| inviato il 05 Luglio 2017 ore 12:15
Questo è un raw merrill, linko questo perchè sia con la fuji xt10 che con la sony slt a58 non c'è storia, la merrill devasta qualsiasi cmos da 12 a 25 mpx, se la gioca con la d810, se qualcuno volesse svilupparlo poi lo confrontiamo, ne ho un'altro ad f13 ma il risultato non cambia.
drive.google.com/file/d/0B05E-V-NDml5N3RKRjN0TENBMGc/view?usp=sharing
P.S. per sviluppare il raw sigma ci vuole sigma photo pro |
| inviato il 05 Luglio 2017 ore 13:35
Beh.....il 3 ccd rimane sempre il massimo a livello di colore.
Peccato che la Sigma abbia tanti altri problemi.....
Tra uno scatto e l'altro prendi un caffe e le batterie son sempre scariche in un attimo.
Oltre i 200 iso poi.....fa pena.... |
| inviato il 05 Luglio 2017 ore 15:02
Un 3 CCD moderno sarebbe fenomenale. |
| inviato il 05 Luglio 2017 ore 15:48
Si, senza se e senza ma....al confronto si vedrebbe la pochezza di un ccd o cmos solo. |
| inviato il 05 Luglio 2017 ore 19:58
@Vincenzo la tua foto Merrill è sottoesposta. Ti posto un rendering raw dove vedi in rosso quello che supera 2000 su una scala che potrebbe arrivare a 4095 (le parti blu sono sottoesposte, o meglio sono nero completo 0,0,0).
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| inviato il 05 Luglio 2017 ore 20:44
Valgrassi, e tutti, a me non interessa nella maniera più assoluta, far sembrare un sistema, una tecnologia migliore di un' altro/a, ho comprato tutti i marchi, tutte le tecnologie, tutti i formati, tranne il medioformato digitale, uso tutto con soddisfazione, mi piace sperimentare.
Premesso questo il ccd a 100 iso, almeno quello della d200, se la gioca e alla grande con il merrill, non primeggia, ma in alcuni particolari restituisce più dettaglio delle foveon merrill, questo già è un grandissimo risultato, in pratica con le aps moderne, con molte full frame non c'è storia |
| inviato il 05 Luglio 2017 ore 22:44
@Vincenzo non discuto quello che tu pensi della D200, se hai una scena per cui 10 Mpx bastano, OK.
Ma se mi tiri in ballo un Merrill, ti faccio vedere la realtà del suo file raw, in questo caso dei 4096 livelli a disposizione ne hai usati 2000 (ai fini pratici: hai sottoesposto) e quello che avresti perso se avessi sfruttato la dinamica del Merrill, in sé bassa, sarebbero stati i dettagli in rosso, cioè dettagli insignificanti nel cielo e in un palo sulla casa in fondo, che sarebbero usciti bianchi 255,255,255.
Se mi dici che la tua foto si gioca su quei limitatissimi dettagli, mi taccio. In compenso avresti aperto tutte le parti blu che sono nere-nere cioè 0,0,0: ancora, se è una scelta tua di non descrivere le ombre, OK. Solo che non devi tirare in ballo un Foveon, di per sé bisognoso addirittura di sovraesposizione, in confronto a una D200 con risoluzione 1.7 volte inferiore, che non è poco.
Se non sono stato chiaro, dimmelo, siamo qui per quello, cioè scambiarci informazioni NUMERICAMENTE corrette, perché quello è il digitale, altrimenti molto meglio una Portra 160 ISO e sistemi ad alto livello, tipo Leitz o Contax G.
Oppure, condensando al massimo: i Merrill non si dovrebbero sottoesporre |
| inviato il 06 Luglio 2017 ore 9:08
Però, Valgrassi, permettimi un'osservazione: quello che scrive Vincenzo non penso sia basato su una foto (quella postata, nel caso di specie), o due o tre, ma sull'uso quotidiano delle diverse macchine nelle più disparate situazioni...
Se un fotoamatore possiede, chessò, sia una Canon 700d che una Nikon d5300, le usa entrambe da un paio d'anni e mi dice che la Nikon rende meglio per questi certi aspetti mentre la Canon spicca invece per questi altri....beh...io penso che lo dica perché ha scattato più di 10 o 15 foto...e i risultati ottenuti gli hanno dato quel certo riscontro. |
| inviato il 06 Luglio 2017 ore 9:54
@Tzeol analogia corretta se Vincenzo (che ho sempre seguito con rispetto) avesse avuto la D200 per lo stesso periodo di tempo delle altre macchine, a me risulta che l'abbia presa da poche settimane.
Dato che Vincenzo è un noto estimatore dei Foveon, gli ho fatto notare che può migliorare il loro SNR (= il tallone d'Achille delle Merrill) con giudiziosa ETTR. |
| inviato il 06 Luglio 2017 ore 10:06
....In parte hai ragione....però...quanto mi dici in realtà avvalora la tesi di Vincenzo (sul CCD della Nikon)...
Se da due, tre, quattro anni ho una Fuji, Una Merril, Una Olympus, poi mi prendo una D200 e dai primi scatti "buttati lì" vedo già subito, di primo impatto, una resa migliore nelle foto....senza che sia neppure smaliziato nel lavorare i file di quest'ultima diversamente da quelli delle prime citate che già uso da tempo...beh...qualcosa vorrà pur dire! |
| inviato il 06 Luglio 2017 ore 10:10
La mia D40, da 6 (!) mpx, col sigma 17 50 2.8 OS davanti in condizioni di (buona) luce ambiente, anche a tutta apertura restituisce foto di una nitidezza che vi garantisco essere sbalorditiva! (posseggo una D700, per i confronti del caso!)
E parliamo di una macchina di dieci e passa anni fa!!!
Ora: non si può negare che quei CCD delle varie D40, D80, D200 etc, alcuni aspetti di eccellenza li avevano e continuano ad averli...post o non post produzione! |
| inviato il 06 Luglio 2017 ore 12:01
Cerco qualche altri raw, quello che voglio far vedere, è che il ccd, registra alcuni dettagli in più persino di una merrill, non vi dico che figiluraccia fanno altre aps di 16 e 20mpx |
| inviato il 06 Luglio 2017 ore 12:16
@Tzeol, Vincenzo sapete che ho anch'io la D40 e la s5 Pro e mi guardo bene dal denigrarle.
A parità di tutto il resto SNR x RES è una costante. Le 6 Mpx hanno RES inferiore e di conseguenza SNR migliore, combacia con nitidezza, funziona tutte le volte che non è richiesta RES (risoluzione) più alta.
“ registra alcuni dettagli in più persino di una merrill „ , quando succede dipende dall'ottimo accoppiamento obiettivo-sensore. Poiché i sistemi compatti Merrill vantano prestazioni ottiche superlative, significa che veramente hai ottimizzato la D200 + obiettivo. |
| inviato il 06 Luglio 2017 ore 12:26
La differenza tra ccd e cmos è tutta qui, è facile capire perchè un ccd restituisce un'immagine di qualità superiore, ovviamente ha molte limitazioni
Preso dal sito Dalsa
CCD (charge coupled device) and CMOS (complementary metal oxide semiconductor) image sensors are two different technologies for capturing images digitally. Each has unique strengths and weaknesses giving advantages in different applications.
CCD and CMOS imagers both depend on the photoelectric effect to create electrical signal from lightBoth types of imagers convert light into electric charge and process it into electronic signals. In a CCD sensor, every pixel's charge is transferred through a very limited number of output nodes (often just one) to be converted to voltage, buffered, and sent off-chip as an analog signal. All of the pixel can be devoted to light capture, and the output's uniformity (a key factor in image quality) is high. In a CMOS sensor, each pixel has its own charge-to-voltage conversion, and the sensor often also includes amplifiers, noise-correction, and digitization circuits, so that the chip outputs digital bits. These other functions increase the design complexity and reduce the area available for light capture. With each pixel doing its own conversion, uniformity is lower, but it is also massively parallel, allowing high total bandwidth for high speed |
| inviato il 06 Luglio 2017 ore 16:36
Verissimo quanto riportato nell'articolo Dalsa e si potrebbe aggiungere dell'altro, io sono il primo a sostenerlo, ma bisogna specificare che la qualità e la tecnologia a 16bit dei moderni CCD per dorso digitale e medio formato non sono la stessa cosa del CCD aps della D200, D80 ecc. Questa tecnologia con sensore CCD e circuiti ADC a 16 bit + circuito di amplificazione dedicato se fosse applicata a una fotocamera reflex FF attuale avremmo certamente una qualità immagine superiore al Cmos anche in presenza di altre ovvie limitazioni ma ci sarebbero anche costi di produzione che farebbero lievitare e renderebbero invendibile una ipotetica 6D mkIII verione CCD. Il discorso dei costi di produzione di una fotocamera CCD me li ha confermati un tecnico dell'assistenza Canon ancora anni fa, dicendomi che quando devi progettare un nuovo modello di fotocamera CCD devi riprogettare da 0 tutti i circuiti ADC e di amplificazione che sono esterni al sensore, se devi incrementare il n.di pixel del sensore devi riprogettare e costruire e pianificare tutta una linea di produzione dedicata con ivnestimenti cospicui; viceversa con i cmos l'impianto di produzione dei sensori rimane lo stesso e non devi rifare tutti i circuiti esterni in quanto molti sono già a bordo del Cmos anche a fronte di una maggiore complessità progettuale. In sostanza il Cmos si presta molto alla pianificazione industriale. Questo è il motivo del perchè i ccd sono spariti anche dalle compatte es. canon power Shot prodotte dopo il modello G12, ma ci sono molti alri esempi, io parlo di quello che ho avuto e/o provato: D80, D200, G12, Fuji S5. Oggi chi vuole il ccd si accontenta dell'usato oppure deve puntare Alle MF. |
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