| inviato il 30 Gennaio 2015 ore 20:42
io un corpo 35 mm cl'ho ancora, anzi, un paio d'anni fa lo mandai in un camera service per una riparazione.......quindi anni dopo l'avvento del digitale......
avevo la ghiera del selettore modalità che si era rotta...
il corpo è una eos 5 QD......
la tengo semrpe in borse ma ad essere sincero la uso poco o niente....ma non la lascio mai a casa..... |
| inviato il 30 Gennaio 2015 ore 20:48
Io ho ancora una Petri, Una Pentax ME Super e Una Nikon FM...con relative lenti.
Ma la macchina che rimpiango di più è il mio primo amore reflex...una pentax spotmatic con attacco a vite. COn Pentax ME di mio padre il feeling non è mai scattato con quei primi tastini per la regolazione dei tempi con cui ho sempre fatto a ×tti. Meglio la Nikon FM tutta manuale ed intuitiva...
Però è inutile girarci intorno le uso sempre meno...anzi negli ultimi due anni non l'ho mai usate..ed è un peccato!
Stefano |
| inviato il 30 Gennaio 2015 ore 20:49
Buona sera. Quoto Marinaio e gli interventi degli amici. Mai pensato che l'analogico fosse finito- Giorni fa l'annuncio; Ferrania rinasce, assumendo 40 tecnici- Parte della mia attrezzatura analogica, da Leica a Sinar, l'ho venduta a giovani sotto i 30 anni. Saluti-FB- |
| inviato il 30 Gennaio 2015 ore 21:00
Oramai ho un parco lenti completo di mamiya 6x4,5.
Basterebbe prendere un corpo analogico..... |
| inviato il 31 Gennaio 2015 ore 0:28
Io ho una Leica IIIa del 1939 (quella del mio avatar), con il suo summitar 50 f2, più una coppia di ottiche russe (un 35 ed un 85). Era di mio padre e me l'ha regalata un paio di anni fa, quando mi sono appassionato.
L'ho provata una volta, sviluppando con lui il negativo. Purtroppo ha venduto l'ingranditore, ma tutto il resto l'ha ancora.
L'esperienza d'uso è notevole, ci si concentra molto di più sul soggetto e sullo scatto, non dovendo spippolare con la fotocamera.
Per me l'unico vero neo dell'analogico è che il processo di sviluppo e stampa richiede molto tempo, ed il tempo libero ahimè non lo vendono. Il digitale accorcia sicuramente i tempi, che per certi versi torna molto utile ...
Però l'analogico ha un suo perché, detto da un nativo digitale  |
| inviato il 31 Gennaio 2015 ore 1:05
I prezzi attuali delle fotocamere sono davvero allettanti, da noi più che negli Stati Uniti. |
| inviato il 31 Gennaio 2015 ore 11:26
Pienamente d'accordo con le considerazioni svolte sulla possibilità di far coesistere analogico e digitale
... e un piccolo OT sul mondo audio: contesto che il ritorno del vinile sia soltanto un fenomeno legato alla moda. A parte che ormai dura da diversi anni, ma c'è anche una ragione di base: non sono un fanatico della superiorità del vinile sui cd o file, ma ritengo che per una sorgente digitale che fornisca risultati a pari livello rispetto a un buon giradischi ben regolato (peso e allineamento testina, dischi puliti e tenuti con cura, ecc.) occorra spendere almeno il doppio! |
| inviato il 31 Gennaio 2015 ore 12:58
interessante questa tendenza all'approccio emozionale verso l'analogico dovuto alla necessità di confrontarsi con uno strumento carico di storia e passionalità.
A parte il medio formato ( poi scantinato) in ambito amatoriale no vedo altre applicazioni ma sono d'accordo anch'io che questa tendenza retrò è interessante. |
user39791 | inviato il 31 Gennaio 2015 ore 13:24
Però nessuno vieta di usare una digitale con un approccio analogico. Basta spegnere lo schermo e darsi un budget massimo di 36 scatti ad uscita, come se si andasse in giro con un rullino e basta. Personalmente lo ritengo una cosa più che altro snob, ma si presto a farla. Diversa è la necessità che diceva Marinaio di usare formati di dimensioni non disponibili nel digitale. |
| inviato il 31 Gennaio 2015 ore 13:27
Marinaio se senti gli appassionati di audio il vinile non è solo moda ma anche qualità maggiore. Sulla pellicola ok a non lo so ma mi incuriosisce molto. Peccato che come Nicola non saprei dove rivolgermi per lo sviluppo e a casa non se ne parla |
| inviato il 31 Gennaio 2015 ore 13:48
Michelangelo, non è solo una questione di approccio emozionale, ancora ad oggi ci sono delle ragioni tecniche oggettive per cui l'analogico ha dei punti di vantaggio al digitale: disponibilità di formati maggiori (tra l'altro ad un costo inferiore di un vero e proprio ordine di grandezza), e, limitatamente al bianconero, migliore qualità del supporto di stampa e, soprattutto, possibilità di estendere la gamma dinamica ad un'ampiezza ancora non raggiunta dai sensori. Ovviamente può darsi che in futuro le cose cambieranno. |
| inviato il 31 Gennaio 2015 ore 13:54
Ho 26 anni e l'ultima pellicola la ho sviluppata e stampata circa un mese fa... Non è che sia morta, e semplicemente passata dallo "standard" ad un hobby per amatori |
user15476 | inviato il 31 Gennaio 2015 ore 14:15
“ A parte il medio formato ( poi scantinato) in ambito amatoriale no vedo altre applicazioni „
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| inviato il 31 Gennaio 2015 ore 14:47
“ Però nessuno vieta di usare una digitale con un approccio analogico. Basta spegnere lo schermo e darsi un budget massimo di 36 scatti ad uscita, come se si andasse in giro con un rullino e basta „
Ti sembrerà paradossale, ma a me è rimasta una parte di questa mentalità: non arrivo a spegnere lo schermo e non mi fermo a 36 scatti, tuttavia cerco sempre di eseguire solo quelli strettamente necessari (poi è anche vero che per i generi di foto che eseguo, la raffica non sarebbe comunque necessaria).
Ma ci sono personaggi che sono passati al digitale senza capirlo assolutamente, e se già in precedenza non erano capaci di ottenere qualcosa di buono al primo colpo, adesso sciorinano anche 70-80 scatti con la medesima posa perché, alla fine, almeno uno verrà giusto!?! (e usano per tutti gli scatti le medesime impostazioni). Uno di questi lavora con me (anzi, sono io che poi devo postprodurre le sue "opere") e ti assicuro che già qualche anno fa gli capitava quasi sempre di sprecare anche un intero rullino per una posa, di soggetti fissi, senza cavarne uno scatto diverso dall'altro (ma soprattutto uno buono). Insomma, la differenza va cercata nella qualità dei supporti, non tanto nella prassi di routine personale. |
user39791 | inviato il 31 Gennaio 2015 ore 14:53
Daniele credo che dipenda anche dall'età. Io, fotograficamente, sono nato con l'analogico e ci ho vissuto per tanti anni. Ti rimane nel DNA scattare con "parsimonia" e con "meditazione". Però apprezzo moltissimo la comodità del digitale e mai tornerei all'analogico, per nessun motivo! |
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