| inviato il 23 Marzo 2015 ore 21:14
Ciao, come da titolo vorrei capire quando utilizzare i filtri a lastra e quando invece utilizzare esposizioni multiple, se una cosa e' meglio dell' altra, se le considerate complementari e quali i vantaggi dell'una rispetto all'altra soluzione. La domanda e' ispirata da uno scatto con filtri Lee di Grabiele Mannelli intitolato Taillante che trovo splendido per luce, dettaglio ed equilibrio particolare tra cielo e montagne. Gabriele mi ha spiegato il suo punto di vista e il suo metodo, vorrei altri pareri per meglio confrontarci e comprendere. Un saluto, Walter |
| inviato il 23 Marzo 2015 ore 21:55
Walter, tranne in casi in cui la scena davanti a noi spruzza dinamicità da tutti i pori, oramai il blend manuale ha del tutto sostituito i filtri gradutati. Personalmente continuo ad utilizzarli per un buon 80% delle volte, principalmente perchè mi da più appagamento in fase di scatto. Altre volte invece utilizzo entrambi i metodi :) |
| inviato il 23 Marzo 2015 ore 22:44
Ok, Antonio, poi avranno i loro limiti dovendo staccare su una linea orizzontale su scene magari piu' complesse e disordinate. Certo che se stai sui Lee, da 300 a 800 caffe' per l'appagamento sono tantini per un amatore... Io li vedo magari su controluce estremi su grandangolo dove magari, non vorrei dire una fesseria, aiutano a minimizzare o eliminare il flare... Ciao e grazie per la risposta, era quello che sospettavo. |
| inviato il 24 Marzo 2015 ore 0:59
Non è solo appagamento. Ci sono situazione in cui i GND sono insostituibili. Averne di buoni nello zaino, fa sempre comodo, anche se non li si utilizza frequentemente. Io onestamente non riesco a farne a meno :) mi velocizza il workflow “ Io li vedo magari su controluce estremi su grandangolo dove magari, non vorrei dire una fesseria, aiutano a minimizzare o eliminare il flare... „ Dipende dal controluce. Se la differenza di stop tra parti in ombra e zone di luce è molta, è preferibile un manual blend. I filtri a mio avviso aumentano i flare, anche se nei filtri buoni (come i Lee), è molto ridotto |
| inviato il 24 Marzo 2015 ore 1:08
“ Ok, Antonio, poi avranno i loro limiti dovendo staccare su una linea orizzontale su scene magari piu' complesse e disordinate. Certo che se stai sui Lee, da 300 a 800 caffe' per l'appagamento sono tantini per un amatore... Io li vedo magari su controluce estremi su grandangolo dove magari, non vorrei dire una fesseria, aiutano a minimizzare o eliminare il flare... Ciao e grazie per la risposta, era quello che sospettavo. „ non aiutano a minimizzare i flare, aiutano solo ad evitare di fare ricorso alle doppie esposizioni (che io ho fatto solo una volta perché li avevo scordati in macchina, con pessimi risultati) :o ci sono un sacco di discussioni simili, comunque come ha scritto Antonio danno maggior appagamento, ti evitano di perdere tempo davanti al pc (e magari di fare pastrocchi), di perdere spazio su scheda e hdd anche... inoltre giustamente nei concorsi (quelli seri) foto risultanti da fusioni di più scatti (= fotomontaggi) non sono ammesse io ho preso i Lee da poco e ne ho presi solo 2 che a mio avviso se uno fa sostanzialmente foto in montagna (come il sottoscritto) sono sufficienti, in alternativa ne hai anche di altre marche, io ho usato i Kood ad esempio, che costano 10-20€ l'uno, e mi sono trovato molto bene (non danno dominanti come i Cokin, li ho sostituiti perchè troppo piccoli ora che ho cambiato lenti), poi ci sono appunto i Cokin, sennò Hitech, Haida ecc che costano sempre meno dei Lee |
| inviato il 24 Marzo 2015 ore 1:10
diciamo che l'uso dei filtri è 'tecnica fotografica' e fare delle esposizioni multiple no |
| inviato il 24 Marzo 2015 ore 1:24
Da quello che ho sempre imparato,i filtri fanno parte in tutto e per tutto alla fotografia non solo per esposizioni lunghe e altro,invece le esposizioni multiple non la riguardano proprio,bensì una tecnica inserìta in essa è creare vari scatti e fonderli in uno.Per mio parere prediligo i Filtri GND...: |
| inviato il 24 Marzo 2015 ore 1:42
appunto...l'uso di esposizioni multiple, HDR e cose del genere è fare in modo che un programma faccia per te quello che non sai fare come fotografo |
| inviato il 24 Marzo 2015 ore 3:47
“ diciamo che l'uso dei filtri è 'tecnica fotografica' e fare delle esposizioni multiple no „ “ l'uso di esposizioni multiple, HDR e cose del genere è fare in modo che un programma faccia per te quello che non sai fare come fotografo „ Fatico a capire come mettere un pezzo di vetro davanti ad un obiettivo sia sinonimo di "tecnica fotografica", mentre saper fondere più immagini, che non è banale, sia sinonimo di non saper fotografare... |
| inviato il 24 Marzo 2015 ore 7:06
Non volevo sollevare vespai. Io credo che non si debba discutere di chi ha ragione o torto, ma dei vantaggi e dei risultati di una tecnica rispetto all'altra. |
| inviato il 24 Marzo 2015 ore 9:43
Ciao Walter, tendenzialmente quando faccio paesaggio, prediligo i filtri. E' ovvio che non si possono usare sempre, se la linea dell'orizzonte è spezzata da molti elementi, diventa difficile usarli. In quel caso il blanding ti aiuta, però io non lo so fare manualmente, quindi mi devo affidare a programmi tipo Enfuse. Se devo scegliere, cmq, preferisco usare i filtri, ti aiutano in fase di scatto a valutare la luce sulla scena e decidere a priori cosa usare per massimizzare lo scatto. Inoltre, risultano indispensabili se la scena è dinamica e quindi non può essere ripresa in multiesposizione. Io ho comprato un paio di Lee, mentre l'holder e gli adattatori li ho comprati da un venditore americano che li fa uguali ma costano un terzo degli originali. Quindi quando faccio paesaggio, nella mia borsa porto un CPL, un ND1000 della B+W e due GND della Lee, entrambi 0,6 (2 stop) uno hard ed uno soft. So che sei uno abituato alle multiesposizioni ed a l'uso di Photomatix, però secondo me se non viene usato bene, crea aloni strani che sembrano un po' posticci. Tu ottieni risultati splendidi ma alcune tue immagini tipo questa non mi danno una sensazione di "naturalezza". www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=690251 |
| inviato il 24 Marzo 2015 ore 9:44
Effettivamente non centra nulla ragazzi. Non è che chi utilizza esposizioni multiple sia meno bravo e meno fotografo di chi utilizza i gnd. Il blend manuale dell'esposizione è da favorine in scene ad altissimo contrasto rispetto ai GND, o li completa. Come ho scritto prima, ci sono scene dov'è preferibile utilizzare i gnd, scene dov'è preferibile utilizzare il manual blend, scene dove si utilizzano entrambi. |
| inviato il 24 Marzo 2015 ore 10:23
Baronerosso se per te l'uso dei filtri in fotografia si riduca a "mettere un pezzo di vetro davanti a un obiettivo" allora non ho niente da dire ...è come quelli che definiscono il calcio come un gioco dove '22 tizi corrono dietro una palla' ...possiamo anche dire-seguendo la stessa scuola di pensiero- che un romanzo di Victor Hugo sia 'mezzo chilo di carta ed inchiostro'... |
| inviato il 24 Marzo 2015 ore 10:37
Roberto, ma non è neanche vero il contrario, e cioè che chi non utilizza i GNd non fa fotografia :) lo scopo è lo stesso, il mezzo in cui ci si arriva è diverso. E lo dico io che utilizzo per la maggiorparte delle foto filtri GNd |
| inviato il 24 Marzo 2015 ore 11:36
Roberto, sei tu che hai scritto che l'utilizzo di esposizioni multiple significa far fare a un programma quello che non sai fare come fotografo. Il che dimostra che hai una visione molto superficiale dell'argomento (eufemismo per dire che scrivi su cose che non conosci), e ciò nonostante intervieni in thread nato da una richiesta di consigli da parte di una persona. Fai tu... Io, dal basso della mia limitata esperienza, so usare i filtri E gestire le esposizioni multiple. Ottenere risultati soddisfacenti con la seconda tecnica mi è costato tempo e fatica in modo esponenziale rispetto alla prima, per questo la definisco provocatoriamente "mettere un pezzo di vetro davanti all'obiettivo". Mi sembra che gli interventi di fotografi molto bravi come Antonio Aleo e Paco68 concordino nell'affermare che ottenere risultati naturali dalle esposizioni multiple sia più difficile. Walter, provo a sintetizzare i rispettivi vantaggi delle due tecniche, secondo il mio punto di vista. Pro filtri GND: maggiore rapidità del workflow complessivo, possibilità di gestire soggetti dinamici (che possono essere anche solo rami e foglie mossi dal vento). Pro esposizioni multiple: possibilità di gestire linee di separazione complesse, maggiore controllo sul risultato (si può intervenire in modo continuo, e magari anche su parametri diversi, per es. su luminosità e temperatura colore). Le due tecniche possono benissimo essere combinate: per es., facendo manual blending di versioni sviluppate diversamente dello stesso raw prodotto da uno scatto con filtri. In questo modo si possono avere i vantaggi di entrambe. |
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