....
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| inviato il 29 Dicembre 2015 ore 13:50
per finire (sono logorroico e sbruffone, lo so), bisognerebbe stampare la foto tenendo conto del "prodotto finito".
Di fatto, una volta messa la foto "sottovetro", soprattutto qualora quest'ultimo non sia di qualità e antiriflesso, il contrasto della foto cambierà, anche sensibilmente. Con il bianco&nero la cosa ha talvolta dei risvolti tragici e svilenti....
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| inviato il 29 Dicembre 2015 ore 14:20
Luca: hai esposto tante cose belle ed utili però non puoi negare che ciò che più conta è il tipo di colore usato.Una stampante a pigmenti offre stampe che durano di più rispetto a quelle della pro 100. |
| inviato il 29 Dicembre 2015 ore 14:57
assolutamente vero.
A parità di condizioni però. Se metti una foto ai pigmenti in un pass-partout IKEA (per citarne uno) allora preferisco una stampa ad inchiostro montata su pass-partout "museum".....
quel che suggerisco è che in ogni caso bisognerebbe prestare attenzione anche a quello, poiché ha molta più importanza di quel che sembra (sempre che uno ci tenga ovviamente, ma se prende una stampante da 700 Euro e non ci tiene....bèh....
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| inviato il 30 Dicembre 2015 ore 15:26
Sulla stampa fine art si è già discusso qui e altrove....e da ormai molti anni! Qui si parlava della stampante Canon Pixma Pro 100 e il discorso introdotto da Luca_diga meriterebbe una separata ed autonoma discussione, in particolare quanto all'aspetto finissage.
Tornando alla stampante di cui all'oggetto posso dire in base alla mia esperienza (durata un anno circa) che si tratta di gran lunga della migliore macchina amatoriale A3+ ad Inks dye attualmente sul mercato, sia per robustezza che per qualità di stampa. La sua rivale Epson ha meno inchiostri e soprattutto una costruzione ben più leggera.
Detto questo resta il fatto che chi l'acquista dovrebbe farlo nella consapevolezza dei suoi limiti, a cominciare dalla tipologia degli Inks che, sebbene dell'ultima generazione e quindi ben più resistenti di quanto avveniva una volta (e di quanto tuttora avviene con gran parte dei compatibili cinesi o coreani che siano), necessitano di una certa attenzione, nel senso che occorre un'idonea protezione dalla luce diretta solare e dagli inquinanti atmosferici per assicurare una durata della stampa apprezzabile. Ma ci sono anche altri limiti, quali il driver di stampa che impone con le carte più pesanti (e le fine art lo sono sempre o quasi) dei margini veramente eccessivi (soprattutto nel formato A4). Oppure la scarsa densità dei neri con le carte opache, per via di una limitazione del nero imposto dal driver, salvo che per un paio di carte originali (vedi ad es. la Museum Etching, peraltro costosissima) (sotto questo aspetto la Epson 1500w con i suoi due Claria è preferibile di gran lunga). O, infine, il prezzo esagerato di cartucce troppo poco capienti e che finiscono subito (salvo che si stampi una volta ogni morte di papà). Un altro aspetto positivo, invece, che merita di essere sottolineato è la estrema rarità degli interventi di manutenzione, segno che gli Inks hanno una fluidità tale da non intasare facilmente gli ugelli. Infine due parole sul gamut: le mie misurazioni con spettro fotometro e Chromix hanno evidenziato con le carte lucide e semi lucido volumi piuttosto competitivi ma non sempre superiori rispetto ai Claria (sebbene questi siano solo 6 contro 8), e comunque sempre inferiori rispetto ai pigmenti della Pixma Pro 1 o della P 4900 (macchine comunque di altra fascia di prezzo). La neutralità del bianco e nero, invece, supera ampiamente quanto consentito dai Claria.
Almeno queste sono le mie considerazioni
Ciao
Fabio |
| inviato il 30 Dicembre 2015 ore 16:37
Io ce l'ho da un anno circa e quoto Fabio in toto. |
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