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Perché cambiare obiettivo


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avatarsenior
inviato il 05 Novembre 2014 ore 15:47

Nonostante il titolo possa generare un malinteso non si tratta dell'ennesimo post sui consigli per gli acquisti; nell'auspicabile eventualità di fare chiarezza per chi si sta affacciando da poco nel variegato mondo della fotografia amatoriale e sta prendendo in considerazione di ampliare il proprio parco ottiche, vorrei invece provare a dire la mia sui criteri che, secondo me, dovrebbero motivare la decisione di cambiare obbiettivo (un approfondimento su quale lunghezza focale sia più appropriato utilizzare sarà oggetto di un prossimo post).
Salvo applicazioni specialistiche, come ad es. la fotografia macro, o negli ovvi casi in cui non sia possibile variare la distanza dal soggetto (come ad es. nel caso di una stanza o della 'caccia' fotografica) secondo me, infatti, la decisione di cambiare obbiettivo (o lunghezza focale), dovrebbe coinvolgere meno i meri aspetti tecnici, come l'ampiezza di campo inquadrata e dovrebbe riguardare di più le intenzioni creative dell'autore, vediamo per quale motivo.

Modificando la lunghezza focale di dell'obbiettivo, cioè sostituendolo (nel caso delle focali fisse) o agendo sulla ghiera della lunghezza focale (nel caso degli zoom) si modifica 'solo' l'ampiezza di campo inquadrata.





Chi ha provato ad utilizzare un obbiettivo fisso sa che questo può essere ottenuto anche cambiando la distanza dal soggetto ma ha imparato a sue spese che, in questo modo, si modifica anche la prospettiva.
Quando invece viene modificata la lunghezza focale ASSIEME alla distanza dal soggetto si ha il pieno controllo sugli aspetti compositivi dello scatto perché si può decidere sia l'ampiezza di campo inquadrata, sia la prospettiva e, quindi, il rapporto di riproduzione del soggetto nel suo contesto e, secondo me, questo è uno dei più potenti strumenti creativi a disposizione del fotografo.

Ma cos'è la prospettiva? Per aiutarmi a rispondere a quest'impegnativo quesito senza attingere a difficili definizioni prese a prestito da testi d'architettura o di storia dell'arte vorrei utilizzare un estratto del mio primo libro di fotografia, FOTOGRAFIA DIGITALE, di Giulio Forti, con cui intrattengo da tempo un rapporto di amore (i suoi libri) e odio (non sono sempre d'accordo con quanto scrive sul web).
In questo caso, tuttavia, oltre a spiegare molto bene ed in maniera semplice cosa sia la prospettiva, soprattutto dal punto di vista fotografico, chiarisce bene anche come la scelta dell'obiettivo diventi un fattore espressivo.

"[] ... La prospettiva è il modo in cui viene rappresentata la profondità quando un oggetto a tre dimensioni viene riprodotto in due dimensioni, come in un disegno o in una fotografia, per cui le linee parallele convergono verso il cosiddetto punto di fuga posto sulla linea dell'orizzonte e gli oggetti distanti appaiono proporzionalmente più piccoli di quelli vicini ...[] ".





"[] ... Pensate ad una villetta. Riprendendola con un obiettivo da 50mm o da 80mm da una distanza che consenta di riempire quasi tutto il foto-gramma, otterrete una fotografia in cui non verranno eccessivamente esasperate le linee prospettiche. Inquadrandola con un grandangolare, dovrete avvicinarvi con il risultato di rendere le linee molto sfuggenti. Con un teleobiettivo, invece, dovrete allontanarvi ottenendo il risultato opposto di un eccessivo appiattimento dovuto alla maggior distanza di ripresa richiesta dalla lunga focale al ridotto angolo di campo.

A causa delle distorsioni tipiche delle fotografie scattate con i grandangolari, si è portati a credere che questi modifichino in qualche modo la prospettiva; che la esasperino. Lo stesso, ma per l'esatto contrario, avviene con i teleobiettivi che sembrano schiacciare i piani uno contro l'altro creando un effetto di affollamento. La verità è che la prospettiva non viene modificata affatto dalla focale dell'obiettivo usato, ma dalla distanza che intercorre tra il punto di ripresa ed il soggetto più quella a cui si osserva l'immagine ..."[] .



Come si può vedere, anche se l'angolo di campo è molto diverso la prospettiva non cambia.
In pratica, i teleobiettivi e i grandangoli sono raramente usati alla stessa distanza fotocamera-soggetto (i grandangoli sono spesso usati per inquadrare soggetti "vicini", mentre i teleobiettivi sono usati per fotografare soggetti distanti).



wide_angle Immagine scattata a 18mm



Immagine scattata a 135mm

Di conseguenza, le foto scattate con i grandangoli spesso hanno una prospettiva "esagerata", mentre le foto scattate con i teleobiettivi hanno una prospettiva "compressa". La prospettiva è un elemento creativo molto importante che ha un forte impatto sull'aspetto dell'immagine.
Lunghezza focale, angolo di campo e prospettiva

"[] ... Che la prospettiva cambi solo in funzione della distanza dal soggetto e non della focale dell'obiettivo usato, lo si può facilmente comprendere con uno zoom come un 35-135rmm. Dopo averlo regolato sulla posizione tele, inquadrate un soggetto dalle forme squadrate e regolari. Memorizzate l'immagine sullo schermo di messa a fuoco e poi passate lentamente sulla posizione grandangolare. Noterete che, pur rimpicciolito, il soggetto avrà mantenuto la stessa identica prospettiva. Detto che parlare di un rapporto diretto tra prospettiva e lunghezza focale degli obiettivi è improprio, i due esempi dimostrano che questa sembra mutare con un grandangolare solo perché, per riempire il fotogramma con il soggetto, occorre avvicinarsi più di quanto non sia necessario con un obiettivo normale ...[] ".





"[] ... Di sicuro avrete notato che, fotografando un primo piano su uno sfondo molto ampio, basta avvicinarsi di un metro perché, nel mirino, il suo volume aumenti rapidamente mentre lo sfondo resta sempre uguale ...[] ".





"[] ... Per rendervi meglio conto che tutto ciò accade indipendentemente dalla macchina fotografica, osservate la vostra automobile da tre o quattro metri di distanza tenendovi all'altezza del cofano: le proporzioni tra questo ed il parabrezza vi appariranno corrette. Ora chiudete un occhio ed avvicinatevi: vedrete il cofano ingrandirsi fino ad occupare tutto il vostro campo visivo, mentre il parabrezza vi sembrerà rimpicciolirsi. Quello che è cambiato, in realtà, è solo il rapporto fra la distanza che intercorre tra gli oggetti e quella che c'è tra gli oggetti ed il vostro punto di osservazione.

In pratica, avvicinando la macchina fotografica a due elementi di una scena, anche di uguali dimensioni, ma posti a distanze diverse, vedrete ingrandirsi molto più velocemente quello vicino perché la dimensione dell'immagine osservata è inversamente proporzionale alla distanza dell'oggetto. È per questo motivo che, fotografando con il grandangolare, i primi piani si ingrandiscono in modo del tutto irreale (e distorto) rispetto allo sfondo. All'opposto, usando il teleobiettivo, l'effetto di schiacciamento non è dovuto alla focale maggiore in sé, ma alla distanza di ripresa che, a parità di dimensioni del soggetto, è molto maggiore che non con il grandangolare. Dunque, l'idea che il teleobiettivo faccia ingigantire le montagne all'orizzonte, dipende dal semplice fatto che, per il ridotto angolo di campo, il teleobiettivo inquadra una porzione di sfondo molto inferiore a quella del grandangolare; di conseguenza, a parità di ingrandimento, questa porzione appare più imponente sul negativo ...[] ".

Il prossimo passo è decisivo per comprendere come cambiare obiettivo sia necessario per ottenere il rapporto di riproduzione desiderato del soggetto:

"[] ... Esiste un altro semplice modo per comprendere come la scelta dell'obiettivo diventi un fatto espressivo . Anche qui basta fare un esperimento. Scegliete un soggetto, una persona, e fotografatelo una volta con il grandangolare ed una con il teleobiettivo (o sfruttando lo zoom sulle due posizioni estreme) facendo attenzione ad inquadrare uno sfondo ricco di particolari e che le spalle della persona riempiano sempre la metà della base del fotogramma. Studiando le fotografie ottenute, scoprirete che il soggetto avrà mantenuto dimensioni identiche, mentre sarà cambiato notevolmente il suo rapporto con lo sfondo che sarà ampio e ricco di piccoli dettagli nella ripresa con il grandangolare e molto chiuso, ma con pochi dettagli ingranditi, in quella fatta con il teleobiettivo. Questo vuol dire che, a parità di ingrandimento del soggetto principale, cambiare obiettivo è necessario per ottenere un'immagine più vicina a quella che avete visualizzato .

Questa esperienza vi farà capire come sia possibile rappresentare il soggetto in funzione dell'ambiente circostante e della vostra visione: se lo volete dominante sullo sfondo, lo fotograferete da vicino con un grandangolare; se volete che soccomba sotto il peso di una catena montuosa, dovrete fotografarlo da lontano con il teleobiettivo. In conclusione, se puntate alla corretta riproduzione prospettica di una scena, per prima cosa dovete trovare la distanza di ripresa che fornisce la prospettiva più soddisfacente (sarà più facile se osserverete la scena chiudendo un occhio), poi scegliere la focale dell'obiettivo adatta a riprodurre il soggetto con il giusto ingrandimento. Naturalmente, il più delle volte ci si comporta all'esatto contrario ...[] ".

Per quanto mi riguarda mi sono molto riconosciuto in quest'ultima frase: quante volte alzando la macchina fotografica all'occhio avevate già deciso come deve essere lo scatto e avete ,quindi, già impostato la lunghezza focale? Per quanto mi riguarda faccio ancora molta fatica e, questo, è il vero motivo per cui, anticamente, ai principianti veniva sconsigliato di utilizzare uno zoom, preferendo a questo un'ottica fissa: utilizzando sempre la stessa ottica, infatti, si impara a pre-visualizzare l'immagine, a prevederne il risultato, perché si impara a conoscerne in anticipo il modo di rappresentare la scena inquadrata e, di conseguenza si impara ad ottenere un'immagine più vicina a quella che avete pre-visualizzato.

Da quanto sopra, personalmente, ho imparato che gli scatti a cui ho dovuto rinunciare o, meglio, che non sono riuscito ad ottenere, non sono stati quasi mai dovuti al fatto che non avevo "l'ottica giusta" quanto, soprattutto, al fatto che non sapevo come utilizzare quelle che avevo; il processo creativo, dovrebbe essere esattamente l'opposto ma io continuavo a girare la ghiera della lunghezza, nella speranza che l'inquadratura "giusta" si materializzasse automaticamente, naturalmente, senza riuscire a trovarla.;-)

avatarsenior
inviato il 07 Novembre 2014 ore 23:08

Ottimo articolo e ottime le conclusioni finali. Sulla pre-visulizzazione anche io devo stare molto attento, ma è diventato un ottimo esercizio e talvolta è fonte di soddisfazione.
In merito a:
...... non avevo "l'ottica giusta" quanto, soprattutto, al fatto che non sapevo come utilizzare quelle che avevo.........
è una verità che si impara in fretta, anche tra le recensioni del forum è sufficiente osservare le foto che altrui hanno scattato con un obbiettivo uguale al nostro. Un saluto.

avatarsenior
inviato il 03 Gennaio 2015 ore 22:24

Complimenti, mi ero perso questo tuo intervento, mi è piaciuto molto.
Ultimamente sono stato al nikon live e fra le varie "relazioni" che ho sentito una delle più interessanti e' stata quella di Alfredo Sabbatini ... Tra le tante cose che ho sentito invitava a utilizzare un solo obiettivo per un anno intero un 50 o un 35 mm proprio per capire come funziona la prospettiva, la luce ( cose semplici come fotografare un bicchiere su un tavolo vicino ad una finestra e studiare come cambia la luce e le ombre durante le diverse ore del giorno è dai diversi angoli di ripresa ) e poi invitava ad eccellere in un genere e prima di scattare porsi la domanda quante volte è stato fatto questo scatto cosa posso fare di diverso .
A presto
Rocco

user62173
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inviato il 14 Giugno 2015 ore 18:27

Ottimo.
Leggendo mi sono sentito come fossi seduto in una aula ad un corso serio di Fotografia.
Però.....
ritengo che ci possano essere anche
altre modalità per sviluppare
una buona creatività fotografica.

Il caso è la ricerca dentro questo.....
per dirne una.

avatarsenior
inviato il 14 Giugno 2015 ore 18:33

ritengo che ci possano essere anche altre modalità per sviluppare una buona creatività fotografica

Ma ci mancherebbe, sono perfettamente d'accordo, mi sono voluto soffermare sull'aspetto della relazione tra lunghezza focale e prospettiva perché ho come l'imprssione che, di solito, la scelta della lunghezza focale riguardi solo l'angolo di campo inquadrato... ;-)

user62173
avatar
inviato il 14 Giugno 2015 ore 19:37

Comunque tutto quello che hai scritto è davvero molto interessante e ben esposto. ;-)

avatarsenior
inviato il 28 Luglio 2015 ore 12:44

Proseguendo il discorso iniziato col topic d'apertura, in relazione al criterio con cui scegliere l'obiettivo (o meglio, la lunghezza focale), ho riscoperto QUESTO articolo, molto interessante perché applicato al mio genere preferito, il paesaggio.
L'autore, Alain Briot, richiama la nostra attenzione sulla possibilità di fotografare il paesaggio utilizzando ognuna delle tre principali categorie di obiettivi (grandangolari, normali e teleobiettivi) spiegando in maniera chiara come e perché farlo, nonché i relativi punti di forza e le trappole insite in ciascuna di queste scelte.
L'articolo mi è piaciuto molto perché dimostra come, al pari di altri parametri (come l'apertura del diaframma o il tempo d'esposizione), anche la scelta della lunghezza focale sia un fattore espressivo.
Tutti sappiamo che il diaframma serve per regolare la quantità di luce che impressionerà il sensore ma, salvo le solite eccezioni, lo scegliamo per conseguire un risultato specifico (ad es. per sfocare lo sfondo, piuttosto che per avere la massima profondità di campo).
Analogamente anche il tempo d'esposizione regola la quantità di luce che impressionerà il sensore ma, di solito, lo impostiamo con un criterio ben specifico, ad es. per congelare un'azione o, al contrario, per ottenere un mosso creativo (ad es. l'effetto seta sull'acqua).
Quando invece si arriva alla lunghezza focale sembra che l'unico criterio adoperabile sia quello di adattare l'angolo di campo al soggetto da inquadrare, possibilmente senza fare un solo passo avanti o indietro.;-)

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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