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Olympus ee-1 Dot Sight







avatarsenior
inviato il 26 Marzo 2021 ore 15:29

Beh, in effetti solo gli af più evoluti sono in grado di farlo decentemente. Bisogna usare una macchina di buon livello

avatarjunior
inviato il 26 Marzo 2021 ore 22:52

Faccio un ultimo tentativo di spiegare il mio punto di vista.
I dispositivi di puntamento a punto rosso (o quelli olografici a reticolo) sono derivati dai collimatori a riflessione per impiego aeronautico. Il loro grande merito è quello di essere ESENTI DA PARALLASSE .
Detto in parole povere: anche se il reticolo sembra andarsene a spasso all'interno della cornice del dispositivo, finché si trova soprapposto al bersaglio, quest'ultimo è collimato .
Nessun altro dispositivo di mira (neanche i cannocchiali di puntamento con reticolo) è esente da parallasse, per cui è molto più difficile da usare con i soggetti in movimento.
Un bonus ulteriore è dato dal fatto di poter usare entrambi gli occhi, aumentando così il campo visivo e la visione laterale, tutti fattori positivi per collimare un soggetto in movimento.
Tuttavia, il red dot non “aggancia” un bel niente, se perdete il bersaglio l'avete perso e basta.
Tutto questo mi sembra chiaro e inconfutabile. Il problema sorge quando si cerca di adattare un dispositivo inventato per impiego militare ad un uso diverso da quello nativo, per esempio per l'uso su macchine fotografiche.
Sgombriamo subito il campo dai discorsi relativi all'AF. Siamo in un forum di fotografia, si presume che si sappia usare o impostare l'AF, del resto il video sullo EE-1 lo spiega abbastanza bene.
Sia chiaro che non esiste alcuna relazione (o collegamento) tra l'AF e il red dot. Se regolato opportunamente il campo ed il numero dei crocini (come spiegato nel video) e se il reticolo è stato centrato (anche questo spiegato nel video), l'AF dovrebbe coprire il campo inquadrato e quindi mettere a fuoco il soggetto. Si spera sia così, resta il fatto che AF e red dot sono e restano due dispositivi indipendenti. Nessuno sa cosa fa l'altro né gli interessa.
Smettiamo quindi di tirare in ballo l'AF e concentriamoci sull'uso fotografico del red dot.
Se non lo so usare (perché ignoro completamente le sue caratteristiche, che sono quelle descritte sopra), tenderò a dare più importanza alla “cornice” che al punto rosso, anche perché lo vedo ballonzolare senza speranza dentro la cornice. Certamente cercherò di aiutarmi con esso, in quanto c'é e lo vedo, ma mi verrà istintivo cercare di tenere il soggetto dentro il riquadro (o il cerchio) che vedo. Ecco quindi che parlerò di inquadramento, che è una cosa completamente diversa da collimazione o puntamento. Aggiungo che anche lo scopo finale è diverso: non devo abbattere un aereo o fulminare un fagiano ma, anche inconsciamente, come fotografo tenderò a pensare alla “bella foto”. E per fare una bella foto di un uccello, servono almeno due cose: una messa a fuoco eccellente (ed a questo si spera provveda l'AF che ho cercato di impostare al meglio) ed una buona o almeno discreta inquadratura.
Ma allora, perché spendere denaro per un aggeggio che si può facilmente realizzare con un po' di fil di ferro, cioè realizzando il cosiddetto “mirino a telaio”? .
Aggiungo che, con un minimo di calcoli elementari, si potrebbe costruire un telaio “su misura” per l'angolo di campo del teleobiettivo usato, ottenendo così uno strumento non solo enormemente più economico, ma anche più preciso di un costoso red dot usato impropriamente (se non erro, in questo thread qualcuno – non io - l'ha già detto).
Spero vivamente di aver chiarito il concetto. Si può essere anche un eccelso fotografo di BIF, ma si tenderà sempre ad usare un red dot in modo scorretto, anche forse senza rendersene conto, perché tanto qualche foto riuscita ogni tanto si rimedia. Ma poi tanto c'é il crop…..

avatarsenior
inviato il 26 Marzo 2021 ore 23:05

In sostanza: se il soggetto è dentro la cornice, ma non è centrato dal "punto rosso", si rischia anche che non sia ripreso, in tutto o in parte, nella foto. Questo anche perchè non è detto che la cornice corrisponda all'angolo di ripresa dell'ottica.
Ho capito bene?

avatarjunior
inviato il 27 Marzo 2021 ore 9:16

@ Hardy: Hai capito benissimo, è molto improbabile che la "cornice" del red dot corrisponda esattamente all'angolo di campo del teleobiettivo. Con qualche calcoletto si può verificare e scegliere un'ottica che più o meno corrisponda al riquadro del dispositivo o, meglio, consenta un certo margine di sicurezza, onde evitare soggetti tagliati. Certo che, usato così, il punto rosso diventa secondario, giusto un ausilio, magari anche un po' disturbante, del dispositivo di ripresa (non lo chiamo più mirino o collimatore).
Se non sbaglio, non sei stato proprio tu ad evocare il mirino a telaio?

avatarsenior
inviato il 27 Marzo 2021 ore 9:39

“ In sostanza: se il soggetto è dentro la cornice, ma non è centrato dal "punto rosso", si rischia anche che non sia ripreso, in tutto o in parte, nella foto.”

NI.... se lo regoli correttamente col punto af centrale (come mostra il video) difficilmente non corrisponde l'inquadratura, quasi impossibile.
C'è poi da aggiungere che scatti fuori inquadratura ne avrai sempre, sia col dot che senza... qui entra in gioco l'abilità del fotografo nell'inseguire il soggetto che man mano si avvicina diventa sempre più difficile.

avatarjunior
inviato il 27 Marzo 2021 ore 12:05

@Najo76: Stiamo dicendo tutti la stessa cosa, mi pare che questa volta siamo d'accordo. Certo che se uno è bravino, o ha un po' di pratica, è come dici tu, ma in casi più generali, ha ragione hardy.

avatarsenior
inviato il 27 Marzo 2021 ore 14:38

Se non sbaglio, non sei stato proprio tu ad evocare il mirino a telaio?


Sì, esatto.;-)

avatarsenior
inviato il 28 Marzo 2021 ore 18:04

Ho due red dot e non mi sono mai accorto di tutte quest problematiche:

FUNZIONANO BENISSIMO!!!

avatarsenior
inviato il 28 Marzo 2021 ore 18:15

È quello che ho cercato di far capire Tony MrGreen

avatarjunior
inviato il 28 Marzo 2021 ore 18:42

...ma non sono problematiche!!!!!!
Si tratta solo di sapere come funzionano e riuscire ad usarli al meglio (evitando errori).
Ne è valsa la pena di parlarne perché si tratta di dispositivi nati per tutt'altro scopo e solo successivamente adattati per un uso fotografico (particolare, o se volete, di nicchia).

avatarjunior
inviato il 03 Aprile 2021 ore 17:51

Non intendo assolutamente imperversare, l'argomento è già stato ampiamente dibattuto. Vorrei solo segnalarvi questo video di youtube.



Il video non è gran che e soprattutto, in un inglese veloce (consiglio di attivare le didascalie). Ciò che ritengo importante (che il red dot sia usato per il tiro o per fare fotografie), è l'informazione che, quando si vede un "brutto" red dot (non perfettamente circolare o, peggio, con strani baffi o diramazioni irregolari) ebbene, non si tratta del fatto che siete stati tirchi ed avete comprato una ciufeca cinese, il red dot probabilmente è perfetto, sono i vostri occhi, affetti da astigmatismo.
Ciò conduce inevitabilmente a profonde (ed amare) riflessioni su certi problemi che possono essere attribuiti anche agli EVF, ai mirini delle reflex ed ai L/W.

avatarjunior
inviato il 03 Settembre 2021 ore 19:02

Ho appena preso il Dot Sight EE1, montato sulla Oly 1X con il 300 f4 e provato dietro casa. E' stato molto facile collimare il mirino con il punto di messa a fuoco della macchina. Dalle prime prove sembra funzionare molto bene, migliorando l'inseguimento ed il target di uccelli in volo, in considerazione del ridotto angolo di campo del 300 mm. Domani in oasi il vero battesimo del fuoco.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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