user20639 | inviato il 12 Agosto 2015 ore 8:01
Questa è la musica,
quando si lavora per la bellezza, le introspezioni intime, il romanticismo, tutto va bene, ma quando si cerca di esprimere un problema sociale ti accusano di fare politica e di essere di parte...
(come si era già toccato il tema con Jeronim, la fotografia viva, è sopratutto quella dei temi sociali, come l'ambiente e la natura)
Ammiro qualsiasi artista che mette la sua faccia in temi un pò più veri e vivi.
Un saluto
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| inviato il 12 Agosto 2015 ore 8:33
A Venezia ci sono state da poco le elezioni. .. il fronte NO Grandi Navi ha perso (anche se i suoi sostenitori non riescono a farsene una ragione e continuano a pensare di rappresentare la maggioranza)... la mostra di Gardin ha una chiara impronta politica. . Inutile negarlo. .. mi sembra abbastanza ovvio che la nuova amministrazione voglia evitare una manifestazione a senso unico... e mi sembra altrettanto logica la proposta di abbinare la denuncia del problema con una possibile soluzione. ... ma come al solito i signori NO Tutto gridano al regime ogni volta in cui la maggioranza gli dice qualcosa |
| inviato il 12 Agosto 2015 ore 8:36
“ Il motivo? Perché la mostra non suscitasse polemiche e non desse un'immagine solo in negativo del passaggio delle grandi navi a Venezia, in un momento tra l'altro cruciale, con un vertice ministeriale sul problema atteso tra pochi giorni, dopo che il Tar del Veneto ha definitivamente "silurato" il progetto alternativo dello scavo del Canale Contorta-Sant'Angelo, prima sostenuto dall'Autorità portuale di Venezia. „
Come sempre la politica si dissocia dal buon senso sociale a favore degli egoismi personalistici. Niente di nuovo sul fronte orientale... |
| inviato il 12 Agosto 2015 ore 8:38
:) |
| inviato il 12 Agosto 2015 ore 8:52
Alla fine è sempre il denaro che detta le condizioni. Purtroppo.
E il giro d'affari portato da migliaia di crocieristi non è certo indifferente per Venezia e qualcuno avrà visto come un dito in un occhio quella mostra, in estate poi....
Il problema delle grandi navi a Venezia c'è e non è di semplice soluzione ma le foto di Berengo Gardin rappresentano un punto di vista, un contributo alla discussione, una denuncia se vogliamo, negare la mostra evidenzia solo l'arroganza di chi può prendere certe decisioni e quanto rilievo si dà oggi alla cultura.
Peppe |
| inviato il 12 Agosto 2015 ore 8:59
Invece potrebbero cavalcare l'onda di pubblicità, città pulita, e portare la mostra come esempio delle migliori intenzioni! E poi, cosa pensano, che senza la mostra la gente non veda quei condomini galleggianti? Nascondiamo un translatlantico dietro un dito... |
| inviato il 12 Agosto 2015 ore 9:11
Arroganza che assume aspetto di censura. Aspettiamo che una manovra sbagliata, nel momento sbagliato distrugga la città. Poi si parlerà di eventi imprevedibili ed unici. Purtroppo si butta tutto in politica , perdendo spesso (troppo) quello che banalmente si chiama "buonsenso". |
| inviato il 12 Agosto 2015 ore 9:49
Ci sarà bisogno di uno Schettino che adagi mollemente il suo transatlantico su riva degli Schiavoni ! ! ! Allora, forse, qualche cosa si muoverà. ..butteranno giù un po' di case e faranno spazio ! ! |
| inviato il 12 Agosto 2015 ore 9:54
Meglio che in foto si vedano tette & sederi piuttosto che - orrore ! - possibili idee. |
| inviato il 12 Agosto 2015 ore 10:11
Vergognosa la decisione del Sindaco, secondo me contraria al diritto di cronaca e alla libertà di espressione.
Purtroppo, dobbiamo renderci conto che in Italia ormai la "censura" opera in modo sempre più invadente e, aggiungo, subdolo, pilotata dalla classe politica al potere.
C'è una finta libertà di espressione che trova sfogo su canali assolutamente innocui e superflui, intendo i vari Social Network, dove l'inflazione di notizie, immagini, video, rende qualunque informazione assolutamente sommersa da un "rumore di fondo" assordante.
Dove invece l'informazione e la cultura possono lasciare il segno nella pubblica opinione e nella gente che ancora accende i neuroni la mattina quando si sveglia - una mostra fotografica ha la forza per far questo - ecco sorgere veti e divieti.
Se il fumo nuoce gravemente alla salute, la libera informazione (ma solo quella di qualità) nuoce gravemente al potere.
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| inviato il 12 Agosto 2015 ore 10:27
Le immagini hanno ancora un grandissimo potere evocativo e di denuncia, sono 'language independent' e si fissano nella memoria molto più di tante parole.
Per questo fanno sempre paura.
E non capisco comunque il concetto che un sindaco (o altra autorità) abbia il potere di bloccare una esposizione fotografica .. in base a cosa? a gusto personale? capisco se propone immagini particolarmente violente o a rischio impressione per minori (e per questo ci sono gli spazi chiusi) .. ma qualsiasi altro messaggio visivo perchè mai dovrebbe essere vietato, appurato che c'è la qualità artistica?
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| inviato il 12 Agosto 2015 ore 10:36
@Dab963
per quello ho parlato di censura, anche subdola.
La contro-proposta fatta a GBG è irricevibile, dimostra ancora una volta l'abilità di lor signori nel manipolare le persone.
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| inviato il 12 Agosto 2015 ore 10:37
Ora si vuole il Sopore al potere : ricordiamocene, anche quando si fanno foto. Che poi, a guardare le foto dal link di @Jeronim, hanno il solo sapore e valore dell'oggettività. Mah...in che mani siamo. |
| inviato il 12 Agosto 2015 ore 10:44
Senza entrare nel merito delle motivazioni, quando scatta la censura per l'arte, la notizia, la documentazione dell'attualità, vi leggo solo arroganza da parte della politica da qualunque fazione provenga, destra o sinistra. Arroganza che si regge sulla debolezza e paura di affrontare il contraddittorio. La storia insegna.
Andando al nocciolo della questione, cercando di evitare inutili proclami di schieramento, non posso non rilevare che la questione è complessa. Visto però che tutte le parti politiche (maggioranza e minoranza) sono concordi nel ricercare una soluzione, va da sè che tutti sono coscienti che il problema esiste e va affrontato. Ma se il problema esiste, non vedo che nocumento possano portare immagini che lo raffigurano. Al massimo potremmo dire che quelle fotografie sono retoriche: mostrano quello che già si sa.
Non credo poi che gli schieramenti dell'opinione pubblica rispecchino esattamente l'esito delle elezioni comunali: molto spesso referendum locali o nazionali su argomenti specifici hanno stravolto le maggioranze risultanti sulla carta.
@Leoconte
Caro Leo, perché mi costringi sempre a puntualizzare? Chi l'ha detto che la fotografia più vera e viva è quella che affronta i temi sociali e la salvaguardia dell'ambiente e della natura? Sarà così per te. Io non nego l'importanza di questi argomenti, ma non credo che chi si occupa dei grandi temi della vita, della morte, dell'amore ma anche dell'estetica, del gusto, del costume faccia un lavoro di serie B. Fare classifiche di merito non ha proprio alcun senso. |
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