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Mostre- Pour l'amour de Paris a Milano







avatarsupporter
inviato il 28 Marzo 2015 ore 12:39

Un'altra bella mostra a Milano, 260 immagini della Parigi raccontata da Brassaï in mostra fino al 28 Giugno.
Ecco il comunicato stampa
www.civicheraccoltestoriche.mi.it/fileadmin/modaimmagine/Mostra_Brassa

avatarsenior
inviato il 28 Marzo 2015 ore 16:38

sono a Paris appena torno ci andrò sicuramente, grazie Caterina del annuncio

avatarsupporter
inviato il 10 Maggio 2015 ore 12:52

Visitata ieri, un'immersione nella Parigi della prima metà del secolo scorso ripresa con grande maestria, da non perdere!

avatarsenior
inviato il 10 Maggio 2015 ore 12:58

Vista a Parigi...mostra bella e ben allestita che come dici Caterina è uno sguardo sul passato di questa splendida città. Alcune foto sono notevoli...su qualche altra ho qualche perplessità. Ma al di la di questo è una mostra che va assolutamente vista....
Stefano

avatarsupporter
inviato il 10 Maggio 2015 ore 22:31

Quanto si apprende andando a vedere le mostre,cara Caterina,c'è sempre molto da rubare con gli occhi e migliorarsi.
Fai bene a divulgarle,un plausoSorriso

Ciao,Luigi

avatarsupporter
inviato il 10 Maggio 2015 ore 22:59

Le foto sono davvero tante, può essercene qualcuna che singolarmente non ci dice molto ma i lavori nel complesso sono sempre degni di nota. Personalmente mi sarebbe piaciuto vedere almeno alcune stampe in dimensioni più generose.
Luigi, concordo con te c'è sempre molto da imparare dalle mostre di questi grandi!!
Ciao.

avatarsenior
inviato il 11 Maggio 2015 ore 14:31

Caterina concordo con te...una mostra va sempre vista anche in funzione di una formazione critica che possa permettere lo svilupparsi di un bagaglio culturale personale che per me è fondamentale per ogni fotografo.
Caterina se poi vorrai ti potrei illustrare quale sono state alcune delle mie impressioni in merito alla mostra.
Stefano

avatarsupporter
inviato il 11 Maggio 2015 ore 22:12

Stefano, ascolto volentieri le tue impressioni, propongo le mostre non solo per pubblicizzarle ma proprio per parlarne;-)

avatarsenior
inviato il 12 Maggio 2015 ore 7:47

Nrassai fu definito l'occhio di Parigi..per la sua passione di ritrarre scorci di vita, specialmente notturna, ma l'impressione. Che ne ho tratto è che molti dei suoi scatti erano preparati, quasi come se si fosse su set...specialmente alcuni come quelli s×ttate in strada e le scene da night club. L'attrezzatura del tempo non permetteva passaggi fugaci e una street completamente autentica e spontanea. Macchine ingombranti, flash imponenti e tempi di scatto più lenti rendevano difficoltoso un approccio diciamo almeno discreto...questo fa perdere qualcosa di quel fascino della real life parigina.
Certo le luci soffuse, la neve appena caduta e le atmosfere ovattate rendono alla perfezione il romanticismo di una città che ne ha fatto una sua caratteristica peculiare. Detto questo gli scatti sono molto belli con quei bianco e nero che esaltano la vita notturna di personaggi famosi che hanno fatto la storia e segnato la cultura non solo parigina.
Stefano

avatarsupporter
inviato il 12 Maggio 2015 ore 8:13

Stefano hai assolutamente ragione, le immagini di Brassai non sono "rubate" al volo ma richiedono se non la costruzione almeno la consapevolezza del soggetto, la cosa è voluta, cito la Sontag
Brassai attaccava quei fotografi che cercano di cogliere alla sprovvista i loro soggetti, nell'erronea convinzione di poter rivelare qualcosa di speciale sul loro conto.

e ancora parlando della Arbus
Come Brassai, Arbus voleva che i suoi soggetti fossero il più possibile coscienti, consapevoli dell'atto al quale partecipavano. Anziché cercar di convincere i suoi soggetti a cercare di assumere una posizione "naturale" o "tipica", li incoraggiava ad essere goffi, cioè a posare.


avatarsenior
inviato il 12 Maggio 2015 ore 8:57

Mi conforta..questo conferma le mie impressioni...pero dovute alla mia ignoranza....comunque é quel genere di ibrido "docu-fiction" che non mi esalta piu di tanto però gli riconosco un suo stile narrativo didascalico.
Certo poi che essere un amico degli amici ha aiutato anche un po...nella realizzazione degli scatti ed ad essere introdotto nell'ambiente dei salotti che al tempo contavano.
Grazie per i riferimenti della critica....sempre utili.
Certe discussioni mi appassionano più del celodurismo da megapixel. :)

avatarsenior
inviato il 12 Maggio 2015 ore 10:26

Grazie della segnalazione Caterina, nel fine settimana ci vado senz'altro Sorriso
Ciao
Federico

avatarsupporter
inviato il 12 Maggio 2015 ore 10:54

Stefano essere ben inseriti e conoscere in modo approfondito l'ambiente in cui si opera è sempre importantissimo, Brassai sicuramente c'è riuscito benissimo!!
La differenza di approcci e di linguaggi con cui raccontare la propria visione è una delle cose più importanti della fotografia, oggi in rete nell'epoca delle immagini fast food mi sembra che spesso ci sia nel migliore dei casi la ricerca di poche linee guida essenziali e sicure cui riferire tutto per sentirsi esperti con poca fatica e fare sempre quelle foto che si credono "giuste", una volta trovata la ricetta è fatta!! Più spesso ci si contenta della sola estetica, secondo me invece la crescita fotografica si trova soprattutto nella ricerca, nella curiosità, nel dubbio e queste discussioni sono indubbiamente tra le più utili allo scopo.
"Sulla fotografia" della Sontag offre un bel punto di vista sulla fotografia i suoi saggi aiutano a focalizzare alcuni aspetti importanti e pur essendo una lettura impegnativa non sono mai a mio avviso troppo pesanti.
Federico, buona visita e se non ci sei ancora stato non perderti neppure " Italia Inside Out " al palazzo della Ragione molto diversa ma altrettanto interessante;-)
Ciao.

avatarsenior
inviato il 12 Maggio 2015 ore 11:04

Ottimo, grazie ancora !!! Sorriso

avatarsenior
inviato il 12 Maggio 2015 ore 11:39

La mostra l'ho trovata molto interessante, il fotografo è da vedere.
Certo alcune foto sentono il peso del tempo, ma altre sono molto belle e ovviamente il risultato va contestualizzato.
Sono contento di aver avuto l'opportunità di vederla e mi piace il suo approccio in cui cercava di comunicare qualcosa che aveva gia in testa e sviluppava il tutto in quella direzione.
Forse i puristi dello Street non la penseranno così, ma è una cosa che ho apprezzato

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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