| inviato il 17 Dicembre 2014 ore 12:00
Be' anche Adams diceva che il negativo è come la partitura e la stampa come l'esecuzione della stessa.
Avere un negativo "perfetto" significa solo avere un ottimo materiale di partenza per la futura interpretazione in stampa. Avere un negativo con dei difetti limita le possibilità di interpretazione.
O, detta in altri termini, un negativo ben esposto e trattato è solo l'inizio. |
| inviato il 17 Dicembre 2014 ore 12:09
“ Certo c'è anche chi, come A.Feininger, riteneva che per quanto buona possa essere una stampa ottenuta con l'applicazione del miglior SZ è sempre possibile, per uno stampatore che sa il suo mestiere, attraverso dodge e burning localizzati e tutti i suoi segreti del mestiere, ottenere dei risultati ancora migliori. „
Paolo ho visto tirar fuori una stampa ad Andrea da un mio negativo che se non fosse stato scattato in un momento particolare lo avrei buttato. lo ritenevo impossibile!
Era un negativo scattato in Africa con il banco 4x5 e riprendeva la tenda in cui ho dormito con mia moglie e i miei figli sotto ad una stellata magnifica. Definirlo sottoesposto e' un'eufemismo, era fatto quasi al buio con il 47XL chiuso a f16 e esposto per qualche ora, ho valutato male l'effetto di reciprocita' dell'HP5 (o meglio non potevo fare altrimenti, anzi si avrei dovuto aprire il diaframma compromettendo la profondita' di campo visto che non potevo allungare i tempi ne usare una pellicola diversa, avevo solo quella!) ed ora la foto e' stampata, e' quasi incredibile!!!
Partire da un negativo buono pero' ti da margini di manovra e di interpretazione completamente diversi, le acrobazie devvrebbero essere relegate alle foto tecnicamente difficili da scattare e non agli errori d'esposizione. |
| inviato il 17 Dicembre 2014 ore 12:22
“ Paolo ho visto tirar fuori una stampa ad Andrea da un mio negativo che se non fosse stato scattato in un momento particolare lo avrei buttato. lo ritenevo impossibile! „
Non stento affatto a crederlo!
Solo chi è in gradi di fare simili... magie può aiutarci a capire come e in che misura partire da un negativo ottenuto... a ragion veduta offra opportunità migliori. “ Avere un negativo "perfetto" significa solo avere un ottimo materiale di partenza per la futura interpretazione in stampa. Avere un negativo con dei difetti limita le possibilità di interpretazione. „
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| inviato il 17 Dicembre 2014 ore 12:26
“ Be' anche Adams diceva che il negativo è come la partitura e la stampa come l'esecuzione della stessa. „
È un paragone molto illuminante. Dalla partitura si possono avere molte esecuzioni diverse e tutte artisticamente valide.
Però la mia idea è che comunque A.Adams ritenesse necessario scrivere la partitura già pensando a come doveva... essere suonata. Lo riteneva come un criterio di serietà per il fotografo. Come un musicista, nello scrivere la partitura, deve conoscere le caratteristiche degli strumenti e scrivere in loro funzione (si dice che deve essere un bravo orchestratore).
Mi avete fatto venire una gran voglia di vedere queste stampe!!!!!!!!
Paolo |
| inviato il 17 Dicembre 2014 ore 13:09
Ci ripensava anche AA. L'esempio tipico è "Moonrise Hernandez" di cui ci sono molte stampe dal carattere piuttosto diverso.
Comunque certamente lo scopo del SZ è la previsualizzazione. In camera oscura però si ha molto più tempo per riflettere ed eventualmente interpretare in maniera diversa. |
| inviato il 17 Dicembre 2014 ore 13:36
Anche "Moon Over Half Dome" l'ho vista "interpretata" in diversi modi, con la vegetazione e le ombre in primo piano più o meno scure e con diversi gradi di contrasto sull'enorme monolite. |
user46920 | inviato il 17 Dicembre 2014 ore 14:20
Silverprint:“ circa 14 stop dal bianco al nero. Ma quasi tutte le altre pellicole possono andare oltre. „
... quindi magari 16-18 stop, o di più ??? ... e tutti riportabili dentro una stampa al massimo delle possibilità "interpretative" ???  |
| inviato il 17 Dicembre 2014 ore 14:35
Al limite... sì. Per fortuna servono molto raramente.
Questa è la vecchia Tri-X 120 in Tetenal Neofin Red. Questo rivelatore non esiste più, ma aiutava molto la Tri-X a "superare" i suoi limiti. L'immagine è una scansione di una stampa. E quella pallina bianca in centro è proprio il sole di una giornata serena. |
user46920 | inviato il 17 Dicembre 2014 ore 14:57
Silverprint, in pratica, non conoscendo i principi della stampa, l'essenza del fotografo perde di senso compiuto al 90% (almeno quella del fotografo BN inizialmente riconoscuto)
Ho riletto l'articolo iniziale che avevo già letto un anno fa, più i dieci capitoli del thred e devo dire che sono "illuminanti" nella loro "semplicità" ... (ottimo lavoro, grazie mille  )
Per rimanere in tema di BN analogico, è possibile arrivare da una "negativa digitale" ad una stampa fotografica, o è un discorso inutile ???
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| inviato il 17 Dicembre 2014 ore 15:03
Magari OT, ma non inutile.
È possibile produrre negativi BN da file. Sia con alcuni apparecchi appositi, ormai rari, sia stampando su trasparente per essere poi stampati a contatto su carta fotografica. Ci sono anche altri sistemi come l'ingranditore digitale, ma sono un po' limitati. Anche i sistemi in uso nei laboratori industriali non stampano più direttamente i negativi, ma li proiettano su carta fotografica, dopo scansione e ottimizzazione, più o meno automatica. La proiezione avviene con vari sistemi, laser (Durst lambda) o Led (Sigma e quasi tutti gli altri).
Non credo invece sia necessario conoscere approfonditamente la tecnica della camera oscura per esprimersi compiutamente in BN. Ci sono ancora ottimi stampatori in attività. Molti grandi fotografi non stampano, ma quando serve qualità serve anche complicità e collaborazione profonda con un bravo stampatore |
user46920 | inviato il 17 Dicembre 2014 ore 15:11
Anch'io non so se siamo OT, ma “ stampando su trasparente per essere poi stampati a contatto su carta fotografica „ sarà doveroso produrre un file per la stampa del lucido, in maniera presumibilmente più vicina ad un negativo reale, quindi seguendo delle curve caratteristiche ???
“ Non credo invece sia necessario conoscere approfonditamente la tecnica della camera oscura per esprimersi compiutamente in BN „ ... mi è sembrato (anche logico), che per poter produrre una buona negativa, bisogna sapere come sistemare la luce rispetto alle possibilità del sistema pellicola-carta ... ne sono convinto anche per ciò che riguarda la parte di fotografia digitale |
| inviato il 17 Dicembre 2014 ore 15:27
Ragazzi qui gli OT costruttivi sono i ben venuti. Poi se c'e' bisogno di approfondimenti apriamo un topic |
user46920 | inviato il 17 Dicembre 2014 ore 15:49
Non so Marinaio, proviamo ad aprire un topic per la stampa a contatto "analogico-digitale" o meglio dividere i due sistemi ???
... oppure facciamo due chiacchiere qui e poi vediamo ??? |
| inviato il 17 Dicembre 2014 ore 16:04
Andrei avanti sulle due chiacchere qui, poi se vediamo che c'e' materiale da analizzare apriamo un topic. Mi sembra che per il momento abbiamo buone intenzioni ma pochi dati. |
user46920 | inviato il 17 Dicembre 2014 ore 16:53
.. Marinaio, è molto interessante il sig. Silverprint e tu sei fortunato a poterlo frequentare ... aspettimo dati .... |
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