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Guida operativa per la profilazione di una stampante usando ArgyllCMS


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avatarsenior
inviato il 31 Marzo 2015 ore 23:28

Eccoci a una nuova puntata che riguarda ArgyllCMS, l'ottimo software open source per il mondo del colore.

Oggi vediamo come usare questo potente strumento per creare dei profili .icc per le nostre carte e stampanti.
In questa guida ci limitiamo alla profilazione; la fase di linearizzazione degli inchiostri è preclusa se usiamo un driver, per cui la questione si riduce a qualcosa di relativamente semplice.

Iniziamo:

Prima cosa decidere che tipo di target usare in relazione al proprio strumento:

Per profilare una stampante serve possedere uno spettrocolorimetro (come lo SpyderPrint) oppure uno spettrofotometro (come l'i1Pro 2).
Gli spettrofotometri sono più precisi e veloci dei confratelli più economici e possono consentire la creazione di target molto estesi e di conseguenza profili .icc migliori.
In questo test useremo uno spettrofotometro i1Pro 2 di X-Rite:




In linea generale più patch usiamo per definire il profilo meglio è; per le stampanti RGB, oggetto della presente guida, è ragionevole usare un target intorno alle 1000 patch. Potremmo crearne molte di più, ma il miglioramento sarebbe esiguo.

Il comando per generare il target grezzo è targen

> targen -v -d2 -G -e8 -g256 -f1300 i1proTarget

Gli argomenti sono :

-v verbose mode

-d2 indica che stiamo creando un target per una stampante RGB

-G setta la qualità su Good, se non specificato targen si regola su Fast

-e8 specifica di usare 8 patch per il bianco; se la stampante non usa il glossy si potrebbe anche abbassare questo valore, ma avere un riferimento chiaro sul bianco non è mai un male

-g256 specifica che verranno usate ben 256 patch per i grigi, in pratica scandiamo tutti i livelli possibili dei grigi di un stampa 8bit per canale; questo rende il profilo perfetto per la stampa in bianco e nero

-f1300 specifica il numero totali delle patch, comprese quelle per i grigi e per i bianchi

i1proTarget è il nome del file .ti1 che verrà creato

Costruire il target relativo al proprio strumento:

Il file generato in partenza è solo un target puramente matematico, astratto.
Adesso dobbiamo ricavarne un target relativo alle nostre esigenze; il comando è printtarg

> printtarg -v -ii1 -L -a0.9 -m8 -M8 -T360 -P -p483x270 i1proTarget

Gli argomenti sono :

-v verbose mode

-ii1 indica che stiamo creando un target pensato per lo spettrofotometro i1pro

-L elimina il margine superiore e fa risparmiare spazio

-a0.9 con questo comprimiamo la dimensione delle patch; il valore di default è 1, per lo spettrofotometro i1pro potremmo anche farle più piccole, ma non c'è bisogno

-m8 specifica il margine in mm per ogni lato

-M8 specifica il margine in mm per ogni lato e lo codifica nel Tiff

-T360 imposta il dpi a 360, questo valore va adeguato alla tecnologia di stampa

-P rimuove i limiti per la lunghezza dello strip; fate attenzione quando lo usate

-p270x483 imposta manualmente le dimensioni della carta; in questo caso un A3+ con la dimensione minore ridotta per i margini del ruler

i1proTarget il nome del file con estensione .ti2 che verrà generato e del file .Tiff

Stampare il file Tiff:

Adesso dobbiamo fisicamente stampare il target Tiff.
Controlliamo che tutto vada bene... se abbiamo fatto tutto in modo corretto il file si presenta più o meno in questo modo:



Occhio alla direzione di lettura, deve essere quella obbligatoriamente, riga per riga.

Per stampare questo Tiff NON possiamo usare Photoshop, a meno che la vostra versione non sia veramente vecchia; infatti Photoshop non consente di stampare disattivando la gestione colore.
Ci sono varie alternative: la prima è l'utility ACPU della stessa Adobe
helpx.adobe.com/photoshop/kb/no-color-management-option-missing.html#i

Oppure, ed è quella che ho usato io, FastStone. Ma attenzione, dovete usarlo SOLO dopo aver disattivato la gestione colore dalle impostazioni.
A questo punto si procede alla stampa del file senza ingrandimenti o riduzioni.

Una volta stampato va fatto riposare il tutto, almeno qualche ora, in modo che l'inchiostro si stabilizzi.

Leggere il target:

Adesso dobbiamo dare il tutto in pasto allo strumento e smazzarci tutte le patch. Fortunatamente non dobbiamo star li a leggerne una per una, gli strumenti più evoluti hanno solo bisogno di essere "strisciati" riga per riga.
Per aiutarci i produttori di solito danno dei supporti guida, X-Rite ha questo per l'i1pro:




Il comando per avviare la lettura è chartread

> chartread -v -T0.8 -H -L i1proTarget

Gli argomenti sono :

-v verbose mode

-T0.8 consistency tolerance per le letture strip

-H indica che useremo uno spettrofotometro

-L indica ad Argyll di registrare le coordinate LAB e XYZ

i1proTarget indica il file .ti2 di riferimento di lettura; sarà anche il nome del file .ti3 che conterrà le misurazioni fatte

Ci sono altri parametri che possono essere correlati a chartread , ma in questo esempio ci limitiamo a questi soli.
Con i parametri che abbiamo scelto le misurazioni saranno relative a un D50; quindi il profilo che verrà generato sarà valido sotto questo illuminante.
La capacità di simulare illuminanti diversi dipende in modo stretto dallo strumento usato.

Lanciamo il programma e Argill ci chiederà per prima cosa di calibrare lo strumento e poi di iniziare la lettura; si procede riga per riga, nell'ordine che ho indicato.
Con uno spettrofotometro si va piuttosto spediti; con il mio i1pro ci ho messo circa 10min a leggere 1300 patch.

Creare il profilo .icc:

Adesso viene il bello, creare il profilo vero e proprio in base alle misurazioni prese.
Dobbiamo fare diverse scelte, alcune piuttosto complesse che sarebbe lungo discutere, per cui mi limito a citare i parametri.

La più importante riguarda il gamut mapping, ed è anche il punto di forza di tutto il procedimento. Sfruttando il CIECAM02 possiamo ottimizzare la mappatura del gamma dal gamut sorgente a quello di destinazione. In questo caso il gamut sorgente è lo spazio teorico in cui si trova parametrizzata la foto e il gamut di destinazione è il gamut della periferica.
Nel caso del softproofing l'ordine è inverso... ma ora non ci interessa.

Il profilo sarà ottimizzato solo e soltanto per il gamut sorgente che indicheremo, ma possiamo ripetere il comando e creare tanti profili quanti gamut sorgenti pensiamo di avere. Per esempio possiamo crearne uno ottimizzato per ProPhoto, uno per AdobeRGB, uno per sRGB ... ecc.
Argill ha bisogno che i file .icc degli spazi di riferimento siano presenti nella cartella bin degli eseguibili, per cui copiate e incollate quelli di cui avete bisogno.

Il comando è colprof

> colprof -v -A "Epson" -M "Stylus R3000" -D "Epson R3000 Ilford Gold Fibre Silk" -qh -S prophoto.icc -cmt -dpp -O EpsonR3000IlfordGoldFibreSilk.icc i1proTarget

Gli argomenti sono :

-v verbose mode

-A manufacturer

-M model

-D il nome descrittivo del profilo che vedremo nei programmi

-qh per settare la qualità su high

-S questo parametro indica quale spazio colore sarà il sorgente e applica il gamut mapping all'intento percettivo e saturazione

-cmt indica la condizione iniziale di visualizzazione dello standard CIECAM02 come "Monitor in typical work environment"

-dpp indica la condizione di visualizzazione per la stampa dello standard CIECAM02 come "Practical Reflection Print"; riferimento ISO-3664 P2. Suppone che le stampe saranno viste in un ambiente da 375 a 625 lux.

-O indica il nome del file .icc che verrà creato

i1proTarget il nome del file .ti3 letto da colprof per generare il profilo

Installare il profilo:

Adesso che abbiamo il profilo dobbiamo installarlo; con windows basta cliccarci due volte sopra, per OSX il profilo va copiato in Macintosh HD > Library > ColorSync > Profiles.

Con ColorThink possiamo ispezionare il profilo e vedere la differenza con quello canned scaricato dal sito Ilford (nel mio caso):



Il profilo canned della Ilford è stato creato sempre con Argyll, ma con sole 288 patch, quello nuovo con 1300.

Questo è tutto gente, spero vi siate divertiti MrGreen

avatarsenior
inviato il 01 Aprile 2015 ore 10:51

Raamiel numero 1.

avatarsenior
inviato il 01 Aprile 2015 ore 11:32

Peccato non avere una stampante ;-)MrGreen

vedo che ti diverti con il nuovo balocco MrGreen

avatarsenior
inviato il 01 Aprile 2015 ore 11:55

@Shambola

Magari MrGreen; molto da apprendere ancora io ho....

@Pisolomau

Sì, in effetti il giocattolino nuovo è divertente; adesso posso controllare tutta la catena del colore con certezza.
Il prossimo passo è la profilazione della fotocamera... stay tuned Sorriso

avatarjunior
inviato il 01 Aprile 2015 ore 22:51

Ciao Ramiel, è tutto molto interessante, ma se uno non ha l' i1Pro ed una stampante diversa dalla R3000 dove trova le variabili da sostituire nei vari comandi che hai elencato ? Grazie

avatarsenior
inviato il 01 Aprile 2015 ore 23:20

La stampante non è una variabile, è la periferica che viene caratterizzata.
Quel target va bene per caratterizzare ogni stampante RGB con l'1ipro, non importa marca e modello.

Per lo strumento devi variare l'argomento -i di printtarg le possibili varianti sono :

20 = DTP20
22 = DTP22
41 = DTP41
51 = DTP51
SS = SpectroScan
i1 = i1Pro
CM = ColorMunki

Il resto dei comandi rimangono praticamente identici; l'unica cosa è il parametro -H di chartread lo devi usare solo se stai usando uno spettrofotometro di una certa classe. Con il ColorMunki sarebbe meglio di no per esempio.

avatarjunior
inviato il 01 Aprile 2015 ore 23:35

Ok, quindi per tutte le stampanti "casalinghe" è valido il parametro d2 ?
Nella sezione "Stampare il file Tiff" non è indicato su quale carta...E' quella per la quale si creerà poi il profilo.icc ?
Scusa, ma sono un po' "de coccio" !

user46920
avatar
inviato il 02 Aprile 2015 ore 0:14

MrGreen Enrico la Talpa MrGreen

grande ;-)

avatarsenior
inviato il 02 Aprile 2015 ore 0:17

Esatto, targen serve per creare i target per ogni tipo di periferica; il parametro -d2 indica stampante RGB.
Stampante che può essere una economica casalinga oppure un plotter da migliaia di euro.

Il target lo stampi sulla carta che ti interessa profilare in abbinamento a quella stampante ovviamente.

Il profilo generato alla fine del processo sarà valido solo e soltanto a queste condizioni:

Stampa RGB con quella stampante, su quella carta, con le impostazioni di linerarizzazione usate per il target e stampa esposta sotto illuminante D50.

avatarsenior
inviato il 02 Aprile 2015 ore 0:18

Enrico La Talpa.... eheheh il mio alter ego perfetto MrGreen

avatarsenior
inviato il 03 Aprile 2015 ore 12:36

Grazie Raamiel per le informazioni che condividi con noi, per il profilo creato sarebbe interessante vedere altri dati: gamut rispetto al profilo canned, e una validazione per vedere le differenze sulla precisione sempre rispetto al corrispettivo canned, io in genere lo verifico stampando una chart della quale dispongo dei dati di riferimento, la stampo in colorimetrico assoluto leggo i valori e li confronto con il riferimento per valutare il deltaE.

avatarsenior
inviato il 03 Aprile 2015 ore 18:44

Che software e strumento usi per fare la validazione?

.. adesso posto anche la sezione relativa alla validazione, che è un poco complessa e non volevo mettere troppa carne al fuoco.

avatarsenior
inviato il 04 Aprile 2015 ore 0:48

Lo strumento è l'Eye-one Pro, il software Measure Tool, nello strumento ho anche in prestito la licenza Publish per i1profiler.

avatarsenior
inviato il 04 Aprile 2015 ore 16:48

Allora intanto ho affinato il processo di profilazione... ecco i comandi rivisti:

> targen -v -d2 -G -e8 -g256 -f1300 -c n_IGGFS13_EPR3000_EPSn.icc i1proTarget

stessa cosa del precedente, ma con l'aggiunta del profilo canned usato per affinare il target

> printtarg -v -ii1 -L -a0.9 -m8 -M8 -t360 -P -p483x270 i1proTarget

unica differenza è che creiamo un Tiff a 8bit, potrebbe evitare problemi nel caso la stampante sia pilotata a 8bit

> chartread -v -T0.8 -H -B -L i1proTarget

ho aggiunto solo il parametro -B che forza la lettura in un solo senso

> colprof -v -A "Epson" -M "Stylus R3000" -D "Epson R3000 Ilford Gold Fibre Silk" -qu -no -np -ni -S prophoto.icm -cmt -dpp -O EpsonR3000IlfordGoldFibreSilk.icc i1proTarget

qualità del profilo Ultra e eliminazione delle curve di ingresso del profilo, questo dovrebbe consentire gradienti più regolari.

Al termine della creazione del profilo possiamo verificare il tutto con profcheck

> profcheck -v2 -k -w i1proTarget.ti3 EpsonR3000IlfordGoldFibreSilk.icc > logprofilo.txt

avatarsenior
inviato il 04 Aprile 2015 ore 18:00

Il check però non è una validazione.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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