| inviato il 16 Marzo 2012 ore 15:59
Ciao a tutti, c'è qualche buon'anima che ha voglia di condividere un po' della sua esperienza sulle sue tecniche di "caccia" quando si trova a fotografare gli uccelli nel loro ambiente naturale? - Al di là degli obiettivi o dei corpi macchina utilizzati. Mi piacerebbe sapere ad esempio da chi usa capanni mobili, come funziona esattamente la cosa, se va all'interno di aree chiuse e gestite o liberamente dove gli capita, come si organizza, ecc. Ma anche chi non usa i capanni, che consigli può dare in generale su come avvicinare le varie specie, se è necessario attendere passivamente l'incontro per ore (come spesso faccio io) o se ci sono dei metodi per attirarle (eventualmente anche consigli su letture da fare in tal senso sono ben accette). Dico questo perchè sta arrivando, dopo svariati tentativi, un po' di frustrazione: tutte le foto che fino ad ora ho portato a casa sono state frutto solo di colpi di fortuna , non c'era un preciso "modus operandi" dietro, o delle tecniche particolari. Non mi direte che la fotografia naturalistica è solo questione di fortuna vero? Grazie! |
| inviato il 16 Marzo 2012 ore 16:55
Le tecniche sono tante: Nei pressi dei nidi ma senza disturbare, col capanno Pasturando, ma solo in inverno Con richiami (vietato dalla legge) Agli abbeveratoi Conoscenza delle abitudini Contatti con altri fotonaturalisti Pazienza |
| inviato il 16 Marzo 2012 ore 21:57
Ciao Cius ho anche io il tuo stesso problema considerato che ho iniziato da molto poco la passione della caccia fotografica. Su questo forum troverai molti indizi e suggerimenti importanti , cosi su due piedi ricordo quelli di ELLEMME ( e' il nome di un frequentatore) che , buon per noi , spesso pubblica raccolte di suggerimenti ( fai la ricerca con il suo nome) Oppure puoi andare su un motore di ricerca e provare a cercare "caccia fotografica" , verranno fuori molti siti di amatori di questo tipo di fotografia che non sono avari di suggerimenti , sia in merito ai capanni , tipologia di apparecchiatura, momenti dell'anno , luoghi ( su questo troverai molto meno) Uno che mi viene in mente e' Daniele Pace , ma ce ne sono molti altri . |
| inviato il 16 Marzo 2012 ore 23:17
La ripresa del soggetto è o in movimento o da postazione fissa. In entrambi i casi bisogna mimetizzarci il più possibile con l'ambiente ovvero coprirci con indumenti come giacche, pantaloni,guanti, cappello, reflex, ottica etc.. in modo da non attirare la loro attenzione. Il viso, spesse volte viene lasciato scoperto ma per loro è come una torcia accesa(spara). I colori devono essere scuri e possibilmente in tinta unita tipo quelli del corpo forestale. Possiamo ripararci tramite reti mimetiche (3x2metri)o tramite capanni mobili. Entusiasmante anche la ripresa on-the-road .. all'interno del nostro veicolo schermando più vetri possibili. E' fondamentale lo studio del nostro territorio , si osserva ogni minimo movimento e nell'incontrare i locali cercare da loro informazioni sull'avifauna. Bisogna muoversi in silenzio come i ninjia e muovere lentamente le ottiche con soggetti sospettosi come la gazza, la ghiandaia etc.. Oltre a perlustrare il territorio che ci circonda è interessante visitare le Oasi curate dalla Lipu e dal wwf dove ci si può confrontare con personale volontario qualificato e incontrare altri fotografi per scambiare utili informazioni. La mattina ha l'oro in bocca ... quindi sveglia presto per essere sulla location alle prime ore e se possibile cerchiamo di farci stregare dalle ultime ore di luce : il tramonto Se gli appostamenti saranno lunghi è meglio portarci un solido treppiede che ci permettrà di scattare a soggetti statici con poca luce. Attrezzatura: Con un 300mm si faranno unicamente foto ambientate, nella fotografia naturalistica con sensori aps-c è preferibile usare focali di almeno 400mm . budget permettendo meglio focali da 500-600mm Da evitare assolutamente l'uso dei richiami : non è etico e non è consentito per legge. www.juzaphoto.com/topic2.php?f=25&t=64820 Birdgardening : è una pratica che può dare soddisfazioni per aiutare i piccoli volatili a superare indenni l'inverno e per noi che abbiamo la possibilità di riprenderli a distanze ravvicinate. www.juzaphoto.com/topic2.php?f=25&t=12966 elenco cibi per uccelli: www.juzaphoto.com/topic2.php?f=25&t=12964 Documentarsi: leggere , leggere e leggere più libri possibile per comprendere le abitudini dei nostri soggetti e per poterli identificare. ciao e buona luce, lauro |
| inviato il 17 Marzo 2012 ore 21:36
Ringrazio tutti per le risposte, in special modo Lauro. Quello che mi capita più di sovente è che pur nascosto per bene (non ho ancora usato capanni o reti mimetiche - non le ho - ma solo abbigliamento non appariscente) anche stando lì per ore pare come che l'intera avifauna scompaia dalla faccia della terra. Ho sempre pensato che dopo 10-20-30 minuti gli uccelli si dovessero riabituare alla calma del luogo disturbata in precedenza dal mio passaggio. Va detto che forse non sono nascosto così bene (alle volte sfrutto la vegetazione circostante, non mi spaventa rintanarmi per bene, anzi è un divertimento). L'altro aspetto è quello di riuscire a capire perchè un uccello dovrebbe venire proprio a pochi metri da dove sono io. In quel caso credo sia la mia inesperienza che mi porta a scegliere luoghi non adatti. Tenterò di documentarmi meglio e di fare altre prove, magari concentrandomi su una specie soltanto per vedere se ottengo gli effetti sperati. Anche attirare gli uccelli selvatici con del cibo non l'ho mai fatto, tranne nel giardino di casa con mangiatoie e acqua, ma quello è un altro discorso. |
| inviato il 18 Marzo 2012 ore 0:59
Mooolto interessante questo topic, grazie anche alle dritte di Lauro. Ho la fortuna di abitare nell'ultima casa di una frazione montana e sono circondato da boschi e fauna a gogo. Il problema è che è una zona aperta alla caccia e la caccia è una tradizione millenaria, in questa frazione. La conseguenza è che gli animali del posto sono molto diffidenti e difficili da avvicinare, ma spesso capita di vedersi attraversare la strada da volpi, caprioli, tassi, sciattoli, ecc. sopprattutto la sera dopo il tramonto o la notte. I vecchi del posto mi hanno detto che ci sono anche i cervi, ma sono difficili da trovare. Spesso al mattino presto, quando esco per andare a lavorare sento qualche picchio che martella, mentre la notte ci sono sempre le civette. Uccelli di vario tipo ce n'è un mare, devo solo imparare a riconoscerli. La caccia itinerante la pratico da anni con un amico, ma ho ottenuto scarsissimi risultati. Ora voglio cambiare sistema e passare alla caccia da appostamento. Speriamo in bene. Giorgio B. |
| inviato il 18 Marzo 2012 ore 10:55
Grazie Lauro. Ho inserito il topic nei segnalibri. Le reti mimetiche dove si comprano? Decathlon le ha? Ho chiesto per i capanni da caccia, ma non li hanno, anche se li conoscono. Giorgio B. |
| inviato il 18 Marzo 2012 ore 11:18
Molti questi articoli li trovi nei negozi specializzati di Caccia-Pesca e Armerie o Military-Store |
| inviato il 18 Marzo 2012 ore 12:11
molto interessanti questi consigli. Come vi comportate invece, con ottiche da 400mm o più in caso di foto senza cavalletto in giornate nuvolose o con luce debole? Ho fatto delle prove col mio 100-400 alla massima focale e in giornate luminose, tempi di 1/1000 o 1/1300sec andavano bene per evitare il micromosso ma già con un po di nuvolo e per non avere foto buie i tempi sono di 1/700 o anche meno con rischi di mosso e con la mia 450D non mi va di alzare tanto gli iso per paura del rumore. |
| inviato il 18 Marzo 2012 ore 12:45
Grazie Marco, ora vado a vedere. Giorgio B. |
| inviato il 18 Marzo 2012 ore 13:24
“ tempi di 1/1000 o 1/1300sec andavano bene per evitare il micromosso „ Anche se il sistema di stabilizzazione del 100-400mm non è di ultima generazione i 2 stop di sicurezza gli hai. Su aps-c puoi tranquillamente fotografare a 1/500sec e anche meno basta che tu ti applichi con la giusta tecnica per evitare il tuo micromosso... leggi qui: www.juzaphoto.com/topic2.php?f=25&t=12967 Inoltre puoi sempre cercare un appoggio come un albero o una roccia , oppure sdraiarti e porre davanti a te lo zaino a cui appoggiare la tua reflex . E' molto pratico anche appoggiare l'ottica su bean-bag rettangolari o doppi a sezione ad H (utile per collocarli sul finestrino dell'auto, su una staccionata o su una roccia). Possono essere acquistati in internet o autocostruiti con l'aiuto di una brava sarta e riempiti di semi di girasole o mais.
 Per la tua sicurezza (infezioni da contatto) e per non sporcarti ti porti con te un tappettino verde da Yoga o meglio ancora un tappettino militare verde ammortizzante che si usa con le postazioni di tiro. -Ricordarsi sempre di spruzzare prodotti efficaci come l'Autan sui propri capi specie nelle parti inferiori per allontanare il problema della zecche e di controllarsi al rientro a casa. Il canon 100-400mm anche se mimetizzato, alla massima focale mostrerà la parte centrale completamente bianca . Se la parte chiara rimane dietro ad una rete schermante non ci sono problemi, se invece è visibile dall'esterno è meglio adottare questo accorgimento: -si prende una tela di cotone mimetica e la si taglia di forma rettangolare con una lunghezza tale da coprire tutta l'ottica e solo la parte superiore e laterale -si rifilano i bordi con una forbice tagliacampioni (zig-zag) così il tessuto non si sfilaccia -alle estremità di cuciono delle fettuccie elastiche nere in vendita nei negozi di merceria da 1 cm di larghezza e si fissano all'ottica avvolgendola in modo che quando lo zoom è esteso il tessuto sia aderente e quando ci portiamo a 100mm il tessuto si arricci a onde. -ritagliare a sinistra quel tanto che basta ad accedere alle regolazioni di af/mf , stabilizzatore on/off e distanze di lavoro. Questo è un esempio da me adottato felicemente :
 ciao e buon appostamento, lauro |
| inviato il 18 Marzo 2012 ore 15:05
Mitico Lauro! Grazie per i consigli. Aggiungo una domanda un po' stupida, forse dettata dal fatto che non ho mai fatto questo genere di caccia fotografica e non conosco nessuno con cui andare per la prima volta e provare. Oltretutto il topic sta diventando interessante, tanto vale tirar fuori tutti i dubbi! Pensavo: ma quando ci si posiziona in giro bardati così e non si è in un'oasi o in un centro chiuso, non c'è da aver paura di fare brutti incontri? Con gente poco raccomandabile intendo. Dalle mie parti (parliamo del Delta del Po) l'ambiente è di una bellezza estrema ma non gira sempre bella gente. Più di una volta dalla macchina ho riacceso il motore e me ne sono andato (ma appunto ero in macchina e in tre secondi posso andare dove mi pare). Cioè, non avete paura a star da soli in mezzo al nulla? Conosco un sacco di posti bellissimi dove questi consigli di Lauro potrebbero essere messi in pratica ma mi frena sempre un po' di timore di questo tipo. Voglio dire: o si trova proprio un posto ben nascosto dove sai che la gente non arriva o meglio le oasi e i parchi chiusi controllati. Sbaglio? |
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