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Corretta tecnica di scatto per evitare il micromosso


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avatarsenior
inviato il 21 Aprile 2013 ore 13:32

tutte le foto del "Bagno del passerotto" sono state scattate in raffica veloce che la 7d mi permette, è possibile che il sollevamento dello specchio ad alta velocità abbia influito in qualche modo?

Sì, è possibile, soprattutto se eri a mano libera.




avatarsenior
inviato il 22 Aprile 2013 ore 21:55

@Geromos: a prescindere dal fatto che ormai mi sono convinto, dopo tre anni di uso della 50D, che con le APS-C è meglio che consideri più correttamente il tempo di sicurezza in 1/(2 x focale), sei sicuro che il tuo 70-200 sia perfetto?
Ti spiego:
Ho acquistato il 70-200/4L IS USM nel giugno 2011 ed era ottimo già ad f/4. Nel febbraio 2012 l'ho portato in assistenza perché non funzionava più il diaframma, l'AF e lo stabilizzatore e gli hanno sostituito l'intero gruppo ottico.
Dal momento che per la caccia fotografica ho acquistato il 300/4L IS, il 70-200 praticamente non lo usavo più, l'ho usato circa tre volte in un anno. Avevo notato qualcosa di strano nell'uso che ne ho fatto, ma imputavo la colpa a errori miei, perché non potevo ammettere che un obiettivo del genere fosse così scadente. Due mesi fa, dopo l'ultimo uso deludente, mi sono convinto a controllarlo ed ho cercato delle foto di test che avevo fatto due anni fa, per poi rifare delle foto analoghe per confrontarle. Ecco il risultato:
www.giorgiobollati.it/FTP/Immagini/70-200%20assistenza/Lista.asp
Neanche utilizzando il Live View la nitidezza si avvicinava a quella precedente.
Morale: l'ho riportato al CS con le foto di confronto per farlo verificare, dopo 15 gg. mi hanno detto che hanno dovuto spedirlo alla Canon Italia per la corretta taratura (probabilmente loro non erano in grado).
E tornato sistemato, ma non è più perfetto come prima, anche se le differenze si notano solo osservando al 100%.
Dopo questa esperienza e quella del mio 24-105L che era starato da fabbrica, per me il mito dei Canon serie L è tramontato.

Questo per dirti che quelle foto sono troppo morbide, quindi i casi sono:
- hai un 70-200/4L IS che ha qualche problema;
- applichi una pessima post produzione, cioè applichi una maschera di contrasto troppo lieve, oppure converti in JPEG con qualità al di sotto del 80% (es. in DPP applichi il fattore 6 0 7, io uso solo 10);
- altre cause che occorre approfondire.

Una morbidezza simile non l'ho mai avuta con nessuno dei mie obiettivi.

A quei tempi di scatto, non credo proprio che la causa sia il micromosso, a meno che tu non abbia il morbo di Parkinson.

Giorgio B.

avatarsenior
inviato il 22 Aprile 2013 ore 22:12

@Geronos: altra cosa, nella tua 7D, hai disabilitato l'impostazione di default "Riduci disturbo alta veloc.ISO (C-Fn II-2"? Normalmente è impostata su Standard (0), ti conviene disabilitarlo (3).
E' una cosa che avevo già notato sulla 50D, la differenza di nitidezza è notevole, dall'averlo abilitato al disabilitarlo.
L'influenza di questo parametro è permanente, nel senso che influisce sulle caratteristiche delle immagini anche a 100 ISO.

Giorgio B.

avatarsenior
inviato il 24 Aprile 2013 ore 0:21

Col digitale, credo che tutto cambi. Questa regola empirica dell'inverso di focale è nato negli anni subito successivi alla fine della 2° guerra mondiale, o forse poco prima, ma allora esisteva solo la pellicola che era uguale per tutti.
Ora però i media di registrazione sono variabili e rendono il micromosso in modo variabile, quindi penso che, al momento e con gli attuali sensori APS-C, una nuova regola che raddoppia il tempo di sicurezza precedente considerato si adeguato.
Quando poi usciranno i sensori da 100 e passa Mpix se ne riparlerà.

Comunque molto dipende anche dalla persona che impugna il sistema fotografico.

Giorgio B

avatarjunior
inviato il 24 Aprile 2013 ore 8:32

grazie Guidoalpino, Giobol e Vetrofragile per il vostro aiuto...

sei sicuro che il tuo 70-200 sia perfetto?

Si l'ho provato con la focus chart come dice la guida su juza, risultato perfetto a 70 e a 200 senza bisogno di correzioni, (se proprio devo fare il pignolo @70 f/4.0 la scritta 20mm front focus è leggermente più nitida di quella back)

nella tua 7D, hai disabilitato l'impostazione di default "Riduci disturbo alta veloc.ISO (C-Fn II-2"? Normalmente è impostata su Standard (0), ti conviene disabilitarlo (3).


Eeeek!!! è impostato su standard cosa succede disabilitandolo?

- hai un 70-200/4L IS che ha qualche problema;

Credo (:-P spero tanto) di no!

- applichi una pessima post produzione, cioè applichi una maschera di contrasto troppo lieve, oppure converti in JPEG con qualità al di sotto del 80% (es. in DPP applichi il fattore 6 0 7, io uso solo 10);

Mai sotto i 10 in Photoshop

Comunque molto dipende anche dalla persona che impugna il sistema fotografico.

MrGreenpurtroppo nella maggior parte dei casi è così


avatarjunior
inviato il 22 Ottobre 2014 ore 13:40

"Col digitale, credo che tutto cambi. Questa regola empirica dell'inverso di focale è nato negli anni subito successivi alla fine della 2° guerra mondiale, o forse poco prima, ma allora esisteva solo la pellicola che era uguale per tutti.
Ora però i media di registrazione sono variabili e rendono il micromosso in modo variabile, quindi penso che, al momento e con gli attuali sensori APS-C, una nuova regola che raddoppia il tempo di sicurezza precedente considerato si adeguato."

Riparto da qui per alcune considerazioni.
Un occhio umano normale che guardi un immagine da una distanza pari al lato lungo di quest'immagine riesce a risolvere circa un migliaio di oggetti. Questo significa che, guardando una foto in formato A4 da 30 cm di distanza, posso distinguere oggetti di 0,3 mm.
Se ci pensate un po', fissare la distanza di osservazione pari al lato lungo dell'immagine significa sfruttare 53° di campo visivo, un buon compromesso tra i 90° effettivi dell'occhio umano e i 30° dove l'occhio è più preciso.
Ora, 0,3 mm su un foglio A4 si traducono, sull'APS-C Nikon, in 0,0234 mm. Teniamoci questo dato a mente e facciamo un'altra considerazione: la regola empirica dell'inverso della focale, nata nel dopoguerra e che funziona con la pellicola da 35 mm, indica che se il soggetto si muove sotto i 0,035 rad/s è tutto OK (ovvero: focale 50 mm, tempo di scatto 1/50s => tutto a posto).
Se applico la stessa velocità ad una APS-C, cosa succede?
Bè, ad una lunghezza focale di 18mm i 0,0234 mm corrispondono a 0,0013 rad, che si percorrono in 0,037s ovvero...1/27!!! Fatalità, la lunghezza focale moltiplicata per il fattore di crop!
Si noti che nei miei calcoli non è mai uscita la densità dei pixel, ed è logico perchè tale densità, su qualsiasi sensore, è superiore alla capacità di risoluzione dell'occhio.
La densità entra in gioco solo quando noi la usiamo per scopi "non normali", tipo stampare un poster e guardarlo da 20cm di distanza, o effettuare a video ingrandimenti molto spinti.
Per cui posso essere d'accordo che la densità del sensore cambia la resa del micromosso, ma nel momento in cui andiamo a stampare o visualizzare al 100%, semplicemente, non siamo in grado di vederlo.

avatarsenior
inviato il 22 Ottobre 2014 ore 14:00

@Forrestgump, il problema è proprio lì: quanti stampano le loro foto?

Un micromosso che provoca una strisciata di 1 mm sul sensore, in stampa verrà riprodotto per una lunghezza pari al rapporto di grandezza che c'è tra la stampa ed il sensore, cioè se il rapporto di riproduzione è 10x, la strisciata in stampa sarà di 10 mm. Ciò indipendentemente che il sensore sia da 10 mpix o 100 mpix. Ma se si guardano le due foto a monitor al 100% non è così....

Giorgio B.

avatarjunior
inviato il 22 Ottobre 2014 ore 17:27

L'ingrandimento al 100% è masochismo, per lo meno coi monitor di oggi: quello dell'ufficio è largo 50cm e non arriva a 2000 punti (1920, per la precisione), che è come dire 96 dpi? Se ingrandisco al 100%, la risoluzione è quella, è come guardare un cartellone pubblicitario da mezzo metro di distanza! Sfido che si vedono tutti i difetti!
Forse sarò fanatico io, ma quando guardo le foto a monitor calibro l'ingrandimento in modo che la dimensione dell'immagine sullo schermo (e me la misuro righello alla mano!!) sia quella che avrei in una stampa a 300 dpi, quella tipica delle riviste o delle foto. Per capirci, con un sensore da 24 Mp e un monitor che spalma 1920 punti su poco più di 30 cm (quello di casa), basta che mi spinga al 25%, e ancora la foto mi esce dal monitor?

avatarjunior
inviato il 22 Ottobre 2014 ore 19:16

Quindi su aps- c (16Mp) moltiplico focale nominale per 2?
50mm= 1/100s tempo di sicurezza?
Ho spesso scattato utilizzando il fattore 1,5 e ho notato
che non è sufficiente...

avatarsenior
inviato il 22 Ottobre 2014 ore 19:26

Infatti, per stima empirica si suggerisce 1/2*f

avatarjunior
inviato il 22 Ottobre 2014 ore 19:31

Credi che questo sia sufficiente o conviene usare un tempo ancora minore,
laddove possibile senza aumentare gli iso?

avatarjunior
inviato il 23 Ottobre 2014 ore 8:13

Quando ho testato lo stabilizzatore del Nikon 18 - 105 VR ho fatto alcune prove.
Con una focale di 40mm (quindi 60 mmeq) e usando il famigerato ingrandimento al 100%, le foto a 1/40 evidenziavano delle sbavature, a 1/60 erano OK, ma dipende da molte cose. Io ero appena sceso dall'auto ed ero lì per fare una prova, chiaro che se stai passeggiando per Praga o stai salendo sulle tre Cime di Lavaredo, le cose cambiano.
Nota a margine: ho riportato i risultati a VR spento, col VR inserito si guadagnavano un paio di stop.
Sull'eventualità di usare un tempo minore, dipende.
Un tempo maggiore ti lascia più margine sul diaframma, quindi più possibilità di "giocare" con la foto e ottenere effetti diversi, ma, d'altro canto, il tempo lungo ti espone a rischi di "interferenza ambientale": la foglia che cade, il vento che sposta i capelli della modella e chi più ne ha più ne metta.
Di mio non ho una regola, l'unica cosa che cerco sempre è di salire con gli ISO al massimo accettabile, per avere il maggior spazio di manovra su tempo e apertura. Poi quale sia il massimo accettabile per gli ISO è soggettivo, oltre che dipendere dalla macchina. Con la Nikon d7100, ad esempio, so di poter salire fino a 800 ISO senza fare disastri (anche se di norma cerco di fermarmi a 200 - 400), con altre fotocamere le cose potrebbero essere differenti.

Saluti,
L.

avatarsenior
inviato il 23 Ottobre 2014 ore 9:20

L'ingrandimento al 100% è masochismo


ahahah grandissimo

avatarjunior
inviato il 23 Ottobre 2014 ore 14:28

Si anche io mi riferivo ai tempi senza vr;
cmq per tempo minore intendevo un tempo di scatto più veloce...

avatarjunior
inviato il 23 Ottobre 2014 ore 17:29

Scusate se mi intrometto ma credo che forrestgump abbia ragione a prescindere. Il sensore ridotto altro non è che un ritaglio del full-frame. Inoltre il confronto deve essere fatto a parità di immagine osservata (stampata o su monitor) di dimensioni axb altrimenti non ha senso.
L'angolo di campo di una lente è uguale a
alpha = 2 x arctan(d/(2f)) con d diagonale del sensore e f focale della lente
quindi se d è la diagonale del full frame per l'apsc (canon ad es)
alpha = 2 x arctan(d/(1.6 x 2 x f))
Ora la relazione empirica dell'inverso della focale fissa il tempo di scatto minore di 1/f, ed è ricavata approssimando l'arctang con il suo ragomento, arctan(d/f) circa uguale a d/f
infatti dice che il tempo t < 1/f ovvero (con l'approssimazione sopra detta) t < alpha / d
Cioè il tempo di scatto deve essere minore del rapporto tra l'angolo della lente e la diagonale del sensore, quindi è un parametro dimensinale strettamente legato all'immagine e al sensore.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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