| inviato il 04 Agosto 2015 ore 15:50
Ciao a tutti, probabilmente è un topic già aperto molte volte, quindi chiedo già scusa per chi è stufo di ripetere sempre le stesse cose ma, non volendo trovarmi impreparato questa estate, provo comunque a chiedere informazioni. Avendo un Sigma 8-16, un 50 1.4 ed una Canon 60D (ovviamente anche munito di treppiedi) qual'è il metodo migliore per mettere completamente a fuoco tutto un paesaggio (mettiamo un primo piano di prato, delle montagne fino ad arrivare al cielo e stelle) sia di giorno che durante la sera? Devo utilizzare l'iperfocale? Ammetto che ancora non mi è totalmente chiara come procedura e, non potendo portare il PC per visionare gli scatti, vorrei non dovermi fustigare da solo quando al ritorno visionerò solo errori di messa a fuoco. Per quanto riguarda la notte ho letto di alzare gli ISO mettere a fuoco un punto lontano e prenderlo come infinito, poi tornare ad ISO 200-300 e scattare con il tempo che ritengo opportuno tenendo il diaframma più aperto possibile, ma c'è un modo di calcolare un tempo più o meno adeguato oppure c'è la vecchia tecnica del "prova e riprova"? Avendo Android nel cellulare ho scaricato hyperFocalPro ma non capisco fino in fondo come utilizzarla una volta sul campo. Qualcuno ha voglia di darmi 2 dritte? Magari anche con altre utility che utilizzate. Vi ringrazio!! |
| inviato il 04 Agosto 2015 ore 20:51
Non ho capito bene cosa vuoi fare ma se vuoi tutto a fuoco il diaframma devi chiuderlo non aprirlo. |
| inviato il 04 Agosto 2015 ore 21:00
Se vuoi tutto a fuoco devi chiudere completamente il diaframma non aprirlo. naturalmente in notturna i tempi saranno molgo lunghi. Se vuoi qualità dell'immagine devi utilizzare iso bassi, 100 è l'ideale. per il calcolo dell'iperfocale a 8 millimetri utilizzando una aps-c, con f/16 mettendo a fuoco un soggetto posto a 25cm avresti a fuoco tutto da 11.6 cm dalla lente dell'obiettivo fino ad infinito. www.dofmaster.com/dofjs.html Il sito di sopra ti permette appunto di fare questi calcoli. Ciao |
| inviato il 05 Agosto 2015 ore 10:02
si perdonatemi, mi sono espresso male io. Intendevo aprire il diaframma e alzare gli iso solo mettere a fuoco con il live view e poi tornare ai settaggi corretti. Questo lo avevo letto per riuscire ad individuare quale sia esattamente il punto che determina l'infinito nell'obiettivo in quanto sia nel sigma che nel canon è ancora segnata la tacchetta della messa a fuoco. Sapendo che non è mai corretto girare la ghiera fino al punto in cui è effettivamente segnato il simbolo infinito ma è qualche millimetro prima. Sto facendo confusione? Grazie sdrakon non capivo esattamente come utilizzare questo sito. Quindi, ad esempio, se usassi i 50mm a f 16 (con soggetto sempre a 25cm) avrei tutto a fuoco da 24,4 cm? |
| inviato il 05 Agosto 2015 ore 11:28
Si da 24.4 ma fino a 25.6 solamente, esattamente 1.2 cm a fuoco e non fino all'infinito. |
| inviato il 05 Agosto 2015 ore 11:58
“ Devo utilizzare l'iperfocale? Ammetto che ancora non mi è totalmente chiara come procedura e, non potendo portare il PC per visionare gli scatti, vorrei non dovermi fustigare da solo quando al ritorno visionerò solo errori di messa a fuoco. „ Si, devi utilizzare l'iperfocale. Con gli obiettivi moderni però è un delirio, le scale di messa a fuoco sono delle prese per il culo, e solitamente non ci sono diaframmi segnati, eccetto un timido f/22 dalla discutibile utilità. Devi farti prima i vari conti, le varie prove e poi capire quale/cosa/come/dove usarla. Per capirci meglio, partiamo dal passato, dove le cose erano molto più semplici e pratiche:
 Ecco un'esempio di lente impostata all'iperfocale per f/16. In realtà la lente è focheggiata a 1,5 metri (come vedi dalla freccia) ma, come puoi vedere, ha delle tacche che indicano la profondità di campo ai vari diaframmi, cosa che sulle lenti attuali non si trova più da parecchio tempo. Usarle è semplice. Senza muovere la messa a fuoco, puoi vedere che, con queste impostazioni, a f/5.6 la pdc si estende da, circa, 1,2 metri a 2,5 metri di distanza, a f/8 da 1,1 metri a 3 metri e via dicendo. Ora, nota la tacca relativa a f/16: quella di sinistra indica 0,8 metri, quella di destra l'infinito. Significa che, per f/16 e la distanza di messa a fuoco impostata, la lente è all'iperfocale, ossia è tutto a fuoco da 0,8 metri ad infinito. F/16 è troppo chiuso e preferisci l'iperfocale ad, esempio, f/8? Semplice, ruoti la ghiera verso sinistra fino a che l'infinito si trova sopra la tacca di f/8 e bam, iperfocale a f/8. E dalla parte opposta puoi vedere quanto si estende la pdc, verificando quale distanza si trova sopra la tacchetta di f/8, il tutto senza fare conti e con una semplicità ed immediatezza disarmanti. Oggi i produttori amano complicarci la vita, regalandoci l'ultimo orpello tecnologico ma """dimenticandosi""" di alcuni aiuti fondamentali. Non ci sono più le tacche della pdc (a parte, come detto, due microtacchettine per il diaframma più chiuso, e solo su alcune lenti. Inutili) quindi i conti vanno fatti a casa. Inoltre le ghiere di messa a fuoco solitamente hanno una corsa ridicolmente breve (eh sai, tanto c'è l'autofocus... ) che renderebbe inutile qualunque scala di pdc. Facendo l'esempio con il tuo sigma 8-16, a 8mm e f/8, hai l'iperfocale a 0,41m (la trovi a fianco di "hyperfocal distance") secondo il sito che ti hanno linkato sopra. Il che vuol dire che, se vuoi scattare all'iperfocale a f/8, la lente deve essere focheggiata a 0,41m di distanza, il diaframma chiuso ad f/8, e avrai a fuoco dall'infinito a 0,21 metri (questo valore te lo da sempre dofmaster, nel secondo disegnino). Ora che hai la distanza di MAF, il problema più grosso è: come diavolo la imposti sull'ottica? Nel tuo caso ti va bene, hai la dicitura di 0,4 metri, ammesso che sia precisa, ma alcune ottiche non hanno proprio la scala delle distanze di messa a fuoco, o la scala di messa a fuoco è inutilizzabile. In questi casi, semplicemente misuri dal piano sensore 0,41 metri di distanza, fai focheggiare alla macchina in AF, dopodichè disattivi l'AF e non tocchi più la ghiera di messa a fuoco. Che macello, eh? Dillo ai produttori, che si concentrano più sul VR sar× che stabilizza 0,3 stop in più o sull'AF più rapido di 0,001ms che aggancia con 0,1 stop di luce in meno degli altri (che però fanno vendere più ottiche e fotocamere, chiamali scemi), ma si perdono le cose più semplici e banali ma infinitamente più utili, come una scala delle distanze e dei diaframmi. Perlomeno sulle lenti wide/ultrawide che diamine, che sono quelle più usate in iperfocale. “ Per quanto riguarda la notte ho letto di alzare gli ISO mettere a fuoco un punto lontano e prenderlo come infinito, poi tornare ad ISO 200-300 e scattare con il tempo che ritengo opportuno tenendo il diaframma più aperto possibile, ma c'è un modo di calcolare un tempo più o meno adeguato oppure c'è la vecchia tecnica del "prova e riprova"? „ Hai letto una cazzata . Alzare gli iso è totalmente inutile e non aiuta assolutamente nella messa a fuoco. La sensibilità iso regola la sensibilità del solo sensore che acquisisce l'immagine. La messa a fuoco è fatta da un'altro sensore che se ne frega bellamente della sensibilità iso impostata. Ah, l'infinito della tua ottica, è in corrispondenza del trattino verticale di quella specie di "L" che fa capo al simbolo di infinito. Ad esempio, questa:
 È impostata ad infinito. |
| inviato il 05 Agosto 2015 ore 12:35
Lascia perdere tutti i calcoli dell'iperfocale, con quelle ottiche non ti servono quasi a nulla. Con un'ottica 8-16mm è molto facile avere tutto a fuoco nel paesaggio. Non devi fare l'errore di focheggiare un soggetto vicino, perchè la distanza del soggetto è il fattore che maggiormente influenza la PDC, bensì un soggetto molto lontano. Non devi focheggiare alla distanza hyperfocale, anche perchè non ci riusciresti ... Usando DOF Master www.dofmaster.com/dofjs.html vedi che per la 60D, a 8mm, già con f/8 hai una PDC che praticamente va da 0,4m a infinito, sia focheggiando a 10m, che a 100m che a 1000m. Se usi la focale 16mm la PDC davanti al soggetto sarà minore. Perciò semplicemente devi privilegiare la focale più corta, 8 e 10 mm, tenere il diaframma chiuso almeno a f/8 (con una Aps-c non andrei oltre, massimo f/11 per non degradare l'immagine per diffrazione) e focheggiare un punto lontano (siamo in un paesaggio). Controlla aiutandoti con l'anteprima della PDC che la macchina dovrebbe fornirti. Se poi pretendi di avere a fuoco il filo d'erba a 10 cm dalle lente e anche il panorama all'infinito, allora non è con quell'attrezzatura che ci riuscirai. |
| inviato il 05 Agosto 2015 ore 13:28
Grazie davvero ad entrambi, a Gr8wings per avermi fatto capire che i calcoli li dovrò dedicare ad altri obiettivi e a Roby per questa stupenda spiegazione generale che davvero mi ha aiutato molto. Quindi un grazie sincero per aver avuto anche voglia di spiegarmelo. Quindi, durante la sera, quando mettere a fuoco in automatico non è semplice, posso usare l'iperfocale così come mi è stata spiegata, avendo l' 8-16 che mi da una mano nel calcolarla? Un buon metodo per capire se effettivamente è preciso sarebbe quello di provarlo, magari durante un orario di luce, cosi' da rendermene subito conto? Per i tempi invece, voi avete un calcolo approssimativo? Ho visto che alcuni alzano comunque un pò gli ISO anche se potrebbero aumentare il tempo |
| inviato il 05 Agosto 2015 ore 15:29
seguo con interesse |
| inviato il 05 Agosto 2015 ore 15:36
Non ho letto il thread , troppo pigro e in vacanza ormai. Ma ho avuto questo obiettivo. Se scatti a f9, dove hai una resa media ottimale, tra bordi e centro, ed eviti di focheggiare qualcosa che ti è proprio davanti al naso, è praticamente impossibile non avere tutto a fuoco. Soprattutto se scatti a 8mm. Grandissimo obiettivo comunque, l'ho adorato. |
| inviato il 05 Agosto 2015 ore 16:37
“ Lascia perdere tutti i calcoli dell'iperfocale, con quelle ottiche non ti servono quasi a nulla. Con un'ottica 8-16mm è molto facile avere tutto a fuoco nel paesaggio. Non devi fare l'errore di focheggiare un soggetto vicino, perchè la distanza del soggetto è il fattore che maggiormente influenza la PDC, bensì un soggetto molto lontano. Non devi focheggiare alla distanza hyperfocale, anche perchè non ci riusciresti ... Usando DOF Master www.dofmaster.com/dofjs.html vedi che per la 60D, a 8mm, già con f/8 hai una PDC che praticamente va da 0,4m a infinito, sia focheggiando a 10m, che a 100m che a 1000m. Se usi la focale 16mm la PDC davanti al soggetto sarà minore. Perciò semplicemente devi privilegiare la focale più corta, 8 e 10 mm, tenere il diaframma chiuso almeno a f/8 (con una Aps-c non andrei oltre, massimo f/11 per non degradare l'immagine per diffrazione) e focheggiare un punto lontano (siamo in un paesaggio). Controlla aiutandoti con l'anteprima della PDC che la macchina dovrebbe fornirti. Se poi pretendi di avere a fuoco il filo d'erba a 10 cm dalle lente e anche il panorama all'infinito, allora non è con quell'attrezzatura che ci riuscirai. „ Vero anche questo, senza complicarsi la vita (in questo caso, data la focale cortissima) basta considerare la pdc tra 0,4 metri e l'infinito e focheggiare... ad infinito ma anche ad 1 metro o qualunque valore si sia in mezzo, poco cambia. Aggiungo, però, che l'iperfocale così calcolata può essere ottimista riguardo la pdc, in particolare se si guardano le foto la 100%. Solitamente è bene chiudere di un diaframma in più. Che so, imposto l'iperfocale a f/8, ma chiudo a f/11. “ Grazie davvero ad entrambi, a Gr8wings per avermi fatto capire che i calcoli li dovrò dedicare ad altri obiettivi e a Roby per questa stupenda spiegazione generale che davvero mi ha aiutato molto. Quindi un grazie sincero per aver avuto anche voglia di spiegarmelo. Quindi, durante la sera, quando mettere a fuoco in automatico non è semplice, posso usare l'iperfocale così come mi è stata spiegata, avendo l' 8-16 che mi da una mano nel calcolarla? Un buon metodo per capire se effettivamente è preciso sarebbe quello di provarlo, magari durante un orario di luce, cosi' da rendermene subito conto? Per i tempi invece, voi avete un calcolo approssimativo? Ho visto che alcuni alzano comunque un pò gli ISO anche se potrebbero aumentare il tempo „ Prego! Se utilizzi l'iperfocale, dimenticati la messa a fuoco automatica. Nel tuo caso e con la tua lente, scattando ad 8mm, semplicemente metti la ghiera su infinito è in un punto qualunque tra infinito e la prima distanza segnata, diaframma a f/8 (o f/11, vedi sopra) e scatta. Si, i test meglio farli con abbondante luce, visto che ti serve spulciare il dettaglio. Per i tempi, invece, fa fede l'esposimetro E ciò che hai in mente di ottenere. Non so come sei abituato, ma puoi usare lo spot e fare una "scansione" della scena, vedere i valori che ti restituisce e poi esporre di conseguenza. Oppure puoi usare il matrix (non so come lo chiama canon, quello a più zone), capire come si comporta e poi stararlo quanto serve (SE serve) per ottenere quello che vuoi, o qualunque altra modalità che ti è comoda. Riguardo ISO/tempo, dipende da cosa vuoi ottenere e dalle condizioni di scatto. Se sei su cavalletto del tuo mosso te ne puoi bellamente fregare, MA devi tenere conto, se c'è, del mosso dei soggetti (che so, persone, barche, foglie e alberi mossi dal vento, auto, stelle, acqua ecc ecc) che può essere deleterio per la foto ma anche l'esatto contrario, può esaltarla. Dipende dalla situazione e da quanto è mosso (1/5 di secondo è ben diverso da 10 secondi, ad esempio). Si possono anche "eliminare" le persone con un tempo di posa sufficientemente lungo, se queste si muovono. Ad esempio, questo: www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=991455 È stato un mio maldestro tentativo, riuscito solo in parte ma penso renda l'idea... Se invece non ci sono soggetti in possibile movimento (o se la presenza di questo è ininfluente), del tempo di scatto te ne puoi fregare bellamente, e scattare a 1/200 o per 30'' non cambia nulla. Se invece sei senza cavalletto, il tempo minimo di sicurezza è uno spannometrico 1/focale (focale equivalente), quindi, nel tuo caso, 1/12 s . Dico spannometrico perchè è soggettivo e dipende dalla situazione: se sei stanco o hai il fiatone o sei in una posizione scomoda, allora meglio ridurre un po' il tempo. Se invece sei fresco, seduto, con la schiena appoggiata ad un muro... allora 1/12s è alla portata, ma anche magari 1/8. Riguardo la sensibilità, è da tenere al minimo (senza usare modalità estese, se presenti), a meno che non sia necessario utilizzare tempi più rapidi di quelli necessari in quella particolare situazione, allora si sale. Ma solo se non si può fare altrimenti. |
| inviato il 05 Agosto 2015 ore 16:40
Fortuna che non stiamo parlando di un 300 o un 400 f 2 8! Con l' 8 16 avrai il problema ad avere qualche cosa fuori fuoco e non a fuoco. |
| inviato il 05 Agosto 2015 ore 16:56
Io di solito regolo sui 2-3 mt. diaframma f/8 a f/11 il più delle volte non guardo neppure il mirino scattando tra la gente oppure con la macchina ad un palmo da terra, al 99% porti a casa quel che volevi senza stare a riguardare |
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