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Stampe diverse da quello che vedo su monitor


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avatarsenior
inviato il 18 Luglio 2015 ore 21:47

Il blog di boscarol è già un ottimo inizio, almeno cominci a capire cosa stai facendo. Ti consigliavo un corso, ma anche solo due chiacchere con uno stampatore che ti mostra i vari passaggi, in un paio d'ore ti chiarisci ogni dubbio, almeno nelle configurazioni che ti servono x la stampa.

avatarjunior
inviato il 18 Luglio 2015 ore 21:56


rispondo alle tue domande

Rikorda nella linea professinale nel nord italia utilizza la stampa con lambda

i costi sono circa 5 euro per una 20x30 e 10 euro per una 30x45

i fotolibri li puoi fare benissimo con fototaxi
pero facendo tu le pagine a photoshop prima (se il libri è 21 x 21 cm ad esempio)
(21x21 cm jpg 254 dpi profilio srgb) ad esempio la gamma bliblos è molto bella
e io ottengo quello che ho a monitor.

basta che ti fai le pagine tu come vuoi


Ti ringrazio della risposta, ma devo capire prima come avere una foto che si avvicini il più possibile a quello che vedo sul monitor, era questo che volevo sapere, ora so che ho bisogno di un colorimetro, poi passo dopo passo arrivo a capire anche la stampa.

avatarjunior
inviato il 18 Luglio 2015 ore 22:01

Il blog di boscarol è già un ottimo inizio, almeno cominci a capire cosa stai facendo. Ti consigliavo un corso, ma anche solo due chiacchere con uno stampatore che ti mostra i vari passaggi, in un paio d'ore ti chiarisci ogni dubbio, almeno nelle configurazioni che ti servono x la stampa.


Esatto, il blog di Boscarol è molto utile per capire di cosa stiamo parlando, io forse mi sono approcciato in modo sbagliato a questo problema, non ho mai avuto o voluto affrontare il problema della stampa, proprio perchè a me piace scattare e guardare le foto a monitor, ora che ho capito che ho una marea di scatti chiusi in un paio di scatoline di metallo, mi piacerebbe avere del fotolibri, ma so che se mi prende anche questo gorillone, devo rimettere mano al portafogli.
Per i corsi, come ti ho detto poco indietro, forse sono io che non ci sono portato, li vedo macchinosi e lenti ed io di tempo ne ho sempre di meno, preferisco informarmi in questa enorme piazza che è internet.

avatarjunior
inviato il 18 Luglio 2015 ore 23:13

Fototaxi della rce funziona bene.
Alternativa il modulo libro di lightroom e stampa su blurb.

avatarjunior
inviato il 18 Luglio 2015 ore 23:18

Ma scusate, perchè mi state proponendo stampatori diversi da photocity? io con loro mi trovo bene, c'è solo un linguaggia da capire, ma penso che risolveremo presto.
Se invece pensate che fototaxi, RCE, e altri siano migliori, allora chiedo scusa, ma su che base si dice che uno è meglio dell'altro?

avatarjunior
inviato il 18 Luglio 2015 ore 23:55

@pasticcino
Beh, tanto per chiarirti le idee MrGreen
Scherzo... Ognuno di noi ha le sue esperienze, io preferisco Fototaxi perché vado alla rce e tocco con mano e parlo con qualcuno direttamente, oppure blurb di lightroom per il flusso di lavoro integrato.


@Donagh
Correggimi se sbaglio, ma un 30x40 su carta hahnemuhle stampato in laboratorio professionale costa 30 euro...

avatarjunior
inviato il 23 Luglio 2015 ore 23:16

Ciao.
Tanto per aggiungere carne al fuoco - e per schiarirti ancora di più le idee MrGreen aggiungo altri 2 cents :).

Ho scorso tutto il thread ma non ho più visto se hai verificato il profilo dei file che invii al laboratorio. È un aspetto importante della catena del colour management (vedasi sito di Boscarol ;-) ).
In Photoshop:
1) Edit
2) Assign profile. Ti si apre un modulo dove ti fa vedere il profilo attualmente "agganciato" al file, solitamente è quello assegnato dalla macchina fotografica al momento dello scatto (sRGB o Adobe RGB, nella maggior parte dei casi).

La calibrazione del monitor è diversa dal suo profilo, un profilo colore tutti i dispositivi e le carte ce l'hanno, indipendentemente dall'essere calibrati o meno.
Però con un buon colorimetro / sonda tu puoi regolare il tuo monitor fino a portarlo ad una ragionevole correttezza. Io ti posso descrivere (in maniera un po' approx, scusa...) come funziona la sonda che uso io (Gretag Eye-One): il programma di calibrazione fa apparire dei riquadri di colore primario (R - G - B), la sonda legge i valori, ti dice di quanto il tuo monitor è deviato dal teorico poi tu agendo con la regolazione del monitor ti porti il più possibile alla regolazione corretta, cioè aumenti / diminuisci i tre canali di colore. In questo modo correggi eventuali derive dal colore corretto. Solo in questo modo hai la garanzia che il colore che vedi come "rosso" sia davvero 100% rosso e non una miscela con gli altri (ovviamente i colori naturali non sono pressoché mai al 100%!). Alla fine della calibrazione il programma salva il profilo del monitor, e solitamente t'imposta il PC in modo che all'accensione in automatico si carichi il profilo giusto. E poi ti ricorda pure di ricalibrare ogni 30 giorni (onestamente, con un buon monitor non si hanno grandi cambiamenti...).

Il profilo della carta, che è sempre specifico per un insieme carta-stampante, ti serve principalmente se stampi tu (in Photoshop / Lightroom), applicando la gestione colore da parte di PS e non da parte della stampante; puoi usarlo per le softproof in PS (View / Proof SEtup / Custom), per sapere se alcuni dei colori che vedi a schermo non saranno riprodotti correttamente in stampa (Gamut Warning).
Se invece non stampi tu, sarà lo stampatore a usare il profilo dell' insieme carta-stampante "incrociato" con quello del file che gli hai mandato, dato che i colori del file (RGB) devono essere tradotti in CMYK, e che non tutti i colori visibili su un monitor possono essere riportati esattamente in inchiostro e carta....

Buon divertimento, la stampa è un mondo mooolto vasto ma può dare delle soddisfazioni.

avatarjunior
inviato il 24 Luglio 2015 ore 2:18

Ciao, aggiungo due spicci anche io

Tralasciando la profilatura del monitor... supponiamo che sia ok.... dovresti capire esattamente se il fotolibro lo stampano in cromia (cmyk) dato che ti hanno indicato(il service di stampa) il profilo Fogra39 (Eurostandar Offset Patinata)... mentre se stampi le foto normali (su carta fotografica) 99% sono stampe Lamda (o con le casalinge a sublimazione) e quindi puoi lasciare sSRG o AdobeRGB

La quantità di spettro luminoso riproducibile dal Rgb e più ampio della gamma cromatica riproducibile dalla stampa su carta in Cmyk, alcuni colori NON possono risultare uguali.

Photoshop ti da tutti gli strumenti per convertire e verificare con che profilo vuoi le tue immagini, gia aprendo un file in cui sia stato incorporato un profilo, ph ti chiede se vuoi non usarlo convertirlo o lasciarlo inalterato....

se vai su periferiche Lambda o a sublimazione metodo colore Srgb o AdobeRgb.... le tue foto 99% hanno gia uno di questi due profili incorporati, non dovresti veder una grande differenza tra le foto a monitor e quelle stampate (ipotizzando che monitor e stampanti siano calibrate)

Diverso è se vai su periferiche Cmyk.... stampa con profilo Fogra39.... dato che i colori riproducibi da rgb a cmyk sono minori di gamma...le tue foto verrano convertite automaticamente dal driver della periferica di stampa e il risultato sarà inevitabilmente mooolto differente da quello che vedi sul monitor

puoi ovviare convertendo e visionando le foto su PH e poi salvarle incorporando gia il profilo di destinazione corretto (es Fogra 39)

Per farlo è semplice.... per solo verificare se la coversione dara colori fuori gamma, in Ph

, Visualizza -> Colori fuori gamma, e vedi esaltati i colori che tra Rgb e Cmyk Non sono riproducibili,

Modifica -> Converti in profilo -> e scegli il profilo di conversione (es Fogra39) spuntando anteprima vedi l immagine con il profilo applicato.... puoi avvicinarti piu o meno (che la conversione sia piu o meno fedele) scegliendo il metodo migliore (percettivo saturazione...ecc ecc)... se vuoi generare o meno il canale nero ecc ecc ecc... . alcune immagini nn subiscono grosse trasformazioni altre vengono alterate tantissimo.... ma è inevitabile Rgb ha uno spettro di colori piu ampio del Cmyk, una volta covertite le puoi corregge con le curve maschere ecc


la calibrazione del sistema prox volta.... ;)

avatarsenior
inviato il 24 Luglio 2015 ore 8:45

se vai su periferiche Lambda o a sublimazione metodo colore Srgb o AdobeRgb.... le tue foto 99% hanno gia uno di questi due profili incorporati, non dovresti veder una grande differenza tra le foto a monitor e quelle stampate (ipotizzando che monitor e stampanti siano calibrate)
non è proprio così, srgb o adobe rgb verranno convertite dal service attraverso il rip, che farà una conversione in cmyk, ma basato sulla gamma della stampante, quindi anche qui potresti avere sorprese, meno se usi l'srgb essendo uno spazio colore + piccolo di adobe rgb. Altri service invece usano direttamente il fogra39, disponibile in photoshop, proprio per semplificare la scelta del profilo per il cliente, che non avrà sorprese di croma (chiaramente con monitor calibrato).

avatarjunior
inviato il 24 Luglio 2015 ore 11:23

non è proprio così, srgb o adobe rgb verranno convertite dal service attraverso il rip, che farà una conversione in cmyk, ma basato sulla gamma della stampante, quindi anche qui potresti avere sorprese, meno se usi l'srgb essendo uno spazio colore + piccolo di adobe rgb.


mmmm questo sarebbe giusto se l'output finale fosse una stampante inkjet, ma se la stampa è LAMBDA (o Sublimazione) è una stampa "Laser/chimica" molto simile (da che so io è pressoche uguale) al vecchio sistema di stampa su carta fotografica (ilford-kodak-fuji) e li il profilo FOGRA non centra nulla con questo sistema.

il soldoni il laser "impressiona" la carta fotografica a diverse frequenze (rgb) che viene sviluppata in un bagno chimico (è carta all'alogenuro d'argento)

Il laser funziona "illuminando" la carta in una camera oscura.... l'impressione è fatta con la LUCE... quindi il metodo piu indicato e RGB (S o Adobe indifferentemente)

Diverso è se la stampa è fatta su periferica inkjet.... (plotter 4-6-8-12 colori o stampante multifunzione da casa CMYK) allora si che le immagini RGB vengono convertite automaticamente (senza controllo visivo) dal driver o dal rip nel profilo di stampa e allora avrai differenze, tra file inviati e file stampati.... e quindi meglio fornire al service le immagini gia convertite in CMYK magari TIFF con profilo FOGRA39 incorporato, mentre le converti vedi quali sono i colori che vengono "falsati" e li aggiusti (curve/maschere ecc ecc ecc) da avvicinarti piu possibilmente al colore "originario" (il colore che "visivamente" sembra piu simile)

la conversione automatica da un profilo ad un altro senza controllo da sempre risultati inaspettati, per quello meglio convertire nel profilo di destinazione prima di stampare e non fidarsi delle conversioni automatiche dei service

avatarsenior
inviato il 24 Luglio 2015 ore 11:30

Il laser funziona "illuminando" la carta in una camera oscura.... l'impressione è fatta con la LUCE... quindi il metodo piu indicato e RGB (S o Adobe indifferentemente)
per la LAMBDA non conosco come viene pilotata via software, ma anche se stampa in rgb ha un suo spazio colore, quindi anche qua un profilo generico ti può dare dei risultati falsati.

@Deka fotolito?

avatarjunior
inviato il 24 Luglio 2015 ore 12:00

Il problema è vecchio come le stampanti fotografiche.
Puoi prendere il miglior monitor al mondo, calibrarlo nel miglior modo possibile, utilizzarlo in ambiente a luminosità costante (un buon strumento, prima di leggere il mannello, deve misurare la luce ambiente..) ma se non usi l'esatto profilo colore della stampante non avrai mai un risultato prevedibile.

I monitor lavorano in RGB (additivo = per avere il bianco devi aggiungere colore), l'immagine è influenzata anche dalla luce ambiente e dalla "vita" del pannello.

Le stampanti lavorano in CMYK che è un metodo sottrattivo (=per avere il bianco devi togliere colore), per garantire fedeltà devono usare un profilo colore diverso per ogni supporto, che andrebbe rifatto ogni volta che cambiano i valori ambientali (temperatura ma soprattutto umidità). Oltre a questo, le stampanti non sono in grado di riprodurre tutta la gamma cromatica dei monitor anche se quelle che utilizzano 8 colori migliorano la situazione.

La procedura "scientifica" prevede che tu ti faccia inviare il profilo icc della stampante che verrà usata, lo applichi al tuo monitor e ti fai un'idea di come dovrebbero essere le tonalità in stampa.
La procedura più efficace è invece quella scritta prima, fai stampare delle prove senza alcun intervento da parte dello stampatore, le confronti con quello che vedi sullo schermo e lo regoli di conseguenza.

Per quanto riguarda le proporzioni, secondo me ti hanno proposto di "tagliare" l'immagine perché la carta che hanno non è nel formato che chiedi tu ma in quello che ti propongono loro.

user46920
avatar
inviato il 24 Luglio 2015 ore 12:06

... il laser "impressiona" la carta fotografica a diverse frequenze (rgb) che viene sviluppata in un bagno chimico (è carta all'alogenuro d'argento)

Il laser funziona "illuminando" la carta in una camera oscura.... l'impressione è fatta con la LUCE... quindi il metodo piu indicato e RGB (S o Adobe indifferentemente)


- questo vuol dire che sono fotografie vere e non stampe ad inchiostro ??
- quindi esistono anche stampanti a laser RGB (a luce) per formati giganti oltre il metro o anche due ???
- come si fa a riconoscere se un service usa quelle, dalla carta fotosensibile ??

potrebbe essere un argomento interessante ;-)

avatarsenior
inviato il 24 Luglio 2015 ore 12:25

"potrebbe essere un argomento interessante" ...ma non inerente al post in questione.
Google è tuo amico, basta fare una ricerca per avere informazioni.

Comunque il concetto è identico a quello della stampa analogica, l'immagine viene proiettata su un supporto fotosensibile, solo che anziché provenire dal positivo proviene dal file digitale a mo' di "videoproiettore". Laser???? :-/

avatarsenior
inviato il 24 Luglio 2015 ore 12:29

Comunque l'eventuale profilo dello spazio colore usato dal laboratorio non va applicato al monitor, ma usato per convertire il file nello spazio colore riproducibile dalle stampe effettuate dal laboratorio.
Ma una prova visiva porebbe creare altri problemi, perché lo spazio colore del monitor potrebbe essere più ampio in certe direzioni/luminosità e meno in altre. Meglio chiedere a PS di visualizzare le eventuali parti dell'immagine non contenute nello spazio di destinazione.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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