| inviato il 27 Marzo 2015 ore 20:25
Ciao Ezio , la tua partecipazione mi fa molto piacere ; il racconto di UGO è stato il mio modo di ringraziarlo a mia volta dei momenti che ha regalato a me ; sto bene immaginando che qualcosa di lui ci sia ancora ( potrebbe succedere anche a noi ... ) . A presto . Silvio . |
| inviato il 29 Marzo 2015 ore 23:33
Racconto davvero emozionante, non mi vergogno a dirti che mi sono anche scese le lacrime.
Io non ci sono ancora passato, ma posso capire benissimo quello che hai raccontato, ogni tanto con
mia moglie diciamo e quando non ci saranno più'...... come faremo a stare senza le loro consuete abitudini metodiche!!
Tanti pensano che i gatti non sono paragonabili a i cani,"diciamo che lo dice chi non ha mai posseduto una animale"
anche i gatti a loro modo,anche se più' autonomi dei cani riescono a farti compagnia, e riescono a sentire quando
una della famiglia non sta molto bene venendoti a strusciarsi addosso facendo delle fuse incredibili.
Grazie Silvio per aver visitato le mie gallerie e sopratutto per avermi reso partecipe del racconto di Ugo.
Ciao,Guido |
| inviato il 30 Marzo 2015 ore 8:05
Grazie a te di aver dedicato un pò del tuo tempo a questa condivisione che mi commuove e grazie per gli apprezzamenti ed i commenti alle foto della galleria . A presto . Silvio . |
| inviato il 30 Marzo 2015 ore 14:34
....mi hai fatto piangere, Silvio....
per le stesse cause ho perso il mio scottish terrier...è morto in casa, quando la paralisi è arrivata ai polmoni.
il danno interiore che dal '93 ancora porto è per il fatto che io non ero lì ma in Scozia...
E' proprio vero: non sono animali domestici ma veri componenti della famiglia.
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| inviato il 30 Marzo 2015 ore 14:57
Grazie di cuore , a proposito di Scozia a Edimburgo ho visitato il cimitero del cane militare ... struggente l'affetto e la riconoscenza che si leggeva nelle lapidi ; non ho mai avuto cani , ma penso proprio che non faccia alcuna differenza ! Forse qualcosa di loro ci rimane comunque vicino . Grazie ancora per la condivisione . Un caro saluto . Silvio . |
| inviato il 30 Marzo 2015 ore 15:12
Due allergici ai gatti tanto da sviluppare crisi d' asma, (io e mia moglie), adottati da un micio che da un anno circa, pur vivendo fuori casa, appena ci vedeva si fiondava assieme a noi nel nostro appartamento. Resistenza iniziale ( la nostra) 2 minuti massimo, poi fuori subito prima di ricorrere al ventolin.
Poi, piano piano, ci ha "vaccinati", e ora approfitta dei momenti in cui siamo in casa e del fatto che noi adesso riusciamo a resistere e a non sternutire, a patto che non ci baci, cosa che tende a fare montandoci sulla pancia quando ci sediamo sul divano.
Per adesso fotocopio il punto UNO, compresa la discesa da una scala simile a quella in foto.
Per il resto, commozione e' dire poco. Dall'avatar ti facevo un ventenne. E' proprio vero che se l'animo resta bambino...non si invecchia mai ! ;-)
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user55947 | inviato il 30 Marzo 2015 ore 15:21
Ciao Silvio. Ho letto con molta emozione, direi commozione, il tuo racconto perché ho vissuto anche io il momento dell'addio dai nostri amici a quattrozampe.... prima un gatto e poi un cane. Molte delle cose da te narrate fanno parte ormai del mio vissuto.... Mi sembra di sentire sempre le fusa del mio gatto e i passi rapidi del cane.. Gli anni della loro presenza sono stati quelli in cui l'allegria e i sorrisi non sono mai mancati in casa a dispetto anche di problemi vari e il merito era sempre loro che strappavano sorrisi a tutti. Andavano d'accordo pur essendo diversi e questo ci dovrebbe indurre a pensare come si può arrivare a incontrarci gli uni e gli altri umani. Probabilmente arriverà un nuovo amico a quattrozampe nei prossimi mesi per continuare la magia di un rapporto unico. Grazie per aver condiviso con noi il tuo brano! Ti sono vicino nel dolore e nella nostalgia della perdita...... |
| inviato il 30 Marzo 2015 ore 15:30
Caro Silvio,
senza voler umanizzare gli animali, nostri fedeli e compagni di tanti giorni in una maniera unica, credo che la loro presenza nei nostri cuori sia qualcosa di indelebile, a volte davvero più di tante persone che crediamo vicine, che poi si perdono nella vita e nei ricordi con facilità..
Ho vissuto esperienze come la tua, diverse volte, e ogni volta è sempre un pezzo di anima nostra che se ne va con loro, a catturarla per riportarci la loro presenza ogni giorno.
Quando morì il primo cane Lupo, mio padre (che per lui era il maschio alfa) disse qualche giorno dopo: "quando morirò, se mai andrò in paradiso, di tante persone che incontrerò, spero solo di rincontrare Bill..." |
| inviato il 30 Marzo 2015 ore 19:20
Ciao Silvio, il tuo racconto mi ha molto commossa. Ho vissuto la stessa esperienza con Bijoux, la mia micia di 16 anni, ho dovuto decidere di "metterla a dormire" a causa di una pancreatite. Sono passati 11 anni, ma il ricordo degli anni che abbiamo vissuto insieme è ancora vivo e caro (così come quella passata con altre decine di gatti, purtroppo tutti meno longevi di lei e morti per cause più o meno naturali - no eutanasia).
Da 11 anni vive con noi Penny, una cagnolina nera simpatica e piena di allegria. Gli anni passano veloci e purtroppo, prima o poi, la storia si ripeterà. Spero solo che accada il più tardi possibile.
Ora vado a guardarmi le foto del tuo UGO.
Ciao
Barbara |
| inviato il 30 Marzo 2015 ore 23:42
A Max57 . Ciao Massimo , parto dalla tua ultima frase che mi ha fatto sorridere , perché in effetti la foto del mio avatar l'ho scattata a 21 anni . Penso che per mantenere l'animo bambino , anche mentre si sta entrando nella terza età , sia importante conservare entusiasmo ed io , quando ho la fotocamera in mano , mi sento sempre quel ragazzo che si fa l'autoritratto ( oggi diremmo il selfie ) con la Topcon RE2 nel 1970 .
Ho fotografato per decenni , come risulta dal mio profilo , in modo assolutamente dilettantistico , solo qualche anno fa il passaggio al digitale anche lì in modo molto empirico ; sono entrato attivamente nel mondo di Juza solo da poco più di un mese ; qui ho trovato numerose foto stratosferiche , irraggiungibili , che costituiscono però una fonte di ispirazione e di stimolo a migliorarsi per tutti coloro che amano la fotografia ( le tue gallerie ne sono un esempio , IMHO ) . Ci proveremo .
Venendo al racconto di UGO , l'ho buttato giù la scorsa estate inizialmente solo per me ed ha rappresentato lo sforzo di contrastare , attraverso il ricordo e l'immaginazione di un finale ... alternativo , il dolore della perdita ; il dolore poi passa , ma il senso della perdita rimane ed allora è maturata la decisione di condividerlo prima con ( pochi ) amici ed ora invece su Juza con tante persone che continuano a commuovermi con la loro partecipazione ; grazie a te , grazie a tutti , veramente di cuore. A presto . Silvio .
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| inviato il 31 Marzo 2015 ore 1:34
Mi ha toccato molto il tuo racconto, sono riuscito quasi a mettermi nei panni di Ugo.
Non riesco pensare a quando anche i miei gatti se ne andranno verso lidi migliori perchè accettare sarà difficile anche per me, mi consola il fatto che andranno dove non ci sono BESTIE ma esseri viventi capaci di vivere insieme veramente felici e sereni. Dove nessuno ti abbandona, dove siamo tutti uguali.
Di una cosa sono certo, torneranno da me ogni volta che vorranno ed in fin dei conti non mi abbandoneranno mai perchè il loro ricordo sarà indelebile e vivrà nel mio cuore per sempre, così come Ugo vivrà per sempre nei cuori del papà e della mamma.
Vi sono grato del fatto che non avete abbandonato il piccolo Ugo quando aveva bisogno, di avergli dato il tempo di capire che insieme potevate essere una famiglia felice, e di essergli stati sempre vicini sopratutto quando era necessario aiutarlo per compiere quei gesti di routine che lo rendevano felice.
Grazie a te per aver condiviso con poche ma significanti parole la vita di Ugo e se posso, non provare dolore per la perdita, ma gioia per la sua vicinanza, perchè se guardi nel tuo cuore, non se è mai andato! È questo racconto ne è la prova
Ciao ...Mario
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| inviato il 31 Marzo 2015 ore 2:53
Ciao Silvio, ho letto il tuo racconto e anch'io mi sono commossa. Purtroppo l'anno scorso ho dovuto "addormentare" una delle mie gatte perchè malata senza speranza alle reni e perciò capisco benissimo ciò che ai provato. Fortunatamente c'è la sorella ancora con noi che ci ha aiutato ad alleggerire il dolore della perdita. Quando entrano nella nostra famiglia ne diventano parte integrante e quando se ne vanno lasciano un grande vuoto, anche se poi come giustamente dici restano sempre dentro di noi. E' bello però sapere che con noi sono stati felici e noi con loro.
Un caro abbraccio, Tiziana |
| inviato il 31 Marzo 2015 ore 8:06
E difficile trovare le parole ......
So cosa si prova ..... ho perso il mio primo cagnolino 6 anni fa e ci soffro ancora, mi manca tanto nonostante abbia 3 pesti che mi riempiono il cuore ...... manca Lui il mio piccolo indimenticabile Opi ....
È bello sentire e sapere che ci sono tante persone che Amano e proteggono i nostri Amici a quattro zampe ....
Grazie
Chiara
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| inviato il 31 Marzo 2015 ore 8:46
“ ci sono tante persone che Amano e proteggono i nostri Amici a quattro zampe .... „
Ci sono anch'io.
Da un vita possiedo cani e gatti. Tutte le taglie...e le razze. Tante storie nel cuore, tanto amore dato e soprattutto ricevuto. Sono dell'idea che "chiodo scaccia chiodo" quindi non si deve restare senza di loro quando vengono a mancare. Non si rimpiazzano, ma si colma un vuoto...Ho dovuto anch'io far "addormentare" Thea,(per mesi ho continuato a sentire i suoi passi dietro di me) Tina, Luna... Penso sia un ultimo gesto d'amore risparmiare atroci agonie . Ora io e mio marito viviamo felicemente con Cicci, Luna2 e Milù, ma Cicci è anziano, non oso pensare...
Grazie Silvio di aver una tale sensibilità e di aver condiviso la storia di Ugo. Provo ancora una forte commozione.
Un abbraccio,
Giulietta
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| inviato il 31 Marzo 2015 ore 8:46
Racconto veramente molto bello e commovente Silvio!
Anche se sono giovane purtroppo ho avuto già modo di provare sulla mia pelle questo dolore, 9 anni fa. Ho perso la mia micia che aveva 15 anni, e io ne avevo appena 19.. quindi praticamente una vita passata insieme. Purtroppo una brutta sera stavo uscendo dal garage con la macchina, l'avrò fatto 1000 volte, e lei stava sempre li ad un paio di metri ad aspettare che la macchina fosse ferma per poi corrermi incontro quando scendevo per andare a chiudere le porte del garage. Quella sera purtroppo ha deciso di voler passare sull'altro lato della macchina proprio quando io stavo per uscire... non c'è stato nulla da fare purtroppo. 
Non avevo nemmeno il coraggio di scendere.. dentro di me pensavo: "dai, sicuramente era un sasso o un pezzo di legna da ardere, non preoccuparti".. purtroppo non era così.. l'ho trovata li a terra, agonizzante. Per fortuna in quel momento stava passando un vicino di casa che è riuscito a portarla via e ha fatto in modo di non farla soffrire ulteriormente, io non avevo il coraggio di avvicinarmi.
L'esperienza più brutta della mia vita, comprendo perfettamente il tuo dolore.
Alan |
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