| inviato il 01 Marzo 2012 ore 1:30
fino a che punto considerate "naturalistico" e non artificiale vero e proprio, scattare foto in ambienti costruiti appositamente per riprendere avifauna(spesso trattasi di passeriformi e simili)? mi spiego meglio...appostamenti nelle oasi con capanni e ambienti controllati, creazioni di posatoi, sfondi artificiali, mangiatoie artificiali, costruzioni di veri e propri set fotografici per passerotti con così tanti flash che forse neanche Marinaio usa per le sue fantastische creazioni con delle modelle in sala posa , richiami, ecc ecc ecc...voi fino a che punto pensate possa essere considerata naturalistica una bella foto, e quando invece semplicemente una bella foto? che valore si può attribuire ad una bella foto di un martino fatta passando ore a "pattugliare" fiumi e canali in cerca del Pescatore per cogliere l'attimo perfetto, e quanto invece ad una foto fatta dopo ore di appostamento in capanno con l'obiettivo puntato sul posatoio da noi preparato vicino ad una vaschetta con dei pesciolini invitanti in attesa di cogliere tale attimo? |
| inviato il 01 Marzo 2012 ore 8:43
per come la vedo io in questa branca fotografica si denotano 2 tipologie di fotografi.i fotografi naturalistici e i naturalisti fotografi,in entrambe i casi è immortalare il volatile,poi dipende se si vuole la perfezione si usano le varie tecniche da te citate,poi c è chi preferisce la foto non preparata,chi quella in natura..sempre secondo me chi vuole fare arte,il fotografo naturalista è ottimale.. |
| inviato il 01 Marzo 2012 ore 9:00
Mi sembra una domanda del tipo "postproduzione si o no" ... cioè inutile. Comunque, per me le due metodologie valgono uguale, conta il risultato. |
| inviato il 01 Marzo 2012 ore 9:41
Concordo ... anche perche' e' impensabile avvicinare certe specie senza "ausili". Per fotografare i lupi li cercano con gli elicotteri in Nord America :) |
| inviato il 01 Marzo 2012 ore 9:46
“ Mi sembra una domanda del tipo "postproduzione si o no" ... cioè inutile „ non ho mai detto che uno dei due approcci sia sbagliato, non è detto che domani non faccia io gli shooting con i passerotti, ma sto cercando esclusivamente di capire fino a quando una foto può avere un valore naturalistico e quando no... |
| inviato il 01 Marzo 2012 ore 9:51
“ Mi sembra una domanda del tipo "postproduzione si o no" ... cioè inutile. Comunque, per me le due metodologie valgono uguale, conta il risultato. „ son d'accordo e aggiungo il 98% delle foto ai volatili sono studiate, o nei posatoi o nello studio delle loro abitudini e posti frequentati...il restante 2% sono botte di c**o in italia son davvero poche le foto e i soggetti che riesci a fotografare andando a casaccio x il bosco non si fa altro che cercare di riprenderli in NATURA LIBERA nel migliore dei modi x esempio sono poche le volte che riesci a riprendere un martino su un posatoio casuale senza prima averlo studiato ..xke se ti avvicini a caso scappa quindi devi posizionare il capanno la rete mimetica ecc e cerchi di eliminare intralci che potrebbero coprire il soggetto |
| inviato il 01 Marzo 2012 ore 10:26
però Luca dobbiamo ammettere che una foto fatta come si dice una botta di c..o o figlia del caso ha un sapore diverso da una studiata,poi concordo con chi mi ha preceduto che conta è il risultato... |
| inviato il 01 Marzo 2012 ore 10:31
assolutamente il contrario secondo me.... quando mi capita la botta di c**o mi dico..wow che c**o, quando riesco ad avvicinarmi a ben 4 picchi rossi a 4 metri e sono li ad osservarli nella loro vita quotidiana mi dico, wow luca sei riuscito a fare tutto questo e ti assicuro che metter su un capanno mettendoci mesi e mesi e tanta fatica per poi arrivare a dei risultati ottimi nele foto ma non solo (ogni giorno osservo il comportamento degli animali che frequentano il capanno) è una grossa soddisfazione e ripaga del lavoro fatto |
| inviato il 01 Marzo 2012 ore 10:47
bhe io mi riferivo nella tecnica casaccio nel bosco che hai citato..poi se nel bosco ci fai la postazione e vedi la fauna nel proprio habitat sicuramente farai foto splendide..e difacile esecuzione.. |
| inviato il 01 Marzo 2012 ore 11:06
Scusate se mi permetto di dire la mia opinione anche se non sono un esperto di questo genere di fotografia. Va dato sicuramente merito alla pazienza e al lavoro di chi costruisce un "appostamento" e passa giorni e giorni per portare a casa delle buone foto "naturalistiche"; oltretutto ha modo di studiare a fondo i comportamenti del soggetto fotografato e questo se fatto con rispetto è molto importante nella crescita "fotografica" e porterà a foto migliori di quelle che si possono ottenere con una uscita a casaccio nel bosco(botte di "latoB" escluse). Altro discorso, secondo me, va fatto sul' uso di richiami (sonori, cibo e qualsiasi altra diavoleria) in quanto si diventa molto invasivi nell'ambiemte del soggetto. Sono in parte daccordo sul discorso che conta solo il risultato. A parer mio si pone una questione etica: come ci si può definire fotografo "naturalistico" se si mette da parte il rispetto per la natura stessa pur di ottenere una buona foto. Ci sono casi in cui è meglio rinunciare e/o rimandare lo scatto. Ciao Danilo! |
| inviato il 01 Marzo 2012 ore 11:32
Io sono uno di quelli per cui non conta solo il risultato ma anche come ci si arriva, il come, rapportato ai contesti specifici, non può non essere importante...che poi si tenda sempre a giudicare soprattutto o solo il risultato, non vuol dire che debba per forza essere così, anzi io la trovo una cosa molto superficiale...sono consapevole che questa è soprattutto una mia filosofia d'approccio alla vita. Ciao, Roberto |
| inviato il 01 Marzo 2012 ore 13:21
“ Sono in parte daccordo sul discorso che conta solo il risultato. A parer mio si pone una questione etica: come ci si può definire fotografo "naturalistico" se si mette da parte il rispetto per la natura stessa pur di ottenere una buona foto. Ci sono casi in cui è meglio rinunciare e/o rimandare lo scatto. „ Non lo avevo scritto prima, per me è scontato: SEMPRE mantenendo il rispetto per il luogo e i soggetti. |
| inviato il 01 Marzo 2012 ore 13:39
Premetto che io sono uno di quelli che aspetta la botta di c**o per fare foto, ma a me piace girovagare, guardare, muovermi nell'ambiente e se ti capita di beccare l'aniamle gli fai la foto e se viene bene magari la metti sul forum. Io rispetterei il lavoro di tutti. quel che conta e non aver in nessun modo manipolato l'animale, il resto fa parte dell'ambientazione fotografica. Lo stesso discorso si dovrebbe allora fare anche nelle macro dove plamp, ombrellini, pannelli ecc. ecc. taglio del filo d'erba .... Non penso che una foto fatta da un capanno magari preparando il posatoio sia diversa da quella fatta con la classica botta di c..o Quello che conta è la fotografia... ripeto basta non toccare gli animali o intrappolarli ecc. Viva i capanni e il libero girovagare per i boschi saluti roberto |
| inviato il 01 Marzo 2012 ore 13:42
certo che se la discussione finisce in rissa è perchè la si vuole buttare in rissa.. |
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