| inviato il 23 Luglio 2015 ore 20:39
Ciao a tutti, come tutti sapete le lenti per mirrorless sono progettate con un tiraggio minore rispetto a quelle per reflex equivalenti, e questo consente di ridurre le dimensioni sia delle macchine che delle lenti. Se ho capito bene, una lente con tiraggio minore proietta la luce sul sensore in modo più inclinato, specialmente ai bordi del sensore, giusto? Quello che vorrei chiedere è: questo fatto mette in qualche modo in difficoltà il sensore? Si ha un qualche effetto di degradazione dell'immagine ai bordi nei sistemi mirrorless rispetto agli equivalenti reflex? Qualcuno ha avuto esperienze in tal senso o ha notato qualche miglioramento dell'immagine adattando lenti reflex, e quindi caratterizzate da un tiraggio maggiore, su camere mirrorless? Secondo voi resta ancora una supremazia, seppur magari minima, in termini assoluti di qualità d'immagine dei sistemi reflex rispetto ai sistemi mirrorless? Grazie e saluti Alessandro |
| inviato il 23 Luglio 2015 ore 21:27
“ Ciao a tutti, come tutti sapete le lenti per mirrorless sono progettate con un tiraggio minore rispetto a quelle per reflex equivalenti, e questo consente di ridurre le dimensioni sia delle macchine che delle lenti. Se ho capito bene, una lente con tiraggio minore proietta la luce sul sensore in modo più inclinato, specialmente ai bordi del sensore, giusto? Quello che vorrei chiedere è: questo fatto mette in qualche modo in difficoltà il sensore? Si ha un qualche effetto di degradazione dell'immagine ai bordi nei sistemi mirrorless rispetto agli equivalenti reflex? Qualcuno ha avuto esperienze in tal senso o ha notato qualche miglioramento dell'immagine adattando lenti reflex, e quindi caratterizzate da un tiraggio maggiore, su camere mirrorless? Secondo voi resta ancora una supremazia, seppur magari minima, in termini assoluti di qualità d'immagine dei sistemi reflex rispetto ai sistemi mirrorless? Grazie e saluti Alessandro „ guardando i risultati del 16-35 Sony sulla a7r direi di sì, visto che è pietoso in rapporto al sensore che ci sta dietro, poi però penso che con i fissi progettati a dovere sia magari più facile gestire meglio il fenomeno magari con particolari schemi ottici. Con il tempo magari riescono ad ottenere di più anche negli zoom grandangolari. Attendo di vedere i dati di un fisso 14, 18 o 21.....su ff, attendiamo i batis UW che secondo me faranno la differenza |
| inviato il 23 Luglio 2015 ore 22:23
Ciao Franlazz79, grazie per la risposta; in effetti speravo di sentire qualche parere sulle full frame in tal senso, in cui questo effetto dell'inclinazione della luce incidente sul sensore dovrebbe essere in teoria ancora più marcato. Saluti! |
| inviato il 23 Luglio 2015 ore 22:29
Secondo me le mirrorless FF tipo Sony a7 sono nate non per il fotoamatore con corredo di zoom che ultimamente le acquista alla cieca per i valori ai test, ma per quello che da l'80% del valore ai fissi e magari ha anche 2 zoom, ma solo per le emergenze. Se invece uno vuole un corredo a7 per avere non so: 16-35, 24-70, 70-200, tutti 2,8 come quasi uniche lenti, non sta sfruttando bene il sistema ne sulla resa ne sulle potenzialità nella riduzione dei pesi. |
| inviato il 23 Luglio 2015 ore 23:40
La questione aveva incuriosito anche me, ma non ho trovato notizie a riguardo. Non so come reagisce un sensore "classico" alla luce inclinata. Sò che la Lytro ha basato i suoi sensori su questo fatto (il sensore è in grado di leggere la luce e l'inclinazione per produrre un'immagine tridimensionale e poter quindi mettere a fuoco successivamente). In ogni caso non credo sia un degrado facilmente visibile, altrimenti se ne era già parlato ;) Le lenti, comunque, sono riprogettate per correggere l'astigmatismo dei fasci obliqui (curvatura di campo); che, credo, sia più difficile da risolvere con un tiraggio così corto. Ma questo non centra con il sensore “ Secondo me le mirrorless FF tipo Sony a7 sono nate non per il fotoamatore con corredo di zoom che ultimamente le acquista alla cieca per i valori ai test „ Non esageriamo, la gente è incuriosita da questo nuovo sistema e quindi nascono molti test. Nasce per non entrare in competizione diretta con i grandi marchi e quindi avere un mercato più facile da scalare, quindi non è proprio nato per quello scopo ;) |
| inviato il 24 Luglio 2015 ore 9:02
Ciao Bernalor, grazie per interessanti le considerazioni. Penso anche io che probabilmente la differenza di qualità d'immagine sia molto sottile tra sistemi reflex e mirrorless, però ero curioso di sapere se qualcuno l'avesse notata su sistemi equivalenti. Saluti |
| inviato il 24 Luglio 2015 ore 9:29
Comunque a distanziare la lente posteriore si fa sempre in tempo, al limite l'ottica sarà ingombrante quanto quella di una reflex, ma se la priorità è la qualità non penso sia un problema. Un po' come costruirla con l'adattatore incorporato. Sbaglio? |
| inviato il 24 Luglio 2015 ore 9:43
Ciao Otto, penso che ogni lente sia progettata per funzionare con un determinato tiraggio e non ci sia molta flessibilità su questo punto. Al massimo si può adattare una lente per reflex su un corpo mirrorless con un adattatore che, appunto, ne porti il tiraggio al valore di progetto. E' invece impossibile fare il contrario, cioè adattare una lente per mirrorless su un corpo reflex, in quanto per farla funzionare occorrerebbe ridurre il tiraggio del corpo macchina, cosa ovviamente non fattibile. Saluti |
| inviato il 24 Luglio 2015 ore 10:07
"Se ho capito bene, una lente con tiraggio minore proietta la luce sul sensore in modo più inclinato, specialmente ai bordi del sensore, giusto?" No, per niente, è sbagliato: l'angolo d'incidenza della luce sul sensore NON varia avvicinando o alontanando il sensore, resta uguale. Il tiraggio minore del complessivo ottica + fotocamera comporta una minore distanza del nodo dell'ottica rispetto al piano focale e questo a sua volta comporta una maggiore risoluzione dell'immagine che l'ottica proietta sul piano focale La maggiore risoluzione è un vantaggio non da poco: le maggiori risoluzioni, medie, di Canon rispetto a Nikon dipendono anche dal fatto che il tiraggio delle Canon è più corto delle Nikon. Dato che il sensore è più vicino all'ottica con fotocamera a minor tiraggio, la MAF all'infinito resta possibile, mentre si riduce la distanza minima di Messa a Fuoco, di quanto si riduce dipende dalla riduzuione del tiraggio. Ottiche a tiraggio lungo sono usabili con fotocamere a tiraggio più corto, resta la maf all'infinito e si riduce un po' la minima distanza di maf, mentre ottiche a tiraggio corto messe su fotocamere a tiraggio lungo perdono la messa a fuoco all'infinito, e questo, di solito, non le rende usabili. L'uso di ottiche a tiraggio lungo su fotocamere a tiraggio più corto NON comporta aumenti di risoluzione dell'ottica riportati sull'immagine, l'ottica è fatta così, ha il suo tiraggio per la MAF e la risoluzione non la cambia. la risoluzione, in tutte le ottiche, è minima alla minima distanza di MaF, salvo ottiche particolari, ottimizzate per quell'uso (tipiche la ottiche macro). |
| inviato il 24 Luglio 2015 ore 10:41
Ma come risoluzione ai bordi? Le ottiche Leica R vanno alla pari dei Leica M? Per quanto riguarda la risoluzione al centro da quello che dici M dovrebbe andare meglio rispetto ai Leica R, per il minor tiraggio. |
| inviato il 24 Luglio 2015 ore 10:48
I dati delle ottiche Leica M o R io non li conosco, e la risoluzione delle ottiche, ovviamente, NON dipende unicamente dal tiraggio, dipende assai di più dal vetro, schema, trattamento antiriflessi etc. Pensa ad un proiettore da diapositiva, e proietta l'immagine a 1 metro o a 10 metri: la risoluzione più alta ce l'hai proiettando vicino. tiraggio minore, il cono proiettato dall'ottica ha altezza minore, ed a parità di prestazione ottica, la risoluzione è più alta. |
| inviato il 24 Luglio 2015 ore 10:51
“ Il tiraggio minore del complessivo ottica + fotocamera comporta una minore distanza del nodo dell'ottica rispetto al piano focale e questo a sua volta comporta una maggiore risoluzione dell'immagine che l'ottica proietta sul piano focale „ Non riesco a capire come la distanza (di 2 o 3 cm) nell'aria possa far degradare in maniera visibile l'immagine. Anzi, per avvicinare l'obiettivo al sensore deve essere ulteriormente corretta per la curvatura di campo. “ Pensa ad un proiettore da diapositiva, e proietta l'immagine a 1 metro o a 10 metri: la risoluzione più alta ce l'hai proiettando vicino. tiraggio minore, il cono proiettato dall'ottica ha altezza minore, ed a parità di prestazione ottica, la risoluzione è più alta. „ Scusa ho visto dopo il commento. Comunque non credo funzioni in questa maniera: l'immagine "esce" dall'ultima lente alla grandezza (circa) del sensore. Non fa un cono, dove si ingrandisce in base alla distanza; altrimenti gli anelli macro non modificavano la messa a fuoco ma zoommano |
| inviato il 24 Luglio 2015 ore 10:54
“ I dati delle ottiche Leica M o R io non li conosco, e la risoluzione delle ottiche, ovviamente, NON dipende unicamente dal tiraggio, dipende assai di più dal vetro, schema, trattamento antiriflessi etc. „ Si è vero, hai ragione Alessandro |
| inviato il 24 Luglio 2015 ore 11:21
“ Se ho capito bene, una lente con tiraggio minore proietta la luce sul sensore in modo più inclinato, specialmente ai bordi del sensore, giusto? ....Si ha un qualche effetto di degradazione dell'immagine ai bordi nei sistemi mirrorless rispetto agli equivalenti reflex? (...) Secondo voi resta ancora una supremazia, seppur magari minima, in termini assoluti di qualità d'immagine dei sistemi reflex rispetto ai sistemi mirrorless? „ L'esempio del proiettore chiarisce anche la questione dell'inclinazione: a 1 metro o a 10 metri, l'angolo di proiezione è sempre lo stesso. A parità di sensore (e di qualità delle lenti), non hai motivo di aspettarti minore risoluzione sulla mirrorless. |
| inviato il 24 Luglio 2015 ore 12:06
“ Pensa ad un proiettore da diapositiva, e proietta l'immagine a 1 metro o a 10 metri: la risoluzione più alta ce l'hai proiettando vicino. tiraggio minore, il cono proiettato dall'ottica ha altezza minore, ed a parità di prestazione ottica, la risoluzione è più alta. „ scusate ma non capisco una cosa: se io proietto a 1 metro o a 10 metri con lo stesso angolo, l'immagine proiettata sarà certamente 10 volte più grande a 10 metri, se la trigonometria non m'inganna. Invece, per proiettare coprendo la stessa area da distanze diverse, dovrà per forza cambiare l'angolo, a meno che l'immagine che proietto non abbia le stesse dimensioni della sua proiezione: in quel caso tutti i raggi luminosi saranno paralleli e ortogonali alla superficie di proiezione. Oltretutto, se la seguente illustrazione è rappresentativa delle proporzioni tra una reflex e una mirrorless equivalente, sembrerebbe che l'angolo di proiezione debba per forza essere più acuto nel caso della reflex, con conseguente minore variabilità dell'angolo d'incidenza della luce sul sensore:
 “ A parità di sensore (e di qualità delle lenti), non hai motivo di aspettarti minore risoluzione sulla mirrorless. „ io non mi aspetto minore risoluzione, mi chiedevo se l'inclinazione della luce incidente sui pixel più periferici potesse in qualche modo influire sulla qualità dell'immagine. Oltretutto la luce deve passare attraverso al filtro di Bayer prima di finire sul sensore: i pixel del filtro sono perfettamente allineati a quelli del sensore o sono sfalsati tenendo conto dell'inclinazione della luce incidente? Forse sto spaccando il capello in quattro ma ero curioso di capire se ci fosse qualche limite nel trasferire tutta la qualità di un sistema reflex in un analogo sistema mirrorless. Comunque grazie a tutti per le risposte e saluti! |
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