user28715 | inviato il 03 Aprile 2017 ore 14:15
Voi montereste dei tubi su obiettivi come 150mm o 180mm macro montati sul collare, o solo sui piccoli macro (come ho fatto finora) tipo i 60mm? |
user46920 | inviato il 03 Aprile 2017 ore 15:35
perchè no? .. se le ottiche sono su collare, qualche tubo serio che poi regge la fotocamera, si può pure utilizzare. l'unica cosa è che un tubo da 25mm produce un effetto di ingrandimento molto diverso, se applicato ad un 60mm o ad un 180mm |
| inviato il 04 Aprile 2017 ore 9:47
Credo che si intenda l'infinito dell'obiettivo, quello che è indicato con l'8 che dorme.  Con i tubi, anche uno solo da 12 mm, la massima MAF si riduce parecchio e tutto ciò che sta oltre rimane sfuocato. |
user46920 | inviato il 04 Aprile 2017 ore 11:44
vedo solo 8 ... che dormono! ps: tanto per fare due conti "spicci" ma rilevanti sulla macro, usando un tubo di prolunga di 24mm con un'ottica di lunghezza focale fissa di 24mm, si trova un rapporto di riproduzione minimo di 1:1 ... mentre usando un'ottica con focale di 180mm, il RR sarà pari a 1:7 circa. .. con un tubo “ da 12 mm „ , il RR sarà 1:15 e ciò vuol dire che usando ottiche lunghe da 150-180mm, sarà necessario usare tubi di lunghezza proporzionata alle dimensioni delle ottiche. |
user46920 | inviato il 04 Aprile 2017 ore 13:01
.. rischi che ti arrestino per "tentato terrorismo" !! |
| inviato il 04 Aprile 2017 ore 17:07
Scusa, Occhio, c'è un po' di confusione..... Quando scrivi 1:1, la prima cifra si riferisce alle dimensioni dell'immagine sul sensore e la seconda a quella dell'oggetto, vero? Quindi un soggetto di 7 mm verrà lungo 1 mm sul sensore di un sistema equipaggiato con 180 mm e tubo da 24 mm. Giusto? |
| inviato il 04 Aprile 2017 ore 17:47
“ Ma la copertura dell'obiettivo si misura come diametro massimo del cerchio, disegnato alla distanza focale (tiraggio dell'ottica) ed è rispettivo al massimo angolo di campo della lente (massimo diametro di copertura), che non varia !!! E' solo geometria." Non tutto il cerchio di copertura è utilizzato nel formato massimo: una parte è al di fuori per motivi di qualità. Ma la differenza vera è concettuale: l'ho scritta sopra e quindi non la ripeto. Se per te è un dettaglio da poco, il problema è tuo. Se la distinzione fosse speciosa sarebbe mio: ma tu non argomenti in quel senso, ma solo per dire che "stiamo dicendo la stessa cosa", quando non è così propriamente. Se non abbiamo lo stesso concetto di "logica" diventa faticosissimo interloquire. La tua maniera di procedere per analogie perde di vista differenze che logicamente sono rilevanti (e lo vedi dalle conseguenze). Sembra il modo di procedere di chi sta avendo là per là una intuizione: non quello di chi ha già riflettuto e scremato il grano dal loglio. Magari se ci pensi un attimo sopra prima di spandere analogie da tutte le parti eviti di dire cose "improprie" o che richiedano precisazioni. Non credo che giovino a chi legge e cerca di farsi un'idea. Il ruolo di impositore di punti sulle i cui mi sento tirato è noioso. Infine è noiosa la circostanza che quando uno ti fa notare che hai scritto una improprietà, tu né opponi un argomento che faccia prevalere la tua tesi, ma neanche ammetti di aver detto una cosa impropria. Invece riparti riscrivendo definizioni generali sul concetto in discussione, senza colpire il bersaglio! Per questo ti ho scritto altrove che fai confusione!! Questo comportamento non è onesto: se hai detto una cavolata devi ammetterlo e non invece sollevare un polverone per nascondere la tua svista. Puoi forse gettare il fumo negli occhi di chi non ha abbastanza esperienza, ma non certo prendere in giro chi sa distinguere perché sa di cosa si parla. Ti interessa più pensare di darla a bere agli inesperti che guadagnarti la stima di chi è in grado di capire quello che dici? Dal tono delle tue risposte, poi, sembra che stia tu facendo la lezione: la fai senza confutare la critica, ma anche senza ammettere l'errore. E per uscire dall'impasse riparti con le definizioni!! È successo ormai una quantità di volte per cui posso dire che è caratteristico del tuo modo di procedere. „


 30 minuti di applausi ininterrotti. |
user46920 | inviato il 04 Aprile 2017 ore 19:20
“ Scusa, Occhio, c'è un po' di confusione..... Quando scrivi 1:1, la prima cifra si riferisce alle dimensioni dell'immagine sul sensore e la seconda a quella dell'oggetto, vero? Quindi un soggetto di 7 mm verrà lungo 1 mm sul sensore di un sistema equipaggiato con 180 mm e tubo da 24 mm. Giusto? „ esatto |
| inviato il 05 Aprile 2017 ore 0:51
“ Credo che si intenda l'infinito dell'obiettivo, quello che è indicato con l'8 che dorme. „ Si. Penso che corrisponda alla situazione in cui sono a fuoco tutti i raggi che, proveniendo da un qualsiasi punto di origine, incidano sulla lente tutti paralleli tra loro. (definizione di rette parallele, che si intersecano in un punto all'infinito...) |
user46920 | inviato il 05 Aprile 2017 ore 10:49
Andrea:“ L'obiettivo che permettte una MAF più vicina "tirerà sotto" il soggetto sempre più dell'altro. O no...?? „ certo, ma il principio di proporzionalità del tubo con la lunghezza focale utilizzata, non cambia. Io calcolavo i numeri a livello di principio, come se la lente fosse fissa, quindi senza un elicoide di messa fuoco. |
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