| inviato il 07 Marzo 2012 ore 23:12
mi rivolgo non ai fotografi di professione ma agli altri:
quante vostre foto in un anno vi soddisfano veramente ?
io faccio foto principalmente nei viaggi e hanno la funzione di ricordo del viaggio, altrimenti con la mia memoria colabrodo mi dimentico tutto.
le foto che faccio non hanno lo scopo di essere belle ma di ricordarmi le cose interessanti e talvolta capitano anche foto che mi soddisfano veramente ma sono abbastanza rare.
quando comprai la 5D la seconda foto che uscì dalla camera la feci al cane vecchio e malato a casa mia ed era controluce e sovraesposta. L'espressione però era molto buona e l'ho recuperata e stampata in grande quando il cane morì.
questa foto per me vale l'acquisto della 5D che feci a quel tempo anche se per motivi traversi poi usai poco questa camera che no ancora.
Un'altra volta in un'escursione con neve scivolai e mi piegai un dito a 90 gradi all'esterno (la giunzione era uscita dalla capsula) e poi velocemente feci alcune foto al mio amico coi cani per il paesaggio incantevole e 2-3 di queste foto mi piacciono molto anche se fatte velocemente in una situazione d'emergenza.
Da me le foto migliori riescono nell'inaspettato senza tante pretese al momento dello scatto.
E voi, quante foto veramente importanti o che vi soddisfano totalmente avete fatto o fate e in che occasioni le avete fatte ? |
| inviato il 07 Marzo 2012 ore 23:15
Come ricordo molte mi soddisfano alla fine quello che conta è il ricordo del momento.Invece dal lato tecnico ancora nessuna |
| inviato il 07 Marzo 2012 ore 23:34
Ho bimbi piccoli e sono loro il soggetto principale vi garantisco che non è facile fare foto belle e ben fatte ai bambini. Ne scatto tantissime ma ne salverei si e no una dozzina, tutte le altre sono solo belissimi ricordi per me.
Poi fotografo molto in una comunità con cui collaboro, ma anche li direi che sono pochissime quelle che mi soddisfano (e spesso fatte senza pensarci, un po' a caso). Per cui direi che condivido quello che dici  |
| inviato il 07 Marzo 2012 ore 23:39
Finora ho fatto circa 5.000 foto con la reflex e se 50 sono belle è già tanto..moltissime sono solo ricordi piacevolissimi :) |
| inviato il 08 Marzo 2012 ore 0:08
“ Come ricordo molte mi soddisfano alla fine quello che conta è il ricordo del momento. Invece dal lato tecnico ancora nessuna „
Sono d'accordo con chi ha scritto finora, e trovo interessantissima questa tua frase.
Penso che ad una fotografia si debba chiedere la sincerità.
La sincerità dell'intento .
Perchè le foto ricordo sono ok? Perchè hanno centrato sinceramente lo scopo. E ce ne sbattiamo se non sono perfettine, due terzi, quattro noni o che cavolo.
E le altre foto? proviamo ad esaminarle/ci... non ci soddisfano perchè c'è un difetto tecnico? Uhmmmm... io credo invece che la stragrande maggioranza delle volte non ci soddisfino perchè non siamo riusciti nello scopo.
Volevamo il più delle volte trasmettere una sensazione, e non ce l'abbiamo fatta. E questo non ha molto a che fare con l'abilità tecnica e persino poco con l'esperienza... o almeno, non quanto si creda abitualmente. E' un discorso più profondo.
Forse abbiamo cercato di rendere interessante complicando quello che invece era semplice.
O forse abbiamo semplificato, isolato quello che invece era interessante in relazione a .
O forse abbiamo fatto di ogni erba un fascio, buttando nel pentolone dell'entusiasmo anche ciò che percepivamo con gli altri sensi, e che con una foto poi non possiamo più trasmettere.
O forse volevamo-stupirvi-con-degli-effetti-speciali, ma passata la moda (o la stupidera) ci ritroviamo con il nulla in mano.
O ancora volevamo inseguire quello che abbiamo ammirato su qualche sito, su qualche rivista.... quante volte leggiamo "come faccio ad ottenere una foto così"?
La maledetta ricerca del consenso.
Sono tutti trabocchetti in cui si cade spessissimo, io per primo s'intende.
Un momento di silenzio, di ricerca sincera della motivazione che sta alla base del nostro fotografare non può che portare ad una foto più viva, apprezzabile oggi ma anche domani. E a quel punto, il problema tecnico diventa più piccolo, quasi un contorno. E chissenefrega della grana o del mosso o della regoletta o di che altro, se lo scopo principale è raggiunto.
Si parlava della soddisfazione. Se sfogliate i forum fotografici, la maggior parte degli amatori è insoddisfatta. Si pone dei traguardi, compra lampade su lampade per immortalare le più improbabili modelle nella luce giusta, teleobiettivi per fotografare le orme sulla luna, prendendosi poi delle spernacchiate paurose invece dei plausi.
Chi invece l'azzecca? Chi si pone uno scopo sincero , qualcosa gli brucia dentro , vuole trasmetterlo , e va dritto sull'obiettivo. Che siano i paesaggi della propria terra o gli uccellini della palude, liriche visioni intimiste o rigorose composizioni architettoniche.
E' ora tarda, scusate le farneticazioni a ruota libera. 
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| inviato il 08 Marzo 2012 ore 0:45
La parte emozionale e la parte tecnica fanno parte dello scatto non posso ignorare uno o l'altro aspetto. La concentrazione nel pre-scatto, la ricerca di emozionarci ed emozionare sono la molla che ci spingerà a essere pro-attivi e fermare quell'istante come non mai. O.K. tutte le foto sono perfettibili ma la gioia che si prova ad aver ben interpretato una situazione di ripresa difficile avvicinando ciò che abbiamo registrato a quello che i nostri occhi hanno visto è pura emozione. La sfida di base è proprio la ricerca di migliorarci senza ansie .. come dico spesso : fotografare divertendoci e divertendoci a fotografare
La passione ci porta poi a stringere i denti a sopportare climi avversi, a rimanere immobili per ore proprio per testimoniare con un click ciò che la Natura ci regala ... beh... è un'esperienza che non ha prezzo.
ciao e buona luce, lauro |
| inviato il 08 Marzo 2012 ore 1:21
per conto mio la foto dev'essere autentica.
Se in postproduzione cambio i colori e rendo il cielo, il mare e le rocce diverse sarà una foto bella ma non è più autentica.
Un fotografo professionista vive grazie alle foto che fa e devono risultare belle, altrimenti chi lo chiama a fare il matrimonio ? per me però saranno foto patinate, sembreranno belle, avrà tolto imperfezioni dai volti e fatto altri ritocchi ma non sono autentiche. Vogliono raccontare una favola, sono fuori dalla realtà. Servono per mostrarle a parenti e amici ma era quella la realtà ?
Le mie foto che mi soddisfano saranno sotto l'un percento, le altre mi soddisfano pienamente come ricordo ma non come foto bella, completa per le mie capacità.
la mia domanda iniziale vuole chiedere quante sono le foto che fate che vi soddisfano come fotografia, non quante vi soddisfano come ricordo. |
| inviato il 08 Marzo 2012 ore 3:03
Credo che a grandi linee, le foto che mi piacciono veramente sono il 10% di quanto scatto. Il resto sono solo buone, foto ok, tecnicamente perfezionabili o anche se ben riuscite non altrettanto interessanti per soggetto e momento catturato. Torno comunque a rivederle quasi tutte, ma direi che solo 4-5 di un uscita o giornata (<1%) sono veramente memorabili e continuano a piacermi ogni volta che le riguardo.
Più recentemente, cominciando a scattare col telemetro, spero di trovare un cambiamento in questo trend, riuscendo ad ottenere meno scatti ma migliori, rispetto al digitale. |
| inviato il 08 Marzo 2012 ore 7:33
“ Più recentemente, cominciando a scattare col telemetro, spero di trovare un cambiamento in questo trend, riuscendo ad ottenere meno scatti ma migliori, rispetto al digitale.
„
Noto una "leggerissima" vena polemica 
Personalmente arrivando da anni di diapositive la mia PP si ferma ad un pò di sharp e qualcosina di curve/livelli, ma proprio qualcosina usando quasi sempre DPP, che per me basta ed avanza. La percentuale delle foto diciamo ottimali; sì, più o meno 3/4 su 10, ma anche in digit io scatto poco, non faccio uno sfracello di scatti per buttarne il 95%. Attualmente sto mettendo ordine in circa 10.000 diapo - sich - e sto spulciando e buttando vecchi scatti, ma ho trovato alcune "robine" veramente degne che farò scannerizzare. E comunque io faccio stampare parecchio, non sempre - è un eufemismo - l'immagine a monitor mi soddisfa.
“ per conto mio la foto dev'essere autentica.
Se in postproduzione cambio i colori e rendo il cielo, il mare e le rocce diverse sarà una foto bella ma non è più autentica.
„
Sergio, definire un'immagine "autentica" come tu dici è mooolto difficile; è autentica per te, per chi la vede per la prima volta, per chi l'ha già vista e nota cose nuove e belle, dipende dallo stato d'animo, ci sono tante variabili. |
| inviato il 08 Marzo 2012 ore 9:05
“ Noto una "leggerissima" vena polemica „
No dico sul serio ( più o meno) 
Col digitale non sparo raffiche all'impazzata, ma avere una limitazione imposta fisicamente dal numero di rullini è comunque diverso dall'atteggiamento del fotografo. Non prendetela come un'affermazione da purista della pellicola, quale assolutamente non sono, sto esplorando i due modi di scattare.. chissà magari finirò nel contrabbando di organi per avere una M9.. |
| inviato il 08 Marzo 2012 ore 9:09
nessuna.... Qualche foto si salva, ma soddisfazione totale mai |
| inviato il 08 Marzo 2012 ore 9:34
Poche... Ma sopratutto mi girano le scatole quando le riguardo a monitor e penso potevo aver fatto così, potevo chiudere di più il diaframma, potevo... Potevo... A quel punto butterei il pc dal balcone |
| inviato il 08 Marzo 2012 ore 9:47
topic interessante, merita una risposta come si deve...ora sono di fretta ma stasera mi ci dedico |
| inviato il 08 Marzo 2012 ore 11:53
“ La parte emozionale e la parte tecnica fanno parte dello scatto non posso ignorare uno o l'altro aspetto. La concentrazione nel pre-scatto, la ricerca di emozionarci ed emozionare sono la molla che ci spingerà a essere pro-attivi e fermare quell'istante come non mai. O.K. tutte le foto sono perfettibili ma la gioia che si prova ad aver ben interpretato una situazione di ripresa difficile avvicinando ciò che abbiamo registrato a quello che i nostri occhi hanno visto è pura emozione. La sfida di base è proprio la ricerca di migliorarci senza ansie .. come dico spesso : fotografare divertendoci e divertendoci a fotografare
La passione ci porta poi a stringere i denti a sopportare climi avversi, a rimanere immobili per ore proprio per testimoniare con un click ciò che la Natura ci regala ... beh... è un'esperienza che non ha prezzo.
ciao e buona luce, lauro
„
Pienamente d'accordo |
| inviato il 08 Marzo 2012 ore 12:16
“ Ho bimbi piccoli e sono loro il soggetto principale vi garantisco che non è facile fare foto belle e ben fatte ai bambini. Ne scatto tantissime ma ne salverei si e no una dozzina, tutte le altre sono solo belissimi ricordi per me.
„
nel mio caso diciamo 2 dozzine, quelle che ho stampato 20x30, ma ne ho scattate un vero sproposito, circa 10.000 |
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