| inviato il 07 Luglio 2018 ore 8:53
Il problema più grosso, consta che da fuori non si può capire se e quanto la muffa abbia intaccato lo strato antiriflessi e soltanto pulendolo lo si appura. Il riparatore, ovviamente vuole essere pagato e solitamente avverte che non se ne prende la responsabilità ed è disposto a smontare è pulire a rischio del cliente. Anni fa persi 80 E in questo modo, perché dopo una pulizia generale, chiesi anche di tentare la rimozione di una macchia "come esce esce" e uscì invendibile e inutilizzabile... perché se prima la muffa toglieva luce, dopo rimaneva un alone da antiriflessi rimosso. |
| inviato il 07 Luglio 2018 ore 9:15
Qualcuno mi deve spiegare perché gli.obbietti vecchi che ho trovato con muffa la presentassero solo in elementi interni, come i gruppi di 2 lenti e per di piu nella parte sigillata che è stagna con il mondo esterno... Puliti e risposti in zona ventilata ed asciutta.... non si è più ripresentato nulla. I funghi delle ottiche non sino diversi dai nostri. La nostra pelle ne è piena, l'aria ne è piena, ogni volta che prendiamo un mezzo pubblico ne incontriam o di.nuovi... eppure non tutti hanno problemi alla pelle. Il loro aumento dipende dalle condizioni ambiantali, se le.ottiche sono riposte in un luogo asciutto e ventilati non dovrebbero esserci problemi, questa la mia esperienza. Senti spesso la questione delle riparazioni zeiss... ma allora perche negozi di un certo tipo... spesso hanno ottiche con funghi in vendita e posti mella stessa vetrinetta di dive hanno tre ottiche buone? E parlo di leica e zeiss? La mia personale idea è: se i funghi sono minimi e ai bordi ok li lascio vivere in pace e uso l'ottica cosi com'è. Il giorno che ho 2 minuti la apro e pulisco con alcool e ammoniaca. Se sono molto estesi, ok pulisco sperando non abbiamo rovinato il vetro. Uso materiale usa e getta per pulire e faccio bollire le pezzuole usate. Molte muffe sono generate dal grasso usato negli obiettivi e dalle colle, in questo caso quasi certamente finché non si cambia tutto il grasso e le colle ci potranno essere nuove mamifestazioni, questo è sicuramente un problema. Ma la maggiorparte delle muffe che viene fuori perche l'attrezzatura è stata in un luogo umido si rimuove facilmente |
| inviato il 07 Luglio 2018 ore 9:33
Mi sono sempre chiesto un cosa, ma se nessuno lo fa, sarà una stupidata. Non si potrebbe uccidere la muffa sparando raggi ultravioletti davanti e dietro all'obbiettivo? Le lenti rimarrebbero danneggiate, ma almeno il danno non andrebbe avanti. |
| inviato il 07 Luglio 2018 ore 9:45
Le lenti attenuano |
| inviato il 07 Luglio 2018 ore 9:54
“ con le muffe è una guerra persa a meno di non passare tutto in autoclave. „ Cosa che faccio con le lenti vintage   |
| inviato il 07 Luglio 2018 ore 10:57
Dove le porti ? |
| inviato il 07 Luglio 2018 ore 12:09
Da mia moglie, lavora in un centro di sterilizzazione per prodotti medicali!!  |
| inviato il 07 Agosto 2018 ore 12:44
@Echopage Ciao scusa la domanda, le metti in autoclave montate o apri il piu possibile l'ottica?, lo chiedo perche io lavoro nel settore dentale e riparo spesso autoclavi, e visto che qualche ottica che ho ha segni di muffe poteva essere una buona idea metterle li, con che parametri, temperatura....tempo, le fai fare? Grazie Massimo |
| inviato il 07 Agosto 2018 ore 13:49
Quoto Durden, batteri e miceti possono contaminare un ambiente (lo siamo tutti, i batteri su un corpo umano sono 10 volte più numerosi delle cellule che lo compongono!) ma se non hanno le giuste condizioni ambientali non proliferano. La semplice bollitura non serve in quanto non elimina le spore, ma si può fare una tindalizzazione casalinga( si fà bollire l'oggetto per mezz'ora, ripetendo il procedimento per 3 volte a distanza di 24h, questo per far germinare le spore e ucciderle) Ho avuto a che fare con lenti con funghi, le ho smontate e lasciate a bagno nell' ipoclorito di sodio (amuchina) 3 gg, poi lavate bene e riassemblate. Nel MIO caso non ho riportato nessun danno. Erano lenti di nessun valore che poi ho regalato ma che a distanza di un anno non hanno ripresentato muffe. Sottolineo che non sò se proverei con una lente di valore. Per l'autoclave ha senso solo se la muffa non pregiudica l'immagine, non elimina la presenza, insomma ammazzi tutto ma i corpi restano sul campo, quindi devi comunque smontare l'ottica e pulirla post sterilizzazione |
| inviato il 07 Agosto 2018 ore 15:27
@Maccy Per tempi temperatura e durata chiedo lumi a mia moglie. Se, e quando possibile, mando l'ottica smontata, prima di smontarla faccio il video per ricordarmi il posizionamento del tutto e prima di rimontarla pulisco il tutto con "acqua ossigenata" a 10 volumi |
| inviato il 19 Settembre 2018 ore 10:56
Ciao a tutti, ho qualche dubbio riguardo la questione muffe. Ho nel mio corredo un paio di ottiche Pentax K della vecchia analogica di mio padre. Nel provare il 50mm f2.0 sulla A6000 ho appurato di vedere qualcosa che a me sembra una muffa Ho fatto 2 foto col cellulare non molto efficaci, ma è evidentemente interna

 La domanda (visto quanto di allarmante ho letto su) è questa: corro rischi nell'aver tenuto questa ottica - sempre con i tappi, sempre dentro un suo sacchetto - nello stesso armadio dove ho le altre ottiche che sono dentro le loro custodie originali e/o dentro lo zaino? E le poche volte che la ho portata appresso dentro lo zaino, potrebbe aver fatto danno alle altre ottiche?! |
| inviato il 19 Settembre 2018 ore 11:26
Dirò la verità: c'è stato un periodo che per la muffa e la conservazione degli obiettivi ho sviluppato una vera e propria fobia! Tutta colpa dei forum. Credo sia meglio vivere tranquilli e consapevoli che, come già scritto da qualcuno, di muffe ne è pieno il mondo. Preoccupiamoci più per la nostra salute, perché se le ottiche in casa sviluppano funghi, o sono entrate in contatto con qualcosa di molto infetto o l'ambiente in cui sono è umido e quindi non salutare anche per noi. Se si possiedono ottiche di un certo valore si tengano pure su scaffale, all'aria. Si impolverano? Se hanno i tappi si soffia via tutto ogni tanto e almeno non si hanno ansie da muffa. Se si possiedono ottiche vintage, si impari a smontarle se serve. In fondo non è poi così difficile come si dice, soprattutto con obiettivi fissi, datati e con schemi ottici semplici. Esistono tutorial per tutti gli obiettivi del mondo. La lente ha già la muffa? Si pulisce e si tiene poi in quarantena per un bel periodo di tempo. Io, quelle uniche due volte che mi è capitato, ho smontato e bagnato le ottiche in acqua ossigenata e poi asciugate per bene all'aria e al sole: la muffa, a distanza di due anni, non si è ripresentata. L'importante è pulire anche il barilotto e cercare di avere tanta pazienza e manualità. E vi confesso che è anche divertente e affascinante aprire vecchi obiettivi... @Iobi Probabilmente le spore possono aver toccato le altre ottiche, non tanto nell'armadio quanto nello zaino. Ma perché la muffa si riproduca deve attecchire e avere le condizioni ad essa favorevoli, cioè umidità, buio e poca areazione. Penso che per stare tranquilli in questi casi basti passare acqua ossigenata sul corpo dell'obiettivo stando attenti a non rovinare le parti in gomma e metalliche. Per i vetri occhio che l'acqua ossigenata lascia aloni, quindi bisogna utilizzarne veramente poca e usare panni in microfibra puliti perché non rimangano residui. Importante è lasciare asciugare per bene. |
| inviato il 19 Settembre 2018 ore 23:35
Aster spero di non sembrare paranoico ma un po' d'ansia ce l'ho, anche perché ho fatto mente locale ed ho ricordato di aver messo una volta la fotocamera col 30mm in un'altra custodia dove tempo fa trasportavo la vecchia fotocamera col 50mm "incriminato". Nello zaino tenevo le ottiche ben separate, mi spiego: nello stesso vano della fotocamera portavo - ma in spazi separati - un 70-300 dentro la sua sacchetta, un 10-20 nella sua custodia sigma originale rigorosamente chiusa, e poi la sacchetta chiusa col famoso 50mm "ammuffito". Quello che volevo domandare è: basta una sola presenza anche con tutte queste precauzioni per il probabile contagio? L'acqua ossigenata per la pulizia è di quella tradizionale o devo cercare concentrazioni particolari (leggevo su 10volumi o più). In più: come pulire i "luoghi" dove ha alloggiato l'obiettivo ammalato in maniera da scongiurare eventuali futuri contagi?!? Tipo, basta mettere lo zaino in lavatrice o necessita di lavaggi particolari? |
| inviato il 20 Settembre 2018 ore 11:02
Per quanto riguarda il contagio, è difficile prevederlo. Può succedere con una singola spora o addirittura invece non succede a chi tiene le ottiche in cantina o in soffitta per anni accanto a tante altre cose ammuffite (sì, in rete si trovano anche questi casi). Secondo me con una semplice pulizia si può stare tranquilli Le ottiche vanno pulite a prescindere dalla paura per la muffa. Quindi... Poi dipende anche dalle ottiche, se recenti resistono di più. Per quanto riguarda l'acqua ossigenata, io la uso a bassi volumi, di quella per disinfettare le ferite. L'ideale sarebbe quella ad alti volumi assieme a della ammoniaca, ma diventa tutto un po' pericoloso e sarebbe da starci attenti, con guanti, mascherina e stanza ben areata. Lo sconsiglio ai poco esperti. E poi dipende anche dal tipo di ottica che si va a pulire e dal trattamento antiriflesso. Ad esempio, su un vecchio Helios senza antiriflesso ho usato acqua ossigenata e glassex (contiene ammoniaca), tutto a gocce, e devo dire che le lenti ne sono uscite davvero ben pulite (e le mie dita belle bianche cadaveriche ). L'acqua ossigenata uccide la muffa in ogni caso, anche a bassi volumi e su diverse superfici oltre al vetro degli obiettivi. Per lo zaino non saprei. Col tempo l'ansia passa... |
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