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Recensione Manfrotto BeFree Carbon
Recensione Manfrotto BeFree Carbon, testo e foto by
Juza. Pubblicato il 04 Dicembre 2014; 69 risposte, 34473 visite.
Il BeFree Carbon è la versione di fascia alta, ultraleggera, del già eccellente Manfrotto BeFree, il mio treppiede preferito. Ho comprato il mio primo BeFree a metà 2014 e mi sono subito 'innamorato' di questo treppiede, mi è piaciuto così tanto che ho sostituito la mia intera 'collezione' di treppiedi e teste con un solo BeFree. Naturalmente, quando Manfrotto ha annunciato la versione in fibra di carbonio l'ho subito voluta provare: vediamo il confronto con la versione in alluminio e quali sono i suoi pro e contro!

Perché il BeFree è così speciale?
Fino a un anno fa, avevo un treppiede Manfrotto 055 in alluminio (2.5 kg) con una testa a sfera per i paesaggi e testa a cremagliera per macro, per un peso complessivo di circa 4.5 kg. Era un treppiede molto stabile e robusto, ma enorme (75-80 centimetri di lunghezza con la testa montata) e pesante: il Manfrotto BeFree Carbon è un quarto del peso (1.1 kg contro 4.5 kg) e metà della lunghezza (40cm, testa compresa, vs 80 centimetri). Naturalmente, nei viaggi e nelle escursioni zaino in spalla con il BeFree è molto, molto più comodo da portare con sè!
In termini di altezza, il BeFree non fa troppi compromessi: raggiunge 142 centimetri, abbastanza per le mie esigenze. All'inizio ero preoccupato per l'altezza minima di 34 cm; non si può appiattire completamente a terra come i treppiedi 055 e 190. In pratica invece non è un problema e la differenza è molto meno del previsto: tenete conto che l'altezza di 34 cm comprende la testa; il mio precedente Manfrotto 055 si poteva abbassare a 7 centimetri, senza testa, ma con la testa Manfrotto 410 che usavo per macro l'altezza minima complessiva era 20 centimetri, quindi la reale differenza con il BeFree è circa dieci centimetri.
La portata massima di 4 kg è più che sufficiente per obiettivi grandangolari, zoom standard, macro e teleobiettivi moderati; attualmente lo uso con la Sony A5100 e Sigma 8-16, Canon 24-105 e Canon 180 Macro, e tutti sono perfettamente stabili sulla piccola testa a sfera del BeFree. La testa può essere sostituita con qualsiasi altro modello, sia di Manfrotto che di altri brand, ma solo la testa in dotazione permette di chiudere perfettamente le gambe in posizione capovolta. Non consiglierei questo treppiedi per supertele pesanti, il 190 e il 055 sono scelte migliori se si utilizza spesso obiettivi come 400 f/2.8, 600 f/4 e altri supertele.

Sul campo: BeFree VS Islanda
Nel novembre 2014 ho usato il BeFree Carbon in un lungo viaggio in Islanda. Questo paese è un incubo per i treppiedi: vento fortissimo, terreno fangoso, sabbia e acqua salata creano condizioni molto impegnative. Ho apprezzato molto il BeFree: grazie alle sue piccole dimensioni, è stato davvero facile da portare in giro nel mio zaino; altezza massima e minima sono state adeguate per ogni situazione.
Ho avuto alcuni problemi con la sabbia: spesso ho dovuto affondare le gambe del cavalletto in spiagge di sabbia o nel fango caldo delle aree geotermiche, e a volte le ho anche immerse nell'acqua salata, così ho finito per avere molta sabbia tra le sezioni delle gambe, rendendone difficili i movimenti. Ho smontato il treppiede un paio di volte (è abbastanza facile) e dopo la pulizia è di nuovo perfettamente funzionante. Detto questo, la sabbia non è un difetto del BeFree - ogni cavalletto utilizzato per 18 giorni in queste condizioni durissime avrebbe avuto un pò di sabbia all'interno ;-)
Un piccolo difetto del BeFree, invece, sono i piedi del treppiede che si sfilano facilmente se si lavora in zone fangose: alla fine del viaggio ho perso due dei piedini in gomma. Non è un grosso problema, ho già comprato i piedi di sostituzione (su
www.manfrottospares.com ) per pochi euro, ma la prossima volta li attaccherò con un pò di supercolla per evitare questo problema.

Il Manfrotto BeFree Carbon al lavoro sulla spiaggia di sabbia vulcanica di Vestrahorn e, di seguito, la foto risultante!

Fibra di carbonio vs alluminio
La versione in fibra di carbonio è, ovviamente, più leggera: a 1.1kg è veramente un peso piuma, circa 350 grammi in meno rispetto alla versione in alluminio. Ma il peso non è l'unico vantaggio della fibra di carbonio: un altro aspetto importante è che quando lo si utilizza a temperature estremamente basse, non diventa così gelido come i treppiedi in metallo, quindi è più facile da maneggiare. Infine, se si utilizza spesso il treppiede in acqua salata, la fibra di carbonio non ha alcun problema, mentre a lungo termine l'alluminio e altri metalli possono soffrire di corrosione.
Esteticamente, la versione CF è chiaramente di fascia più alta: le gambe in carbonio sono molto belle da vedere e sono decorate con strisce bianche e rosse; anche le piccole cose, come la piastra in dotazione con il treppiede, hanno un bel design personalizzato per questo modello. La piastra rapida non è quella classica in alluminio, ma una versione più leggera in tecnopolimero, chiamato Manfrotto 200LT-PL (la versione standard è la 200PL).
L'unico svantaggio di questo modello è il suo prezzo: a circa 300 €, costa il doppio della versione in alluminio. Se avete un budget limitato vi consiglio la già ottima versione 'alluminio' del Manfrotto BeFree, mentre se siete maniaci della leggerezza e dei materiali di fascia alta (come me:-)), il Manfrotto BeFree Carbon è un'ottima scelta.
Potete trovare il BeFree Carbon su
Amazon.it a circa 300 euro; la versione in alluminio si può trovare su
Amazon.it a circa 150-160 euro.

Risposte e commenti
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| inviato il 04 Dicembre 2014 ore 11:38
ottima recensione, grazie Juza |
| inviato il 04 Dicembre 2014 ore 12:22
Ciao Emanuele, ottima recensione, ho solo una domanda da farti: sono io che sono impazzito o è giusto se dico di aver letto una tua frase che diceva che non aveva senso spendere una cifra doppia rispetto al befree in alluminio a fronte di un risparmio di peso di soli 350g? Perchè a me sembrava di aver letto da parte tua una cosa del genere da qualche parte, solo che non ricordo dove! Se è veramente così, alla fine cosa ti ha spinto a sostituire il befree in alluminio con quello in carbonio? |
| inviato il 04 Dicembre 2014 ore 12:27
Non mi ricordo se ho scritto o meno una cosa del genere, ma sicuramente all'inizio il prezzo alto mi lasciava qualche perplessità, però poi valutando anche la maggiore resistenza del carbonio alla corrosione (che in Islanda è stata essenziale, dato che l'ho usato spesso in mare) e il fatto che il carbonio non congela a temperature basse, permettendone l'utilizzo senza martirizzare le dita, ho deciso di prendere il BeFree Carbon. (questo non toglie che la versione in alluminio sia imbattibile come rapporto qualità/prezzo!) |
| inviato il 04 Dicembre 2014 ore 13:00
I manfrotto rimarrano sempre i migliori! |
| inviato il 04 Dicembre 2014 ore 13:07
Preferisco il mio 190cx3 nonostante pesi 220gr in più e sia 15cm più alto da chiuso, però arriva a 6cm dal suolo ha 3 sezioni il che in teoria lo rende più stabile (il diametro dei tubi è superiore).. e porta fino a 5kg vs 4kg del befree... Ad ogni modo se non lo si usa per macro o per metterci su una semi-gimbal con un discreto peso è un ottimo acquisto questo befree... il mio lo vedo più a 360° |
| inviato il 04 Dicembre 2014 ore 13:14
La riga rossa della Sony si accoppia perfettamente con le finiture rosse del Manfrotto .... l'hai fatto apposta? |
| inviato il 04 Dicembre 2014 ore 13:28
Grazie. |
| inviato il 04 Dicembre 2014 ore 13:32
Ciao...grazie della recensione. A mio parere meglio la versione di alluminio anche se comprendo il tuo punto di vista. Avrei una domanda da farti: ho visto alcune foto dimostrative con la colonna centrale montata al contrario. L'altezza minima da terra quindi, potrebbe o no essere portata quasi a zero, montando la colonna al contrario e quindi agganciando a testa in giù la reflex? Tra laltro lo spazio tra due gambe vicine dovrebbe essere sufficiente per non apparire nell'inquadratura...no? |
| inviato il 04 Dicembre 2014 ore 13:35
La riga arancione vorrai dire.. la rossa è del 24-105 Canon! Bellissima comunque questa versione Carbon, sicuramente è il topo per i fotografi itineranti e per chi se lo può permettere.. ma grazie a questa recensione sto valutanto il befree classico che per me dovrebbe andare bene (soprattutto per il mio portafogli..) |
| inviato il 04 Dicembre 2014 ore 13:56
“ ho visto alcune foto dimostrative con la colonna centrale montata al contrario. L'altezza minima da terra quindi, potrebbe o no essere portata quasi a zero, „ Sì, ma è molto scomodo utilizzare un treppiede con la colonna al contrario. |
| inviato il 04 Dicembre 2014 ore 14:21
Bene mi sa che lo provero' pure io. |
| inviato il 04 Dicembre 2014 ore 14:23
Posso chiederti come ti trovi con sony e come fai a montare ottiche Canon? |
| inviato il 04 Dicembre 2014 ore 14:45
Ciao Juza.Questo befree carbon come lo collochi rispetto al sirui t-1204x?ho letto che hai avuto modo di provarlo.Al netto diciamo del tipo di blocco delle gambe,visto che hai precisato più volte la tua preferenza per quello tipo manfrotto.Come solidità in particolare.Grazie Carlo |
| inviato il 04 Dicembre 2014 ore 14:45
Una domanda... Sul mio 190cxpro3 si sono creati dei graffi superficiali sulla sezione più in basso, al di la del fattore estetico (sono quasi invisibili) non pregiudicheranno a lungo andare la struttura del carbonio? Credo che ne siano soggetti tutti i treppiedi in carbonio |