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Qual è l'ultimo dei ccd?


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avatarsenior
inviato il 07 Luglio 2017 ore 9:16

A mio modesto parere la resa cromatica di un ccd ( per quello che ho potuto vedere)è migliore di quella di un cmos.

Concordo...ecco....hai detto bene, Giuliano!.
Nessuno dice che il CCD sia migliore in termini assoluti, ma, potremmo dire, "relativi",....relativi, ad esempio, alla resa degli incarnati nel ritratto su cui, ditemi se non è vero, i CMOS sono sempre un po' in affanno....nel senso che necessitano di elaborazioni "varie ed eventuali"....

avatarsenior
inviato il 07 Luglio 2017 ore 9:43

I vecchi sensori offrono files più pronti perché hanno molta meno GD. Ciò potrebbe essere un vantaggio per chi non post produce "seriamente".
Più la fotocamera ha gamma dinamica e più il file prodotto sarà piatto (flat), meno contrastato, colori più spenti ecc. e in generale necessita di maggiore post produzione o appositi preset

avatarsenior
inviato il 07 Luglio 2017 ore 11:01

Più la fotocamera ha gamma dinamica e più il file prodotto sarà piatto (flat), meno contrastato, colori più spenti ecc. e necessita di post produzione o appositi preset

Ti chiedo, non in modo provocatorio (!), ma quanto dici è un dato oggettivo, che vale in genere per tutti i sensori, o una tua constatazione soggettiva?

avatarsenior
inviato il 07 Luglio 2017 ore 11:03

Di sicuro, comunque, la resa dei file jpeg di molte mirrorless (vedi panasonic e Olympus su tutte), è decisamente "furba" : escono già belli saturi, contrastati, carichi di nitidezza....

avatarsenior
inviato il 07 Luglio 2017 ore 11:03

E' un dato oggettivo e ovviamente si riferisce al raw. Il jpg in macchina è un file già post prodotto (dalla fotocamera stessa) ed entrano in gioco altri fattori

avatarsenior
inviato il 07 Luglio 2017 ore 11:06

Un paragone può essere quello coi diffusori acustici....in effetti quelli più "commerciali", ed economici, hanno una timbrica "maliziosa", sbilanciata negli alti e nei bassi....ad "emulare" il tanto deprecato effetto "loudness"...
Diffusori ben più costosi, ma più corretti, offrono un suono molto più "neutro"....che in prima battuta può lasciare non poco perplessi (circa il rapporto qualità "percepita" / prezzo)...

avatarsenior
inviato il 07 Luglio 2017 ore 11:08

Grazie Dario....sì, ho confuso pane e polenta ma mi riferivo anch'io al solo raw...
Ti confermo che quello della Nikon D40.....sembra già l'elaborazione in jpeg di un file della D3300 (che ha un cmos evoluto)

avatarsenior
inviato il 07 Luglio 2017 ore 11:25

Sentite a me, prendete una d200 da 100 a 150 eu, un nikkor 18-70, ottimo obiettivo che spesso regalano, scattate a 100 iso, assolutamente in raw, scattare in jpg significa far demosaicizzare al software/processore della fotocamera con algoritmi abbastanza vecchi, usate un software moderno e/o aggiornato, in acr nel pannello sharpening date dettaglio 85/90, raggio 0,5/0,7, soglia 50/70, occhio a non esagerare, togliete adobe standard e usate il profilo colore nikon standard, togliete la dominante verde, un pò di chiarezza 15/20, saturazione 8/10.
Poi prendete la vostra attrezzatura costosa fate lo stesso scatto con la vostra pp, confrontate l'immagine, ci saranno sorprese

avatarsenior
inviato il 07 Luglio 2017 ore 11:57

Questo è un raw/nef divertitevi, vi dico che nessuna fotocamera riesce a registrare il muro in fondo a buccia d'arancia, tutte lo appiattiscono.

drive.google.com/file/d/0B05E-V-NDml5Z1pTSldYNXlmQUE/view?usp=sharing

avatarsenior
inviato il 07 Luglio 2017 ore 12:25

La diatriba tra qualità e tecnologie ccd e cmos non si spegnerà mai, paradossalmente entrambe le tecnologie possono essere vincenti e tutto dipende da come sono implementate a livello progettuale e dalla qualità e l'accuratezza dei circuiti usati nei vari modelli di fotocamere.

Ho usato anch'io una D200 e una D80 per almeno tre anni con capture NXD e in condizioni ottimali a bassi iso ho tirato fuori dettaglio e ottimi colori ma sopratutto coerenza cromatica dettata dal fatto che nel ccd il segnale analogico in uscita dal sensore viene processato unicamente in un circuito unico ed esterno che ha la caratteristica, se ben implementato, di fornire un'amplificazione costante per tutti i fotodiodi.

Nelle situazioni con luce sbilanciata, medio/alti iso e scene con DR elevato è meglio lasciar perdere perchè i moderni cmos se la cavano senz'altro meglio.

D'altronde anche la tecnologia cmos, che fino agli anni 2002/2004 non era il massimo, ha fatto notevoli miglioramenti e perfezionamenti a livello tale che oggi il sensore di una D810, 5D mk3/4, Fuji Xpro1/2 per fare solo un esempio, ti permettono di avere un buon DR, rumore digitale contenuto, una buona coerenza cromatica senza tanti problemi se non che si deve post produrre con un po di attenzione o come spesso faccio io usare dei preset ben congeniati.

Poi oggettivamente, anche se doloroso per alcuni, bisogna adattarsi a quello che offre il mercato e per varie ragioni la tecnologia ccd resterà prerogativa dell'ambito scientifico/astronomico.


avatarsenior
inviato il 07 Luglio 2017 ore 12:34

Pur io avendo apprezzato la tecnologia ccd, ho venduto D200/D80 da quando ho preso una Xpro1 che con tutte le limitazioni di una mirrorless superata ha comunque un sensore xtrans cmos che per i miei gusti fotografici supera abbondantemente i vecchi ccd in coerenza cromatica, DR, capacità di reggere iso e definizione dettagli senza abusare di sharpen vari. Credo che il sensore xtrans cmos di prima generazione sia ancora oggi un progetto innovativo.

avatarsenior
inviato il 07 Luglio 2017 ore 12:36


Concordo...ecco....hai detto bene, Giuliano!.
Nessuno dice che il CCD sia migliore in termini assoluti, ma, potremmo dire, "relativi",....relativi, ad esempio, alla resa degli incarnati nel ritratto su cui, ditemi se non è vero, i CMOS sono sempre un po' in affanno....nel senso che necessitano di elaborazioni "varie ed eventuali"....

Senza contestualizzare con maggior precisione i termini del confronto, sono affermazioni facilmente smentibili.

Perché, ad esempio, il sensore ccd aps-h della prima 1d (2001) è nettamente peggiore dei successivi, per gamma dinamica, rapporto segnale rumore, e il tutto è ulteriormente limitato dalla quantizzazione a 12 bit. Inoltre, avendo solo 4.2 megapixel, anche il livello di ingrandimento che si può avere in fase di stampa, volendo avere una certa risoluzione, è limitato.

avatarsenior
inviato il 07 Luglio 2017 ore 12:41


La diatriba tra qualità e tecnologie ccd e cmos non si spegnerà mai, paradossalmente entrambe le tecnologie possono essere vincenti e tutto dipende da come sono implementate a livello progettuale e dalla qualità e l'accuratezza dei circuiti usati nei vari modelli di fotocamere.

Il punto sono proprio le specifiche implementative, altrimenti i confronti diventano privi di senso. Se si andasse a confrontare la qualità d'immagine (transizioni cromatiche, riproduzione dettagli ecc.) ottenibile con una 5dsr e un 135 f2, rispetto alla prima 1d, ovviamente prevarrebbe la prima.

A parte la differenza di risoluzione, da 50.6 a 4.2 megapixel, se si ricampionassero i file della 5dsr alla risoluzione della 1d le differenze sarebbero comunque a favore della prima.

avatarsenior
inviato il 07 Luglio 2017 ore 12:43

Senza contestualizzare con maggior precisione i termini del confronto, sono affermazioni facilmente smentibili.


Diciamo che sono affermazioni alla membro di segugio

avatarsenior
inviato il 07 Luglio 2017 ore 12:44

Se vi faccio vedere un o più confronti tra xt10 35 1.4 e d200 + 18-70 o 35 1.8, sempre a 100 iso, la differenza è netta, naturalmente a favore della d200

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