| inviato il 10 Gennaio 2018 ore 2:57
In alternativa alle bustine di silice, che ne pensate dei sacchetti con il carbone di bamboo? Hanno la stessa efficacia? |
| inviato il 12 Gennaio 2018 ore 2:11
Gli obiettivi andrebbero conservati a ur comprese tra il 40 ed il 60% (fonte Zeiss), io avevo preso delle bustine di silica ma andrebbero messe con l'attrezzatura in una scatola chiusa e comunque dopo poco tempo sarebbero da rigenerare (per esempio mettendole in microonde).
Io ho avuto problemi di umidità, ora la controllo nella stanza con un igrometro (costa 5€), arieggiando costantemente i locali riesci a tenere l'ur bassa, in alternativa se sale molto meglio prendere un deumidificatore
Non conservare l'attrezzatura al buio in armadi magari in mezzo ai vestiti o dentro borse (tutto questo sempre consigliato da Zeiss), io ora tengo tutto in una semplice scatola di plastica trasparente (così passa la luce del sole) ...dopo che causa umidità mi si è rovinato un telescopio da 25cm di diametro, seguo alla lettera tutti questi consigli
Ps per evitare condensa e quindi dei rischi di umidità, in caso di passaggio da ambiente freddo ad ambiente riscaldato (auto, edificio) tenere l'attrezzatura nella borsa ben chiusa per diverse ore (io mi calcolo il punto di rugiada per capire quanto far passare, comunque più tempo si fa passare meglio è) prima di estrarla |
| inviato il 12 Gennaio 2018 ore 14:40
ma io li ho sfusi,con i tappi in un'armadio,contornati da 15/20 bustine di silica gel,ora ho preso una di quelle valige su Amazon,che hanno la spugna da ritagliare a misura,ma se dite che al buio appaion le muffe....li lascio li dove sono.ah la valigia è a tenuta stagna...può servire?
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| inviato il 14 Gennaio 2018 ore 13:28
Mah, vero che ogni caso fa storia a se ma mi pare anche questa una "paturnia" da forum... credo che la stragrande maggioranza dei fotografi (amatori o professionisti) tengano il proprio materiale nelle borse fotografiche a loro volta in normalissimi armadi, accorgimento che dovrebbe essere più che sufficiente ad isolare il materiale dall'ambiente esterno (in fin dei conti, a quello servono le borse fotografiche!) così come credo che una casa in cui vi siano condizioni tali da creare problemi all'attrezzatura fotografica così riposta crei problemi (gravi!) in primo luogo a chi ci vive; diverso è il discorso se la borsa/zaino si è bagnata in un'uscita, allora in quel caso si che occorre rimuovere il materiale e farla asciugare bene prima di riutilizzarla ma se proprio non teniamo il materiale in cantina non penso sia il caso di perdere il sonno per questo. |
| inviato il 14 Gennaio 2018 ore 19:07
Quoto Wolfschanz, visto che ho almeno 6 obiettivi tra i 30 ed i 40 anni, sempre stati in un normalissimo armadio in casa, ognuno nella propria custodia, ma senza nessuna precauzione particolare.
Chiaramente parlo di casa normale con umidità tra il 50% ed il 70% 
Ed ho pure perso mezz' ora per controllare se c' era qualche muffa  |
| inviato il 14 Gennaio 2018 ore 20:47
Sono tutte paturnie. Considera che la stragrande maggioranza degli obiettivi vintage che trovi sui vari mercatini provengono da cantine umide e fredde dove sono rimasti in letargo spesso per anni, alcune volte decine di anni. I riscaldamenti di casa consentono di mantenere l'umidità ambientale bassissima |
| inviato il 15 Gennaio 2018 ore 8:33
Io non amo le bustine di silica gel. Bisogna stargli dietro, nel senso che si devono cambiare, e ogni quanto poi? O rigenerare. Ho avuto problemi di muffa tenendo il materiale in taverna, e non usandolo per lunghi periodi. Ora ho trasferito tutto , dopo avere eliminato la muffa dalle lenti, negli ambienti più frequentati, non ho il materiale nelle custodie, ma in un armadietto, e cerco di usarlo a rotazione regolarmente. Questo dovrebbe scongiurare futuri problemi, spero.
Italo |
| inviato il 23 Gennaio 2018 ore 23:22
Vi racconto la mia esperienza:
due obbiettivi Nikkor AI (quindi molto ma molto vecchi, li usavo sulla mia Nikon FM circa 30 anni fa !) conservati in soffitta. Ambiente secco ma caldissimo in estate, essendo a tetto. Vivo in Riviera Ligure, clima mai troppo caldo o troppo freddo.
35 mm f/2 conservato in saccheto di tela dentro a borsa = PIENO DI MUFFA
85 MM F/1,8 conservato in campana di plastica Nikon, quasi stagna direi, = PERFETTO. Lo uso oggi sulla mia D-750.
Forse se la lente viene conservato in un piccolo ambiente assolutamente stagno non ci sono le condizioni per la nascita della muffa.
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| inviato il 07 Febbraio 2018 ore 12:05
“ Considera che la stragrande maggioranza degli obiettivi vintage che trovi sui vari mercatini provengono da cantine umide e fredde dove sono rimasti in letargo spesso per anni, alcune volte decine di anni. „
Neanche fossero dei salami  fossero davvero conservati così, la muffa sarebbe assicurata! |
| inviato il 07 Febbraio 2018 ore 12:11
[Tieni presente che allo scendere della temperatura dell'aria aumenta l'umidità relativa, pertanto non credo che il caldo sia un fattore negativo.]
Direi che è il contrario.
L'umidità relativa aumenta con l'aumentare della temperatura. Forse volevi dire che se uno sta 2 ore in una piscina e poi esce al freddo l'umidità si condensa. Esattamente perchè al freddo l'umidità che può stare nell'aria è relativamente minore. Ai poli c'è pochissima umidità relativa essendo molto freddo. |
| inviato il 07 Febbraio 2018 ore 12:28
Italo Polce : le bustine di silica-gel le metti nel forno quando è ancora abbastanza caldo (non troppo da bruciare l'involucro) l'umidità se ne va e le rigeneri aggratis |
| inviato il 07 Febbraio 2018 ore 12:44
“ 35 mm f/2 conservato in saccheto di tela dentro a borsa = PIENO DI MUFFA
85 MM F/1,8 conservato in campana di plastica Nikon, quasi stagna direi, = PERFETTO. Lo uso oggi sulla mia D-750. „
Sei stata sfortunata.
Il sacchetto di tela lascia passare l'umidità e in soffitta c'è l'umidità a dipendenza della giornata (quindi se piove siamo sui 100% di umidità relativa). L'altro invece si vede che l'hai messo via in una giornata di bel tempo e probabilmente anche in inverno e dove l'umidità assoluta è molto bassa e dato che è ermetico non è entrata l'umidità esterna
“ [Tieni presente che allo scendere della temperatura dell'aria aumenta l'umidità relativa, pertanto non credo che il caldo sia un fattore negativo.]
Direi che è il contrario.
L'umidità relativa aumenta con l'aumentare della temperatura. Forse volevi dire che se uno sta 2 ore in una piscina e poi esce al freddo l'umidità si condensa. Esattamente perchè al freddo l'umidità che può stare nell'aria è relativamente minore. Ai poli c'è pochissima umidità relativa essendo molto freddo. „
No, se l'umidità assoluta non varia, l'umidità relativa aumenta con il diminuire della temperatura.
Esempio: temporali serali (l'aria si raffredda e condensa); Condizionatore (stessa cosa) |
| inviato il 07 Febbraio 2018 ore 14:12
“ Quello che dico è che all'aumentare della temperatura nell'aria ci può essere una % di umidità più alta. Diminuendo la temperatura questa quantità non può rimanere nell'aria e condensa „
Intendi umidità assoluta? Perchè la umidità relativa è in [%] mentre quella assoluta è in [g/kg] , come l'hai scritta ha poco senso
Il grafico un po' più completo è il seguente, non è coplesso ma da un forum non è facile spiegare
www.gasparetto.it/wp-content/uploads/2014/09/diagramma-psicrometrico-3
In rosso è riportato l'esempio dell'aria a 20°C con umidità a 60%
-Se raffreddata a 12°C raggiunge il 100% di umidità relativa ma quella assoluta è sempre di 8,5 g/kg (grammi d'acqua per ogni kg di aria) sia a 20° che a 12°.
-Se portiamo l'aria a 10°C supera il punto di rugiada e abbiamo 100% di umidità + condensa (1g d'acqua ogni kg d'aria) (umidità assoluta a 10° = 7.5g/kg)
Risultato:
L'umidità relativa è salita, quella assoluta è scesa.
Ma quella assoluta non ti serve nella vita reale se non a fare questi calcoli. Quella percepita, e che calcolano i hygrometri, è quella relativa |
| inviato il 07 Febbraio 2018 ore 14:17
Si vero d'accordo.
Quello che ci interessa come fotografi è che se passiamo da un ambiante umido e caldo ad uno freddo l'umidità si condensa. |
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