| inviato il 29 Giugno 2015 ore 0:33
Col digitale è possibile fare tutto, anche trasformare il pane nei pesci, ma che senso ha??? La tabella dei colori è solo una matrice a valori numerici, variabili in modo discreto, ma anche l'occhio umano trasforma i segnali in modo discreto, ma la quantità di informazioni che raccoglie è di gran lunga superiore a quelle catturate dal sistema lente-sensore e poi rielaborate con i sistemi informatici di uso comune. Secondo me il potenziale di ogni sistema ottico si scontrerà ancora per molto con i sistemi informatici attuali, ed è per questo che al momento può essere tutto omogeneizzato. Il vero limite attuale non è tanto la capacità lente sensore, ma i sistemi di elaborazioni di immagini ancora insufficienti a trattare i file prodotti. |
| inviato il 29 Giugno 2015 ore 0:52
Un'ultima cosa, l'utilizzo dei colorchecker potrebbe appiattire l'immagine in quanto la schiaccerebbe ulteriormente contro i limiti dei software di elaborazione. |
| inviato il 29 Giugno 2015 ore 1:29
“ Un'ultima cosa, l'utilizzo dei colorchecker potrebbe appiattire l'immagine in quanto la schiaccerebbe ulteriormente contro i limiti dei software di elaborazione. „ No... tu crei semplicemente un profilo descrittivo che è diverso da quello generico che già viene usato dal software. Non schiacci nulla, ottieni solo una resa del colore migliore. |
| inviato il 29 Giugno 2015 ore 2:36
più che migliore,direi più standardizzata. migliore è molto soggettivo,per quanto mi riguarda. |
user24904 | inviato il 29 Giugno 2015 ore 7:33
Pensa se chi stampa ragionasse così a fare le calibrazioni ad occhio, monitor calibrato ad occhio e stampante idem... hai voglia a lamentarti che le stampe fanno schifo poi. Non avrebbe senso nemmeno calibrare il proprio monitor... Mentre invece tutta la catena andrebbe ottimizzata. |
user3834 | inviato il 29 Giugno 2015 ore 9:27
“ Non avrebbe senso nemmeno calibrare il proprio monitor... Mentre invece tutta la catena andrebbe ottimizzata. „ In effetti tutti ad ammazzarsi su monitor e stampante e nessuno a preoccuparsi della macchina fotografica! |
| inviato il 29 Giugno 2015 ore 9:59
seguo |
| inviato il 29 Giugno 2015 ore 10:22
Buongiorno ragazzi, splendida giornata ed il caldo inizia a mordere in questo lunedì mattina! Dunque, Raamiel, te lo dico con simpatia, secondo me dovresti smettere di essere ricurvo sulla tua scrivania a masticare formule e dovresti uscire a fare foto sul campo. Perchè è lì che la teoria incontra il limite della pratica. Del resto, non so a te, ma a me mette un po' tristezza vedere che nelle tue gallerie ci sono i grafici 3D degli spazi colore invece di fotografie. Cmq, provo a riformulare il mio concetto perchè vedo che ti ostini a buttarla in caciara su discorsi mistici di fede e nikon contro canon. Ti svelo un segreto che farà tremare il terreno, il colorchecker lo possiedo dal lontano 2007 (o 2008), magari tu ai tempi manco fotografavi. La procedura era più complessa ma SUL CAMPO, ho notato che aveva senso usarla in studio ma all'aperto no. Troppe variabili da tenere sotto controllo. Di fotocamere ne ho maneggiate a decine, ho avuto nikon per tantissimi anni, dai tempi della pellicola e poi altre marche. Ho fatto centinaia di sessioni di ritratto e sempre SUL CAMPO ho notato che le fotocamere migliori sono quelle che mantengono un incarnato coerente al variare delle situazioni di luce. Alcune, anche se profilate, non lo mantenevano e cmq era uno sbattimento incredibile profilare ogni 5 minuti, perchè, se tu avessi fatto almeno una sessione di ritratto, sapresti che ti basta ruotare di 180° per far cambiare totalmente le condizioni di luce. Quindi, dopo diverse esperienze SUL CAMPO, ho preso il mio bravo color checker e l'ho messo in soffitta dove sta ancora adesso a prendere polvere. La fotocamera ideale per me è quella che rende coerente l'incarnato out of the box, senza troppi espedienti, perchè quando ti trovi 300 scatti a sessione da sistemare e vedi incarnati improbabili, ti cadono le braccia. Ovvio, questa è una cosa importante in ritrattistica, molto meno in paesaggio, ieri ho fatto questa foto con la EM10 della olympus, secondo te ho prima profilato la fotocamera?
Invece se mi riproduci un ritratto (e fino ad ora tu hai messo solo foto a target e fiorellini), io voglio la coerenza e non voglio vedere queste differenze, utilizzando lo stesso profilo colore creato da canon.
Perchè, se io ho una fotocamera che senza profilare una cippa di continuo, scatta a 3200iso con una lampadina alogena dentro casa, condizioni di luce pessime e mi mantiene questo incarnato senza ingiallirlo (non ti dico cos'era venuto fuori con un'altra fotocamera)
Oppure a 800iso con i neon della metropolitana ti restituisce questo incarnato senza virarlo al giallo verdognolo
Bhè, questa è la fotocamera che fa per me. Ripeto, poi anch'io uso i miei profili, che ho creato seguendo quello che mi dicevano i miei occhi. Concordo invece nella profilazione della stampante, deve essere profilata con la carta con cui si stampa. Spero di essere stato più chiaro. Nessuna fede, nessun odio verso nikon, peace and love e alla prossima sessione di ritratto che faccio ti invito, così ti rendi conto di come le cose cambino sul campo. (avevo aperto anche un post in merito a questa riflessione). |
user3834 | inviato il 29 Giugno 2015 ore 10:53
Paco tutto giusto ma personale, l'incarnato di tuo figlio nella metropolitana lo trovo inguardabile, a te piace, sono gusti. La differenza tra la 1ds3 e la 6D è palesemente di esposimetro, quella della 6D è sovraesposta rispetto alla 1ds3 e l'incarnato cambia. Ma queste sono foto di famiglia, se devi fare un servizio professionale dove al cambiare della luce ti ritrovi incarnati diversi, con un color checker (a me basta un cartoncino grigio ma sono gusti) eviti di passare ore a lavorare su centinaia di scatti per un risultato uniforme. Detto ciò, mi sembra che spesso si confonda il bilanciamento del bianco con la profilatura dei colori! |
| inviato il 29 Giugno 2015 ore 11:05
Uno dei concetti chiave in fotografia con l'utilizzo imprescindibile di uno strumento ottico è quello espresso molto bene da Paco nel suo ultimo intervento, cioè la coerenza e l'affidabilità, che può riguardare la resa cromatica, come il sistema di messa a fuoco, come la possibilità di scattare in qualsiasi condizione climatica..... |
| inviato il 29 Giugno 2015 ore 11:12
www.nikonschool.it/corso_foto_digitale/3/3.php.........Ci sono tuttavia alcune situazioni in cui nemmeno il bilanciamento manuale risolve il problema vuoi perché la luce disponibile non ricade perfettamente in nessuna delle possibilità previste dal menu di regolazione vuoi perché vorremmo mantenere una certa dominante per creare un effetto emotivo nell'immagine (renderla più calda o più fredda, aggiungendo rosso e giallo oppure blu). (stessa fonte) |
| inviato il 29 Giugno 2015 ore 11:15
“ se devi fare un servizio professionale dove al cambiare della luce ti ritrovi incarnati diversi, con un color checker (a me basta un cartoncino grigio ma sono gusti) eviti di passare ore a lavorare su centinaia di scatti per un risultato uniforme. Detto ciò, mi sembra che spesso si confonda il bilanciamento del bianco con la profilatura dei colori! „ Scusa Black, ma il cartoncino grigio al 18% serve a settare il WB, mica il profilo colore! Io di servizi professionali in passato ne ho fatti, soprattutto nel fashion, ma non ho mai profilato la fotocamera, l'ho fatto qualche volta in studio ma non è che le cose cambiassero. Per quanto mi riguarda è inutile, cmq l'importante è scattare in RAW e (questione tecnica), avere una fotocamera con un buon CFA (che già fa molto). PS in questa foto i due istogrammi delle foto sono identici, forse batteva un filo di luce in più ma quel giallino se sottoesponi peggiora, non migliora mica.
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| inviato il 29 Giugno 2015 ore 11:17
Bisognerebbe vedere i raw delle foto postate da Paco per giudicare, non foto già postprodotte. |
| inviato il 29 Giugno 2015 ore 11:20
Quoto black fino alle virgole e aggiungo una sola cosa: io fuori ogni tanto ci vado a scattare e ti posso garantire che, profilando UNA SOLA VOLTA LA FOTOCAMERA PER LA LUCE DIURNA, durante tutto l'arco della giornata i colori rimangono coerenti e realistici, quindi tutto questo sbattimento, sul campo, non esiste proprio. Secondo me, e questo da uno con la tua esperienza mi stupisce, tu fai un grossa confusione tra bilanciamento del bianco e profilatura della fotocamera. Non ti posto altri esempi perché tanto é chiaro che escludi a priori tutto quello che va contro le tue credenze, io le foto sul campo te le avevo messe ma tu hai glissato a piè pari perché eri da iPhone, ma lo stesso iPhone non ti ha impedito dire che l'etichetta della foto di andyv virata al fucsia, mi pare evidente che tu voglia vedere solo quello che interessa. Un ultima cosa sugli incarnati ma non me ne avere: ragionando alla tua maniera (ogni macchina ha un suo carattere ecc. Ecc.) se la mia fotocamera mi desse come risultato quello di tuo figlio e la bimba (uno sembra in pieno hangover da serata alcolica e l'altra sembra uscita da un cartone animato di hallo kitty) io fonderei dalla finestra la suddetta macchina anche fosse una phase one da migliaia di euro. Ma si sa che il mondo é bello perché é vario ed é tutta una questione di occhio... Il primo parallelo foratino/6D anche secondo me differisce per la sola esposizione (quindi una questione di luminosità e non di colore) e per un wb leggermente più caldo nella 6D, quindi, come volevasi dimostrare, credo che in fondo alla base delle tue considerazioni, e te lo dico senza offesa ovviamente, ci sia una grossa confusione tra wb e profilatura della fotocamera... |
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