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presentazione nuovo gruppo nel forum: pellicole formato 35mm


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avatarsenior
inviato il 10 Dicembre 2014 ore 11:01

Fortuna che l'hashtag #Pellicola esiste già!
Io ho caricato due pellicole adesso: una Kodak T-max 400 sulla Fujica ST801, e una Kodak a colori (non ricordo il tipo, ma niente di speciale) da 200 iso sulla Canon 50, più che altro per provare la fotocamera, che ha un paio di lamelle dell'otturatore leggermente piegate, che scatta senza problemi, ma non vorrei ci fossero infiltrazioni di luce

avatarsenior
inviato il 10 Dicembre 2014 ore 11:38

Comunque c'è da farsi qualche domanda. Ci sono due discussioni nuove ultimamente: questo sulla pellicola e "mai piu mirrorless".

avatarsenior
inviato il 10 Dicembre 2014 ore 12:02

Fuji Neopan 400 scaduta da circa 4 mesi ma conservata in frigo.
MrGreen
Personalmente le ho usate scadute anche fuori dal frigo....e scadute mica da poco!Sorriso


problema é la continuità di risultato, l'affidabilità

Quello è dettato dalla tua esperienza e non dalla fotocamera.
Il metodo che ti ho indicato io è molto indicato per lo sport. Certo che se vuoi un immagine morbida in un ritratto a mezzo busto di una ragazza allora è meglio usare un altra tecnica. Però prova a fare come ti ho detto; il tuo cielo con le nuvole non si deve bucare, l'esposizione si deve fermare a limite e poi dai una schiarita anche con flash a -2. Quindi prova a compensare il flash, non esposizione....se sai dove prendere l'esposizione in un contesto di quel genere allora non hai bisogno di altra compensazione. Prova anche a fare la prova della lettura sul cielo come scritto ieri e poi sul soggetto così ti rendi conto quanti diaframmi di differenza ci sono. Queste tecniche in automatico una volta funzionano perfettamente e una volta no! E' sempre un terno all'otto perché gli automatismi sono un po' stupidi. Quindi se ti piace scattare in quel modo devi trovare il tuo metodo, e poi sempre lo stesso, facendo delle prove fino a che trovi il tuo risultato preferito. Manualità ed esperienza è il trucco. Fino a che fai lavorare la fotocamera non saprai mai perché ha fatto bene o ha fatto male. E' per questo motivo che quando uno comincia ad appassionarsi di fotografia dovrebbe cominciare sempre in manuale....per gli automatismi c'è sempre tempo.
Nel mio caso, non essendo amante della luce del flash, e nemmeno troppo dell'HDR preferisco ottenere l'atmosfera e la presenza in una fotografia con tecniche diverse, anche in digitale come nella pellicola, affidandomi alla legge della fotografia e non alla legge della tecnologia digitale...quindi se in una foto ci sono 7 stop di differenza o non la scatto o me li tengo! Il risultato è una cosa del genere. Scatto realizzato in digitale:

[IMG]

2014-100-4891-E by reportage67@yahoo.com, on Flickr[/IMG]


Scusate se siamo usciti un attimo dal tema della discussione ma il concetto espresso vale sia per il digitale che per la pellicola che per altro io credo che le stesse non debbano nemmeno entrare in competizione in quanto il punto non è quale tecnologia è migliore ma quali risultati si possono ottenere con uno o con l'altra.

E' come quando c'era solo la pellicola e uno decideva di fare fotografia con l'ottica o con il foro stenopeico; non era una competizione tra una e l'altra ma semplicemente una scelta diversa che serviva ad ottenere un immagine diversa con un sapore diverso.
Quindi secondo me pellicola e digitale convivono perfettamente e sarebbe bello che sempre più persone si avvicinino ad essa.

avatarsenior
inviato il 10 Dicembre 2014 ore 12:05

Io ho caricato alcuni mesi fa una tri-x ed è ancora lì con pochi scatti eseguiti....e direi neppure buoni!MrGreen
Ma sta lì, ce l'ho sempre dietro e quando mi serve è pronta!

avatarsenior
inviato il 10 Dicembre 2014 ore 12:39

Ottima iniziativa! Era ora!

Però farei semplicemente un gruppo "pellicola".
Oramai moltissime macchine medio formato pellicola costano meno di una entry level digitale, e si sta diffondendo parecchio, non essendo più una elite.

Ad esempio ho un corredo mamiya RB67 (6x7), tre lenti, due dorsi e due tubi di prolunga... pagato in totale tra i 300 e i 400€ (dovrei fare le somme precise, questa è una stima).
L'altro giorno ho preso una yashica mat 124G (6x6), 96€ spedita.

Certo, hasselblad costa di più, idem rollei sl66, fuji gx680, mamiya 7, fuji gw, ecc ecc... ma non pensate neppure per un istante che con i sistemi di cui sopra si facciano brutte foto, anzi...

Roberto F
Bene, ma adesso quale pellicola avete in macchina?


Che domande... ovviamente TRI-X 400 che espongo a 200 iso, come al solito MrGreen MrGreen .

P.S. per vedere le foto scattate in pellicola ci vuole uno scanner , un ottimo scanner, per non mortificare troppo la resa delle pellicole.


No, ci vuole un buon ingranditore per stamparle e poi guardare le stampe. Punto.
Tutto il resto è un ripiego.

avatarsenior
inviato il 10 Dicembre 2014 ore 13:14

Certo Roby
ma voglio vederti a caricare una bella stampa qui su Juza... MrGreenMrGreenMrGreen

avatarsenior
inviato il 10 Dicembre 2014 ore 13:29

Si fa la scansione della stampa MrGreen

avatarsenior
inviato il 10 Dicembre 2014 ore 15:05

Che domande... ovviamente TRI-X 400 che espongo a 200 iso, come al solito MrGreen MrGreen .


Furbo eh!MrGreen


No, ci vuole un buon ingranditore per stamparle e poi guardare le stampe. Punto.
Tutto il resto è un ripiego.


Sono d'accordo, ma non sul fatto che sia un ripiego; oramai tanti fotografi a pellicola stampano su carte cotone digitali, bisogna scegliere le carte giuste ovviamente, e comunque sia si rimane volentieri sulla carta fotografica analogica se si stampa alla gelatina ai sali d'argento. Imho per stampare su carte plastificate politenate a questo punto è meglio una stampa fine art digitale.


ma voglio vederti a caricare una bella stampa qui su Juza... MrGreenMrGreenMrGreen

MrGreen

Si fa la scansione della stampa MrGreen

Sorriso

avatarsenior
inviato il 10 Dicembre 2014 ore 15:44

Furbo eh! MrGreen

Dal momento che ha una sensibilità reale intorno ai 200 iso... si. È una cosa necessaria per applicare il sistema zonale. ;-) .



Sono d'accordo, ma non sul fatto che sia un ripiego; oramai tanti fotografi a pellicola stampano su carte cotone digitali, bisogna scegliere le carte giuste ovviamente, e comunque sia si rimane volentieri sulla carta fotografica analogica se si stampa alla gelatina ai sali d'argento. Imho per stampare su carte plastificate politenate a questo punto è meglio una stampa fine art digitale.


Mah, la stampa a ingranditore è parte del processo a pellicola negativa, come lo sono lo sviluppo e l'esposizione. La scansione del negativo e la successiva stampa ""digitale"" è e sarà sempre un ripiego.
La stampa a ingranditore invece è il prodotto finito.

avatarsenior
inviato il 10 Dicembre 2014 ore 16:49

Dal momento che ha una sensibilità reale intorno ai 200 iso... si. È una cosa necessaria per applicare il sistema zonale. ;-) .


Ma forse ha una sensibilità nominale di 320 iso ed usarla a 200 sottosviluppandola serve ad alleggerire un po' la grana che per altro è la meglio disegnata fra tutte le pellicole ( parere personale ) ed in oltre si gestiscono meglio anche le alte luci dato che questa pellicola è difficile da usare per via di una scarsina latitudine di posa.

La stampa a ingranditore invece è il prodotto finito.


D'accordo; uno scatto si divide in tre fasi: la ripresa, lo sviluppo e la stampa. Senza uno non serve a niente l'altro e quindi il processo è senz'altro quello ed il risultato finale in analogico gli rende una certa giustizia.

Ma continuo a non vederlo un ripiego; già dal termine mi verrebbe da pensare ad un risultato non ottimale mentre oramai con le straordinarie carte che ci sono si ottengono risultati meravigliosi...certamente diversi da quelli analogici ma non per questo peggiori. Certo, la stessa carta Baryta, che vuole essere la più simile possibile alla carta baritata tradizionale, tanto è vero che è quella con l'effetto fotografico più vicino alle tradizionali carte, è ancora lontana da quella resa....oppure, forse, più che lontana è semplicemente diversa, fotografica si, ma digitale! La cosa bella è che almeno uno può scegliere, e la cosa più bella ancora è che uno può scegliere di stampare un file digitale su carta tradizionale baritata alla gelatina ai sali d'argento! woww!

avatarsenior
inviato il 10 Dicembre 2014 ore 17:58

Ragazzi ho preparato due thread relativo alle pellicole 35mm, sia per quelle a colori che per quelle in b/n.

COLORI

B/N

Leggete bene le "regole" che ho proposto, che si rifanno poi molto alle linee guida di Juza.

Invito tutti a partecipare, più siamo meglio è SorrisoSorriso

avatarsenior
inviato il 10 Dicembre 2014 ore 18:19


Ma forse ha una sensibilità nominale di 320 iso ed usarla a 200 sottosviluppandola serve ad alleggerire un po' la grana che per altro è la meglio disegnata fra tutte le pellicole ( parere personale ) ed in oltre si gestiscono meglio anche le alte luci dato che questa pellicola è difficile da usare per via di una scarsina latitudine di posa.


La trix 320 iso era una vecchia versione, e comunque io mi sto riferendo alla sensiblità REALE, ottenuta tramite test su varie esposizioni dalla zona I alla zona X e relativi sviluppi, non a quella nominale dichiarata dalle case e basata solo sul grigio medio.

La tri-x attuale ha una sensibilità reale intorno ai 200iso, con variazioni (più o meno piccole) dovute allo sviluppo utilizzato.

avatarsenior
inviato il 10 Dicembre 2014 ore 18:29

Capito Roby.
La 320, forse nominata cosi anche sulla scatola, era la versione 6x6, mi pare. In ogni caso le pellicole non sono mai nominali, ma addirittura uno stop....tantino eh! Kodak Kodak!Sorriso
Inoltre la tri-x è la stessa pellicola di 50 anni fa, ma leggermente modificata intorno agli anni 2000. E per quel che mi riguarda è in assoluto la più bella!Sorriso
Un vero peccato che abbiano smesso la produzione della plus-x 125 iso

avatarsenior
inviato il 10 Dicembre 2014 ore 18:43

Ma Roby,
il grigio medio al 18% riferibile alla zona V del sistema zonale è proprio quello sul quale vengono tarati gli esposimetri e le sensibilità delle emulsioni sensibili con un dato rivelatore.

Quindi dici che la Tri-X ha una sensibilità effettiva di 200 ISO, ma con quale rivelatore ?

Per farti un esempio, la Ilford FP4 ha/aveva una sensibilità dichiarata di 125 ASA trattata in ID11/D76 ma io la usavo con un rivelatore alla Glicina secondo una formula di Surikov (bellissimo) e per ottenere il grigio medio in zona 5 dovevo esporla a 250 ASA senza perdere alcun gradino della scala dei grigi.

Con i rivelatori, le diluizioni ed i tempi di sviluppo si possono variare alcuni parametri (come la grana, se il rivelatore è finegranulante, ma perdendo un po' di definizione), il contrasto, la latitudine di posa e la sensibilità, secondo i dettami della scala zonale continua teorizzata da Ansel Adams, che però tiene in considerazione l'intero processo creativo che va dallo scatto alla stampa. ;-)




avatarsenior
inviato il 10 Dicembre 2014 ore 19:23


Capito Roby.
La 320, forse nominata cosi anche sulla scatola, era la versione 6x6, mi pare. In ogni caso le pellicole non sono mai nominali, ma addirittura uno stop....tantino eh! Kodak Kodak!
Inoltre la tri-x è la stessa pellicola di 50 anni fa, ma leggermente modificata intorno agli anni 2000. E per quel che mi riguarda è in assoluto la più bella!Sorriso
Un vero peccato che abbiano smesso la produzione della plus-x 125 iso


Io la trix la adoro, infatti uso solo quella, sia 35mm che medio formato.
Si, la 320 era la vecchia formato 120, ora anche per questo c'è la 400TX. La 320 txp c'è nelle lastre.
Mediamente si, la sensibilità reale è di 1 stop inferiore a quella dichiarata.
In certi casi è pure peggio, la delta 3200 solitamente si consiglia di esporla a 1250iso Eeeek!!! .


Ma Roby,
il grigio medio al 18% riferibile alla zona V del sistema zonale è proprio quello sul quale vengono tarati gli esposimetri e le sensibilità delle emulsioni sensibili con un dato rivelatore.

Certo, gli esposimetri ti misurano la zona V, ma se vuoi applicare il sistema zonale DEVI conoscere la reale sensibilità della tua pellicola in quel particolare rivelatore, soprattutto per quanto riguarda le ombre, dato che devi esporre per esse e non per la zona V. Se espongo a x iso e metto un punto in zona III... quell'x iso deve essere la sensibilità reale della pellicola, perchè quel punto sia effettivamente in zona III.

La sensibilità nominale è ottenuta dai test interni fatti chissà come (non intendo fatti male eh) e tarati per funzionare decentemente con gli esposimetri usati in modalità automatica.



Quindi dici che la Tri-X ha una sensibilità effettiva di 200 ISO, ma con quale rivelatore ?


Beh, 200 iso è una media, poi ognuno dovrà fare i test e calibrare la propria catena di lavoro per avere risultati precisi.
A me con rodinal 1+50 è risultata essere un 200 iso reale. L'ho provata in D76 1+1 ma non mi è piaciuta più di tanto (e per pigrizia non ho fatto i test).

Per farti un esempio, la Ilford FP4 ha/aveva una sensibilità dichiarata di 125 ASA trattata in ID11/D76 ma io la usavo con un rivelatore alla Glicina secondo una formula di Surikov (bellissimo) e per ottenere il grigio medio in zona 5 dovevo esporla a 250 ASA senza perdere alcun gradino della scala dei grigi.


E le altre zone?

Per il calcolo dell'esposizione devi basarti sulle ombre (esponi per le ombre, sviluppa per le luci).


Con i rivelatori, le diluizioni ed i tempi di sviluppo si possono variare alcuni parametri (come la grana, se il rivelatore è finegranulante, ma perdendo un po' di definizione), il contrasto, la latitudine di posa e la sensibilità, secondo i dettami della scala zonale continua teorizzata da Ansel Adams, che però tiene in considerazione l'intero processo creativo che va dallo scatto alla stampa. ;-)


Certo, per questo che, personalmente, ritengo poco utile fare un elenco di pellicole b/n elencandone le caratteristiche (vedi thread recentemente aperto).
Secondo me sarebbe più utile parlare di combinazioni pellicola/sviluppo.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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