| inviato il 11 Giugno 2022 ore 8:37
“ Visto che la riproduzione avviene fotografando perfettanente in asse, di fronte, il polarizzatore è del tutto inutile. „
Sul vetro d'accordo ma sulla materia del quadro, esempio pittura ad olio, serve |
| inviato il 23 Giugno 2022 ore 12:08
“ “ Visto che la riproduzione avviene fotografando perfettanente in asse, di fronte, il polarizzatore è del tutto inutile. ? „
Non credo tu abbia mai scattato opere d'arte per lavoro e sopratutto non illuminate appositamente con più punti luce, perché per lavoro ho dovuto scattare un sacco di riproduzioni di opere d'arte e senza polarizzatore ti posso assicurare che la resa non sarebbe stata minimamente paragonabile, riflessi a go go, colori non fedeli etc etc....
Prima di dare consigli forse si dovrebbe avere un minimo di esperienza prima di bollare come inutile uno strumento... |
| inviato il 23 Giugno 2022 ore 13:06
in alcuni casi si utilizza la luce polarizzata con gelatine apposite poste davanti alle sorgenti luminose...
esempio il carissimo ROSCO 7300
Poi dipende sempre dalla dimensione dell'opera e dal tipo dell'opera.
Il lavoro e' tutt'altro che semplice.
Si parte da una foto fatta in luce ambiente filtrata da teli bianchi e macchina sul cavalletto (amatoriale)
fino ad arrivare a strutture di illuminazione in luce controllata molto sofisticate. (non credo sia questo il caso) |
| inviato il 28 Marzo 2024 ore 11:57
mi aggancio, che luci consigliereste senza spendere un rene?
attualmente ho solo dei flash canon (580 e 430), un godox SL60w con ottagono e un led 40x40.
non è il mio genere di fotografia ma mi hanno chiesto di fotografare alcune opere, non è altissima la pretesa.
non sono opere importanti ma vorrei fare n buon lavoro.
un godox SL100 basterebbe? o bisogna puntare al 200 e 300?
in questo mondo complicato di LUCI potreste indirizzarmi?
non vorrei spendere migliaia di euro, ma fare una scelta sensata per questa esigenza specifica e futuri lavori.
potrei puntare a GODOX invece che neewer cosi mi farei un corredino di flash e anche di trigger..
però qui forse preferirei una luce continua. la stanza dove fotografare le opere posso renderla buia e posso usare un 85mm senza problemi.
grazie |
| inviato il 28 Marzo 2024 ore 12:01
Ti consiglio godox ad200pro e un soft bank |
| inviato il 28 Marzo 2024 ore 12:12
quindi andresti di luce flash?
io avevo puntato un SL150 ma vedo che costa il doppio di un SL100.
domanda:
adcom di bologna mi aveva preventivato un Profoto B10 Plus Duo Kit AirTTL a 4000 euro.
mi chiedo, quale sarebbe l'alternativa godox? un ad400? o parliamo di prodotti diversissimi?
io purtroppo no ho grandi competenze ma vorrei farmi un kit sia flash sia luce continua per foto in hotel (flash) o per piccoli set a persone o cose.
da osa posso iniziare?
|
| inviato il 28 Marzo 2024 ore 13:38
l'unica cosa che davvero serve per i quadri sono dei flash POTENTI..
non solo per la caduta di luce. Ma sopratutto per la QUALITA' E LA TEMPERATURA della luce.
I vari produttori cinesi ti complicano soltanto la vita. e, alla fine, non ottieni mai il risultato sperato.
Se sottoponi la fotografia che hai scattato al pittore che ha dipinto il quadro ti accorgerai che lui vede sfumature di colore che tu nemmeno immagini.
Il colore della pennellata non e' MAI un colore uniforme ma il risultato di piu colori strisciati insieme. In fotografia bisogna riuscire a registrare esattamente quella combinazione... e non e' facile. |
| inviato il 28 Marzo 2024 ore 16:15
Di4b0liko, usa flash. Altrimenti devi lavorare in una stanza completamente oscurata.
Se parliamo di quadri usa due flash, uguali, alla stessa potenza, simmetrici ai lati della macchina. Tienili lontani così la caduta di luce non è percettibile, l'ideale sarebbe 10volte la dimensione del quadro. Attento a riflessi e rimbalzi sul pavimento.
Riguardo i flash: dipende dai committenti, e dove vuoi puntare. I Profoto sicuramente sono un'ottima scelta professionale, ma pensando di farti un set di luci buona fortuna. Ok che li metti in conto ai clienti, ma devi averne che te li paghino.
Io ho iniziato con un Godox solo perchè era il primo abbordabile potente a batteria, e ne sono felice tuttora perchè ha una gran scelta per tutti gli usi.
Se sei un beginner due SK400II e ci fai tutto, ma sono a corrente.
Se li vuoi con temperatura della luce stabile prendi due QT400 III.
Se li vuoi a batteria prendi due AD400 o AD600, già che ci sei prendili PRO che hanno la temperatura della luce meno variabile.
Prendi un colorchecker Calibrite Passport se il colore è importante, e profila macchina+lente sotto quella luce.
Riguardo la temperatura della luce: te ne accorgi se usi potenze differenti, ma per usi comuni, per interni puoi fregartene.
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| inviato il 28 Marzo 2024 ore 16:15
Il colore della pennellata non e' MAI un colore uniforme ma il risultato di piu colori strisciati insieme. In fotografia bisogna riuscire a registrare esattamente quella combinazione... e non e' facile.
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Proprio per niente!  |
| inviato il 28 Marzo 2024 ore 18:16
In digitale non ho mai fotografato pitture o opere d'arte ma all'epoca analogica le gallerie e i musei del 35mm non volevano neanche sentirne parlare, esigevano come minimo delle diapositive fotografate con un banco ottico 9x12cm...per curiosità mi piacerebbe sapere quali sono gli standart di oggi. |
| inviato il 28 Marzo 2024 ore 18:35
Suppongo che oggi non sappiano neanche dell'esistenza di diversi formati di sensori, si baseranno al massimo sul numro di megapixel.
In ogni caso, visto che nel figitake i firmati più grabdi di sensori arrivabo a soli 54x40mm (in pratica il ecchio 6x4,5), facendo le divute e grossolane proporzioni se fitifrafi in FF credo gli vada bene. |
| inviato il 28 Marzo 2024 ore 18:37
Sbaglio ma quando ero giovane io ( dinosauro in giardino)si usavano le luci polarizzate? |
| inviato il 28 Marzo 2024 ore 18:57
Il livello qualitativo dipende anche dalla destinazione delle foto: per il catalogo di una mostra o un libro d'arte la qualità della riproduzione non sarà mai troppa, mentre se sono foto che finiranno un un sito per illustrare genericamente l'attività di un artista penso ci si possa anche accontentare di foto un po' più "alla buona" per quanto riguarda il dettaglio e la fedeltà cromatica... intendiamoci, non delle ciofeche, ma forse si possono fare foto accettabili anche senza avere il top in fatto di sensore, ottica, illuminazione e senza spendere due ore di post per ogni immagine.
Ho fotografato particolari di affreschi con la gx9 e il 12-60 lumix (neanche il leica) e le foto non saranno buone per un libro d'arte ma neppure fanno sanguinare gli occhi... |
| inviato il 28 Marzo 2024 ore 19:08
Di solito su questo genere di foto si fanno subito il meglio possibile. Poi in base alla destinazione si riducono. Poi vale tutto.
Per un'associazione culturale ed a scopo benefico mi hanno fatto fotografare un affresco a 20 mt di altezza su una volta e con un tempo a disposizione di 10 min massimo, no cavalletto. |
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ogni tanto, quando partivo per la tangente con la post, un po' troppo aggressiva, con la scusa di attirare la mia attenzione mi tirava certe bacchettate