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Fotografare gli animali di notte con il flash


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avatarsenior
inviato il 01 Maggio 2012 ore 12:02

E' importante come sempre tenere il cervello acceso

Questa di sicuro è LA regola... Riconoscere l'uso dall'abuso è fondamentale...!!!

avatarsenior
inviato il 02 Maggio 2012 ore 11:18

ciao marinaio,sono in accordo cn la tua sintesi,sottolineerei in ogni caso la 3!;-)

avatarsenior
inviato il 02 Maggio 2012 ore 12:03

Argomento interessante,

condivido il punto 3 di Marinaio, ma sarei più per il divieto esteso onde evitare uso senza cervello e ripetuto ad oltranza, da parte dei safaristi della domenica.

avatarsenior
inviato il 02 Maggio 2012 ore 16:47

Personalmente non ho esperienza con i flash ma mi e' capitato di cercare di disturbare cani e gatti (sempre per validi motivi che non voglio stare a discutere) con torce a LED particolarmente potenti (anche oltre i 1000 lumens) che a differenza dei flash hanno un'emissione costante e non di pochi centesimi o millesimi di secondo.

Ebbene, non ho mai e dico mai notato segnali di temporanea cecita' o disturbo visivo ne al momento dell'illuminazione (diritta negli occhi e continua) ne subito dopo averla rimossa. I gatti in particolare se ne fregano beatamente.

L'unica cosa che mi viene da pensare e' che i selvatici quando scappano lo facciano non tanto perche' fisicamente disturbati dalla luce del flash in se ma perche' a quel punto sentono addosso l'attenzione del fotografo e si comportano di conseguenza. Quando praticavo pesca sub era una regola comune cercare di dissimulare l'attenzione sulla preda per poterla avvicinare il piu' possibile, ecco, credo che il flash nonostante sia in se innocuo trasmetta all'animale l'attenzione del fotografo.

avatarsupporter
inviato il 02 Maggio 2012 ore 17:00

Non sono molto d'accordo con la teoria dell' attenzione..... dal momento che mi è capitatto di vivere situazioni in cui sotto ad un albero eravamo in più auto abbastanza vicini ad un leopardo che se ne è stato perfettamente tranquillo per lungi minuti fino a quando qqualcuno a pensato bene di utilizzare il flash: al primo lampo ha ringhiato e soffiato, al secondo si è alzato ed è sceso di corsa dalla pianta.....

avatarsenior
inviato il 03 Maggio 2012 ore 10:48

L'argomento è estremamente interessante, probabilmente riassumendo il tutto si trova un'unica linea guida di comportamento: giudizio.
Ho commentato la foto che ha dato nuova vita a questo topic nella sua sede, com'è giusto che sia. I canoni estetici sono sicuramente soggettivi, flash/no flash, effetto studio o effetto finto sono cose che ognuno di noi vede e apprezza diversamente.
Credo sia ormai appurato che le diverse specie reagiscono diversamente e che la situazione di ripresa condizioni moltissimo gli istanti successivi al lampo.
Non credo, Luca, che gli animali siano più veloci nel recupero poiché la natura ha reso più sensibili i loro occhi e di conseguenza ha anche aumentato la loro percezione del fastidio. Semplici prove si possono fare anche sui gatti.
Usare il flash su un leopardo che si stiracchia sull'albero, lateralmente tra l'altro, è un conto. Se il felino ha selezionato l'albero per il riposino probabilmente percepisce la zona come luogo sicuro. Nessuno di noi è veggente, però se lo stato emotivo di partenza del soggetto è rilassato, possiamo ben sperare che le sue reazioni al lampo non siano ulteriormente amplificate da precedenti fastidi.
Ben diverso sarebbe fotografare un leopardo (o un ghepardo, ecc.) in prossimità di un gruppo di leoni, antagonisti e contendenti del suo territorio. Abbagliando un soggetto già nervoso potrebbe avere diverse e spiacevoli conseguenze.
Faccio un esempio che forse ci rende protagonisti del contrario.
Forse qualcuno di voi fa immersioni subacquee. Durante l'immersione notturna capita che qualche compagno d'immersione punti la torcia per errore sul volto degli altri. Il paragone con il flash sugli animali potrebbe reggere vista la potenza che hanno le torce sub rispetto alla sensibilità del nostro occhio. Vi garantisco che riprendersi dall'abbagliamento in un "ambiente ostile" non è immediato né privo di conseguenze, tant'è che spesso si perde completamente l'orientamento e l'immersione può finire lì. Generalmente non si fa male nessuno, però girano le scatole! ;-)
Faccio notare inoltre che nel mondo subacqueo senza flash non si fotografa quasi nulla e anche lì ci sono prede e predatori.
Concludo quindi quotando in pieno l'uso del cervello e apprezzando anche la scelta di Memy che trovo coerente con il suo modo di vivere la fotografia naturalistica.

avatarsenior
inviato il 03 Maggio 2012 ore 14:28

Non credo, Luca, che gli animali siano più veloci nel recupero poiché la natura ha reso più sensibili i loro occhi e di conseguenza ha anche aumentato la loro percezione del fastidio. Semplici prove si possono fare anche sui gatti.


La natura li avrà resi anche più sensibili ma al tempo stesso li ha resi radicalmente diversi. I nostri occhi non sono come i loro occhi.
Con i gatti ho provato e non sono riuscito a generare nessun disorientamento visibile anche temporaneo pur usando una luce molto intensa (equivalente ad un abbagliante di auto) e direttiva a distanza molto ravvicinata in zona assolutamente buia.



avatarsenior
inviato il 03 Maggio 2012 ore 14:58

Riccardo probabilmente mi sono espresso male, cito l'articolo di Lauro tradotto:

Nel buio totale, l'uso del flash può causare una riduzione temporanea della visione per 5-20 minuti. Ci vuole un'ora di condizionamento buio per raggiungere il massimo risposte elettriche da bastoncelli della retina. La rigenerazione della funzione dei bastoncelli anche dopo "sbiancamento" da una luce intensa non è lineare con il tempo. Gli animali e gli uccelli, probabilmente il 50% di ritorno della funzione nei primi cinque minuti, e il 75% in altri cinque minuti.


Il recupero di parte della vista sembra che avvenga più rapidamente negli animali, però volevo farvi considerare anche che gli occhi dei felini contengono più bastoncelli dei nostri, quindi inizialmente possono avere più fastidio e altre reazioni.
Sta bene il tuo esperimento, ma considera che gli animali si orientano anche tramite altri sensi.

avatarjunior
inviato il 07 Dicembre 2012 ore 22:55

Non ho esperienza sulla foto esterna. Posso solo dire che nella foto subacquea molti animali sono infastiditi dall'uso del flash (che in questo genere di foto è quasi obbligatorio). In particolar modo i cavallucci hanno un discreto fastidio (non paura perchè difficilmente fuggono) e lo dimostrano girando il capo in direzione opposta al fotografo (col subacqueo non fotografo può capitare, ma più raramente).
I cavallucci pigmei (dimensione media 5 mm.) che sono i più ricercati dagli appassionati di macro e biologia marina sono l'esempio più eclatante di questo comportamento.

avatarsenior
inviato il 08 Dicembre 2012 ore 12:19

Il flash crea problemi eccome agli animali, soprattutto in determinate condizioni.

www.juzaphoto.com/galleria.php?t=308824&srt2=mcommento&show2=1&l=it

La foto che ho appena postato e linkato qui sopra, è stata scattata 2 anni addietro vicino ad un roost di Gufi. Avevo già fatto un mare di scatti in luce diurna (spesso anche con il flash) ma poi mi sono messo in testa di farlo in volo. Ci ho provato diverse sere sino a quando sono riuscito ad ottenere uno scatto per me soddisfacente.

Peccato che il Gufo è caduto a terra ed è rimasto alcune decine di secondi completamente rinco. Inutile dire che non sono più andato a scattare a quei gufi con il flash. Un animale al tramonto o di notte, ha le pupille talmente dilatate che una flashata abbaglia in modo considerevole.

Stessa esperienza di 3 anni addietro con un capriolo. Flashato da breve distanza ed è partito a razzo, andando a sbattere contro vari tipi di vegetazione, per fortuna nessun tronco o roba che lo avrebbe ferito.

Diversissima la situazione diurna in cui spesso uso il flash per aprire le ombre. Non ho trovato un animale che si accorgesse del flash o che accusasse qualche fastidio.

Ciao, fabrizio

avatarsupporter
inviato il 08 Dicembre 2012 ore 12:32

Fabrizio la tua testimonianza e' molto interessante e ne terro' sicuramente conto, io pero' ho avuto riscontri diversi. Durante questo viaggio ho fotografato con il flash di notte gufi, iene, leopardi, leoni, ippopotami, elefanti, impala, zibeti, genette, e potrei continuare con una lunga lista. Nessuna specie ha avuto la minima reazione al flash.

Tra parentesi durante i safari notturni le jeep montano un faro molto potente che illumina gli animali a grande distanza, la differenza di illuminazione tra notte africana e luce del faro e' altissima. Per esperienza le guide non puntano a lungo il faro sugli impala, altrimenti cominciano a saltate al buio e rischiano di infilzarsi sui tronchi spezzati degli alberi del mopane; un'illuminazione di qualche secondo non li disturba e tutti gli altri animali, compresi i gufi, non si scompongono anche se illuminati mentre volano.

avatarsenior
inviato il 09 Dicembre 2012 ore 18:16

Non metto minimamente in dubbio quanto dici Marinaio. Credo però ci sia una certa differenza tra i fari a luce continua ed un colpo di flash. Anche io l'ho usato durante un safari notturno e, in generale, non ho notato disturbo particolare se non con i Galagoni. Questi animaletti notturni, con le pupille iper dilatate, davano segni di insofferenza al faro ma rimanevano completamente imbambolati al colpo di flash.

L'esperienza che ho riportato sopra sul gufo non rappresenta certo il "verbo" (e ci mancherebbe ;-)) però mi ha fatto riflettere. Nel caso che ho spiegato il gufo mi veniva dritto incontro e la flashata lo ha stordito sino a farlo cadere. In altri casi, con gufi laterali, non sono caduti ma han fatto delle belle sbandate.

Ciao, fabrizio

user9538
avatar
inviato il 09 Dicembre 2012 ore 19:56

Ho provato una volta a fotografare mio fratello di notte, alla seconda foto si è messo anche in posa, non era assolutamente infastidito.
Non so quanto possa tornare utile, ma è la mia esperienza personale.

PS (OT! MrGreen )

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