| inviato il 01 Giugno 2015 ore 20:53
Noi utenti di Juza siamo tutti a conoscenza di quelle lunghe discussioni sull'amatore pingopallino che decide di fare il suo primo matrimonio su richiesta di qualche amico/parente, si proprio quelle discussioni in cui i professionisti vorrebbero sbranare i neofiti evasori o addirittura far arrestare i temuti criminali poichè non hanno la partita iva e portano via lavoro etc etc... bene in questi post si è sempre sbandierato in modo evidente, forse troppo, il fatto che senza l'utilizzo di un buon flash esterno non si va da nessuna parte, facendo credere che se non ce l'hai non puoi fare matrimoni, non sei nessuno, finendo sotto accusa per il solo fatto che tu l'abbia omesso dalla lista dell'attrezzatura che avevi pensato di usare... ! anche se hai qualche ottica luminosa, niente da fare...se non hai il super flash sulla macchina poco puoi fare...io ovviamente, ero già dubbioso di queste affermazioni o "consigli" se così li volgiamo chiamare, infatti sabato ho assistito ad un matrimonio praticamente dall'inizio della cerimonia (anche per la curiosità di vedere il fotografo al lavoro ) bene, vi erano 2 fotografi e 2 videografi impegnati a fare il servizio, ma che solo uno di loro avesse mai utilizzato un flash...ma nessuno, nemmeno l'ombra, a partire dalla cerimonia in chiesa fino al tramonto inoltrato (ora blu) zero! Il fotografo mi sembrava molto competente ed "attrezzato" tant'è che scattava solo con i fissi cambiandoli di tanto in tanto, usava 85 mm f1.2, Sigma art 35 mm f1,4 tutto montato sulla 5D m3...insomma i soldini li ha investiti e tutto il resto, come è giusto che sia per un professionista...ma se è un professionista, come molti di voi anche qui ...allora perchè non ha scattato con il tanto famoso ed imprescindibile flash!??... La mia voleva essere una semplice constatazione sul prendere con le pinze quelle che molte volte viene detto (forse per luoghi comuni o abitudine) e perchè no una provocazione a chi a volte probabilmente esagera con le smanie da protagonista o da super uomo... Un saluto. |
| inviato il 01 Giugno 2015 ore 21:49
“ usava 85 mm f1.2, Sigma art 35 mm f1,4 tutto montato sulla 5D m3. „ 85 f1.2, 35 f1.4 ... su 5D3. E c'è bisogno di spiegazioni? E' che tanti vorrebbero fare un matrimonio con 350D + 18-55 f3.5-5.6 (esagero per estremizzare il concetto) ... e come fanno senza flash? |
| inviato il 01 Giugno 2015 ore 22:04
“ E' che tanti vorrebbero fare un matrimonio con 350D + 18-55 f3.5-5.6 (esagero per estremizzare il concetto) ... e come fanno senza flash? ? „ Quoto al quadrato. Già con un'APS-C devi stare un paio di stop più basso come ISO rispetto alle ultime FF, se poi uno ha una lente "solo" f2.8 perde almeno un altro stop di luminosità rispetto a fissi superluminosi (anche se non usati a TA). Con una lente da kit non ne parliamo. E non è che in chiesa la luce la regalino, anzi. Il flash però ha anche un'altra funzione che alcuni si "scordano" se la macchina lo permette: apre le ombre. |
user3834 | inviato il 01 Giugno 2015 ore 22:08
Lucio, un professionista è in grado di sapere come utilizzare la sua macchina e conosce i risultati che vuole ottenere, un amatore no. Oltre a questo, ovviamente la luce naturale è sempre da preferire ma ti posso assicurare che esistono chiese dove a 3200 non hai tempi decenti anche a f2 quindi meglio usare i flash (non 1 flash). |
| inviato il 01 Giugno 2015 ore 22:12
“ Il flash però ha anche un'altra funzione che alcuni si "scordano" se la macchina lo permette: apre le ombre... „ beh diciamo che questo è proprio il motivo principale ma questo può servire anche nel caso della 5dmkIII o 1DX con ottiche F1.2 In questo caso credo che il fotografo non necessitava di flash di riempimento, buon per lui |
| inviato il 01 Giugno 2015 ore 22:14
Per esperienza ti rispondo così: non sempre il flash è indispensabile ma è spesso utlile. Esistono anche chiese e sale comunali dove l'illuminazione permette di scattare senza flash, a patto di utilizzare alte sensibilità e obiettivi luminosi a tutta apertura o quasi. A questo ci sono delle controindicazioni e sono le seguenti: - utilizzare alte sensibilità comporta un certo rischio per quanto riguarda il rumore del sensore anche su macchine di alta gamma. - utilizzare diaframmi molto aperti alle volte non è troppo utile perchè c'è il rischio di isolare troppo il soggetto dal contesto. Nel caso di un f 1,2 o f 1,4 rischi, anche a distanze un pò più lunghe di mettere a fuoco la punta del naso e avere sfuocati gli occhi del soggetto (tanto per fare un esempio) figurati cosa vedi dietro agli sposi....niente. - dei tempi di esposizione non sto nemmeno a dirtelo.... Come vedi le ragioni per portarsi dietro un buon flash ci sono....anche con attrezzatura come quella che hai elencato. Comunque può darsi benissimo che la cerimonia si sia svolta in un ambiente dove l'illuminazione permetteva, con l'attrezzatura che hai elencato, anche di non usare il flash. Comunque probabilmente se tu avessi guardato nella borsa dei fotografi, probabilmente li avresti trovati pronti all'uso. |
| inviato il 01 Giugno 2015 ore 22:15
“ diciamo che questo è proprio il motivo principale „ Io, se l'attrezzatura non é adatta, lo consiglierei come fonte di luce vera e propria (con gli accorgimenti del caso per evitare una luce orrenda). Comunque averlo dietro male non fa. E fuori dalla chiesa spesso serve anche di più. |
| inviato il 02 Giugno 2015 ore 15:15
Vi ringrazio per le numerose risposte... Allora, siamo d'accordo che il suddetto fotografo utilizzasse attrezzatura al TOP e che chi propone di fare un matrimonio con aps-c e ottica in kit è "fuori di testa"...ma io ho letto alcuni post dove si scoraggiava pesantemente l'amatore "evoluto" (se così lo vogliamo chiamare) con aps-c delle più recenti versioni e obiettivi tipo il 50 mm f1.8 e/o il 17-50 mm f2.8 costante...bhe secondo me in questi casi si esagerava ad incentivare il rifiuto a tali proposte di servizi di matrimonio. Certo, con gli ISO bisogna andarci piano, e limitarsi magari a 1600, mentre con le FF vai tranquillo a 6400...detto ciò, @Blackdiamond quale dovrebbe essere il tempo di sicurezza per scattare foto "quasi" sempre nitide scongiurando il rischio di mosso?? perchè mi sa che qui si snoda il discorso... @MAc89 certo il flash utilizzato con la tecnica del fill-in di riempimento delle ombre è ben noto credo a tutti i fotografi almeno appassionati escludendo gli improvvisati, ma mi viene da pensare che in questo caso il flash pop-up della macchina possa svolgere in modo decente questo compito, anche scattando con il tempo di sincro max di 1/160s (la mia) o 1/250s per altre macchine...credo sia un tempo sufficiente per scattare foto prive di mosso almeno per gli scatti in chiesa dove i soggetti sono tutti in posa regale e si muovono a rallenty poichè la cerimonia lo richiede. @Fabioviti certo sono sicuro ne erano provvisti, ma non l'hanno comunque mai sfoderato per quanto riguarda l'apertura scattava con il 35 mm ART 1.4 ad f2.2, da qui la mia domanda: "ma se scatti a 2.2 perchè allora non metti su il 17-50 mm f2.8 visto che la differenza e di mezzo stop, ma guadagni tanto in versatilità etc..." mi ha risposto dicendomi che anche scattando a f2.8 come il 24-70 Canon serie L avrebbe avuto file completamente diversi e che quindi aveva praticamente accantonato quest'ultimo... |
| inviato il 02 Giugno 2015 ore 15:22
“ .ma io ho letto alcuni post dove si scoraggiava pesantemente l'amatore "evoluto" „ Aggiungo che non basta avere ottima attrezzatura, ci sono altri motivi per cui è meglio lasciar perdere: a) non l'hai mai fatto = non lo sai fare b) la gente si aspetta determinati risultati, se non sei CERTO di poterli fornire, lascia perdere c) o fai il fotografo, o vai al matrimonio ... o lavori o ti diverti Il flash, i flash (ed il saperli usare a livello almeno buono) è solo l'ultimo dei motivi per dire a qualcuno "lascia perdere". Se per esempio mi chiedessero di fare foto ad un matrimonio, come unico fotografo, ed avessi il corredo che hai visto usare senza flash (ricordo 5D3, 35 f1.4, 85 f1.2), lo farei solo se gli sposi non avessero altra alternativa, cioè non potessero permettersi un fotografo che sa quello che fa, regalerei le foto , ma prima gli farei firmare un foglio in cui dichiarano che prenderanno quello che viene, e non romperanno i maroni se non è quello che si aspettano |
| inviato il 02 Giugno 2015 ore 16:03
“ per quanto riguarda l'apertura scattava con il 35 mm ART 1.4 ad f2.2, da qui la mia domanda: "ma se scatti a 2.2 perchè allora non metti su il 17-50 mm f2.8 visto che la differenza e di mezzo stop, ma guadagni tanto in versatilità etc..." mi ha risposto dicendomi che anche scattando a f2.8 come il 24-70 Canon serie L avrebbe avuto file completamente diversi e che quindi aveva praticamente accantonato quest'ultimo... „ Sicuramente una differenza seppur non abissale tra il 35 1.4 @ f2.2 ed il 24-70 a tutta apertura c'è e si ripercuote anche ad alti iso. Mettici anche che se stiamo parlando di un professionista lui giù sapeva che tipo di foto aveva in mente di fare e sapeva luoghi e tempi in cui si sarebbero svolti. A cosa ti serve montare uno zoom se lo userai sempre intorno ai 35mm? Generalmente poi si usano 2 macchine, o almeno è consigliabile e non era solo lui. |
| inviato il 02 Giugno 2015 ore 16:51
“ mi viene da pensare che in questo caso il flash pop-up della macchina possa svolgere in modo decente questo compito „ Se fai l'uscita dalla chiesa a mezzogiorno e il cielo è terso col popup le ombre non le riempi un granchè, inoltre ti tocca scattare a diaframmi esageratamente chiusi per stare sotto il tempo di sync (non mi risulta ci siano macchine con flash popup e funzione HSS). Da questo mi riallaccio alla frase “ io ho letto alcuni post dove si scoraggiava pesantemente l'amatore "evoluto" (se così lo vogliamo chiamare) con aps-c delle più recenti versioni e obiettivi tipo il 50 mm f1.8 e/o il 17-50 mm f2.8 costante „ Non è questione di attrezzatura, se vai con una 1DX e qualche ottica L che preferisci ma non l'hai mai fatto rischi tanto: di non essere nel posto giusto al momento giusto, di non saper prevedere che ottica usare, di perdere tempo a settare impostazioni che non hai mai usato. Non è un divertimento se gli sposi si aspettano un qualche risultato, non ti stanno facendo nessun favore a invitarti e poi chiederti di lavorare (di questo si tratta). Viceversa se lo fai per lavoro (da solo o come assistente), la responsabilità la senti anche di più ma ci vai preparato, sapendo cosa stai facendo indipendentemente dall'attrezzatura. Io come consiglio a chi vuole provare qualche cerimonia direi di rifiutare ma chiedere al fotografo ufficiale se si può assistere. Anche tendendo le luci si impara molto. |
user3834 | inviato il 02 Giugno 2015 ore 21:53
Per i tempi io cerco di stare sempre tra 1/125 e 1/200 al chiuso, poi ti capita di fare lo scatto a 1/60 ma basta che qualcuno faccia anche un movimento leggero per avere un effetto scia che a me non piace. |
| inviato il 03 Giugno 2015 ore 3:23
i matrimoni non si possono ripetere,tranne dopo il divorzio o annullamento della sacra rota. |
| inviato il 03 Giugno 2015 ore 6:59
Io sono un amatore evoluto come tanti, con 5D3, 85 L, 35 ART e qualcosina in più (Tra cui anche un flash Meike Mk600). Ma la prima cosa da mettere nella borsa per fare un matrimonio penso sia L'Esperienza! Non mi sognerei mai di fare un matrimonio come unico fotografo e se invitato ci vado o senza reflex o solo con 70-300 per rubare qualche scatto all'esterno. Se usi un 85 a 1.2 in chiesa o metti a fuoco lo sposo o la sposa (e nemmeno completamente) quello che non è a fuoco diventa solo contorno sfuocato ed illeggibile, creativo, bellissimo ma sicuramente inutile in un matrimonio. PS: La 5D3 non ha flash pop-up ;) |
user16612 | inviato il 03 Giugno 2015 ore 8:18
Scusate se mi intrometto, ma a mio parere nel discorso "flash si, flash no" manca un dato essenziale, ovvero il genere fotografico che si fa. Ci sono illustrissimi esempi anche qui su Juza di matrimonialisti per i quali la parte più creativa e interessante di un matrimonio è il ritratto (sia puro che ambientato) e per loro sarebbe assurdo rinunciare alle luci ausiliarie semplicemente perché gli servono per ottenere ciò che vogliono (va bè, faccio i nomi penso a Giorgio Milone e Canopo tanto per dirne un paio). Ci sono poi i reportagisti puri per i quali la cosa più importante è creare un racconto stando il più possibile nascosti e sono disposti ad avere delle ombre un po' più chiuse o un occhio non perfettamente a fuoco. Poi naturalmente ci sono le vie di mezzo, ma questo è un altro discorso... |
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