| inviato il 11 Luglio 2015 ore 21:38
Ciao a tutti, premetto di essere un principiante nel mondo della fotografia e per questo motivo, da un po' di tempo mi sono messo a riflettere su come migliorare i miei scatti, mi sono chiesto appunto cosa ci fa dire "che bella foto" e cosa separa un comune mortale con una reflex da un fotografo di fama mondiale. Ho fatto qualche ricerca e soprattutto ho cominciato a scorrere le gallerie di grandi fotografi del passato e moderni: la prima cosa che ho notato è che lo scopo di uno scatto è COMUNICARE QUALCOSA (grazie- direte voi- questo si sapeva già) ma ciò è importante perché, capito questo, si passa ad un livello meno superficiale di giudizio, infatti sappiamo tutti che "bello" e "brutto" sono concetti abbastanza relativi, eppure certe immagini di fotografi famosi piacciono a un buon 90% delle persone, ora senza finire a parlare del "bello assoluto" Kantiano, mi viene da dire che evidentemente tali immagini comunicano meglio di altre. Dobbiamo dunque distinguere una foto a seconda che riesca o meno nel suo intento, quindi si parla di foto EFFICACE o NON EFFICACE. Ora, una foto efficace solitamente è tale in quanto ci cattura, ci fa riflettere, suscita in noi emozioni: in poche parole è interessante e qui arriviamo al succo della questione: che cosa rende una foto interessante?? Beh, a mio modestissimo parere (e qui vorrei tanto che tutti aggiungessero il proprio), ci sono vari fattori che vi contribuiscono, singolarmente o insieme: 1. Soggetto- ok, questo mi sembra evidente, davanti ad un'aurora boreale, al leone che ruggisce o alla super-modella procacemente (s)vestita chiunque spalanca la bocca, anche se è una foto fatta con lo stramaledetto smartphone (poco consigliabile nel caso del leone per ovvi motivi). Le cose si complicano non poco se non si dispone di un soggetto che brilla di luce propria, e qui entra in gioco il secondo fattore 2. Risorse e tecnologia- con ciò intendo tutto quello che è attrezzatura e le sue caratteristiche intrinseche, mi spiego meglio: è vero che bastano 6 megapixel per tirare fuori ottime stampe di dimensioni generose ma con 36 il dettaglio esasperato che a molti non piace può comunque farci soffermare su un particolare dell'immagine o su una texture e quindi far sembrare quantomeno decente una foto che altrimenti sarebbe noiosa. Altro esempio ovvio è che a seconda delle focali di cui si dispone si riesce a includere o escludere determinate cose, e l'uso della lente appropriata al momento appropriato può fare la differenza. 3. Stile- altra cosa che cattura è sicuramente un certo stile, ovvero quella costante in tante foto diverse che le rende particolari, innovative. Mi viene in mente Lee Jeffries, maestro del ritratto di strada, in ogni suo lavoro traspare la drammaticità del soggetto (ecco che tutto torna) con in più un suo stile personale. Lui addirittura offre foto con una postproduzione decisamente marcata che solitamente troverei sgradevole, eppure penso che in parecchi (me compreso) farebbero carte false per avere un portfolio come il suo. 4. Abilità- e questa è forse la cosa più difficile da codificare, è una qualità del fotografo che però si riflette sul lavoro finale e sfogliando le gallerie di due tizi a caso che seguo su instagram (uno è Steve Mc Curry e l'altro è Jim Richardson) la cosa è evidente: l'occhio dell'osservatore finisce inevitabilmente dove vogliono loro, magia della composizione? Probabilmente in gran parte, ma non finisce qui, c'è "un'interpretazione" dei soggetti, un legame con loro che passa attraverso chi scatta fino ad arrivare a chi guarda la foto in un secondo momento e in più la capacità di cogliere l'attimo ? A me viene quasi voglia di cambiare hobby , scherzi a parte, spero di non avervi annoiati troppo e di avervi invogliati alla riflessione, sarei molto contento se ognuno scrivesse la propria opinione |
| inviato il 11 Luglio 2015 ore 23:28
Più o meno condivido quanto hai detto, ma ribalterei le priorità: 1) Abilità. Senza quella e la capacità di interpretare anche soggetti apparentemente banali, puoi avere anche tutta la tecnologia e le supermodelle che vuoi, ma non ci tirerai mai fuori nulla di buono. 2) Soggetto. Ovviamente aver di fronte un buon paesaggio o la famosa supermodella aiuta non poco. 3) Stile. Qui direi che è importante quando vuoi raccontare storie per immagini. Ma credo anche che un certo stile possa venir da solo, in base alle attitudini e preferenze di ognuno. 4) Attrezzatura. Ci sono alcuni generi che richiedono forti spese di denaro, ma direi che per comunicare un sentimento può bastare ed avanzare pure un telefonino. Cambiare hobby? Si, credo che lo farò pure io. A tempo debito... Saluti Roberto |
user46920 | inviato il 12 Luglio 2015 ore 3:32
“ ... cosa separa un comune mortale con una reflex da un fotografo di fama mondiale „ ??? stretto, stretto, innanzi tutto la fama mondiale ... ma non è detto che la fama equivalga sempre anche ad un pari valore del fotografo (questo vale anche per la pittura, per la musica, per la letteratura, ecc). L'efficacia è un ottimo termine per descrivere una fotografia, ma se descrive solo l'intento che c'è dietro che è quello di arrivare al successo, secondo me manca di altri fattori più importanti. Sarebbe come dire che se la foto è famosa, è bella perché è efficace. Ma invece ci sono foto immondizia che sono pura pornografia dell'efficacia, estremizzazioni dell'effetto sorpresa, scandalo, tragedia, ecc, che rappresentano soltanto un virtuosismo di efficacia dell'immagine, ma niente di più (ed è troppo poco). Il termine "interessante", secondo me è già più interessante, per descrivere una fotografia, nel senso che preferisco che sia più interessante che efficace (anche la musica, ad esempio) ... se poi è intressante ed anche efficace, allora penso che abbia ancora più successo (almeno su di me). Certamente il soggetto è uno dei tanti fattori, ma alcuni aspetti non sono così immediati e visibili da fuori, come l'abilità o lo stile, o come la tecnica utilizzata, la tecnologia o l'attrezzatura ... per cui, dire o trovare cosa serve per interessare maggiormente gli altri o almeno le persone giuste, per poi arrivare più facilmente al successo, non è per niente facile. E non per questo bisogna forzatamente cambiare hobby |
| inviato il 12 Luglio 2015 ore 8:09
Ottima discussione e riflessione, peccato che hai detto o avete detto oramai tutto, innanzi tutto serve la passione, è quella che muove l'interesse, lo studio e tutto quello che serve per migliorare e far si che uno scatto da banale diventi fantastico. Sicuramente l'attrezzatura serve, come il momento felice di uno scenario felice, ma se manca l'occhio, la curiosità, la ricercatezza del dettaglio non c'è attrezzatura che tenga. C'è una frase che ho riportato in calce a dei miei post in altra sede, presa da una rivista di fotografia che dice "Fotografare non significa riprodurre la realtà ma dare la propria interpretazione del mondo che ci circonda, cogliere un istante e lasciare ad altri la visione soggettiva di un frammento di vita", quando ciò suscita emozione allora siamo riusciti a fare una bella foto. Buona luce a tutti, Benedetto |
| inviato il 12 Luglio 2015 ore 9:45
Le mie .... in estremissima sintesi. Aggiungerei o sostituirei l'idea tra/alle cose che hai scritto ... questione che non è esterna all'autore ma che scaturisce dalla sua conoscenza e dalle cose che ha da dire, da come le sa o vuole dire (questo forse è lo stile che citi ...). Col digitale l'idea può manifestarsi ed evolversi anche rapidissimamente, uno scultore del marmo ha meno possibilità in questo senso, ma "l'idea/progetto" alla base è credo necessaria, o comunque alla base per fare buoni lavori fotografici Un saluto. Paolo .. cusufai |
| inviato il 12 Luglio 2015 ore 9:57
Riportare il modello di una macchina fotografica recente potrebbe farti migliorsre. Come pure crearti una rete di "amichetti" del forum. L'interpretazione banale di qualcuno conta di piu del l interpretazione originale di un altro. |
| inviato il 12 Luglio 2015 ore 10:40
Trovo sia un post molto interessante e profondo quello che proponi, sopratutto se sei autodidatta alle prime armi. L'ordine suggerito da Fedebobo è, anche per me, più corretto rispetto al tuo. Farei delle altre modifiche però: Al 1° posto metterei il messaggio. Quello che te non hai trattato come punto, io lo considero un punto ed è anche il più importante. Qual è il messaggio che vuoi dare? Quanto è profondo/attuale/brutale/sconosciuto/ecc.? Su questo si sviluppa la tua fotografia, il fine ultimo è quello di rappresentare questo messaggio. Uno dei punti da te tratti è il soggetto, ma ricordati che non esiste un soggetto senza uno sfondo e le due cose devono essere ben studiate per stare armoniosamente nella foto. Il soggetto deve prevalere sullo sfondo che completa l'immagine. Questo studio si chiama composizione, e un'ottima composizione vale molto di più di mille leoni, supermodelle o aurore boreali (che per la cronaca non sono mai il soggetto ma lo sfondo ) |
| inviato il 12 Luglio 2015 ore 11:09
"non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace "..! Un fattore che mi sembra doveroso aggiungere in molti casi è la "fortuna"! Puoi avere le doti, la sensibilità, la bravura e l'attrezzatura che vuoi, ma se non sei nel posto giusto al momento giusto...l'attimo non si coglie! Non sono d'accordo che una fotografia debba essere sempre bella o trasmettere qualcosa di trascendentale ( vedi le foto dei politici sui giornali), infatti può essere solo documentaristica (decenza di qualità scontata). Il bravo fotografo prima o poi le troverà le condizioni ideali per il miglior panorama, o ritratto, o altro genere. Poi ci sono i fabbricatori di immagini ( che gira gira fanno sempre il solito tipo di foto o immagini a seconda che siano più o meno condite in pp)...Dimenticavo di dire che alle volte sono a mio gusto stupende! Infine la cerchia di "amichetti" che come pecorelle lodano e rilodano foto o immagini insignificanti, e qui di esempi ce ne è in abbondanza. Capire il bello da questo è un po' più difficile. Comunque sia se l'attesa del piacere è essa stessa il piacere, auguro un sacco di piacere a tutti...prima e dopo! |
| inviato il 12 Luglio 2015 ore 12:21
Intanto sono contento che il post vi piaccia, in secondo luogo @L'occhiodelcigno io ho preso ad esempio nomi e foto illustri in quanto ritenute belle/efficaci/interessanti dalla maggior parte delle persone, ma il mio intento non è certo diventare famoso nè pretendo di arrivare a quei livelli, la mia è più che altro un'indagine: mi chiedo quale sia l'elemento che rende queste foto così attraenti. Soprattutto io parlavo di efficacia nel trasmettere qualcosa, poi che per questo motivo l'immagine piaccia a molti e diventi famosa direi che è una conseguenza. @cusufai interessante la questione dell' "idea", si ricollega a un'altro mio post di qualche tempo fa su "come nasce una fotografia" e che chi vuole può trovare sul mio profilo, lì si discuteva appunto sui vari modi di scattare, tipo chi si porta sempre la macchina al seguito o chi pianifica attentamente le uscite da casa, fattore che incide senza dubbio sul risultato finale, o meglio, porta a risultati differenti (non necessariamente uno è migliore dell'altro). @sandro casuzzi la tua è un'analisi abbastanza spietata, probabilmente corretta, ma io sono abbastanza nuovo anche del forum e dunque fuori da certe dinamiche interne, tuttavia sono certo che il nome altisonante dell'ultima reflex sia un ottimo "placebo" ma è un altro paio di maniche dato che il bello a cui mi riferisco io è qualcosa che esula dai dati exif @Bernalor grazie per le correzioni, giustissima la questione del messaggio che io avevo tralasciato o comunque sottinteso, diciamo che lo vedevo come parte del soggetto ma è giusto specificarlo tra i punti; sulla composizione direi che sono assolutamente d'accordo @66mosse un pizzico di c**o non fa mai male, penso che su questo nessuno abbia da ridire, però io non ho mai detto che le foto devono per forza trasmettere qualcosa; scatti di tipo documentaristico (vedi il politico) saranno sicuramente pagati meglio che uno scatto BELLO nel senso del post, è giusto che esistano ed hanno la loro funzione: mostrare di la faccia del soggetto dell'articolo e dare da mangiare al fotografo, ma quanto restano nella tua memoria? Ti ci soffermi più di 2 secondi? Io invece scatto per passione, il mio intento è migliorarmi e per questo ho cercato un confronto con persone più esperte di me, ma, butto via la modestia, ti confesso che vorrei che i miei scatti piacessero a me in primis, poi visto che cerco sempre di essere estremamente autocritico e di trovare questi famigerati canoni di bellezza/interesse o quello che è, mi auguro che piacciano anche agli altri |
| inviato il 12 Luglio 2015 ore 14:07
Bel post...concordo con quanto scritto da Michelecancelliere e aggiungo anche "non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace "..! di 66mosse... la mia risposta è che dipende....se una foto è considerata bella o brutta dipende oltre che dalla bravura del fotografo anche da chi guarda....secondo me ci deve essere anche un "empatia" con il soggetto o il significato mostrato... Quando quest'anno ho fatto delle lezioni di fotografia base ho mostrato le foto più costose del mondo(le prime 3) agli allievi, il loro commento si può riassumere in "niente di chè":-) poi ho spiegato per ogni foto i retroscena di come è stata fatta e dell'autore...e da foto brutte sono passate ad essere foto interessanti...ma interessanti non è bello...sono due cose diverse.. poi ho fatto delle prove (con foto non mie) ...in pratica una foto scattata ad un uccello raro ma sconosciuto e delle foto a cani e gatti...queste ultime emozionavano di più chi guardava la foto e davano giudizi maggiormente positivi...dal punto di vista tecnico erano ottime tutte anche quelle dell'uccello raro..anzi quelle per ovvie ragioni erano anche di difficile realizzazione...ma molto probabilmente le persone sono entrante in empatia...con quelle dei cani e gatti..visto che molti di loro o hanno posseduto cani e gatti o ci hanno giocato...mentre la foto dell'uccello socnosciuto non ha rievocato in loro nessun emozione passata o contemporanea.. anche io quando vedo foto belle di un paesaggio mai visto e quelle di un bel paesaggio che ho visitato...mi emoziono di più per la seconda...non è un effeto che vale per tutti...ma per molti si... Molte foto che ho visto esposte in musei di arte moderna le trovo brutte...e stupide...tipo gente nuda in strada che spinge un auto....ma se sono esposte li qualcuno a differenza di me...le ha trovate belle e di pregevole valore..,,chi ha ragione? molto probabilemnte nessuno dei due...la ragione è solo nei tanti occhi di chi guarda quell'opera.. |
user46920 | inviato il 12 Luglio 2015 ore 19:32
“ Soprattutto io parlavo di efficacia nel trasmettere qualcosa, poi che per questo motivo l'immagine piaccia a molti e diventi famosa direi che è una conseguenza. „ infatti cercavo di dire, secondo me e secondo quello che vedo e che ho visto, che molto spesso la coseguenza è proprio inversa: ovvero, siccome il fotografo è famoso, lo diventa automaticamente anche la foto che propone, la critica, critica (bene o male è pur sempre pubblicità) e poi va a finire che si trova "qualcosa di trasmesso" in quella immagine (ma tutte le immagini trasmettono qualcosa, anche una foto tutta bianca con una fessura nera verticale in mezzo) e piaccia o non piaccia, ce la si fa piacere comunque perché è una foto di tal dei tali e quindi di un maestro, ecc, ecc ... non so se è chiaro ? Non intendevo minimamente alludere alle immagini e al sistema di Juza degli scambi di voti tra amici, ma sicuramente, anche fuori da quì il sistema funziona mediamente in modo analogo e la conseguenza è un po' quella che ho appena spiegato ... e che comunque rimane una mia personalissima impressione (di esperienza). Voglio dire che, pensando con la mia testa, non è detto che mi piacciano tutte le opere del maestro (uno a caso), magari non mi piacciono per niente e trovo che ci sia in giro anche della pura immondizia, che valuto solo come "inutile pornografia dell'efficacia" (alle volte anche al limite della legalità), spacciata dal sistema come opera d'arte e via dicendo, perché è stata fatta da quel "maestro" pinco pallino. Non ho niente da criticare di quello che hai scritto, né ho mai pensato quale dovesse essere il tuo intento “ ma il mio intento non è certo diventare famoso nè pretendo di arrivare a quei livelli „ ... si sta solo discutendo questo tema: "cosa distingue una bella fotografia" e portavo solo la mia impressione ... poi sei tu stesso a confessarlo : “ ti confesso che vorrei che i miei scatti piacessero a me in primis, poi...., mi auguro che piacciano anche agli altri „ e non vedo cosa ci sia di male o da dover negare pubblicamente |
| inviato il 12 Luglio 2015 ore 21:01
cos'è che rende una foto interessante bella ecc.?? me lo sono chiesto tante volte.... risposta?? troppo difficile... anche perché se no saremmo tutti bravi..... il fuoriclasse "non per forza famoso"a sempre una marcia in più, spesso persino difficile da decifrare,tipo:questa voto e magica..... continuerò a chiedermelo e a cercare nella tecnica e nell'esperienza quella magia,ma ho la sensazione che anche in questo campo fenomeni si nasce... |
user35763 | inviato il 12 Luglio 2015 ore 21:24
Non credo che sia solo un particolare ed efficacemente comunicato messaggio,una capacita' di suscitare stimoli emotivi o un virtuosismo tecnico a fare di un opera fotografica o d'arte in genere qualcosa che resti. Ma che sia l'inafferrabilita' dei suoi molteplici e contraddittori messaggi ed emozioni altrettanto contraddittorie suscitate. L' ambiguita' magari. La poliedricita',il caleidoscopio di significati e significanti intrinsechi alla dimensione del simbolo. Un opera d'arte che resta è spesso profondamente ambigua. Dice insieme una cosa,il suo contrario e nessuna delle due pure. E' fonte inesauribile di fantasie e discussioni,entusiasmi,misteri e condanne per ogni epoca. Un opera d'arte riuscita e' quindi anche un inganno e beffa. E' un trick,una divina,sacra ×. Per tali caratteristiche d'ambiguita' ha la capacita' di produrre un cortocircuito,di fare emergere archetipi dall'inconscio del fruitore; di operare sull'inconscio,al di la di gusto e cultura. Di produrre un effettivo cambiamento nel profondo del fruitore. E' un atto di INCONSAPEVOLE,fortuita stregoneria. Come fare questo alchemico inafferrabile cocktail da bruji? Da apprendisti disneyani stregoni. Vendere l'anima a mephistofele?Come Faust o Robert Johnson? Forse c'è da rispolverare il concetto calvinista-gianseinista della grazia? Cioè forse avere semplicemente Culo? |
| inviato il 12 Luglio 2015 ore 21:46
Io aggiungerei che una buona luce non guasta mai |
| inviato il 12 Luglio 2015 ore 22:48
I livelli in realtà son almeno due. La parte relativamente facile è distinguere le immagini amatoriali da quelle professionali. Mediamente, e con poche eccezioni degne di nota, un qualsiasi gruppo di fotografi minimamente esperti vedrà subito verticali e orizzonti sbagliati casualmente, luce sbagliata, elementi di rilievo bruciati, ombre troppo chiuse, scarsa evidenza del soggetto, elementi di distrazione, e così via. Su questo primo livello, è facile che consultando gruppi di soggetti diversi si ottengano bocciature simili. In compenso, questi aspetti sono curabili attraverso buoni corsi. La parte davvero difficile è il livello successivo: tra la miriade di immagini già "professionali", cosa distingue quelle del "grande maestro"? E ovviamente non mi riferisco ai mezzi e mezzucci per emergere e superare la soglia di attenzione. E' una domanda che vale per tutte le arti. Nella letteretaura antica, dopo aver descritto ciò che aveva scritto un autore, c'era il paragrafo finale chiamato "La fortuna": in cui si prendeva nota di chi lo aveva scoperto, apprezzato o riscoperto, per motivi che a noi sfuggono, determinando il successo dell'autore. La fotografia non è tanto diversa, ed è collegata a elementi fortuiti, come la mutevolezza di gusti. In mancanza di altri elementi, può anche convenire aiutarsi con qualche causa da difendere o qualche intervista sopra le righe. |
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